MESE MARIANO: Cantate al Signore un Canto Nuovo - Dal Libro II Capitolo I de "Il Salterio di Gesù e di Maria" del B.Alano - Dal Libro II Capitolo I de "Il Salterio di Gesù e di Maria" del B.Alano: ".…Altro
MESE MARIANO: Cantate al Signore un Canto Nuovo - Dal Libro II Capitolo I de "Il Salterio di Gesù e di Maria" del B.Alano - Dal Libro II Capitolo I de "Il Salterio di Gesù e di Maria" del B.Alano:

"...O Dio, canterò a te un Canto nuovo: canterò a te sul Salterio a dieci Corde (Salmo 143). Qui lo stesso Salmodiante esorta anche gli adoratori di Dio: Cantate al Signore un Canto nuovo, perché ha fatto meraviglie (Sl.97), di certo nell’Incarnazione, nella Passione e nella Risurrezione del Figlio suo. Tali (cose meravigliose), insieme agli altri benefici ottenuti per noi da Dio, rivendicano per sé chiaramente il posto più importante, giacché per esse, ogni cristiano è obbligato con tutta l’anima a Dio. E’ importantissimo che anche noi quasi a gara, effondiamo le nostre anime al cospetto di Dio nelle sue lodi con tutto il cuore, la parola e l’azione; e che non ci accusino di avere un animo ingrato. Quanto più si deve seguire il Salmodiante e cantare al Signore un Canto nuovo.

I. Nuovo: poiché secondo San Bernardo, è divino quel Canto Nuziale dello Sposo e della Sposa, la duplice preghiera del Nuovo Testamento, uscita dalla bocca di Dio. Una di queste (preghiere), la espose l’auspice Gabriele a Maria Sposa di Dio, l’altra (preghiera), lo Sposo Cristo alla sua Chiesa. E perciò, quella è l’Angelica Salutazione, questa è l’Orazione del Signore: entrambe ricevettero il nome dallo stesso avvenimento, ed il titolo dall’Autore.
2. Il medesimo Cantico nuovo onora nel modo dovuto la Madre di Dio, come una gradevolissima sinfonia alle orecchie divine.
3. (Questa preghiera) infatti fu l’inizio del Nuovo Testamento, ed anche la prima parola del Vangelo, che, come il più piccolo dei semi di senape, ha generato il più grande albero tra gli alberi, il Vangelo.

4. L’altra orazione,(il Pater) che nello stesso Santo Vangelo del Nuovo Testamento fu il primo e unico modo nuovo, istituito e universale, di pregare e di onorare Dio, affidato dallo stesso Signore ai discepoli: ed essa, quindi, divenne nella nuova Chiesa genitrice, fonte e principio di tutte le altre formule del celebrare che seguiranno. Ad essa, dunque, seguono tutte le altre: come i fiumi della terra, dopo essersi spinti verso il mare alla fine rifluiscono nel medesimo mare, così occorre che le orazioni derivate dalla sola Orazione del Signore siano confluite in essa.

II. E’ nuovo poi:

1. Perché (questo Cantico) è il nuovo aiuto dato dal Cielo agli uomini, per impetrare con le divine preghiere il perdono delle nostre colpe.
2. Ed esso è davanti a Dio di un’efficacia straordinaria a dirsi, di un’infinita utilità, di un valore inenarrabile e infine di una dolcezza inestimabile.
3. Esso elargisce le consolazioni divine, procura le sacre rivelazioni ed opera grandissimi miracoli. Questo fu all’inizio del Vangelo, il saluto dell’Angelo: Il Verbo si fece Carne; questo è il dono dei doni per tre volte Santissimo; è la luminosissima direzione di tutte le rivelazioni; è il più alto dei più grandi miracoli e la cosa più alta di tutte le cose.
4. E’ nuovo infine: perché la nuova Chiesa fu generata da entrambe le preghiere, e sorgendo crebbe e accresciuta anche di tutti i carismi di grazia, e fu corroborata in spirito, vigore e sangue, scossa senza dubbio, ma per nulla mai rovinata.

III. Quale Cristiano dunque non accoglierebbe con gioia i due Divini Canti e Cantici Nuziali, quello di Cristo, Sposo di Maria, e della Sposa, come caste Nozze, o un celeste Inno nuziale?
In essi, infatti, c’è il gaudio beato degli Angeli, il Giubileo e il giubilo di Cristo e di Maria; per essi esulta trionfante tutta la Corte celeste, e la Chiesa militante lotta fortemente in campo aperto. O piacevole spettacolo offerto a Dio, agli angeli e agli uomini! Chi distoglie mai gli occhi, chi l’animo, chi la cura e l’amore da questa tale cosa persino per la durata di un solo istante?
Da entrambi proprio si accorda e si armonizza un solo Cantico nuovo..."

Impegno:
Recitare ogni giorno la Terza Parte del Rosario e almeno una volta alla Settimana tutte e Tre le Corone.

Dal Libro II Capitolo I de "Il Salterio di Gesù e di Maria" del B.Alano: