Israele, l'ametista e il balsamo...

lunedì 25 ottobre 2021

Israele, sigillo di ametista con l'incisione sul balsamo di
Galaad (Foto: Eliyahu Yanai/Città di David)


L'Autorità per le Antichità israeliane ha annunciato la scoperta a Gerusalemme orientale, di un antico sigillo di ametista recante la prima rappresentazione nota della pianta conosciuta come "balsamo di Galaad".

L'incisione sul sigillo di 2000 anni fa ritrae, apparentemente, la pianta biblica di cachi (il cui nome scientifico moderno è commiphora gileadensis), usata durante il periodo del Secondo Tempio come uno degli ingredienti più costosi per la produzione di incenso, profumo, medicine ed unguenti.

La pianta aveva molti nomi, oltre quello biblico di cachi, come bosem o balsamo ed anche balsamo di Galaad. Il balsamo di Galaad era anche noto per essere un componente del profumo preferito di Cleopatra, la leggendaria regina d'Egitto.

Il sigillo è stato rinvenuto durante gli scavi nel Parco Nazionale Emek Tzurim, lungo le fondamenta del Muro Occidentalenella Città Vecchia di Gerusalemme. L'ametista, di forma ovale, con un foro per l'inserimento di un filo metallico da utilizzare come anello, è lunga 10 millimetri, larga 5 e spessa 7. "Si tratta di un ritrovamento importante, perché potrebbe essere la prima volta al mondo che viene scoperto un sigillo con un'incisione della preziosa e famosa pianta, di cui fino ad ora si poteva leggerne la descrizione nelle pagine della storia", ha affermato l'archeologo Eli Shukron, che ha condotto gli scavi per conto dell'IAA e della città di David.

Shukron, con i ricercatori Shua Amorai-Stark e Malka Hershkovitz, pensano che le incisioni sul sigillo rappresentino un uccello, probabilmente una colomba, e un ramo con cinque frutti. Dopo aver esaminato le incisioni, inoltre, credono che quest'ultima sia la pianta di profumo menzionata nella Bibbia, nel Talmud e in varie fonti storiche. "La pianta del balsamo è un simbolo positivo", ha spiegato Shukron "perché le sono state attribuite proprietà magiche e cerimoniali".

"La colomba - ha detto Amorai-Stark - è anch'essa un motivo positivo nel mondo ellenistico, romano ed ebraico, simboleggiando la ricchezza, la felicità, la bontà ed il successo". Gli archeologi pensano che il proprietario di questo sigillo sia un ricco proprietario terriero che coltivava anche piante che fornivano il prezioso balsamo.

Fonte:
jns.org