Astana 2022: la fine del Cattolicesimo
Se il Dio trinitario del Cristianesimo non è stato mai citato in tutto l'intervento del Papa ad Astana, appare evidente che si è voluto affermare che tutte le religioni adorino lo stesso Dio, cioè che per tutti esiste un unico Dio, benché professato con nomi diversi e fedi diverse. Si è affermato in pratica che tutte le religioni in qualche modo si equivalgono. Se questo può apparire un concetto perfettamente efficace dal punto di vista "ecumenico", non è accettabile per la fede cattolica, perché nega ciò che ha rivelato Gesù, che è la Via, la Verità e la Vita.
Egli la seconda Persona della Trinità, il Figlio, morto in croce per la nostra salvezza, in riscatto dei nostri peccati, gloriosamente risorto e asceso al cielo, ci ha rivelato che il vero Dio è la Santissima Trinità. La fede cattolica da lui fondata è quella vera, l'unica che può condurre alla salvezza, per cui tutte le altre religioni essendo false, non possono condurre alla medesima metà celeste.
Nell'intervento di Astana invece si è detto il contrario: “Di fronte al mistero dell’infinito che ci sovrasta e ci attira, le religioni ci ricordano che siamo creature: non siamo onnipotenti, ma donne e uomini in cammino verso la medesima meta celeste”. Come si fa a conciliare la reincarnazione del buddismo col credo cristiano o col credo musulmano? Non solo i cammini "celesti" sono diversi, ma anche le mete, ossia la concezione di Dio è diversa. Per esempio il Dio musulmano non è quello cristiano e entrambe queste fedi sono lontane dal concetto di divinità buddista.
Se si parla di un Dio unico per tutti, si vuol dire che si intende ricercare e professare una nuova fede universale, su cui fondare una nuova religione che inglobi tutte le altre. Si sta allora forzando l'idea di credere in un Dio comune che una volta compiuta la creazione, non essendosi ancora rivelato chiaramente, ha deciso di disinteressarsi di esser adorato per come egli è, ma addirittura evita il più possibile di entrare attivamente nella storia dell'uomo, lasciandolo in mano al suo libero arbitrio.
Gli uomini costituendosi in popoli e civiltà diverse, cercandolo e non trovandolo, lo hanno quindi immaginato in diversi modi, per poi adorarlo con culti diversi e nomi diversi. Nel corso della storia questo Dio lo si è immaginato immanente nella natura stessa (panteismo), opporre trascendente. Ma questo non è il Dio Cristiano!
Nel discorso di Astana implicitamente si ammette che tra le diverse culture religiose esistano molti punti di incontro che possono unire le diverse tradizioni religiose, da cui poter trarre un proficua sintesi universale, attraverso il confronto e il dialogo. Come riportato in questo passaggio: “Le religioni non sono problemi, ma parte della soluzione per una convivenza più armoniosa”
La ricerca della trascendenza e il sacro valore della fraternità sono da considerarsi preziosi aiuti per “ispirare e illuminare le scelte da prendere nel contesto delle crisi geopolitiche, sociali, economiche, ecologiche, ma alla radice spirituali che attraversano molte istituzioni odierne (...), per rispondere alla sete di pace del mondo e alla sete di infinito che abita il cuore di ogni uomo”.
Ora, cercando di non prenderci in giro, l'ipotesi di una religione di sintesi, sincretica, dubito possa interessare ai musulmani che difendono caparbiamente l'integrità delle loro fede e neanche ai buddisti che già si adattano alla New Age; ma allora a che pro proporre con forza una nuova religione fortemente sincretica? Riposta: per distruggere il Cristianesimo, anzi il Cattolicesimo! Bisogna che il cattolicesimo come adesso lo conosciamo sparisca, perché per la fede cattolica solo Cristo è la vera Via, l’acqua viva che appaga la sete di infinito, tutte le altre vie conducono alla perdizione.
Il Cattolicesimo è cioè pericolosamente divisivo, esclusivo, non polically correct. È chiaro che l'obiettivo vero è traghettare lo scomodo cattolico verso una nuova visione religiosa universale sincretista, magari panteista, funzionale al progetto politico mondialista. Nel nome di una pseudo-pacificazione totale e della grande fratellanza a prezzo dell’apostasia dalla verità cattolica, il nuovo cattolicesimo deve diventare soggettivo e pragmatico, per aprirsi più facilmente alla mentalità del mondo. Deve professare una fede modernista che, non fondandosi più su una verità oggettiva rivelata, ma su un sentimento, una sorta di fede istintiva, aperta al neo-gnosticismo che unisce bene e male, sacro e profano e che, in nome della pace, dell'ecologia, del sincretismo e soprattutto dell'accoglienza sacrifichi le verità ultime (Inferno, Paradiso, Purgatorio, Giudizio). I divisivi e anacronistici dogmi cattolici, devono essere abbandonati, perché la nuova fede cattolica, deve invece essere un contenitore accogliente per "unificare" le diversità riconciliate in un unica religione mondiale.
Il supremo compito di questo nuovo credo è quello di anteporre la pace sociale alla morale e alla Verità, come vogliono le élite mondiali. In ultima analisi, la pace sociale che unisce deve imporsi sul conflitto che divide. Se è la prassi sociale che unifica e costituisce la realtà, allora essa diventa più importante di ogni norma morale, cioè la dimensione sociale supera in importanza qualsiasi dottrina religiosa. Se una norma non è seguita dalla maggioranza della società civile, non è unitiva, per cui essa deve adattarsi caso per caso, per corrispondere alla realtà, che è ciò che fanno tutti. L'Unità, ossia ciò che impone il pensiero unico, diventa superiore alla parte, per cui nessuna morale religiosa può essere assolutizzata ma tutte devono coesistere e confrontarsi con la vita reale, che definisce la morale "corrente" del mondo.
Il misericordismo diventa allora sotto questa ottica lo strumento principe per la lotta contro la rigidità dottrinale Cattolica in favore del relativismo religioso. Ecco che se la misericordia di Dio assicura una salvezza automatica universale, legittima implicitamente il peccato, per spalancare le porte dell'anima al vizio, che assoggetta l'individuo alle leggi del consumismo. La nuova teologia "progressista" che spadroneggia nelle alte sfere vaticane, serve infatti ad abbattere ogni dottrina, morale, liturgia tradizionale che ostacola il sincretismo. Essa ha scelto di servire il sincretismo, schierandosi contro la dottrina della Tradizione e contro il Vangelo stesso, e in ultima analisi contro Dio.
Si spalancano persino le porte al pauperismo e all'ecologismo, anzi meglio si apre al neo paganesimo (vedi culto panteista della madre terra) che ipocritamente, nel voler rispettare i culti ancestrali dei popoli sudamericani, mira invece a bandire dalla Chiesa la visione di un Dio buono ma anche tremendamente giusto, giudicato ormai troppo rigido. Non è più necessario convertire il mondo intero a Cristo, ma creare un cattolicesimo dove sussistono contemporaneamente sfaccettature diverse e opposte, anche se contraddittorie, per essere accoglienti e inclusivi, come vuole la mentalità del mondo.
Ben vengano, allora gli dei pagani, per professare un cattolicesimo pro immigrazione e contro il proselitismo, che spinga i popoli all’armonia e all’unità sociale che desidera unire gli opposti, elevando la diverse religioni alla stessa dignità. A tal proposito il discorso di Astana non manca di esortare a difendere il diritto di nascita dei bambini che viene però mescolato e asservito al diritto dei migranti a trasferirsi in altri paesi: “Ogni giorno nascituri e bambini, migranti e anziani vengono scartati. Tanti fratelli e sorelle muoiono sacrificati sull’altare del profitto, avvolti dall’incenso sacrilego dell’indifferenza. Eppure ogni essere umano è sacro”. Un'insalata di ingredienti conditi insieme per rendere più saporito un immigrazionismo selvaggio che ha come vero scopo la sostituzione etnica degli occidentali, volta a creare il nuovo cittadino del mondo globalizzato, senza patria, identità, religione, cultura, facilmente dominabile dalle élite mondialiste.
In tutto ciò dov'è il Dio Cristiano?!
Non c'è più posto per il Dio Cattolico, ma per un Dio che assomiglia spaventosamente al grande Architetto massonico!
L'era del Cattolicesimo è finita!
Come non meditare le parole della Santissima Madre:
«La grande imbarcazione sarà deviata dal porto sicuro, ma coloro che rimarranno fedeli alle lezioni del passato saranno riscattati e non periranno» (Messaggio 5.334, di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 08/09/2022).
«Camminate per un futuro in cui molti cammineranno come ciechi che guidano altri ciechi. Molti ferventi nella fede saranno contaminati e andranno nella direzione opposta alla verità» (Messaggio 5.336 di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 13/09/2022).
(Francesco Miridia, lettore e collaboratore)
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PS | Invito tutti ad iscriversi al canale telegram di Tempi di Maria nato per poter continuare a condurre con maggior libertà la buona battaglia della diffusione della verità, anche riguardo a quei temi oggi più osteggiati e censurati: Tempi di Maria
Egli la seconda Persona della Trinità, il Figlio, morto in croce per la nostra salvezza, in riscatto dei nostri peccati, gloriosamente risorto e asceso al cielo, ci ha rivelato che il vero Dio è la Santissima Trinità. La fede cattolica da lui fondata è quella vera, l'unica che può condurre alla salvezza, per cui tutte le altre religioni essendo false, non possono condurre alla medesima metà celeste.
Nell'intervento di Astana invece si è detto il contrario: “Di fronte al mistero dell’infinito che ci sovrasta e ci attira, le religioni ci ricordano che siamo creature: non siamo onnipotenti, ma donne e uomini in cammino verso la medesima meta celeste”. Come si fa a conciliare la reincarnazione del buddismo col credo cristiano o col credo musulmano? Non solo i cammini "celesti" sono diversi, ma anche le mete, ossia la concezione di Dio è diversa. Per esempio il Dio musulmano non è quello cristiano e entrambe queste fedi sono lontane dal concetto di divinità buddista.
Se si parla di un Dio unico per tutti, si vuol dire che si intende ricercare e professare una nuova fede universale, su cui fondare una nuova religione che inglobi tutte le altre. Si sta allora forzando l'idea di credere in un Dio comune che una volta compiuta la creazione, non essendosi ancora rivelato chiaramente, ha deciso di disinteressarsi di esser adorato per come egli è, ma addirittura evita il più possibile di entrare attivamente nella storia dell'uomo, lasciandolo in mano al suo libero arbitrio.
Gli uomini costituendosi in popoli e civiltà diverse, cercandolo e non trovandolo, lo hanno quindi immaginato in diversi modi, per poi adorarlo con culti diversi e nomi diversi. Nel corso della storia questo Dio lo si è immaginato immanente nella natura stessa (panteismo), opporre trascendente. Ma questo non è il Dio Cristiano!
Nel discorso di Astana implicitamente si ammette che tra le diverse culture religiose esistano molti punti di incontro che possono unire le diverse tradizioni religiose, da cui poter trarre un proficua sintesi universale, attraverso il confronto e il dialogo. Come riportato in questo passaggio: “Le religioni non sono problemi, ma parte della soluzione per una convivenza più armoniosa”
La ricerca della trascendenza e il sacro valore della fraternità sono da considerarsi preziosi aiuti per “ispirare e illuminare le scelte da prendere nel contesto delle crisi geopolitiche, sociali, economiche, ecologiche, ma alla radice spirituali che attraversano molte istituzioni odierne (...), per rispondere alla sete di pace del mondo e alla sete di infinito che abita il cuore di ogni uomo”.
Ora, cercando di non prenderci in giro, l'ipotesi di una religione di sintesi, sincretica, dubito possa interessare ai musulmani che difendono caparbiamente l'integrità delle loro fede e neanche ai buddisti che già si adattano alla New Age; ma allora a che pro proporre con forza una nuova religione fortemente sincretica? Riposta: per distruggere il Cristianesimo, anzi il Cattolicesimo! Bisogna che il cattolicesimo come adesso lo conosciamo sparisca, perché per la fede cattolica solo Cristo è la vera Via, l’acqua viva che appaga la sete di infinito, tutte le altre vie conducono alla perdizione.
Il Cattolicesimo è cioè pericolosamente divisivo, esclusivo, non polically correct. È chiaro che l'obiettivo vero è traghettare lo scomodo cattolico verso una nuova visione religiosa universale sincretista, magari panteista, funzionale al progetto politico mondialista. Nel nome di una pseudo-pacificazione totale e della grande fratellanza a prezzo dell’apostasia dalla verità cattolica, il nuovo cattolicesimo deve diventare soggettivo e pragmatico, per aprirsi più facilmente alla mentalità del mondo. Deve professare una fede modernista che, non fondandosi più su una verità oggettiva rivelata, ma su un sentimento, una sorta di fede istintiva, aperta al neo-gnosticismo che unisce bene e male, sacro e profano e che, in nome della pace, dell'ecologia, del sincretismo e soprattutto dell'accoglienza sacrifichi le verità ultime (Inferno, Paradiso, Purgatorio, Giudizio). I divisivi e anacronistici dogmi cattolici, devono essere abbandonati, perché la nuova fede cattolica, deve invece essere un contenitore accogliente per "unificare" le diversità riconciliate in un unica religione mondiale.
Il supremo compito di questo nuovo credo è quello di anteporre la pace sociale alla morale e alla Verità, come vogliono le élite mondiali. In ultima analisi, la pace sociale che unisce deve imporsi sul conflitto che divide. Se è la prassi sociale che unifica e costituisce la realtà, allora essa diventa più importante di ogni norma morale, cioè la dimensione sociale supera in importanza qualsiasi dottrina religiosa. Se una norma non è seguita dalla maggioranza della società civile, non è unitiva, per cui essa deve adattarsi caso per caso, per corrispondere alla realtà, che è ciò che fanno tutti. L'Unità, ossia ciò che impone il pensiero unico, diventa superiore alla parte, per cui nessuna morale religiosa può essere assolutizzata ma tutte devono coesistere e confrontarsi con la vita reale, che definisce la morale "corrente" del mondo.
Il misericordismo diventa allora sotto questa ottica lo strumento principe per la lotta contro la rigidità dottrinale Cattolica in favore del relativismo religioso. Ecco che se la misericordia di Dio assicura una salvezza automatica universale, legittima implicitamente il peccato, per spalancare le porte dell'anima al vizio, che assoggetta l'individuo alle leggi del consumismo. La nuova teologia "progressista" che spadroneggia nelle alte sfere vaticane, serve infatti ad abbattere ogni dottrina, morale, liturgia tradizionale che ostacola il sincretismo. Essa ha scelto di servire il sincretismo, schierandosi contro la dottrina della Tradizione e contro il Vangelo stesso, e in ultima analisi contro Dio.
Si spalancano persino le porte al pauperismo e all'ecologismo, anzi meglio si apre al neo paganesimo (vedi culto panteista della madre terra) che ipocritamente, nel voler rispettare i culti ancestrali dei popoli sudamericani, mira invece a bandire dalla Chiesa la visione di un Dio buono ma anche tremendamente giusto, giudicato ormai troppo rigido. Non è più necessario convertire il mondo intero a Cristo, ma creare un cattolicesimo dove sussistono contemporaneamente sfaccettature diverse e opposte, anche se contraddittorie, per essere accoglienti e inclusivi, come vuole la mentalità del mondo.
Ben vengano, allora gli dei pagani, per professare un cattolicesimo pro immigrazione e contro il proselitismo, che spinga i popoli all’armonia e all’unità sociale che desidera unire gli opposti, elevando la diverse religioni alla stessa dignità. A tal proposito il discorso di Astana non manca di esortare a difendere il diritto di nascita dei bambini che viene però mescolato e asservito al diritto dei migranti a trasferirsi in altri paesi: “Ogni giorno nascituri e bambini, migranti e anziani vengono scartati. Tanti fratelli e sorelle muoiono sacrificati sull’altare del profitto, avvolti dall’incenso sacrilego dell’indifferenza. Eppure ogni essere umano è sacro”. Un'insalata di ingredienti conditi insieme per rendere più saporito un immigrazionismo selvaggio che ha come vero scopo la sostituzione etnica degli occidentali, volta a creare il nuovo cittadino del mondo globalizzato, senza patria, identità, religione, cultura, facilmente dominabile dalle élite mondialiste.
In tutto ciò dov'è il Dio Cristiano?!
Non c'è più posto per il Dio Cattolico, ma per un Dio che assomiglia spaventosamente al grande Architetto massonico!
L'era del Cattolicesimo è finita!
Come non meditare le parole della Santissima Madre:
«La grande imbarcazione sarà deviata dal porto sicuro, ma coloro che rimarranno fedeli alle lezioni del passato saranno riscattati e non periranno» (Messaggio 5.334, di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 08/09/2022).
«Camminate per un futuro in cui molti cammineranno come ciechi che guidano altri ciechi. Molti ferventi nella fede saranno contaminati e andranno nella direzione opposta alla verità» (Messaggio 5.336 di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 13/09/2022).
(Francesco Miridia, lettore e collaboratore)
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PS | Invito tutti ad iscriversi al canale telegram di Tempi di Maria nato per poter continuare a condurre con maggior libertà la buona battaglia della diffusione della verità, anche riguardo a quei temi oggi più osteggiati e censurati: Tempi di Maria