Francesco I
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Osservatore Marziano: Riflessione su di una "preghiera" di Bergoglio

26 Aprile 2021
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, Osservatore Marziano ci ha inviato ieri – ma la pubblichiamo solo oggi – questa riflessione sulla preghiera che il Pontefice regnante ha indicato ai fedeli per questo mese. Una preghiera che ha come tema la finanza….buona lettura.

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Caro dottor Tosatti, come lei sa qui su Marte leggiamo sempre il volantino “La Domenica” (edito da San Paolo per la messa domenicale).
Quello di oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) 25 aprile, IV domenica di Pasqua e pure festa della liberazione, siamo stati incuriositi da una delle tre Preghiere Mensili (maggio 2021), quella – del Papa -.
La riporto integralmente:

Preghiera mensile del Papa:

<preghiamo perché i responsabili della finanza collaborino con i governi per regolamentare la sfera finanziaria e proteggere i cittadini dai suoi pericoli>.
Beh, ci aspettavamo che un Papa pregasse anzitutto per proteggere i cittadini, suo gregge, dal pericolo dell’ateismo o della gnosi, per esempio. Invece invita a pregare per proteggere i cittadini dai pericoli della finanza. Ma saprà cosa sono la finanza e i finanzieri?

Chissà a quali responsabili della finanza si riferisce il Santo Padre.
Non certo quelli che lui apprezza tanto e che si occupano del Reset di Davos, oppure quelli che realmente regolamentano la sfera finanziaria e religiosa grazie al Deep State e alla Deep Church, quali i vari suoi apparenti alleati Rothschild, Rockefeller, ecc.
Il Papa non si riferiva certo alla finanza etica che finanzia le Ong di Casarini, oppure a quella che gli ha fatto, sorprendentemente, trovare 20 milioni di Sterline su un conto estero?
Non si riferiva certo alla finanza che gestisce off-shore il patrimonio della Santa Sede.
Ma a chi allora?
Ma chiunque siano questi “responsabili della finanza” cui si rivolge, perché mai dovrebbero dargli retta dopo che li ha colpiti con una specie di fatwa nell’enciclica Fratelli Tutti?
Mi ha anche incuriosito l’esortazione a far collaborare i responsabili della finanza con i governi.
Ma non lo sa che collaborano già e anche troppo, ovunque e da sempre?
Incitarli a collaborare ancor di più significherebbe mettere i finanzieri direttamente ed esplicitamente al governo (non ectoplasmi).
I responsabili della finanza ed i responsabili dei governi infatti collaborano anche troppo per “regolamentare la sfera finanziaria”.

Ma forse il Santo Padre vorrebbe regolamentare a modo suo, penalizzandola, la finanza che sostiene attività secondo lui non etiche o non lecite, quale l’industria della difesa, dimenticando invece l’industria farmaceutica dei vaccini, da lui considerata etica?
Chiederei al Santo Padre di proporre pertanto di istituire formalmente un “rating finanziario” della Santa Sede (che di fatto già esiste grazie alle sue esternazioni), che promuova con tripla A, cioè il massimo del valore, l’etica del business dei trafficanti di migranti, oppure l’industria green (ecologica).
Curiosamente ha sempre bocciato i governi apparentemente meno amici del clima, ma soprattutto nemici suoi (Trump, Bolsonaro, Putin) assolvendo invece altri, che del clima se ne infischiano (la Cina), ma che considera amici.

Ma farei una domanda finale a Papa Bergoglio. Ma lui ha fatto regolamentare realmente ed adeguatamente le finanze vaticane con le norme internazionali sulla trasparenza e sull’antiriciclaggio, per esempio?
O continua solo a dichiarare che vuole farlo, ma glielo impediscono? Curioso, perché chi voleva farlo realmente lo ha cacciato in malo modo (si pensi solo al card. Pell, al revisore dei conti Milone, al Vice direttore dello IOR Mattietti)…

Sapesse quanto, tanti cattolici che lui chiama con disprezzo tradizionalisti, hanno oggi pregato per la “liberazione”! Per esser però liberati da un altro tipo di pericolo, ben superiore a quello della finanza….

marcotosatti.com