Fernanda Dellucci condivide questo

Nonostante il diretto intervento del Papa e l’importanza del rito, Vatican News non ha fatto alcun riferimento all’evento. I critici, in particolare Silere non possum, accusano i media vaticani di obbedire a dinamiche di potere interne — soprattutto a quelle del cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro — piuttosto che alla verità. Questo silenzio viene interpretato come parte di un più ampio schema di censura e cattiva gestione nella comunicazione vaticana, in netto contrasto con la gravità della profanazione e con il dovere della Chiesa di mantenere trasparenza e rispetto del sacro.

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Michi Gini condivide questo

Nonostante la gravità dell’evento e l’intervento diretto del Pontefice, nessuna notizia è comparsa su Vatican News, il portale ufficiale della Santa Sede. Un silenzio che - più di mille parole - conferma quanto Silere non possum denuncia da tempo: la testata vaticana agisce solo su impulso di chi detiene potere e influenza, non su mandato di verità...
...Perché? Perché, ancora una volta, il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro, ha imposto il riserbo assoluto. E quando il potere chiede silenzio, a Piazza Pia cuciono le bocce e fermano le dita...
...Appresa la notizia e visionato il video diffuso da Silere non possum, Papa Leone XIV ha espresso sconcerto e amarezza, ordinando al cardinale Gambetti di procedere «quanto prima» con il rito penitenziale, «per restituire la santità del luogo e chiedere perdono a Dio per l’ingiuria compiuta».
Il rito avrebbe potuto essere celebrato già sabato 11 ottobre, ma l’arciprete ha scelto di non procedere, senza fornire alcuna spiegazione. Solo dopo un intervento diretto del Pontefice - che ha chiesto di non indugiare oltre - si è finalmente deciso di agire. Tuttavia, poiché il Cerimoniale dei Vescovi stabilisce che il rito avvenga in giorno feriale, si è atteso fino ad oggi...
Il paradosso del silenzio
Si tace del rito ordinato dal Papa, ma si dà voce alle parole accomodanti di chi minimizza. Si tace della profanazione più grave nella storia recente della Basilica Vaticana, ma si trovano pagine per celebrare eventi dedicati al clima e al green. Si tace della ferita inferta all’altare di Pietro, ma non si tace mai quando serve a lodare chi siede nelle stanze del potere. Si tace sull’imbarazzante e vergognosa gestione di Mauro Gambetti, ma si offre pubblicità a eventi inutili, privi di ogni dimensione spirituale, che si svolgono in Basilica come fossero un palcoscenico mondano.
Eppure, l’informazione vaticana dovrebbe essere voce di verità, non strumento di convenienza. Dovrebbe essere servizio pubblico, non propaganda al servizio di uomini di potere, che indossano giacca e pantaloni e, all’occorrenza, una croce al petto...

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I profanatori sono loro stessi che con la loro mefitica e dissacrante presenza impestano da 60 anni la Santa Sede. Fuori tutti i satana dalla casa di Dio. Fuori i falsi, i pervertiti e i falsi papi i collusi con satana i falsi consacrati, gli impostori e nuovi crocifissori di Cristo e dissipatori e perditori dei troppi tiepidi fedeli trascinati all'inferno con loro. A nulla servono le loro false preghiere di riparazione, loro se ne devono andare e riconsegnare la Casa di Dio a veri sacerdoti e prelati che ora stanno subendo la loro satanica persecuzione.