Il Paradiso – Visioni, rivelazioni, esperienze e testimonianze



La verità del Paradiso è una verità di Fede in tutti i suoi contenuti di mistero ineffabile, secondo la Chiesa Cattolica. Credere in questo mistero di Fede, infatti, significa credere nell’esistenza ed eternità del Paradiso, credere nella sua bellezza e beatitudine indicibili, credere nella presenza in esso di Dio Uno e Trino insieme alla Madre divina, Maria Santissima, in compagnia di tutti i cori degli angeli e di tutti i santi, i quali godono la visione e la fruizione di Dio, con la gloria dell’anima e del corpo degli uomini risorti per il Paradiso eterno, secondo le parole divine di Gesù: «I giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro» (Mt 11,43).

In Paradiso si possiede il Lumen gloriæ per poter contemplare Dio faccia a faccia e non più «come in uno specchio, in maniera confusa» (1Cor 13,12), secondo le parole di san Paolo. In Paradiso avremo sempre la visione e la compagnia amorosissima di Gesù con la Madonna e san Giuseppe. Gesù, con la nostra natura umana, è alla destra del Padre, Maria, con la Maternità divina, è alla destra del Figlio, san Giuseppe, con la sua Paternità verginale, è sul trono più alto fra tutti i santi.

Nel Paradiso le nostre anime sono glorificate nello splendore della grazia divina, con il dono della perfetta conoscenza dell’Increato e del creato, di Dio e del cosmo con le loro meraviglie senza numero; e i loro corpi spiritualizzati sono dotati di agilità, per spostarsi con la velocità del pensiero, di sottigliezza, per attraversare ogni cosa senza ostacoli (come il corpo di Gesù Risorto entrò nel Cenacolo a porte chiuse), di splendore che li renderà più trasparenti del cristallo e più fulgidi dell’oro.

Le testimonianze e gli insegnamenti letti in questa catechesi sono tratti dal libro di Padre Stefano Maria Manelli (Fondatore dei Francescani dell'Immacolata): I Novissimi. Meditazioni per ogni giorno del mese di novembre, Casa Mariana Editrice, Frigento 2016.
Massimo M.I.
" di là non è ritornato mai nessuno". Morto durante la operazione ho incontrato Dio, poi...
Francesco I
Padre Manelli fondò una congregazione foriera di splendide vocazioni, ma Bergoglio spinto dalla gelosia e dall'invidia continuò a perseguitarlo in ogni modo in quanto colpevole di essere fedele alla Tradizione ed alla Santissima Vergine Maria. È proprio inutile che il Bergoglio pianga le sue inutili Lacrime di coccodrillo se continua a perseguitare i pochi istituti religiosi rimasti che sono da …Altro
Padre Manelli fondò una congregazione foriera di splendide vocazioni, ma Bergoglio spinto dalla gelosia e dall'invidia continuò a perseguitarlo in ogni modo in quanto colpevole di essere fedele alla Tradizione ed alla Santissima Vergine Maria. È proprio inutile che il Bergoglio pianga le sue inutili Lacrime di coccodrillo se continua a perseguitare i pochi istituti religiosi rimasti che sono da un lato in grado di attirare i giovani,e che dall'altro, non sono infettati dal morbo satanico della sodomia.
Per singolare contrasto, quest'altro prete, che in occasione della messa del Natale del 2017 ( e lo ha pure ripetuto nel 2018) ha dichiarato il suo agnosticismo continua ad essere parroco nella Chiesa di San Rocco in Torino. Messa di Natale di mezzanotte Chiesa San Rocco Torino (Natale 2017)
Sappiano dunque i presbiteri che sotto la tirannia di Bergoglio possono prosperare esclusivamente gli agnostici od, ancor meglio gli idolatri.

Non a caso il cardinale Ravasi, da grande preveggente quale è da ben 5 anni adora la dea Pachamama: il video sottostante fu registrato in Argentina nel 2014;