La FORTE OMELIA del Cardinal Sarah in Bretagna (26 luglio 2025).
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«Cari fratelli della Bretagna e della Francia,
saluto con rispetto le autorità civili qui presenti in occasione del quattrocentesimo anniversario delle apparizioni di Sant’Anna in questo luogo. Papa Leone XIV mi ha delegato presso di voi come suo inviato straordinario in questo santuario di Sainte-Anne-d’Auray. Con questo gesto, il Santo Padre desidera sottolineare l’importanza che attribuisce al vostro pellegrinaggio. A tutti voi, pellegrini di Sant’Anna, porto quindi i saluti e la benedizione del nostro amato Papa Leone XIV.
Il Papa prega per voi in questo giorno. Attraverso il suo inviato, vi testimonia il suo affetto paterno. A nome suo, saluto molto cordialmente Monsignor Raymond Centène, vescovo di Vannes, che ama tanto Sant’Anna. Saluto gli altri vescovi, i padri abati e i superiori delle comunità qui presenti, i sacerdoti venuti dalla Bretagna e da altri luoghi e voi, cari pellegrini di Sant’Anna, che siete venuti in questo santuario per rispondere alla chiamata di Sant’Anna e soprattutto per adorare Dio.
In questo luogo, 400 anni fa, santa Anna apparve a Yvon Nicolazic per dirgli: “Yvon, non temere, sono Anna, madre di Maria. Dite al vostro rettore, al vostro sacerdote che sulla terra chiamata Bocenno – cioè il luogo dove ci troviamo attualmente – un tempo era stata costruita una cappella dedicata a me, la prima di tutto il paese. Sono 924 anni e 6 mesi che è in rovina, desidero che venga ricostruita al più presto e che voi ve ne prendiate cura perché Dio vuole che io vi sia onorata e Dio vuole che voi veniate lì in processione”.
[La Bretagna, una terra sacra scelta da Dio]
Cari fratelli e sorelle, santa Anna disse a Yvon Nicolazic: “Dio vuole questo luogo”. Dio ha scelto questa terra per farne un luogo santo, Dio ha voluto che un pezzo della vostra terra, un pezzo del vostro paese, la Francia, fosse un luogo sacro, un luogo riservato. Dio ha voluto che i vostri antenati non coltivassero questo luogo, non lo sfruttassero con l’allevamento o l’agricoltura. Ha scelto questo luogo per essere onorato.
C’è un grande mistero su cui meditare. C’erano molte altre chiese disponibili, c’erano molti altri luoghi possibili ma ha scelto proprio questo. Perché? Innanzitutto per dirci che Dio è al primo posto, che la gloria di Dio ci precede e non ci appartiene. Dio ci ha creati con un atto di amore gratuito, tutta la creazione è opera delle sue mani, dono gratuito del suo amore […].
Non abbiamo meritato il suo amore, Egli ci ha amati per primo, gli dobbiamo tutto perché è a Lui che dobbiamo la vita, il movimento e l’essere. Per noi che siamo sue creature e suoi figli onorare Dio, rendergli gloria, è compiere un’opera di giustizia. Rendere gloria a Dio non è una scelta facoltativa, è un dovere, una necessità. È molto importante riprendere coscienza di questo, soprattutto nelle vostre società che tendono a considerare Dio come morto, inutile, privo di interesse.
[La falsa visione occidentale della religione]
Troppo spesso in Occidente la religione viene presentata come un’attività al servizio del benessere dell’uomo. La religione viene assimilata ad azioni umanitarie, atti di beneficenza, accoglienza dei migranti e dei senzatetto, promozione della fratellanza universale e della pace nel mondo. La spiritualità sarebbe una forma di sviluppo personale, sarebbe lì per portare un po’ di sollievo all’uomo moderno teso verso le sue consuete attività politiche ed economiche. Anche se queste questioni sono importanti, questa visione della religione è falsa. La religione non è una questione di cibo o di azioni umanitarie. Nel deserto, questa è stata la prima tentazione che Gesù ha respinto. Per redimere l’umanità, bisogna vincere la miseria della fame e della povertà, questo è ciò che il diavolo propone al Signore. Ma Gesù risponde che questa non è la via della redenzione. Ci fa capire che anche se tutti gli uomini avessero di che sfamarsi, se la prosperità si estendesse a tutti, l’umanità non sarebbe redenta.
Vediamo come proprio nei paesi dell’agiatezza, della ricchezza, dell’abbondanza, l’uomo si distrugge, si autodistrugge, perché dimentica Dio e pensa solo alla sua ricchezza e al suo benessere terreno. Ciò che salva il mondo è il pane di Dio. Egli nutre l’uomo con il pane di Dio e il pane di Dio è Cristo stesso. CIÒ CHE SALVERÀ IL MONDO È L’UOMO CHE SI INGINOCCHIA DAVANTI A DIO PER ADORARLO E SERVIRLO. Dio non è al nostro servizio. Siamo noi che siamo al suo servizio.
[L’adorazione silenziosa come unico rimedio]
Siamo stati creati per lodare e adorare Dio. È nell’adorazione di Dio che scopriamo la nostra vera dignità, la ragione ultima della nostra esistenza. È in ginocchio davanti a Dio che l’uomo scopre la sua vera grandezza e nobiltà. E se non adoriamo Dio, finiremo per adorare noi stessi. Dio ha scelto questo luogo per essere adorato, Dio ha scelto la Francia perché fosse come una terra santa, una terra riservata a Dio. Non profanate la Francia con le vostre leggi barbariche e disumane che predicano la morte mentre Dio vuole la vita! Non profanate la Francia perché è una terra santa, una terra riservata a Dio! La Bretagna è una terra sacra e deve rimanere una terra sacra, una terra riservata a Dio, Dio deve avere il primo posto. E la nostra prima attività è adorare, glorificare Dio. È la massima espressione della nostra gratitudine verso Dio e la risposta più bella della nostra vita all’amore eccezionale che Egli ci porta. Per adorare Dio, bisogna mettersi da parte, in silenzio. Venite qui nel silenzio del cuore per ascoltare Dio. Questo è ciò che si chiama entrare in un atteggiamento sacro.
Ci sono luoghi sacri, luoghi riservati a Dio, scelti da Dio. Questi luoghi non possono essere profanati da attività diverse dalla preghiera, dal silenzio e dalla liturgia. Le nostre chiese non sono sale di spettacolo, né sale da concerto o luoghi di attività culturali o di divertimento. La chiesa è la casa di Dio. È riservata esclusivamente a Lui. Vi entriamo con rispetto e venerazione, vestiti in modo appropriato perché tremiamo davanti alla grandezza di Dio. Non tremiamo di paura ma di rispetto, stupore e ammirazione.
Voglio ringraziare ancora una volta i bretoni e le bretoni che sanno indossare i più bei costumi tradizionali per rendere gloria alla maestà divina. Non si tratta di folklore. Lo sforzo esteriore che fate per vestirvi è solo il segno dello sforzo interiore che fate per presentarvi a Dio con un’anima pura, lavata dal sacramento, adornata dalla preghiera e dallo spirito di adorazione. I luoghi sacri non ci appartengono, appartengono a Dio. La liturgia ha come obiettivo la gloria di Dio e la santificazione dei fedeli e la musica sacra è un mezzo privilegiato per facilitare una partecipazione attiva e pienamente consapevole dei fedeli alla celebrazione sacra dei misteri cristiani […].
[Ricostruire la chiesa della propria anima]
Durante le apparizioni, Sant’Anna chiede a Yvon Nicolazic che la vecchia chiesa venga ricostruita e che ce ne si prenda cura. È difficile, è costoso, è impegnativo, eppure è l’immagine di ciò che Dio vuole oggi. Dio vuole ancora oggi che ricostruiamo la sua casa. Dio viene a dirci oggi, a ciascuno di noi: “Ho scelto la tua anima, ho scelto il tuo cuore come terra sacra per essere adorato”. La tua anima battezzata è un luogo sacro, non profanarla consegnandola alle passioni disordinate e allo spirito del mondo, non profanarla rubando a Dio il primo posto! Se la chiesa della tua anima è in rovina, allora ascolta la chiamata di Dio. È tempo di ricostruirla e ricostruirla sulla roccia, il fondamento solido su cui dobbiamo costruire la nostra vita e la nostra speranza.
Sì, è tempo di ricostruire la chiesa della tua anima; è tempo di confessarti, confessa i peccati che hai commesso con le parole o con le azioni, di notte o di giorno; confessati in questo tempo favorevole e nel giorno della salvezza ricevi il tesoro celeste. “Vegliate soprattutto sulla vostra anima”, ci dice san Cirillo di Gerusalemme. È tempo di prendersene cura, riservando ogni giorno un tempo vero di preghiera intensa e silenziosa; è tempo di scacciare gli idoli del denaro, degli schermi, della seduzione facile e volgare. Dio vuole il tuo cuore, Dio vuole la tua anima come ha voluto questa terra di Bretagna.
Non rubiamo a Dio il santuario sacro della nostra anima. La tua anima è un luogo sacro, prenditene cura! È solo in questo santuario sacro della tua anima che Dio potrà parlarti, consolarti, farti tornare a Lui con una conversione radicale. È solo in questo santuario interiore che potrai sentire la sua chiamata ad essere santo, ad essere un adoratore. “Siate santi perché io, il Signore vostro Dio, sono santo”. È in questo luogo interiore e sacro che tu, giovane, potrai sentire la sua chiamata ad essere sacerdote o religioso. Che tu, giovane donna, potrai sentire la sua chiamata a consegnarti a lui nella vita religiosa consacrandogli il tuo corpo, il tuo cuore e tutte le tue capacità di amare. Se profani questo luogo interiore della tua anima con una vita dominata dal peccato e dai divertimenti del mondo, rischi di perdere la tua vita, rischi di non essere mai veramente te stesso.
Miei amati fratelli e sorelle, non rubiamo a Dio il santuario sacro della nostra anima. Dio l’ha creato, Dio l’ha redento, non profaniamo il nostro corpo. Il nostro corpo è il Tempio di Dio e lo Spirito di Dio abita in noi. Non distruggiamo questo Tempio perché il Tempio di Dio è sacro e questo Tempio siamo noi. Dio ce lo ha affidato affinché ce ne prendessimo cura e potessimo adorarlo in silenzio. Dio lo vuole, Dio ti vuole.
[Guardare Sant’Anna nel mezzo della prova]
Cari fratelli e sorelle, Dio ha scelto questo pezzo di terra della Bretagna con un intento molto speciale, ha voluto essere onorato attraverso il culto reso a Sant’Anna. Non c’è nessun altro luogo al mondo in cui Sant’Anna sia apparsa. Che privilegio! Che grazia! Che mistero! Sant’Anna porta in questo luogo un messaggio particolare, lei che con Gioacchino non aveva figli a causa della sua età avanzata. Il suo cuore doveva essere pieno di dolore e di inquietudine. Che sofferenza per il cuore di una donna che desidera diventare madre e vede prolungarsi la sua attesa.
Quante volte Sant’Anna si sarà chiesta: è colpa mia? Perché una tale prova? Certamente tra voi ci sono uomini e donne che soffrono perché non hanno figli. Certamente tra voi ci sono genitori il cui cuore, come quello di Sant’Anna, è invaso dal dolore, dall’angoscia e dall’inquietudine per i figli malati che hanno abbandonato la fede e sembrano allontanarsi da Dio o ancora per la loro famiglia o per la loro patria che sembra in pericolo.
Le nostre prove e le nostre sofferenze a volte ci mettono in uno stato di profonda incomprensione. Perché la morte di un bambino? Perché la sofferenza degli innocenti? Perché la guerra? Perché il tradimento? Perché, Signore? A volte ci sentiamo abbandonati da Dio. Apparentemente non c’è più e per l’Europa Dio è morto. Dobbiamo ribellarci? Dobbiamo credere che Dio sia diventato indifferente nei nostri confronti? Dobbiamo abbandonare la pratica religiosa perché non ascolta le nostre preghiere? Dobbiamo smettere di pregare e di andare a Messa la domenica? Guardiamo Santa Anna e ascoltiamo la sua voce. Cosa fa? Si ribella contro Dio? Si allontana da Dio? No, rimane nell’adorazione. Dio è più grande delle nostre incomprensioni, dei nostri dubbi. Dio è più grande del nostro cuore. Di fronte al male non abbiamo risposte pronte, non abbiamo risposte umane. Di fronte al male abbiamo una sola risposta: l’adorazione. La nostra unica risposta di fronte al mistero del male è l’adorazione silenziosa. Sì, il male è incomprensibile ma sappiamo per fede che la fiducia adorante in Dio è più forte dell’assurdità del male.
Sant’Anna è venuta qui per dire ai bretoni e a tutta la Francia e, attraverso loro agli uomini di tutti i paesi e di tutti i luoghi, che L’ADORAZIONE È L’UNICO RIMEDIO ALLA DISPERAZIONE. La fede in Dio e l’adorazione di Dio sono gli unici rimedi che possono garantire agli uomini una pace solida e duratura […].
A tutti voi che soffrite: mi rivolgo a voi, guardate santa Anna, voi tutti che disperate per i vostri figli, i vostri genitori, la vostra patria, guardate santa Anna. Come lei, perseveriamo nell’adorazione. L’adorazione di Dio non ci deluderà mai. L’adorazione paziente e silenziosa di Sant’Anna ha permesso la nascita di Maria, la madre del Salvatore, la più bella, la più pura, la più santa di tutte le creature. Tutti voi che avete il cuore afflitto dal dolore e dalla sofferenza, la vostra adorazione porterà frutto nella speranza. L’adorazione perseverante e accanita squarcia le tenebre e porta la luce della speranza […].
Quando tutto sembra buio, possiamo sempre dire, con il nostro amato papa Leone XIV, che il male non vincerà, il male non prevarrà. Dio, nostro Dio, è infinitamente buono, infinitamente bello, infinitamente grande. Oggi, con santa Anna, in questo luogo benedetto e scelto da Dio, che in ciascuno dei nostri cuori si levi questo grido d’amore: “Venite, adoriamo il Signore, venite, adoriamolo, prostriamoci davanti a lui, pieghiamo le ginocchia davanti all’Eterno nostro Creatore perché è il nostro Dio”. Amen».
FRASARIO IN SEI PARTI (CON CENTINAIA DI AFORISMI)
Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede
Raccolta di perle di sapienza e ricca soprattutto di aforismi tratti dagli insegnamenti immortali dei Santi. Questa raccolta risponde allo scopo di offrire un "vademecum di vera razionalità e spiritualità", fatto di schegge di luce che toccano un po' tutti i temi più importanti.
p.s. Invito tutti ad iscriversi al canale Telegram di Tempi di Maria nato per poter continuare a condurre con maggior libertà la buona battaglia della diffusione della verità, anche riguardo a quei temi oggi più osteggiati e censurati: Tempi di Maria