Deotto: "Grazie Giorgia Meloni, c’è un’Opposizione. E non è sull’Aventino."

Pubblicato da Marco Tosatti

10 Febbraio 2021

Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, l’amico e collega Paolo Deotto ci ha inviato questo commento certamente interessante, e condivisibile. Noi non sappiamo che cosa Draghi ha detto ai partiti, su quale programma e intenzioni voglia muoversi. Ma di sicuro abbiamo visto che il Presidente della Repubblica – mentendo sui dati – ha escluso elezioni politiche a causa del Covid (ma quelle regionali e comunali si potranno tenere…). Cioè, di fronte a una crisi di governo irrimediabile ha scippato agli elettori il primo, fondamentale e basilare diritto: quello di scegliere i propri rappresentanti. Draghi forse farà meraviglie, e ce lo auguriamo per amor nostro, prima che suo; ma Mattarella ha inferto una ferita profonda alla democrazia in questo Paese. Buona lettura.

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Meloni e l’Aventino. C’è un equivoco.

In questi giorni abbiamo assistito a un interessante fenomeno di “corsa al consenso”. Si direbbe che adesso la sfida tra i politici sia “Io amo Draghi più di te”.

È in effetti una strana atmosfera. Certo, in parte gioca la speranza di un ministero, un sottosegretariato, uno strapuntino. Un grande poeta, purtroppo dimenticato, Alberto Cavaliere, scrisse “Miracoli son questi della greppia, bestie diverse facilmente accoppia”.
Ma qui non è solo questione di greppia, c’è un di più, c’è quella che ho già chiamato in altri articoli “ansia di unanimismo” e che francamente mi preoccupa.
Tutti con Draghi, perché bravo, sicuro, competente, è la salvezza.

Tutti, meno una, la signora Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia.

In un sistema politico normale esiste una maggioranza e un’opposizione, ma c’è da chiederci se in Italia è rimasto qualcosa di normale.
Adesso SI DEVE essere con Draghi. Perché senza di lui, Italia kaputt.
Perché lo ha chiesto Mattarella (che essendo presidente di una repubblica parlamentare non dovrebbe dare direttive politiche), perché è – chissà perché – il “momento dell’unità”.

Una sola persona dissente: Giorgia Meloni.

E i “saggi”, color che sanno, la ammoniscono paternamente: “Giorgia, Giorgia, l’Aventino non serve a niente”.
Eh no, signori. Questo è un errore grossolano.
Con la parola “Aventino” si ricorda la protesta dei deputati di opposizione che (giugno 1924) si ritirarono dai lavori parlamentari dopo il rapimento di Matteotti, la cui responsabilità, secondo loro, ricadeva sul governo presieduto da Mussolini.
Certamente quel tipo di protesta non portò a nulla, tant’è che poi tutti quei parlamentari furono dichiarati decaduti.
Ma gli aventiniani avevano abbandonato quello che invece era il loro posto, il Parlamento. Si erano ritirati per fiera protesta, rinunciando proprio al luogo in cui avrebbero dovuto esprimere quella protesta.
Giorgia Meloni non si ritira dal Parlamento, che è il suo luogo naturale, essendo lei stessa parlamentare, né fa ritirare i suoi deputati e senatori. Semplicemente la Meloni non intende dar fiducia a priori a Draghi e dichiara che Fratelli d’Italia sarà all’opposizione.

Questo è tutt’altro che Aventino, è tutt’altro che “rinuncia”.

Anzi, vista l’ammucchiata pro-Draghi, possiamo dire che Giorgia Meloni resta l’unica a dar voce, nella sede istituzionale, a quegli italiani che non vedono Draghi come il Deus ex machina che compirà chissà quali miracoli.
Non sto qui a ripetere le mille e una perplessità che ho nei confronti di Draghi.
Qui mi preme solo sottolineare che si è creata una curiosa situazione.
In un Paese come il nostro, in cui tutti quanti ogni giorno si sciacquano la bocca con le parole “democrazia”, “libertà” et similia, si è addirittura arrivati a ipotizzare l’azzeramento dell’opposizione parlamentare, in base a una indimostrabile e indimostrata assoluta necessità di unanimismo.
Forse Draghi si rivelerà come il miglior Capo di governo che l’Italia abbia mai avuto.

Ho i miei fieri dubbi, ma tutto è possibile.
Forse Draghi, uomo dell’Europa, delle banche e compagnia bella, si rivelerà come il salvatore della Patria.
Idem come sopra per i dubbi.
Ma non è questo che ora mi preme sottolineare.

Intendo solo evidenziare una faccenda non da poco: se in Parlamento ci sarà ancora un’opposizione, se una voce critica si alzerà, se non resteranno senza rappresentanza quei milioni di italiani che non sono caduti in crisi mistica all’annuncio dell’incarico a Draghi, tutto ciò lo dovremo a una donna che sa tenere la schiena dritta a Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia.

E di ciò la ringraziamo.

marcotosatti.com


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Speriamo che più gente apra gli occhi da questa tenebra politica e religiosa
N.S.dellaGuardia
Il suo partito si chiama "fratelli d'Italia"... dice niente??
Perché sia più chiaro dovrebbe forse chiamarsi "fratelli tutti d'Italia"???
Diodoro
Scusandomi, riporto un mio commento del giorno 8: "Chiunque non mette un fossato morale fra sé e il Progressismo/Massoneria finisce inevitabilmente col portare acqua al mulino di questo mostro. Si tratta di un mostro che ripete all'infinito la stessa canzone: "Oggi mi avversi, ma domani riconoscerai la mia superiorità". La stessa DC fece questo: si gettò, suicidandosi e affossando l'Italia, fra …Altro
Scusandomi, riporto un mio commento del giorno 8: "Chiunque non mette un fossato morale fra sé e il Progressismo/Massoneria finisce inevitabilmente col portare acqua al mulino di questo mostro. Si tratta di un mostro che ripete all'infinito la stessa canzone: "Oggi mi avversi, ma domani riconoscerai la mia superiorità". La stessa DC fece questo: si gettò, suicidandosi e affossando l'Italia, fra i tentacoli della Piovra.

Ai nostri giorni, "Famiglia Cristiana" ha esaltato ed esalta Napolitano e Ciampi".

Alla fine, l'Italia è moribonda fin dal primo CentroSinistra (anni '60) soprattutto perché i "Preti" passarono dalla mascolinità ("Voi siete nemici di Dio, e perciò degli uomini" intendendo per "Voi" i Progressisti/Massoni) all'effeminatezza ("Come ci vogliamo bene! Tutti, tranne i Non-Umani", intendendo per Non-Umani i Non-Illuminati)