Condivido l'appello di don Minutella. Dopo aver spaccato il capello in quattro, resta l'unica verità: siamo in guerra tra due Chiese. Possiamo fare accademia e convegni, ma ... dopo la morte del santo Padre Benedetto vedremo i demoni per strada e non ci sarà tempo per discutere. In quei momenti non sarà la nostra intelligenza ad aiutarci o i nostri studi accademici; ci aiuterà la preghiera, i digiuni e le penitenze. Quando non Minutella dà la sua testimonianza, non guardo se usa il vestito di flanella o di cotone, se ha alzato il tono della voce o se muove le mani. Sono attento se cita il Vangelo, i santi, i dottori della Chiesa e la santa Vergine.

Don minutella non è uno sprovveduto ha una base operativa piccola nazareth delle strutture che lo accolgano dove celebrare, delle persone che lo aiutano dei canali di comunicazione, scrive libri, per lui è più facile forse (per carità non si vuole mettere in dubbio la fatica di costruire tutto questo negli anni) lasciare: l'8x1000, la parrocchia, la chiesa excattolica; per un sacerdote anziano o non tanto giovane qualunque invece è più difficile materialmente buttarsi per strada senza una pensione futura, un reddito una casa, per questo serve un fondo, un'aggregazione di persone sacerdoti e laici che permetta a chi lascia la chiesa excattolica di sopravvivere, un po come accadeva alla prima comunità cristiana-ebrea di Gerusalemme i giudei cacciavano dalla sinagoga i loro connazionali credenti in Gesù Messia e gli impedivano di lavorare di vendere e comprare li scomunicavano e i Cristiani anche con San Paolo si adoperavano per far arrivare loro un aiuto, non tutti sono chiamati o se la sentono di affrontare il martirio dobbiamo rendere più facile denunciare l'eresia da parte del clero rimasto cattolico. A questo proposito Burke e gli altri vescovi potrebbero sapere come fare con i loro mezzi perchè ciò accada.