016 - SANTA CASA - Spiegazione del Prof. Nicolini sullo studio tecnico dell'architetto Federico Manucci: è assurdo il solo pensare che il trasporto possa essere avvenuto con mezzi meccanici - Rif. 00016 …More
016 - SANTA CASA - Spiegazione del Prof. Nicolini sullo studio tecnico dell'architetto Federico Manucci: è assurdo il solo pensare che il trasporto possa essere avvenuto con mezzi meccanici - Rif. 00016
INTERESSANTI RAGGUAGLI TECNICI IN ORDINE ALLA SANTA CASA LAURETANA
UFFICIO DEL FORIERE MAGG. DEI SS. PP. AA. - DALLE STANZE AL VATICANO
Novembre 1922
Eccellenza Rev.ma,
All’avvicinarsi della ricorrenza della traslazione della S. Casa di Loreto mi è grato partecipare e dedicare all’E. V. Rev.ma alcune considerazioni e rilievi tecnici suggeritimi dalle osservazioni che ho potuto fare in occasione delle adunanze della Commissione Pontificia tenute in Loreto nell’Aprile 1921 e nel Luglio 1922.
Il saggio fatto sul pavimento nell'Aprile 1921 ha posto in luce che il muro della S. Casa ha termine a pochi centimetri sotto il pavimento stesso e che il terreno sul quale poggia è disciolto.
Dopo fatta nel Luglio 1922 la demolizione dell’intiero pavimento, si è potuto agevolmente vedere che tutto il muro della S. Casa trovasi nelle identiche condizioni; che anzi in alcun punti si è trovato quasi completamente isolato dal terreno sottostante, da rendersi necessario un immediato provvedimento per impedire nel corso dei lavori il disfacimento. Questo stato di fatto mi suggerisce le seguenti riflessioni che mi sembrano di non poca importanza.
Il muro della S. Casa è costruito a filari orizzontali di pietra congiunti con malta di ottima qualità da formare un unico blocco senza il minimo accenno di cedimento o rottura.
Il negare l’autenticità della translazione della S. Casa porta di necessaria conseguenza che la costruzione di essa sia stata fatta nel luogo ove ora si trova. Ora, come ho detto, i muri della S. Casa quantunque di rozza apparenza, sono di una perfetta costruzione a filari orizzontali di pietra. La loro fattura esige necessariamente una fondazione che ne assicuri il solido appoggio, o almeno una preparazione del terreno per rendere possibile la struttura speciale a strati orizzontali.
Al contrario i muri della S. Casa non hanno alcun fondamento né preparazione alcuna del terreno sottostante che si presenta invece completamente disciolto e polveroso. Si può quindi certamente concludere che la costruzione della S. Casa non può essere stata fatta nel luogo ove si trova.
Di più gli scandagli fatti sul terreno nell’interno della S. Casa nel luogo ove è l' altare allo scopo di esplorare il principio di una costruzione ivi trovato, hanno posto in evidenza che alla profondità dì pochi centimetri (20=25) sotto il piano ove termina il muro, il terreno è vergine e compatto.
D’altra parte la qualità della costruzione dei muri indica certamente che furono eseguiti da mano abile, e non è verosimile ritenere che se fossero stati costruiti sul luogo, colui il quale avesse immaginato o diretto il lavoro, ignorasse la natura del terreno al punto di trascurare la più elementare regola piantando l'edificio sulla polvere.
Queste riflessioni a me sembra che dimostrino non essere ammissibile che l’edificio della S. Casa sia stato costruito nel luogo ove attualmente si trova, esso dunque vi deve essere stato trasportato.
E’ assurdo il solo pensare che il trasporto in quel luogo possa essere avvenuto coi mezzi meccanici, rimane dunque pienamente confermata la prodigiosa translazione, come ne fanno fede i documenti storici, la tradizione ed il consenso della Chiesa.
Concludo poi col rilevare che è sorprendente e straordinario il fatto che l’edificio della S. Casa, pur non avendo alcun fondamento, situato sopra un terreno di nessuna consistenza e disciolto e sovracaricato, sia pure parzialmente, del peso della volta costruitavi in luogo del tetto, si conservi inalterato senza il minimo indizio di cedimento e senza una benché minima lesione nei muri.
Con ossequio baciando il S. Anello mi confermo.
Dev.mo Servo
Firmato FEDERICO MANUCCI
Ecc.mo e Rev.mo Monsignor
ALFONSO MARIA ANDREOLI
Vescovo di RECANATI e LORETO
INTERESSANTI RAGGUAGLI TECNICI IN ORDINE ALLA SANTA CASA LAURETANA
UFFICIO DEL FORIERE MAGG. DEI SS. PP. AA. - DALLE STANZE AL VATICANO
Novembre 1922
Eccellenza Rev.ma,
All’avvicinarsi della ricorrenza della traslazione della S. Casa di Loreto mi è grato partecipare e dedicare all’E. V. Rev.ma alcune considerazioni e rilievi tecnici suggeritimi dalle osservazioni che ho potuto fare in occasione delle adunanze della Commissione Pontificia tenute in Loreto nell’Aprile 1921 e nel Luglio 1922.
Il saggio fatto sul pavimento nell'Aprile 1921 ha posto in luce che il muro della S. Casa ha termine a pochi centimetri sotto il pavimento stesso e che il terreno sul quale poggia è disciolto.
Dopo fatta nel Luglio 1922 la demolizione dell’intiero pavimento, si è potuto agevolmente vedere che tutto il muro della S. Casa trovasi nelle identiche condizioni; che anzi in alcun punti si è trovato quasi completamente isolato dal terreno sottostante, da rendersi necessario un immediato provvedimento per impedire nel corso dei lavori il disfacimento. Questo stato di fatto mi suggerisce le seguenti riflessioni che mi sembrano di non poca importanza.
Il muro della S. Casa è costruito a filari orizzontali di pietra congiunti con malta di ottima qualità da formare un unico blocco senza il minimo accenno di cedimento o rottura.
Il negare l’autenticità della translazione della S. Casa porta di necessaria conseguenza che la costruzione di essa sia stata fatta nel luogo ove ora si trova. Ora, come ho detto, i muri della S. Casa quantunque di rozza apparenza, sono di una perfetta costruzione a filari orizzontali di pietra. La loro fattura esige necessariamente una fondazione che ne assicuri il solido appoggio, o almeno una preparazione del terreno per rendere possibile la struttura speciale a strati orizzontali.
Al contrario i muri della S. Casa non hanno alcun fondamento né preparazione alcuna del terreno sottostante che si presenta invece completamente disciolto e polveroso. Si può quindi certamente concludere che la costruzione della S. Casa non può essere stata fatta nel luogo ove si trova.
Di più gli scandagli fatti sul terreno nell’interno della S. Casa nel luogo ove è l' altare allo scopo di esplorare il principio di una costruzione ivi trovato, hanno posto in evidenza che alla profondità dì pochi centimetri (20=25) sotto il piano ove termina il muro, il terreno è vergine e compatto.
D’altra parte la qualità della costruzione dei muri indica certamente che furono eseguiti da mano abile, e non è verosimile ritenere che se fossero stati costruiti sul luogo, colui il quale avesse immaginato o diretto il lavoro, ignorasse la natura del terreno al punto di trascurare la più elementare regola piantando l'edificio sulla polvere.
Queste riflessioni a me sembra che dimostrino non essere ammissibile che l’edificio della S. Casa sia stato costruito nel luogo ove attualmente si trova, esso dunque vi deve essere stato trasportato.
E’ assurdo il solo pensare che il trasporto in quel luogo possa essere avvenuto coi mezzi meccanici, rimane dunque pienamente confermata la prodigiosa translazione, come ne fanno fede i documenti storici, la tradizione ed il consenso della Chiesa.
Concludo poi col rilevare che è sorprendente e straordinario il fatto che l’edificio della S. Casa, pur non avendo alcun fondamento, situato sopra un terreno di nessuna consistenza e disciolto e sovracaricato, sia pure parzialmente, del peso della volta costruitavi in luogo del tetto, si conservi inalterato senza il minimo indizio di cedimento e senza una benché minima lesione nei muri.
Con ossequio baciando il S. Anello mi confermo.
Dev.mo Servo
Firmato FEDERICO MANUCCI
Ecc.mo e Rev.mo Monsignor
ALFONSO MARIA ANDREOLI
Vescovo di RECANATI e LORETO
N.S.dellaGuardia
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Più che mai attuale.
Come sempre il subdolo veleno trasforma la Casa Santa in "pietre sante", e hop! la trasformazione è avvenuta.
Quousque tandem?
Come sempre il subdolo veleno trasforma la Casa Santa in "pietre sante", e hop! la trasformazione è avvenuta.
Quousque tandem?
Tele Maria
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La DENUNCIA CANONICA PER IL DELITTO DI FALSO --- www.lavocecattolica.it/denuncia.falso.htm