Antonio Socci : "QUELLO CHE HA FATTO E CHE VUOLE FARE "PAPA GESÙ II", IL DEMOLITORE"

Stamani è stata pubblicata anche la lettera che 40 studiosi cattolici di tutto il mondo (sono già diventati 62) hanno recapitato a papa Bergoglio lo scorso 11 agosto. “Un passo che non ha eguali nella storia moderna della Chiesa” scrive Sandro Magister “perché è al lontano 1333 che risale l’ultimo precedente analogo, cioè una ‘correzione’ pubblica rivolta al papa per delle eresie da lui sostenute, poi effettivamente rigettate dal papa di allora, Giovanni XXII. Le eresie denunciate dai firmatari della lettera sono sette. E tutte contenute, a loro giudizio, nel capitolo ottavo dell’esortazione apostolica Amoris laetitia”. Vedi QUI , QUI e QUI

Nessun papa finora aveva osato attribuirsi il nome di san Francesco d’Assisi, l’ “alter Christus”. Bergoglio lo ha fatto.
Ma lui – nel libro intervista appena uscito con Dominique Wolton, “Politique et societé” – come una “excusatio non petita” (perché nessuno glielo aveva chiesto) dice scherzosamente che non è stato un atto di superbia, ma semmai di umiltà, perché avrebbe anche potuto chiamarsi “Gesù II”. Ovviamente sottolinea che sta scherzando (anche Arlecchino si confessò burlando…).
Ma inanella battute sulla presunzione degli argentini (“Sa qual è l’affare migliore? Comprare un argentino per il suo valore e rivenderlo per il valore che lui crede di avere”). Aggiunge che un argentino si suicida gettandosi dalla cima del proprio Ego…
Insomma esibisce molta autoironia sull’Ego degli argentini, così tanta da far capire che lì dev’esserci un problema. Magari un problemone, quello che anni fa tentò – inutilmente – di risolvere la psicoanalista.
Forse il suo è addirittura un modo inconscio per chiedere aiuto. Ma l’uomo sembra ormai prigioniero di quella macchina da guerra che si chiama Ego-latria nella forma di una papolatria planetaria.
Il connotato di questo pontificato è infatti l’enormità delle ambizioni.
Bergoglio sembra voler “rifondare” la Chiesa e quasi proporsi davvero come un “papa Gesù II”, cosa che però significa in qualche modo scalzare il Fondatore vero, Cristo, il quale – conoscendo i suoi polli – aveva avvertito che le sue parole e i suoi comandi restano per sempre e non cambiano col tempo (Mt 24,35).
Gesù arrivò a fulminare il primo papa chiamandolo “Satana” quando Pietro si mise a ragionare “secondo gli uomini e non secondo Dio” (Mc 8, 33). Il rischio c’è sempre.
Oggi assistiamo alla rifondazione bergogliana che “corregge” Gesù stesso adeguandolo ai tempi e agli uomini.
Nell’Amoris laetitia pretende infatti di essere più misericordioso di Cristo (che era un rigorista, al contrario dei farisei che erano “bergogliani”).
L’ambizione del papa argentino è stata perfino dichiarata da uno dei suoi più stretti collaboratori, in una intervista al “Corriere della sera” del 10 maggio 2015.

IRREVERSIBILI

Il suo braccio destro mons. Victor Manuel Fernandez disse testualmente: “Bisogna sapere che lui (Bergoglio) punta a riforme irreversibili”.
Una frase che può avere un’interpretazione molto rivoluzionaria ed eterodossa per la Chiesa.
Infatti la Chiesa appartiene a Gesù Cristo, non al papa. I papi ne sono solo dei custodi temporanei, non i proprietari: non hanno un potere che si estende nei secoli dei secoli come Gesù Cristo.
Per definizione “irreversibile” è solo la Legge di Dio che è nella Sacra Scrittura e nel magistero costante della Chiesa.
I papi sono sottoposti a quella legge, non ne sono padroni. Essi devono essere come gli autisti della macchina che porta la Sposa (la Chiesa appunto) all’incontro con lo Sposo (Cristo stesso).
Se un autista si appropriasse della Sposa cambiandone il destino e i connotati in modo irreversibile, vorrebbe dire che si sostituisce allo Sposo vero. Come se fosse un “Gesù II”.
Ma non è consentito questo all’autista della Sposa. “Gesù è uno sposo geloso”, diceva il card. Biffi.
Infatti il mandato che Gesù ha dato a Pietro e a tutti i successori non è affatto quello di “cambiare” la Chiesa (oltretutto in modo “irreversibile”), ma – al contrario – di “custodirla” (custodire il “depositum fidei” confermando nella fede i fratelli).
Il papa – per definizione – può essere solo “conservatore”, altrimenti non è più papa. Il suo ministero è custodire integra la fede della Chiesa. Non farne una donna di strada alla mercé del mondo.

COME UNA ONG DI SOROS
Dunque veniamo ai cambiamenti “irreversibili” del bergoglismo. Il più vistoso è la trasformazione della Chiesa – agli occhi della gente – da realtà soprannaturale che conduce alla salvezza eterna ad agenzia umanitaria che professa una religione tutta sociale e politica incentrata sulle migrazioni di massa come Sommo Bene, sull’ecologismo catastrofista e sull’abbraccio acritico con l’Islam.
La Chiesa bergogliana centrata su questi “diritti umani”, ha notato giorni fa Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della sera, “si sovrappone ad altre presenze organizzative, ideali e politiche, che nulla hanno a che fare con la sua tradizione. A cominciare ovviamente dalle grandi agenzie internazionali come l’Onu o la Fao”.

Aggiunge Galli che “un’analoga ampia sovrapposizione esiste poi rispetto a componenti per così dire laico-progressiste proprie dell’universo ideologico politico dei Paesi occidentali, componenti che anch’esse nulla hanno a che fare con la tradizione cattolica” e che hanno programmi, in materia di costumi specialmente, “che di certo sono estranei” alla “Chiesa di Roma”.
Galli della Loggia prosegue notando che i temi della Chiesa bergogliana si sovrappongono pure a quell’ideologia umanitaria “che oggi anima la straripante presenza pubblica di alcune ricchissime e influentissime figure di ‘filantropi mondialisti’ – non saprei come altro chiamarli: tipo Soros o Zuckerberg o Bezos – ormai assurti al rango di veri e propri profeti mediatici: anch’essi non solo estranei, ma senz’altro ostili al cristianesimo cattolico”.
Una tale trasformazione della Chiesa era auspicata da tempo da tutti i nemici della Chiesa. Come Ludwig Feuerbach il quale scrisse che per “uccidere il Cristianesimo” non serve ricorrere alla “persecuzione”, la quale “semmai lo alimenta e lo rafforza”. La sua distruzione può accadere solo in altro modo: “Sarà attraverso l’irreversibile trasformazione interna al Cristianesimo in umanesimo ateo con l’aiuto degli stessi cristiani, guidati da un concetto di carità che nulla avrà a che fare con il Vangelo”.

DEMOLIZIONE

Dunque ci siamo. Ma prima occorre finire di abbattere la cattedrale bimillenaria della Chiesa cattolica.
Dopo l’Amoris laetitia che – stando a cardinali e vescovi cattolici – mina tre sacramenti fondamentali (la confessione, l’eucaristia e il matrimonio), un’altra mazzata è arrivata con il recente Motu proprio sulle traduzioni dei libri liturgici, fatto alle spalle del card. Sarah che è il Prefetto della Congregazione del culto.
Secondo molti si apre il varco per legittimare un attacco finale all’eucaristia e al sacerdozio. Si rischia di andare ad una progressiva fusione con i riti protestanti che sarebbe “l’abolizione del sacrificio” e la fine della stessa Chiesa Cattolica (d’altronde fra i bergogliani è ormai diventato normale definire “la Riforma protestante una benedizione per la Chiesa”).
Ma a Santa Marta circolano anche altre idee “rivoluzionarie” (l’aggettivo che Scalfari applica sempre a Bergoglio). Una delle quali è addirittura l’abolizione dello stesso Stato Vaticano, che permetterebbe al papa argentino di passare alla storia come colui che ha definitivamente spazzato via con un sol colpo la Curia vaticana e il “potere temporale” della Chiesa (argomento su cui proprio Scalfari sempre ritorna nei suoi colloqui con Bergoglio).
È un obiettivo molto difficile. Ma siccome tutta questa rivoluzione già sta mettendo in subbuglio e sul piede di guerra molta parte del mondo cattolico ed è prevedibile che porti infine a una sollevazione anche del collegio cardinalizio, Bergoglio sta facendo studiare, nelle pieghe del diritto canonico, l’eccezionalità di situazioni che permetterebbero a lui stesso di nominare il suo successore, esautorando i cardinali e rendendo davvero “irreversibile” la sua rivoluzione.
In fondo mons. Fernandez già prefigurava qualcosa del genere nella sua intervista al Corriere: “gli stessi cardinali possono sparire, nel senso che non sono essenziali. Essenziali sono il Papa e i vescovi”.
Ed ancora: “La Curia vaticana non è una struttura essenziale. Il Papa potrebbe pure andare ad abitare fuori Roma, avere un dicastero a Roma e un altro a Bogotà e magari collegarsi per teleconferenza con gli esperti di liturgia che risiedono in Germania”.
Sarà così la chiesa di papa Gesù II ?
.
Antonio Socci
Da “Libero”, 24 settembre 2017
Angie W.
"E poi, la mia esperienza. Io ero molto amico degli anglicani a Buenos Aires, perché la parte di dietro della parrocchia della Merced era comunicante con la cattedrale anglicana. Ero molto amico del Vescovo Gregory Venables, molto amico. Ma c’è un’altra esperienza: nel nord dell’Argentina ci sono le missioni anglicane con gli aborigeni e le missioni cattoliche con gli aborigeni, e il Vescovo …Altro
"E poi, la mia esperienza. Io ero molto amico degli anglicani a Buenos Aires, perché la parte di dietro della parrocchia della Merced era comunicante con la cattedrale anglicana. Ero molto amico del Vescovo Gregory Venables, molto amico. Ma c’è un’altra esperienza: nel nord dell’Argentina ci sono le missioni anglicane con gli aborigeni e le missioni cattoliche con gli aborigeni, e il Vescovo anglicano e il Vescovo cattolico di là lavorano insieme, e insegnano. E quando la gente non può andare la domenica alla celebrazione cattolica va a quella anglicana, e gli anglicani vanno alla cattolica, perché non vogliono passare la domenica senza una celebrazione; e lavorano insieme.(Bergoglio incontra la Comunità Anglicana di Roma) 😡 😡 😡
Francesco Federico
@padrepasquale
Ma non ha visto che , in pratica è già stato fatto? Evidentemente non ha letto questo articolo: Anonimi della Croce: "Dopo Torino anche nella diocesi di Trento si profana l'Eucaristia
E questo significa chiaramente, al di là di ogni ragionevole dubbio che sia il Bergoglio che i suoi manutengoli non credono nella Transustanziazione.
E secondo Lei una persona che crede nella presenza …
Altro
@padrepasquale

Ma non ha visto che , in pratica è già stato fatto? Evidentemente non ha letto questo articolo: Anonimi della Croce: "Dopo Torino anche nella diocesi di Trento si profana l'Eucaristia
E questo significa chiaramente, al di là di ogni ragionevole dubbio che sia il Bergoglio che i suoi manutengoli non credono nella Transustanziazione.

E secondo Lei una persona che crede nella presenza reale di Gesù nell'Ostia consacrata si comporta in un modo così osceno?
Senza parole: quando fare la comunione non ha più nulla di sacro !


I luterani NON HANNO la continuità apostolica per cui le loro cerimonie non sono né valide né efficaci.

Nos, cum prole pia, benedicat Virgo Maria !
padrepasquale
@Francesco Federico: L'intercomunione con i luterani è un problema pastorale reale, non nuovo. Papa Francesco non ha concesso nulla su questo punto. Ha riproposto il problema alla riflessione dei teologi. Già nel passato, anche il precedente diritto canonico, dava la possibilità ai vescovi di concedere, a certe condizioni (credere nella presenza reale di Gesù nella Eucaristia, sentimento di unità …Altro
@Francesco Federico: L'intercomunione con i luterani è un problema pastorale reale, non nuovo. Papa Francesco non ha concesso nulla su questo punto. Ha riproposto il problema alla riflessione dei teologi. Già nel passato, anche il precedente diritto canonico, dava la possibilità ai vescovi di concedere, a certe condizioni (credere nella presenza reale di Gesù nella Eucaristia, sentimento di unità ecclesiale,...), la comunione ai luterani che partecipavano al culto cattolico.

"Il Codice di diritto canonico dettava le condizioni in cui i fedeli delle Chiese nate dalla Riforma (luterani, anglicani ecc.) possono ricevere i sacramenti in particolari circostanze: per esempio, "se non possono accedere al ministro della propria comunità e li chiedano spontaneamente, purché manifestino, circa questi sacramenti, la fede cattolica e siano ben disposti" (can. 844 § 4)". (Vedi il link in calce).

Nel sottostante articolo (sereno e documentato), di cui allego il link, si può riscontrare lo sforzo "pastorale" della Chiesa (anche dei Papi precedenti) di dare una risposta "di vita", "di salvezza" al problema.
Non condivido la sua convinzione: "l'intercomunione ai luterani è distruggere la chiesa". Il problema esiste, non si può sorvolare. Inoltre, è errato dire che "Papa Bergoglio non crede nella presenza reale di Nostro Signore nell'Ostia consacrata". Proprio per questa sua fede celebra la santa Messa ogni giorno a santa Marta.
Il rispetto della continuità apostolica è una esigenza reale per l'intercomunione ai luterani. E' un problema da affrontare e da risolvere con pazienza con la collaborazione di tutti. Voglio sperare che lo Spirito Santo illumini e converta la Chiesa perchè si compia la preghiera di Gesù "Ut unum sint". La Chiesa è questo paradosso: è una, ma è divisa; è santa, ma è peccatrice; è cattolica, ma è dispersa; è apostolica, ma purtroppo con tante falle. "Semper reformanda" con la presenza dello Spirito Santo. Dio ci benedica. Pace e bene!
chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351332.html
Francesco Federico
@padrepasquale
Scusi, ma concedere l'intercomunione ai luterani non è distruggere la chiesa? I luterani non hanno la continuità apostolica, per cui non può avvenire la Transustanziazione. ma Bergoglio ha dimostrato chiaramente di non credere nella presenza reale di Nostro Signore nell'Ostia consacrata.
Anonimi della Croce: "Dopo Torino anche nella diocesi di Trento si profana l'Eucaristia
Ho visto …Altro
@padrepasquale
Scusi, ma concedere l'intercomunione ai luterani non è distruggere la chiesa? I luterani non hanno la continuità apostolica, per cui non può avvenire la Transustanziazione. ma Bergoglio ha dimostrato chiaramente di non credere nella presenza reale di Nostro Signore nell'Ostia consacrata.

Anonimi della Croce: "Dopo Torino anche nella diocesi di Trento si profana l'Eucaristia

Ho visto che le piacciono le messe blasfeme, anche lei celebra in questo modo?

Aberrazioni del "Novus Ordo Missae" N.8 : Messa tango alla presenza di un cardinale
......
Senza parole: quando fare la comunione non ha più nulla di sacro !
.......

"Messa" con i serpenti !

Domine, Miserere Nobis !
Κύριε ἐλέησον !
padrepasquale
@Francesco Federico: Nè Enzo Bianchi e nè il Papa hanno parlato di "demolizione". Enzo Bianchi ha parlato della "determinazione" del Papa di portare avanti dei processi da cui non si debba tornare indietro. Ha pure detto che l'intento del Papa non è di offrire con l'Esortatione Amoris Laetitia "una nuova normativa generale di tipo canonico applicabile a tutti i casi", ma di incoraggiare e portare …Altro
@Francesco Federico: Nè Enzo Bianchi e nè il Papa hanno parlato di "demolizione". Enzo Bianchi ha parlato della "determinazione" del Papa di portare avanti dei processi da cui non si debba tornare indietro. Ha pure detto che l'intento del Papa non è di offrire con l'Esortatione Amoris Laetitia "una nuova normativa generale di tipo canonico applicabile a tutti i casi", ma di incoraggiare e portare a un "responsabile discernimento personale e pastorale".
padrepasquale
@Francesco Federico: La mia critica è sul titolo e sull'articolo di Antonio Socci, da lei riportato. Allle parole di Enzo Bianchi, riportate da Francesco I nel filmato, ho fatto questo commento:
"Non mi sembra corretta l'interpretazione che lei fa delle parole di Enzo Bianchi. Solo dopo avere consultato l'episcopato di tutto il mondo e svolto due Sinodi sulla famiglia, lasciando a tutti libertà …Altro
@Francesco Federico: La mia critica è sul titolo e sull'articolo di Antonio Socci, da lei riportato. Allle parole di Enzo Bianchi, riportate da Francesco I nel filmato, ho fatto questo commento:
"Non mi sembra corretta l'interpretazione che lei fa delle parole di Enzo Bianchi. Solo dopo avere consultato l'episcopato di tutto il mondo e svolto due Sinodi sulla famiglia, lasciando a tutti libertà di parola, Papa Francesco ha scritto l'Amoris Laetitia. Perche allora dire: (Il Papa) "ha intenzione di iniziare un processo volto a distruggere completamente la concezione della famiglia così come ci è stata insegnata dalla Tradizione, ma anche dal Nuovo Testamento". Perchè "distruggere"? Le indicazioni del Papa sono essenzialmente pastorali, sulla base della Parola di Dio e della Tradizione, per la salvezza degli uomini. Io giudico la lettera del Papa "un capolavoro", "una pietra miliare" per la pastorale famigliare, come lo è stata anche la "Familiaris Consortio".
Francesco Federico
@padrepasquale Qui ho semplicemente riportato l'articolo del dott. Socci, controlli sul sito "Lo Straniero" e vedrà che il titolo è proprio quello.
Demolitore è il titolo che egli stesso preferisce senta questa confidenza fatta dal suo amichetto Enzo Bianchi:
Confidenza di Bergoglio sull'amoris laetitia: "Voglio iniziare un processo da cui non si possa più tornare indietro"
Sancta Virgo Virginum …Altro
@padrepasquale Qui ho semplicemente riportato l'articolo del dott. Socci, controlli sul sito "Lo Straniero" e vedrà che il titolo è proprio quello.
Demolitore è il titolo che egli stesso preferisce senta questa confidenza fatta dal suo amichetto Enzo Bianchi:
Confidenza di Bergoglio sull'amoris laetitia: "Voglio iniziare un processo da cui non si possa più tornare indietro"

Sancta Virgo Virginum, ora pro nobis et pro Papa Nostro Benedicto !
padrepasquale
@Francesco Federico: Pace e bene nel Signore.
Gentilissimo signore Francesco Federico, se il nome del Papa è Francesco, perché cambiarlo in Gesù II nel titolo e nell'articolo, traendo tante conclusioni gratuite con tono sarcastico?
Inoltre l'appellativo "demolitore" dipinge il Papa non per quello che è, UN PASTORE D'ANIME, che continua nella Chiesa il ministero petrino di GUIDA della Chiesa, ma …Altro
@Francesco Federico: Pace e bene nel Signore.
Gentilissimo signore Francesco Federico, se il nome del Papa è Francesco, perché cambiarlo in Gesù II nel titolo e nell'articolo, traendo tante conclusioni gratuite con tono sarcastico?
Inoltre l'appellativo "demolitore" dipinge il Papa non per quello che è, UN PASTORE D'ANIME, che continua nella Chiesa il ministero petrino di GUIDA della Chiesa, ma come colui che "demolisce" ("abbatte la cattedrale millenaria", "mina tre sacramenti", "esautora i cardinali", "mette in subbuglio e sul piede di guerra molta parte del mondo cattolico"). Questi giudizi, oltre a non essere veri, creano disinformazione presso il popolo di Dio. Non vale giustificarsi facendo appello a sedicenti informatori. Se si sparge cenere al vento con la calunnia, è difficilissimo poi ribadire la Verità. E quale è il danno per la Chiesa lo giudicherà solo Dio.
Francesco Federico
@padrepasquale
Guardi che Bergoglio voleva proprio farsi chiamare Gesù II (nei paesi di lingua spagnola "Gesù" è un nome molto diffuso:
Perché papa Francesco non si è chiamato Gesù IIAltro
@padrepasquale
Guardi che Bergoglio voleva proprio farsi chiamare Gesù II (nei paesi di lingua spagnola "Gesù" è un nome molto diffuso:

Perché papa Francesco non si è chiamato Gesù II
padrepasquale
@Francesco Federico
@ Ai tanti fratelli che hanno posto "Mi piace" all'articolo:
Signor AntonioSocci, quanta triste ironia nel chiamare Papa Francesco "Gesù II".
L'affermazione "l’uomo (Bergoglio) sembra ormai prigioniero di quella macchina da guerra che si chiama Ego-latria nella forma di una papolatria planetaria" è semplicemente gratuita, calunniosa e velenosa, per nulla rispettosa della …Altro
@Francesco Federico
@ Ai tanti fratelli che hanno posto "Mi piace" all'articolo:
Signor AntonioSocci, quanta triste ironia nel chiamare Papa Francesco "Gesù II".
L'affermazione "l’uomo (Bergoglio) sembra ormai prigioniero di quella macchina da guerra che si chiama Ego-latria nella forma di una papolatria planetaria" è semplicemente gratuita, calunniosa e velenosa, per nulla rispettosa della dignità del Papa.
Se Papa Francesco tenta di portare nella Chiesa riforme "irreversibili", non posso interpretare diversamente questo termine che come "durature", e non passeggere secondo la moda del momento. Le sue riforme non sono tanto di ordine curiale e giuridico, ma pienamente "evangeliche" (Convertitevi e credete al Vangelo).
Se la Chiesa, come già la prefigurava la costituzione conciliare Gaudium et spes, si pone a difesa dei valori umani-sociali ed ecologici, non significa che tradisce la sua missione trascendente e si sovrappone alle figure filantrofiche, ma si pone a servizio e salvaguardia della dignità dell'uomo e della creazione, temi sui quali, secondo la parola di Gesù, saremo giudicati.
Circa l'Amoris Laetitia (un vero capolavoro pastorale) i tre sacramenti (Matrimonio, Confessione, Eucaristia) non solo non sono "minati" (che semplicioneria!), ma considerati in tutta la loro ricchezza e valore soteriologico.
Parlare, poi, di "attacco finale" all'Eucaristia e al Sacerdozio, del tentativo di Papa Francesco di nominare il proprio successore e della abolizione dello Stato Pontificio,... mi sembra solo "delirio profetico catastrofico", finalizzato all'attacco viscerale di Papa Francesco, come in altri articoli dello stesso autore.
Signor Antonio Socci, la invito ad essere più umile e rispettoso della verità vera (non presunta). Se veramente ama la Chiesa, sia più attento alle quotidiane catechesi di Papa Francesco che, nella sua missione di pastore e padre, esorta ogni giorno i fedeli alla conversione al Vangelo di Gesù, alla carità tra tutti gli uomini (compresi i fratelli separati e i non cristiani), alla fiducia in un mondo migliore secondo il progetto di Dio. La Chiesa oggi ha bisogno di profeti di speranza.