La profezia di San Paolo sui tempi futuri (1 Timoteo 4, 1-2)

Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, sedotti dall'ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza.

(1 Timoteo 4, 1-2)


* * *

COMMENTO DI DON DOLINDO RUOTOLO


Nell’esortare Timoteo a stare in guardia ed a vigilare contro gli errori, san Paolo si appella a chiare rivelazioni che ne preannunciavano il pericolo, e scrive: Lo Spirito dice chiaramente che nei tempi futuri, alcuni apostateranno dalla fede, per aderire a spiriti ingannatori ed a dottrine diaboliche, sedotti dall’ipocrisia di impostori, dalla coscienza cauterizzata. Lo Spirito Santo preveniva l’Apostolo contro il grave pericolo della diffusione di errori, e questo ammonimento era già stato fatto da certe rivelazioni avute da anime privilegiate per i carismi dello Spirito Santo.

Nei primi tempi della Chiesa lo Spirito Santo si effondeva largamente sui fedeli che lo ricevevano, con evidenza di doni e di carismi che erano tenuti in grande considerazione. Questi doni e questi carismi: miracoli, profezie, guarigioni ecc., facilitavano grandemente la diffusione del cristianesimo nel mondo.

San Paolo, illuminato dallo Spirito Santo, e confermato da rivelazioni certe di anime privilegiate, riguardava con occhi lungimiranti un futuro tempo di pericolose diffusioni di errori – che chiama dottrine diaboliche perché suggerite da satana contro le verità della fede – e caratterizza lo spirito di quelli che li propagavano e che li avrebbero propagati: uomini sedotti dall’ipocrisia di impostori dalla coscienza cauterizzata o, come suona l’espressione greca: bollati a fuoco, malfattori nel contraddire con la menzogna la verità, e malfattori nella loro vita con gli scandali che diffondevano.

Nelle parole dell’Apostolo sono caratterizzati mirabilmente i propagatori di errori di tutti i tempi, giacché egli non parla solo dei propagatori del suo tempo. La parola greca, infatti, da lui usata, indica tempi posteriori, cioè tempi anche lontani dalla sua epoca. In ogni epoca della storia della Chiesa vi sono stati errori e propagatori di errori, ossia eresiarchi, ed è veramente soprannaturale ed ammirabile come la Chiesa abbia conservato intatto il patrimonio della fede, ruscello limpido che è passato nei secoli immacolato tra correnti melmose e rive irte di scogli, più che non passi calda la corrente del Golfo tra le ghiacciate e tempestose acque dell’oceano.

In tutti i tempi, i propagatori di errori sono stati e sono apostati, per adesione a spiriti ingannatori, i corifei delle false scuole filosofiche, scientifiche e pseudoteologiche e bibliche, che insegnano dottrine diaboliche, menzognere, com’è mendace il demonio, seducono con l’ipocrisia di orgogliosa ostentazione di scienze o di falsa pietà, come fanno le sètte protestanti, o con l’ipocrisia del benessere degli operai e del progresso sociale, come fanno i comunisti e i socialisti, che sono due fasci di una stessa pentola, coscienze cauterizzate, che fanno il male e non ne sentono più rimorso, perché il loro agire da malfattori autentici diventa per loro una scuola, un metodo, una concezione scientifica di partito (...).

La profezia di san Paolo, ispiratagli dallo Spirito Santo e da certe rivelazioni, sulla defezione dalla fede di molti, nei tempi futuri venire, per la propaganda di dottrine diaboliche, fatta da spiriti ingannatori e dall’ipocrisia di impostori dalla coscienza cauterizzata, riguardava gli errori che avrebbero insidiato la Chiesa nel progresso della sua diffusione nel mondo, e per questo l’Apostolo dice nei tempi futuri.

Difatti sorsero eresie, dottrine diaboliche; spiriti ingannatori nelle intromissioni del potere laico prima, e poi nella spaventosa defezione di Maometto e dell’Islamismo. Poi venne l’eresia protestante, promossa da spiriti ingannatori, da apostati, sotto l’ipocrita veste della riforma e della salvezza, dalla coscienza cauterizzata, perché giustificano il peccato con una pretesa fede, che è apostasia nel rinnegamento dei Sacramenti soprattutto, e nella lotta contro la Madonna e i santi.

Prima gli iconoclasti, capeggiati dal potere laico, iconoclasti di immagini sacre, e poi i protestanti, iconoclasti del culto sacro, sotto l’ipocrita veste di adorare Dio e Gesù Cristo per salvarsi. Poi venne il rinascimento, vera radice dell’apostasia moderna, che fece rinascere prima il paganesimo, e poi ha prodotto il paganesimo moderno, che prepara l’apostasia generale dei tempi dell’anticristo, l’apostasia comunista. Di questo periodo san Paolo parla nella Seconda lettera a Timoteo, come vedremo nel commento di quella lettera. Egli, dunque, distingue: i tempi futuri in questa lettera, e gli ultimi tempi nella seconda lettera.

Le due profezie sono precise per questi nostri tempi, e ci debbono mettere in guardia contro gli impostori che hanno avvelenato ed avvelenano le anime, provocando l’apostasia pratica da Dio e dalla Chiesa cattolica. San Paolo, infatti, parla dei tempi futuri, e nella Seconda lettera a Timoteo parla degli ultimi tempi; ma ciò che dice che avverrà, mettendo in guardia Timoteo, veniva e verrà come una cancrena che a mano a mano rode il corpo, e quindi riguarda anche i nostri tempi e quelli che verranno dopo di noi, fino agli ultimi tempi, con un innegabile, pauroso crescendo.

È innegabile che siamo anche noi in un doloroso perio-do di apostasia dalla fede, conseguenza degli errori di spiriti ingannatori sotto l’orpello di scienza, di critica e di progresso, e di dottrine diaboliche, nel più stretto senso della parola, sull’origine dell’uomo, sull’anima, sulla coscienza, sul tempo, sull’eternità, ed è innegabile che gli spiriti ingannatori e le dottrine diaboliche hanno sedotto tante anime e, sotto l’ipocrita veste di scienza e cultura, hanno sedotto persino sacerdoti e anime consacrate al Signore.

Non si può negare che simili dottrine sono penetrate persino nei seminari, estinguendo la fede in quelli che si dovrebbero preparare a difenderla, ed estinguendo la pietà nei giovani cuori, dando la preminenza a sterili studi che non formano all’apostolato ma, esattamente, cauterizzano la coscienza. È necessario che stiamo in guardia e vigilanti contro il modernismo che, condannato da san Pio X, ha ripreso lena sotto ipocrite spoglie.

Un cristiano, e molto più un sacerdote, deve conservare la semplicità della fede, ispirandosi all’insegnamento dei santi e coltivando nel cuore la pietà, la devozione, lo spirito di preghiera, con l’aspirazione costante delle cose celesti e della vita eterna. Considerare come sorpassati sant’Alfonso, san Francesco di Sales e i grandi maestri della pietà cristiana è da stolti; pretendere di dare alla pietà un indirizzo che, ipocritamente, si vuol presentare come… più serio, è da incoscienti, perché prescinde dal cuore ed inaridisce lo spirito, tarpandolo negli slanci d’amore verso Dio, la Madonna, i santi e le cose sacre.
Sotto l’orpello dell’indagine critica, che è quasi sempre apprezzamento personale, si cerca il… documento, ossia qualche ingiallita e dubbia scartoffia che soddisfa l’orgoglio del ricercatore, e non si tiene conto della documentazione divina, che sono i miracoli, e di quella della fede, che sono i grandiosi monumenti eretti in memoria di una memorabile manifestazione di Dio, di Maria Santissima e di fatti soprannaturali, i quali, perché mirabili, sono considerati come leggende popolari.
È così che oggi ci sono quelli che negano la miracolosa traslazione della casa di Nazaret a Loreto; dell’immagine della Madonna del Buon Consiglio a Genazzano, non pensando ai monumenti grandiosi che ne testimoniano la verità.

Anche una mente superficiale si accorge quanto siano applicabili alla nostra generazione le parole di san Paolo a Timoteo. E se al disorientamento delle anime si aggiungono gli errori propagati nella scuola, nella stampa e con tutti i mezzi di propaganda, dai comunisti, dai protestanti, dagli atei, si vede quanto è vero che molti apostatano dalla fede. Lo si può costatare per le chiese che sono disertate, per i cinema che sono affollatissimi, specie quando vi si proiettano scene lubriche, dalla vita disorientata di quelli che pur si dicono cristiani, e forse molto più dallo stato delle nazioni e del mondo.
alda luisa corsini
Posso testimoniare quanto asserito nel testo: "Sotto l’orpello dell’indagine critica, che è quasi sempre apprezzamento personale, si cerca il… documento, ossia qualche ingiallita e dubbia scartoffia che soddisfa l’orgoglio del ricercatore, e non si tiene conto della documentazione divina, che sono i miracoli, e di quella della fede, che sono i grandiosi monumenti eretti in memoria di una memorabile …Altro
Posso testimoniare quanto asserito nel testo: "Sotto l’orpello dell’indagine critica, che è quasi sempre apprezzamento personale, si cerca il… documento, ossia qualche ingiallita e dubbia scartoffia che soddisfa l’orgoglio del ricercatore, e non si tiene conto della documentazione divina, che sono i miracoli, e di quella della fede, che sono i grandiosi monumenti eretti in memoria di una memorabile manifestazione di Dio, di Maria Santissima e di fatti soprannaturali, i quali, perché mirabili, sono considerati come leggende popolari"