FATIMA - IL GRANDE MESSAGGIO MARIANO CHE CI INTRODUCE NELL'ERA DELLO SPIRITO SANTO

Il Messaggio di Fatima: "Il Signore vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato".
La parola del Papa: "Vi invito a rivolgervi con me al Cuore Immacolato di Maria, Madre di Gesù, nella quale si è operata la riconciliazione di Dio con l'umanità". Giovanni Paolo II
PARTE PRIMA
LA PREPARAZIONE DEL GRANDE MESSAGGIO
Messaggio di Fatima: "Pregate, pregate molto! I Santissimi Cuori di Gesù e di Maria hanno su di voi disegni di misericordia". L'Angelo della Pace
La parola del Papa: "L'annunciazione ci invita a battere le stesse orme della fede di Maria: "Una fede generosa", che si apre alla Parola di Dio, che accoglie la volontà di Dio, qualunque essa sia e comunque si manifesti". Giovanni Paolo II
PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO
O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza.
O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
1. Fatima è la meta luminosa di un lungo cammino di grazia
La Mamma desidera incontrare i suoi figli e per questo già prima di Fatima, più volte è venuta sulla terra per preparare il nostro cuore alla conversione e alla consacrazione a Gesù attraverso di lei.
A Parigi, nel 1830, è apparsa a Santa Caterina Labouré rivelandole uno speciale programma di consacrazione attraverso il dono della Medaglia Miracolosa. Tutto il simbolismo della Medaglia invita ad un affidamento a Gesù per le mani di Maria: i due Cuori uniti nell'amore, nel dolore e nella gloria, i raggi che rappresentano le grazie di cui lei è depositaria, le stelle che la incoronano Regina dei Cuori, i loro Nomi poggiati sul basamento della croce, segno della nostra salvezza. La breve preghiera scritta sulla Medaglia è un invito a rivolgersi a Maria, ad affidarsi a Lei, a lasciarsi prendere per mano nelle cose della vita perché tutto serva ad unirci di più al Signore e quindi ad essere davvero felici.
Poi, a La Salette, la Vergine ai due pastorelli ha ricordato la gravità del peccato e delle sue conseguenze sull'umanità, invitando ad una radicale conversione di vita, piangendo per noi, per il male al quale non vogliamo rinunciare, per l'aiuto che non le chiediamo per essere migliori.
E a Lourdes, a Santa Bernardetta, l'Immacolata ha indicato i mezzi necessari di purificazione per vivere bene la consacrazione: il riconoscimento e il pentimento per i peccati e il valore della sofferenza offerta e sofferta per amore, in unione al suo Cuore e a quello di Gesù. Fatima sarà la m ta luminosa di questo cammino di grazia.
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria è dono particolare di grazia per inserire perfettamente l'anima nel piano dell'amore di Dio (cfr. Ef 1, 16).
Tutta la storia delle apparizioni mariane ci parla di un unica cosa: dell'amore di Maria per noi, della sua premura materna, del suo desiderio più grande: quello di unirci sempre più a Gesù e formare in noi i suoi stessi sentimenti. A Gesù, allora, chiediamo di saper rispondere a questo amore speciale e tenero, a Maria chiediamo di insegnarci ad essere tutti di Gesù e tutti suoi.
La Chiesa ci invita continuamente a guardare a lei come alla stella luminosa del nostro cammino, alla guida sicura verso il Cielo, alla protettrice potente contro ogni assalto del nemico, all'Avvocata presso il trono di Dio.
A lei, Madre e Regina, offriamo fin da ora il nostro cuore. Mettiamoglielo nelle mani con tutto ciò che lo riempie, con le gioie e i dolori della vita, con le paure, i dubbi, le speranze. Affidiamole ciò che ci è più caro, sentiamoci amati di particolare amore e commossi ringraziamo per questo dono di predilezione che caratterizza la nostra vita spirituale. Questa sarà una gioia per Gesù e il sorriso di Maria illuminerà ogni nostra giornata, fino al giorno in cui, presi per mano da Lei, arriveremo alla meta, lì dove il sole non tramonta mai.
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Oggi offriamo a Maria qualcosa che ci costa perché lei lo trasformi in bene per chi ne ha più bisogno.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo Regno.
2. I tre pastorelli prima delle apparizioni
Lucia, la principale protagonista delle apparizioni, è nata il 22 marzo 1907, ultima dei sei figli di Antonio Dos Santos e Maria Rosa Dos Santos. I due cugini, Francesco, nato l'11 giugno 1908 e Giacinta, nata l'11 marzo 1910, erano anch'essi i più piccoli degli undici figli che ebbe la signora Olimpia di Gesù, i due più grandi da un primo matrimonio e gli altri da quello con Emanuele Pietro Marto.
«Prima degli avvenimenti del 1917 la vita dei tre bambini trascorreva serena e lieta nell'ambiente patriarcale e profondamente cristiano delle proprie famiglie. Una predilezione provvidenziale attirava, fin dall'infanzia, i due piccoli verso la cuginetta Lucia, tanto che essi preferivano la sua compagnia a quella di qualunque altro. Andavano perciò spesso da Lucia, pregandola di accompagnarli fino al pozzo che i genitori di lei avevano in fondo al giardino, nascosto fra i mandorli, olivi e castagni, ricoperto da grandi lastre di pietra. Qui generalmente a Giacinta era lasciata la scelta dei giochi che più le piacevano e, vincendo e perdendo o raccontandosi a vicenda le storie sentite la sera intorno al focolare, le ore passavano rapide! Dopo pranzo, particolarmente nella Quaresima, la signora Maria Rosa era solita insegnare ai bambini le preghiere e la dottrina cristiana e quando vi erano altri bambini, tutti dovevano ascoltare le lezioni.
I giochi preferiti di questi bambini era quello dei pegni: chi perdeva doveva eseguire un ordine qualsiasi del vincitore, Giacinta era solita comandare agli altri di correre dietro alle farfalle o di cogliere nel prato i fiori che preferiva. Un giorno Lucia comandò a Giacinta di andare a baciare suo fratello Francesco e Giacinta rispose: «Comandami qualche altra cosa! Perché non mi comandi di baciare quel Nostro Signore?» e additava un crocifisso appeso al muro. «Va bene! Sali su una sedia e portarlo qui, poi in ginocchio dagli tre baci. Uno per Francesco, uno per me e un altro per te» disse Lucia. «A Nostro Signore do quanti baci tu vuoi!». E prendendo il crocifisso lo baciò e abbracciò con tanta devozione che Lucia dichiara ancora oggi di non aver potuto mai dimenticare quell'atto.
Nelle sere d'inverno la signora Maria Rosa raccontava ai bambini passi scelti dalla Sacra Scrittura. Per essi le stelle erano le lampade che gli angeli accendevano alle finestre del cielo; il sole era la lampada di Nostro Signore e la luna quella della Madonna. Vi erano però delle notti in cui la lampada della Madonna mancava di olio, perciò non si vedeva... E Giacinta diceva: «La lampada della Madonna mi piace ancora di più di quella di Gesù perché non brucia e non acceca». «Eh, no, rispondeva Francesco nessuna lampada è tanto bella quanto quella di Nostro Signore!" (cfr. da Fonseca). Lucia era la loro piccola maestra e spesso parlavano delle cose di Dio quando insieme andavano al pascolo.
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria è per i piccoli del Vangelo ai quali è riservato l'ingresso nel regno (Cfr. Mt 18, 3).
E' dei piccoli il Regno del Cieli. Quando Gesù ci ha rivelato questa grande verità pensava all'innocenza, alla spontaneità, alla delicatezza, alla sensibilità dei bambini che sono capaci di intuire con facilità le cose più profonde, i significati essenziali della vita, i valori più grandi. Pensava al loro cuore capace di commuoversi di fronte al dolore, al loro desiderio di essere vicini a chi amano, alla loro capacità di esprimere con gesti significativi quel che hanno nel cuore, senza pudori, senza maschere.
I piccoli, di cui i tre pastorelli di Fatima sono uno degli esempi più belli, specialmente se seguiti ed educati alla bellezza e alla verità, sono semplici, generosi, disinteressati. Sanno credere, sanno affidarsi. Ecco perché Maria ha scelto proprio tre fanciulli per affidare al mondo uno dei suoi più grandi messaggi. Perché i bambini hanno saputo, per primi, accogliere le parole di Maria nella loro vita, hanno saputo viverle fino in fondo, senza risparmiarsi, credendo, pregando e offrendo fino al sacrificio.
Lucia, Giacinta e Francesco sono perciò diventati, pur nella loro piccola età, il modello di coloro che entreranno nel Regno del Cieli perché ne hanno capito il significato e non hanno rifiutato di percorrere la strada che lì conduce. I bambini diventano così i nostri maestri. La Vergine ha scelto loro per dirci che è possibile essere fedeli, è possibile vivere le esigenze del Vangelo, è possibile collaborare con Dio alla salvezza di tutti gli uomini, purché siamo generosi e riusciamo ad ascoltare i richiami e gli inviti materni che continuamente bussano alle porte del nostro cuore.
Diventiamo «piccoli» anche noi per essere «grandi» nel Regno di Dio. A Fatima Maria ci insegna come fare, proprio invitandoci a guardare alla fede e all'amore di questi pastorelli.
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Chiediamo a Maria il dono della semplicità di cuore per accogliere con disponibilità e amore le sue parole che vogliono portarci al cuore del Vangelo e della missione che Gesù ci affida.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
3. Le apparizioni preparatorie dell'Angelo della Pace
Prima delle apparizioni della Madonna, Lucia, Francesco e Giacinta, che abitavano nel paesino di Aljustrel, parrocchia di Fatima, in Portogallo, ebbero tre visioni dell'Angelo. La prima avvenne nella primavera o nell'estate del 1916, in una grotta del colle del Cabeço, vicino ad Aljustrel e si svolse così, secondo il racconto di Lucia. «Giocavamo da qualche tempo ed ecco un vento forte scuote le piante e ci fa sollevare lo sguardo per vedere che cosa succedeva, perché la giornata era serena.
Allora cominciammo a vedere ad una certa distanza, un giovane trasparente, più splendente di un cristallo attraversato dai raggi del sole. A misura che si avvicinava ne potevamo distinguere i tratti. Era un giovane dai quattordici ai quindici anni, di una grande bellezza. Noi eravamo sorpresi e quasi rapiti. Non dicevamo parola. Giunto vicino a nei disse: "Non abbiate paura. Sono l'Angelo della Pace. Pregate con me». E, in ginocchiato a terra, curvò la fronte fino al suolo. Spinti da un moto soprannaturale lo imitammo e ripetemmo le parole che gli sentivamo pronunciare: «Mio Dio, credo, adoro, spero e vi amo. Vi chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano, non vi amano».
Dopo aver ripetuto questo per tre volte, si alzò e disse: «Pregate così i Cuori di Gesù e di Maria sono attenti alla voce delle vostre suppliche». E scomparve. Di questa apparizione nessuno pensò di parlarne né di raccomandarne il segreto. Essa lo impose da sé. Era così intima che non era facile pronunciare su di essa la minima parola. Ci fece anche, forse, maggiore impressione per il fatto che fu la prima manifestazione di questo tipo.
La seconda apparizione avvenne nell'estate del 1916 sul pozzo della casa del genitori di Lucia, presso cui i bambini erano soliti giocare. Così racconta Lucia: «L'angelo ci disse: «Che fate? Pregate! Pregate molto! I Cuori Santissimi di Gesù e di Maria hanno su di voi disegni di misericordia. Offrite costantemente all'Altissimo preghiere e sacrifici».
«Come dobbiamo fare a sacrificarci?» chiesi. «In tutti i modi possibili offrite a Dio un sacrificio in atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori. Attirate così sulla vostra patria la pace. Io sono il suo angelo custode, l'Angelo del Portogallo. Soprattutto accettate e sopportate con sottomissione la sofferenza che il Signore vi manderà». E scomparve.
Queste parole dell'angelo si incisero nel nostro spirito come una luce che ci faceva comprendere chi era Dio, come ci amava e voleva essere amato; il valore del sacrificio e come gli era gradito; come, per riguardo ad esso, convertiva i peccatori.
La terza apparizione avvenne alla fine dell'estate o all'inizio dell'autunno del 1916, di nuovo nella grotta del Cabeço, e si svolse così, sempre secondo il racconto di Lucia. «Appena vi giungemmo, in ginocchio, cominciammo a ripetere la preghiera dell'Angelo. Non so quante volte l'avevamo ripetuta quando vedemmo che su di noi brillava una luce sconosciuta. Ci alzammo per vedere cosa succedeva e vedemmo l'Angelo con un Calice nella mano sinistra e, sospesa su di esso, un' Ostia dalla quale cadevano nel calice alcune gocce di sangue. Lasciando il Calice e l'Ostia sospesi in aria, si prostrò a terra vicino a noi e ripetè per tre volte questa preghiera: «Trinità Santissima, Padre, Figlio e Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze con cui è offeso. E per i meriti infiniti del suo santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, vi chiedo la conversione dei peccatori». Poi, sollevandosi, prese di nuovo in mano il Calice e l'Ostia e diede l'Ostia a me e ciò che conteneva il Calice lo diede da bere a Giacinta e a Francesco, dicendo nello stesso tempo: «Prendete e bevete il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Riparate i loro delitti e consolate il vostro Dio». Di nuovo si prostrò a terra e ripeté con noi per altre tre volte la preghiera alla Trinità, poi scomparve.
La forza della presenza di Dio era così intensa che ci assorbiva e ci annientava quasi completamente... la pace e la felicità che sentivamo erano grandi, ma soltanto interiori, con l'anima completamente concentrata in Dio. Anche la stanchezza fisica che ci prostrava era grande». Questa è la descrizione di Lucia.
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria è dono del Cielo che va fedelmente accolto e coltivato.
Nei disegni di Dio ogni manifestazione straordinaria è in qualche modo preparata e preannunciata perché il cuore umano possa essere predisposto e più pronto ad accogliere quel che il cielo vuol dire. Comincia così il tempo che prepara alla consacrazione: un tempo fatto di richiami forti ed intimi, di attenzioni celesti, di particolari interventi divini. L'animo umano viene così sensibilizzato da Dio, dalle cose divine, si sente attratto da Lui e si accorge di non poterne fare a meno. Si sperimenta il gusto di Dio, della sua Parola, della sua presenza, dei suoi doni e si sente l'attrattiva del Cielo, così forte, che tutto il resto a poco a poco scompare, o meglio, appare nella giusta prospettiva, prendendo il posto giusto nella vita.
Le Apparizioni dell'Angelo hanno già cominciato a cambiare la vita dei pastorelli di Fatima, hanno dato loro un compito che hanno subito cominciato a svolgere. è iniziato per loro un nuovo modo di pregare, di sentire, di vivere. Il loro cuore è diventato più grande perché ha cominciato a diventare il luogo in cui la Vergine più tardi avrebbe deposto le sue parole, i suoi progetti, i suoi richiami.
Così succede quando noi ci consacriamo a Gesù per Maria: cominciamo a cambiare, a vivere con il suo cuore, proprio perché le offriamo il cuore e quello che contiene perché sia lei a farne quello che vuole, a servirsene per la realizzazione dei disegni di Dio. La Consacrazione, perciò, e un rimedio al peccato, al male che ne è la conseguenza, è un dono d'amore che porta alla pace perché porta alla manifestazione del Regno di Dio.
Chi si consacra a Maria diventa più totalmente di Gesù e quindi coltiva in sé i sentimenti, i disegni di Dio e, con l'aiuto di Maria, diventa uno strumento attivo di bene nella propria famiglia, nel proprio ambiente, nel mondo. 1 consacrati a Maria sono perciò l'esercito della pace, coloro che hanno nel cuore ciò che sta a cuore a Dio, seguono le sue vie, arrivano a toccare le sue mete. La consacrazione dunque non è solo un gesto a valenza personale, ma ha una portata universale! è per questo che la Vergine Maria continua a chiederla insistentemente e Fatima ne è un segno e un richiamo più attuale che mai. L'Angelo della Pace ricorda anche a noi l'importanza di questa dedizione speciale dandoci come esempio tre bambini che non hanno fatto alcuna domanda, non hanno chiesto alcuna spiegazione, ma subito hanno cominciato a vivere solo per Dio e di Dio, attraverso i richiami celesti e la celeste presenza di Maria.
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il messaggio Rinnoviamo la nostra devozione agli angeli, seguiamo le ispirazioni del nostro angelo custode e a lui di prepararci ad essere docili strumenti per la realizzazione del progetto divino nella nostra vita.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
4. Il messaggio dell'Angelo
Ritorniamo a meditare alcune parole dell'Angelo della Pace e a notarne i simboli. «Non abbiate paura... Pregate... I Cuori di Gesù e Maria sono attenti alla voce delle vostre suppliche». Sono queste le prime parole che i tre pastorelli si sentono rivolgere da quella figura trasparente come il cristallo. Il messaggio si fa subito chiaro: niente paura, anche se le cose superano ogni immaginazione.
I disegni di Dio sono sempre grandi, ci possono stupire, ci possono incantare, ma non possono mai farci paura, anche se ci superano, anche se non riusciamo a capirli. Già un'altra volta un angelo aveva detto: «Non temere... » e da una adesione totale e fiduciosa è cambiata la storia del mondo e di ognuno di noi in particolare! Così, anche a Fatima, di nuovo risuona un invito: «Non abbiate paura!».
E perché ogni timore deve essere superato? Perché due Cuori hanno in serbo per noi solo progetti di bene e di pace. «Non abbiate paura. I Sacri Cuori di Gesù e di Maria hanno su di voi disegni di amore». Ecco che si manifesta di nuovo un simbolismo che già era stato rivelato nell'apparizione della Medaglia Miracolosa. Due Cuori uniti per sempre nel dolore e nella gioia, due Cuori uniti nel progetto di salvezza dell'umanità, due Cuori che battono all'unisono per amore nostro! Anche questo vuole ricordarci l'Angelo.
Le prime lezioni celesti parlano proprio di questo: fiducia e preghiera, fiducia e abbandono a quei due Cuori che sono attenti ad ogni parola, ad ogni pensiero, ad ogni desiderio, ad ogni supplica che ci viene dal cuore. Due Cuori che ci amano, due Cuori che battono per l'umanità, due Cuori che ci spingono ad aprire il cuore e a farvi entrare specialmente i peccatori perché nessuno può salvarsi da solo e il nostro bene dev'essere quello di tutti.
Siamo fratelli, e abbiamo un Padre e una Madre che ci vogliono tutti salvi. Ecco allora il significato e l'urgenza di fare nostra la preghiera dell'Angelo: «Dio mio, credo, adoro, spero e vi amo. Vi chiedo perdono per tutti quelli che non credono, non adorano, non sperano, non vi amano». Su questa preghiera fermiamoci a riflettere e a ringraziare.
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria è per chi desidera morire a se stesso e vivere per Cristo.
Già dalle apparizioni dell'Angelo di manifestano i contenuti principali del Messaggio, quelli che la Vergine svilupperà e approfondirà più tardi con i tre pastorelli: l'amore, la penitenza, la riparazione e, vedremo poi, la devozione eucaristica. Intanto è evidente che l'Angelo insegna anche l'atteggiamento di profonda adorazione che deve caratterizzare ogni momento di preghiera perché anche il corpo lodi il Creatore in un atteggiamento di adesione, di amore e di rispetto profondo.
La preghiera comincia in modo personale: «lo credo, adoro...». è anche un invito ad un esame di coscienza: davvero crediamo, adoriamo, speriamo e amiamo? Possiamo fare in tutta sincerità una preghiera così? Certo, è la volontà che conta, non il sentire, non il provare sensazioni. Noi siamo quel che vogliamo e noi vogliamo credere, adorare, sperare e amare, con l'aiuto di Dio, sotto la guida di Maria, perché venga il suo regno.
Ma non basta! Non possiamo farlo da soli, non possiamo rispondere da soli alla chiamata di Dio, ai desideri di Maria: c'è un mondo lontano che geme e soffre perché non conosce da Chi viene e da Chi va... c'è un mondo lontano e ribelle, duro, chiuso, violento, che non vuole amare e vive nell'angoscia e nel turbamento... c'è un mondo lontano e indifferente, che crede di poter fare a meno di Dio, che cammina da solo e da solo si dibatte per trovare un senso al suo andare.
A questo mondo di persone che soffrono e fanno soffrire i Cuori di Gesù e di Maria, noi siamo chiamati ad aprire il cuore! 1 tre pastorelli subito hanno detto sì, per questi hanno offerto la vita, per i peccatori si sono sacrificati e hanno adorato e amato, creduto e sperato! E Lucia, Francesco e Giacinta erano solo bambini quando a loro è stato chiesto tanto! Continuano ad essere un esempio per noi, ci dicono che quando diciamo sì a Dio e a Maria, tutto è possibile.
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Recitiamo con profonda devozione la preghiera insegnata dall'Angelo e cerchiamo di viverla in ogni momento con generosità.
Cuore Immacolato di Maria, venga con il tuo regno.
5. Il Messaggio dell'Angelo: la preghiera e l'Eucarestia
L'angelo, nella terza apparizione, invita di nuovo a pregare incessantemente per i peccatori ed evidenzia con profonda adorazione l'importanza, dell'Eucarestia, cioè di Gesù vivo e vero presente fra noi. .
L'angelo non nasconde ai piccoli la ''soffefenza' di Gesù Eucaristico. Li invita a visitare nello spirito tutte le chiese per prostrarsi in adorazione davanti ad ogni tabernacolo sentendo il peso e il dolore causati a Gesù da tanti oltraggi; sacrìlégi e indifferenze. Le parole dell'angelo sono chiare e i piccoli comprendono subito tutto il dramma di un Dio che si è messo nelle inani degli uomini, pronto a rischiare 'l'abbandono' il disprezzo e l'indifferenza:'
L'Eucarestia, il più grande tesoro del mondo, quanto è trascurata, disprezzata, non amata! Dio chiede una consolazione, un conforto; una riparazione e la chiede atre pastorelli, a tre bambini perché sa che loro sono sensibili, generosi, forti! Guardiamo a loro e seguiamoli! La preghiera insegnata dall'angelo è sempre stata una delle preghiere più frequenti di Lucia e dei suoi cuginetti é ne ha alimentato una forte devozioneeucaristica. Ne un esempio il fatto accaduto nell'ottobre del 1922 quando Lucia si trovava ad Oporto fra le Suore Dorotee: «Parlando dei doveri delle zelatrici dell'Apostolato della Preghiera, la suora disse ad una amica: «Se vuoi ti insegno una preghiera proprio adatta per atti di riparazione a Gesù Sacramentato»: «Sentiamo» rispose l'amica. E la suora dettò: «Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e indifferenze con cui è offeso. E per i meriti infiniti del suo santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, vi chiedo la conversione dei poveri peccatori». L'amica chiese: «Ma come sai preghiere così belle?» «Si recitavano al mio paese» rispose con modestia Lucia». (cfr. da Fonseca).
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ci dona il suo amore più grande per Gesù che è quello eucaristico.
Nel messaggio di Fatima tutto parla della devozione a Gesù per mezzo di Maria e in particolare della devozione all'Eucarestia. L'angelo appare con il Calice e l'Ostia che poi offre ai pastorelli invitandoli all'adorazione, al sacrificio e alla riparazione. Nessuno più di Maria può insegnarci ad amare e ad adorare Gesù vivo e vero fra noi, nessuno più di lei ci sa comunicare l'immensa preziosità di questo dono che è il più grande dei doni, di questo dono così spesso ignorato, trascurato, offeso. Quante volte L'Eucarestia viene ricevuta senza preparazione, senza amore, distrattamente, quante volte viene ricevuta in peccato mortale! Questi, i sacrilegi «comuni». E poi quelli che si ripetono con frequenza in questi ultimi tempi. La profanazione del tabernacoli, l'uso sacrilego delle Ostie, il disprezzo e lo sfregio... Ecco il dolore di Dio che chiede riparazione, che implora amore, che freme d'amore e di dolore per gli uomini che così scelgono la loro condanna e scoprono che cosa signìfica la morte come lontananza dalla Vita.
La devozione all'Eucarestia è la fonte e il culmine dell'evangelizzazione. Ecco come Lucia racconta ciò che ha provato il giorno della sua prima Comunione, quando aveva solo sei anni: «Quanto più si avvicinava il momento, tanto più mi batteva il cuore, nell'attesa della visita di un grande Dio che sarebbe sceso dal Cielo per unirsi alla mia povera anima. Il parroco
scese, in mezzo alle file, a distribuire il Pane degli Angeli. Ebbi la fortuna di essere la prima. Quando il sacerdote stava scendendo i gradini dell'altare sembrava che il cuore mi volesse saltare fuori dal petto. Ma appena l'Ostia Divina si posò sulla mia lingua, sentii una serenità e una pace inalterabili, sentii che mi invadeva un'atmosfera così soprannaturale, che la presenza del nostro Buon Dio mi diventava così sensibile come se lo vedessi e lo sentissi con i sensi del mio corpo.
Feci allora le mie suppliche: «Signore, fammi santa, conserva sempre puro il mio cuore, soltanto per te». In questo momento mi sembrò che il nostro Buon Dio mi dicesse, nel profondo del cuore, queste chiare parole: «La grazia che oggi ti è concessa continuerà viva nella tua anima, producendo frutti di vita eterna». A questo punto mi sentivo trasformata in Dio!... lo mi sentivo così sazia col Pane degli Angeli, che mi fu impossibile, per allora, mangiare qualsiasi cosa. Persi da quel momento l'attrattiva che cominciavo a sentire per le cose del mondo e mi sentivo bene soltanto in qualche luogo solitario, dove potessi, tutta sola, ricordare le delizie della mia Prima Comunione».
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Chiediamo a Maria una grande devozione all'Eucarestia e chiedendo l'assistenza del nostro angelo custode, facciamo un'ora di adorazione ripetendo sovente la preghiera insegnata a Fatima.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
6. I pastorelli dopo le apparizioni dell'Angelo
«In queste apparizioni, soggiogati dal soprannaturale che si irradiava dall'Angelo, i tre bambini rimanevano come annichiliti e quasi non si rendevano conto della propria esistenza. Anche dopo, i loro sensi sembravano come intorpiditi e legati. «Non so che cosa sento diceva Giacinta : non posso più parlare, nè cantare; nè giocare; non ho forza di fare alcuna cosa»: « Neppure io confermava Francesco . Ma che importa? L'Angelo è ìmmensàmente più bello di tutto questo»; Questa atmosfera durava giorni e soltanto a poco a poco ritornavano allo stato normale. Più tardi avranno occasìone di notare che le apparizioni della Madonna producevano in loro effetti ben diversi» (cfr. da Fonseca) Ecco cosa scrive Lucia: «Non so perché le apparizioni della Madonna producevano in noi effetti molto diversi. La stessa gioia intima; la stessa felicità e pace. Ma, invece di questo abbattimento fisico, una certa agilità espansiva; invece di questo annientamento nella divina presenza, un esultare di gioia; invece di questa difficoltà nel parlare, un certo entusiasmo comunicativo. Ma, nonostante questi sentimenti, sentivo la ispirazione a tacere, soprattutto alcune cose. Negli interrogatori sentivo l'ispirazione interiore che mi indicava le risposte che, senza mancare, alla verità, non scoprissero ciò che per il momento dovevo occultare».
Vari problemi familiari e la malattia della mamma turbarono la vita di Lucia che scrive: «Sentivo il cuore spezzarsi di nostalgia per le mie sorelle (andate a lavorare lontano) e per la tristezza della mia mamma. Benchè fossi ancora bambina, capivo perfettamente la situazione in cui ci trovavamo. Mi ricordavo allora delle parole dell'Angelo: «Soprattutto accettate sottomessi i sacrifici che il Signore vi manderà». Mi ritiravo allora in un luogo solitario, per non aumentare con il mio dolore quello della mamma. Quel luogo, di solito, era il nostro pozzo. Lì, in ginocchio, chinata sulle lastre che lo coprivano, univo alle sue acque le mie lacrime e offrivo a Dio la mia sofferenza. A volte Giacinta e Francesco mi trovavano così; piena di amarezza. E siccome avevo la voce interrotta dal singhiozzi e non riuscivo a parlare; essi soffrivano con me al punto da versare anche loro abbondanti lacrime. Allora Giacinta faceva a voce alta la nostra offerta: «Mio Dio! In atto di riparazione e per la conversione dei peccatori, vi offriamo tutte queste sofferenze e sacrifici. La formula dell'offerta non era sempre esatta, ma il senso era sempre questo».
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ci dona il suo amore a Dio e ai fratelli.
Quel che ci colpisce di più, fin dal primi contatti con i pastorelli di Fatima, è la loro grande disponibilità alle parole dell'Angelo, prima, e a quelle della Madonna, poi. Hanno dato subito una adesione totale al messaggio, prendendolo sul serio, impegnandosi a fondo, non tralasciandone lo spirito e le indicazioni, mai! Sono stati capaci, loro, ancora bambini, di capire cos'è il sacrificio, cos'è la penitenza, cos'.è l'adorazione e la riparazione e tutto questo hanno vissuto nelle loro cose di' ogni giorno, riuscendo a raggiungere l'eroismo. Non per niente Francesco e Giacinta sono morti in odore di santità e in quest'anno 2000 saranno beatificati, primi bambini di questa età, ad eccezione dei martiri.
Questo è molto importante per noi. A volte pensiamo che le richieste di Dio siano troppo al di sopra di noi, che non possiamo farcela a rispondere agli inviti di Maria; che non a tutti sono rivolti i suoi messaggi, che il tempo non basta per la preghiera, che molto deve essere ridimensionato e adattato alle nostre capacità... Ma non sono le nostre capacità a non bastare! è il nostro amore ad essere troppo piccolo, troppo tiepido. è il nostro cuore ad essere poco generoso, poco disponibile,
poco fiducioso. Dio e la Vergine non ci chiedono niente che sia al di sopra delle nostre possibilità perché ogni invito è accompagnato dalla promessa del loro aiuto, del loro sostegno, della loro particolare vicinanza. E poi, proprio per incoraggiarci, in ogni apparizione, sono essi i piccoli, i semplici, i bambini ad essere i confidenti di Maria e a viverne per primi le richieste. Questo per dirci che possiamo farcela pure noi! Se tre bambini sono diventati subito l'incarnazione del messaggio di Fatima, questo vuol dire che possiamo viverlo anche noi senza ridimensionarlo o adattarlo. Le parole di Dio e quelle di sua Madre non cambiano, non sono destinate ad un tempo e ad un ambiente soltanto, sono universali, sono al di là del tempo, sono per tutti gli uomini che hanno un cuore aperto, sono quindi anche per noi che viviamo nel terzo millennio, per noi che magari non sappiamo più cosa vuol dire fare un sacrificio per amore dei peccatori, per noi che questa parola, «sacrificio», «penitenza», l'abbiamo quasi cancellata non solo dal vocabolario, ma anche dalla nostra vita spirituale.
I bambini di Fatima, portatori di un grande e attualissimo messaggio, tornano a dirci che le vie di Dio sono in salita, ma noi non saliamo mai da soli! Accingendoci a meditare le parole che la Vergine ci ha rivolto a Fatima, entriamo nella disposizione d'animo di volerle vivere perché davvero venga il suo regno!
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Chiediamo a Maria la grazia di un cuore aperto, generoso e disponibile a vivere quel che chiede senza ridimensionamenti e senza ritardi. Per questo diciamo oggi un rosario di fiducia e di abbandono alla sua guida.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
PARTE SECONDA
IL GRANDE MESSAGGIO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
Messaggio di Fatima: "Tu soffri molto?!... Non scoraggiarti! Io non ti abbandonerò mai. Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio". L'Angelo della Pace
La parola del Papa: "Maria ci è modello di perfezione... anche perché ci guida, ci istruisce e consiglia concretamente e direi quasi quotidianamente per quanto riguarda la progressiva realizzazione dell'ideale nel corso della vita presente". Giovanni Paolo II
7. Prima apparizione, 13 maggio1917
I tre pastorelli giocavano alla Cova da Iria, piccolo podere del genitori di Lucia, quando notarono due luci come lampi, dopo i quali videro una Donna splendente.
Lucia racconta: «Era una Signora tutta vestita di bianco, più splendente del sole, che diffondeva una luce più chiara e intensa di un bicchiere di cristallo pieno di acqua pura, attraversato dal raggi del sole più ardente. Il suo volto era indescrivibilmente bello, non era né triste né allegro, ma serio, con un'espressione di dolce rimprovero. Le mani giunte, come per pregare, appoggiate sul petto e volte verso l'alto. Dalla mano destra pendeva una corona del rosario. Le vesti parevano fatte soltanto di luce. Il vestito era bianco e bianco era il mantello orlato d'oro, che copriva il capo della Vergine e le scendeva fino ai piedi. Non si vedevano i capelli e le orecchie».
Altri particolari Lucia non ha saputo descriverli perché il suo volto la abbagliava. I bambini erano a circa un metro e mezzo di distanza da Lei ed erano avvolti dalla luce che la circondava. Lucia riferisce così questo primo colloquio: «Non abbiate paura, non vi faccio del male» disse la Signora. «Di dove è Vostra Signoria?» . «Sono del Cielo» e la Signora alza la mano per indicare il Cielo. «Che cosa vuole da me Vostra Signoria?». «Sono venuta a chiedervi di venire qui per sei mesi consecutivi il giorno 13, alla stessa ora. Poi vi dirò chi sono e che cosa voglio». «Venite dal Cielo... E anch'io vado in Cielo?» «Sì, ci vai». «E Giacinta?». «Anche lei». «E Francesco?». «Anche lui, ma deve recitare molti rosari».
«Maria das Neves è già in Cielo?» «Si c'è già». «E Amelia?». «Resterà ancora in Purgatorio. Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che vorrà inviarvi come atto riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori?» «Sì, lo vogliamo!». «Andate, dunque. Avrete molto da soffrire, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto». Pronunciando queste parole aprì per la prima volta le mani e comunicandoci una luce molto intensa, quasi un riflesso che uscisse da essa che ci penetrava nel petto e nel più intimo dell'anima, faceva vedere noi a noi stessi in Dio e questa era una luce più chiara che se ci vedessimo nel migliore degli specchi. Allora, per un impulso interiore anch'esso comunicatoci, cademmo in ginocchio e ripetemmo interiormente: «O Santissima Trinità, vi adoro. Mio Dio, mio Dio, vi amo nel Santissimo Sacramento». Passati alcuni istanti la Signora aggiunse: «Recitate il Rosario tutti i giorni per ottenere la pace per il mondo e la fine della guerra».
Poi, continua a descrivere Lucia, cominciò ad elevarsi serenamente, salendo verso oriente, imo a scomparire nella immensità dell'orizzonte. La luce che la circondava sembrava aprire una via in mezzo agli astri».
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria coinvolge totalmente l'anima nella salvezza dell'umanità redenta.
Al tempo della Apparizioni Lucia, Francesco e Giacinta avevano rispettivamente 10, 9 e 7 anni. Il luogo delle apparizioni si trovava a due chilometri e mezzo da Fatima, sulla strada di Leiria. La Madonna appariva su un elce, o querciolo, allora alto un metro o poco più. Francesco vedeva soltanto la Madonna, ma non la sentiva. Giacinta vedeva e sentiva. Lucia vedeva, sentiva e parlava con la Signora. Le apparizioni avvenivano intorno a mezzogiorno.
Quel che colpisce maggiormente nel racconto di questa prima apparizione è la semplicità con la quale subito Lucia comincia il dialogo con la celeste Signora. L'argomento principale è il Cielo. La piccola comprende subito di che si tratta e chiede informazioni riguardo a chi conosce e su di loro tre. La Signora risponde a tutte le domande di Lucia e poi, dopo aver chiesto loro di andare sul posto per varie volte consecutive, rivolge una domanda fondamentale: «Volete offrirvi a Dio... come atto di riparazione per i peccati...?».
Ecco la domanda che adesso viene rivolta anche a noi. Non siamo alla conclusione del messaggio di Fatima, siamo solo all'inizio, ma per comprenderlo a fondo, per poterne cogliere il cuore, per poter entrare in sintonia con Maria, urge una risposta. Lucia non ha esitato, e ha risposto anche per i cuginetti, come leggendo nel loro cuore la risposta.
Adesso tocca a noi. Certo, non abbiamo la prontezza e la generosità di quei bambini, ma sappiamo molte cose più di loro... Chi è la Signora lo sappiamo, chi è suo Figlio pure, cosa hanno fatto e fanno nella nostra vita lo abbiamo sperimentato e lo sperimentiamo ogni giorno... allora preghiamo di più, fidiamoci di più, chiediamo un aiuto speciale per essere più generosi e, immersi in quella luce indescrivibile che è la grazia di Dio in noi, diamo la nostra risposta. Ne va del nostro futuro eterno e di quello del mondo. Dalla nostra risposta può dipendere la salvezza di tanti peccatori. La Madonna non usa parole vane. Se è venuta a chiedere una collaborazione per questo scopo, vuol dire che noi abbiamo una parte importante nel piano di salvezza dell'umanità.
Se ha insistito tanto vuol dire che il problema è grave ed è urgente: non possiamo dire che non ci riguarda, che può essere rimandato, che Dio ci penserà da solo: Maria è venuta a dirci che il nostro ruolo è importante e non vuole farne a meno. Che cosa risponderemo? Se non l'abbiamo già fatto, adesso è venuto il momento di rispondere. Se abbiamo già risposto, adesso siamo chiamati a rinnovare il nostro sì o a trasformare il no che abbiamo detto, in un sì generoso. Questo è un momento decisivo: è il momento in cui la Madonna sta parlando ad ognuno di noi, qui, adesso. Facciamo sì che le sue parole non cadano nel vuoto, ma mettano radici nel nostro cuore e nella nostra vita.
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Troviamo un tempo di preghiera più lungo del solito e mettiamoci in intimo ascolto di ciò che oggi la Madonna ci chiede... poi diamo o rinnoviamo la nostra offerta.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
8. Seconda apparizione, 13 giugno
Prima della seconda apparizione i pastorelli notarono di nuovo una luce che sembrava come un lampo anche se non era altro che un riflesso della luce che si avvicinava. Alcuni dei presenti sul posto notarono che la luce del sole si abbassò durante i minuti che seguirono l'inizio del colloqui fra la Vergine e i bambini. Altri dissero che la cima dell'elce, coperta di germogli, sembrò curvarsi come sotto un peso, poco prima che Lucia parlasse. Durante l'apparizione altri udirono come un sussurro simile ad un ronzio di un'ape.
Lucia racconta: «Che cosa vuole da me Vostra Signoria?». «Voglio che veniate qui il giorno tredici del mese prossimo, che diciate il vostro Rosario tutti i giorni e che impariate a leggere. (Nota: si è sempre capito che l'ordine di imparare a leggere era soltanto per Lucia, visto che Francesco e Giacinta sarebbero andati in Cielo entro breve tempo, come sarà confermato in questa stessa apparizione). Poi vi dirò che cosa voglio». Lucia chiese la guarigione di una persona malata: «Se si converte, guarirà entro l'anno».
«Vorrei chiederle di portarci in cielo». «Sì, Giacinta e Francesco li porterò fra poco. Ma tu resti qui ancora qualche tempo. Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere ed amare. Vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. A chi la segue prometto la salvezza; queste anime saranno predilette da Dio e come fiori posti da me ad adornare il suo trono»
«Rimango qui da sola?». «No, figlia mia. Tu soffri molto? Non scoraggiarti. Non ti lascerò mai. Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio». Nel momento in cui disse queste parole, scrive Lucia, aprì le mani e ci comunicò per la seconda volta il riflesso di quella immensa luce: in essa ci vedevamo come sommersi in Dio. Giacinta e Francesco sembravano essere nella parte di questa luce che si elevava verso il cielo ed io in quella che si diffondeva sulla terra. Di fronte al palmo della mano destra della Madonna stava un cuore circondato da spine che parevano conficcate in esso. Comprendemmo che era il Cuore Immacolato di Maria, oltraggiato dal peccati dell'umanità, che voleva riparazione». Mentre questa visione svaniva, la Signora si sollevò dall'elce dirigendosi verso oriente fino a scomparire completamente. Alcune persone notarono che i germogli sulla cima dell'elce si erano piegati nella stessa direzione, come se le vesti della Signora li avesse trascinati. Ripresero la loro posizione naturale soltanto alcune ore più tardi.
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria comunica all'anima il suo amore materno per Gesù.
Come abbiamo già visto durante la prima apparizione, Maria inizia a parlare con i piccoli di cose grandi che senza una illuminazione particolare, essi probabilmente non avrebbero compreso. Il discorso è profondo, carico di significati impegnativi, di promesse grandi, di impegni non da poco! Il dialogo è stretto, semplice, tranquillo e incalzante, nello stesso tempo. La Signora risponde alle domande di Lucia, ma ritorna poi subito sull'argomento principale che è il fondamento di questa sua venuta sulla terra: «Il Signore vuole stabilire la devozione al mio Cuore Immacolato». Dio vuole che si ricorra a lei, al suo amore, alla sua guida, alla sua protezione. Vuole mostrare al mondo non solo il Cuore di Gesù, ma anche quello di Maria perché nessun cuore al mondo è unito come questi Cuori, nell'amore e nel dolore, nel desiderio di salvezza per tutta l'umanità. Il Signore vuole stabilire questa devozione e fa, attraverso sua Madre, una promessa: la salvezza! Questo vuol dire che chi ama Maria e la segue, chi vive le sue parole e i suoi insegnamenti, chi si affida a lei, chi si consacra a lei sarà salvo!
«Queste anime saranno predilette da Dio... come fiori davanti al suo trono...». Saremo prediletti, saremo come fiori, saremo la compiacenza di Dio e di Maria.! Per essere. così, sappiamo cosa fare, ci è stata indicata la strada verso il trono, verso il Cielo. La via è il Cuore Immacolato di Maria. Cosa aspettiamo allora a consacrarci totalmente a questo Cuore? La consacrazione è la perfezione della vita cristiana: è amare Gesù col Cuore di sua Madre! E allora questo Cuore diventerà davvero per noi via e rifugio, sperimenteremo la potenza e la dolcezza della materna mediazione di Maria e il Cielo entrerà fin da ora nella nostra vita facendoci pregustare quello nel quale vivremo per sempre.
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Scegliamo una bella immagine del Cuore Immacolato di Maria e guardandolo sentiamoci particolarmente amati perché, in questo momento della nostra vita, ci è dato di riscoprire la bellezza e la grandezza di questo messaggio e di queste promesse. Quindi ringraziamo col cuore impegnandoci a recitare il Rosario tutti i giorni.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
9. Terza apparizione, 13 luglio: la visione dell'inferno
Lucia racconta che, appena la Madonna apparve sull'elce, le fece la solita domanda: «Che cosa vuole da me, Vostra Signoria?». «Voglio che veniate qui il giorno 13 del prossimo mese e che continuate a recitare il rosario tutti i giorni in onore della Madonna del Rosario, per ottenere la pace del mondo e la fine della guerra, perché soltanto lei ve la potrà ottenere». «Vorrei chiederle di dirci chi è e di fare un miracolo per cui tutti credano che Vostra Signoria ci appare». «Continuate a venire qui tutti i mesi. In ottobre dirò chi sono, che cosa voglio e farò un miracolo che tutti vedranno per poter credere».
Lucia presenta poi una serie di richieste di conversioni, guarigioni e altre grazie. La Signora risponde raccomandando sempre di pregare il Rosario perché con esso si possono ottenere tutte le grazie. Quindi aggiunse: «Sacrificatevi per i peccatori e dite molte volte al giorno e in modo speciale quando fate qualche sacrificio: « O Gesù, è per amor vostro, per la conversione dei peccatori e in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria».
Dicendo queste parole, racconta Lucia, aprì di nuovo le mani come nei mesi precendenti e un riflesso di luce che partiva da esse parve penetrare la terra. Vedemmo allora come un mare di fuoco e, immersi in questo fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o abbronzate, di forma umana, che ondeggiavano nell'incendio, sollevate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nuvole di fumo, cadendo da tutte le parti, simili al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e di disperazione, che terrorizzavano e facevano tremare di paura. I demoni si distinguevano per la forma orribile e ributtante di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti come neri carboni di brace».
La visione durò soltanto un momento, durante il quale Lucia emise un grido. Ella nota che, se non fosse stato per la promessa della Signora di portarli in Cielo, loro sarebbero morti per l'emozione e la paura. Spaventati, e come per chiedere aiuto, i bambini guardano verso la Signora che, con bontà e con tristezza, risponde così: «Avete visto l'inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori. Per salvarle Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. Se farete quello che vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace».
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria comunica all'anima la sensibilità del suo amore misericordioso per i peccatori.
Di fronte a questo racconto anche noi restiamo col fiato sospeso. E ci restiamo specialmente noi che di queste cose sentiamo poco parlare. è come se in questi ultimi tempi certe verità non siano più tanto vere, è come se fossero passate di moda. Eppure la parola di Dio non è cambiata, non sono cambiati i messaggi mariani, non è cambiato l'insegnamento della Chiesa. Ciò che forse è cambiato è il nostro ascolto, la nostra sensibilità, la nostra partecipazione alle sorti dell'umanità. L'inferno per molti è solo una favola. Si dice che Dio è buono e misericordioso e che quindi l'inferno non può esistere.
Ma l'uomo è libero di scegliere chi e che cosa amare. è libero di dire anche di no a Dio, ai suoi richiami, al suo amore. è libero di rifiutare la salvezza. Questo è l'inferno: un terribile no a Dio e al suo amore, un terribile no all'amore materno di Maria, un no terribile a se stessi e alla propria vocazione alla santità. L'inferno è una realtà di fede di cui più volte parla la Bibbia. Maria anche nelle apparizioni più recenti sottolinea e ricorda questa verità. Non lo fa certo per spaventarci, perché ci indica nello stesso tempo i modi per evitarlo e per collaborare alla salvezza di tanti ma ce lo dice per non lasciarci in una pericolosa ed egoistica indifferenza. Non possiamo salvarci da soli. Maria ci offre il Suo Cuore perché possiamo sentire con lei il dolore per quanti si perdono e la spinta a fare tutto quel che possiamo per collaborare a salvare tanti lontani.
I Pastorelli di Fatima sono rimasti colpiti non solo dalla visione dell'inferno, ma soprattutto dalla constatazione che tanti vi vanno, che tanti vi soffrono. Da allora spesso ricordavano questo fatto e il ricordo li spingeva a sacrificarsi. Niente sembrava loro troppo difficile, troppo gravoso, troppo duro pur di poterlo offrire per la salvezza dei peccatori. Noi, che a queste cose non pensiamo mai, o che preferiamo pensare ad altro, non diamo valore al sacrificio e non ricordiamo che Gesù per primo con il sacrificio di se stesso ci ha salvato! Maria non può permettere che dimentichiamo che le anime costano il Sangue di Gesù ed hanno un posto speciale nelle sue mani, nel suo Cuore Immacolato; per questo le vuole salvare insegnando pure a noi come fare per collaborare a questo progetto di amore e di vita eterna.
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Offriamo a Maria tutta la nostra giornata con le difficoltà e i problemi che la riempiono, offrendo, uniti a lei, qualche sacrificio per la salvezza del peccatori.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
10. Continuazione della terza apparizione: la guerra
Lucia continua a riferire le parole della Signora: «La guerra sta per finire, ma se non smetteranno di offendere Dio, nel regno di Pio XII ne comincerà un'altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segnale che Dio vi dà del fatto che si appresta a punire il mondo per i suoi delitti per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Lucia pensò di vedere il grande segnale nella luce straordinaria, che gli astronomi interpretarono come una aurora boreale, che illuminò i cieli dell'Europa nella notte dal 25 al 26 gennaio 1938, dalle 20,45 alla 1,15, con brevi intervalli. Convinta che la guerra mondiale stesse per scoppiare e che doveva essere orribile, Lucia raddoppiò gli sforzi per ottenere che si desse una risposta alle richieste che la Madonna le aveva fatto. è per questo che scrisse una lettera direttamente a Papa Pio XII.
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria libera dal peccato ed è perciò fonte di pace.
A Fatima la Madonna parla degli avvenimenti contemporanei del mondo e di quel che dovrà avvenire, ma fa capire bene che tutto dipende dalla nostra conversione. Gli uomini devono cessare di offendere il Signore, se no grandi saranno i castighi. Una grande guerra non era ancora finita e già se ne preannunciava un'altra, ancora più terribile. La notizia non è data per spaventare, ma per preparare i cuori ad una vera conversione. Ogni male non viene mai da Dio, ma è la conseguenza del nostro peccato. Qui la Vergine ce lo fa capire chiaramente. Se l'uomo torna al suo creatore, allora ogni cosa cambia, così come cambia lo scenario di questo mondo. Ma l'uomo quanto è legato a se stesso e quanto è ancora lontano da Dio! Ecco allora che il male dilaga, in tutte le sue forme. Se ci guardiamo intorno anche adesso ce ne accorgiamo che il mondo, ognuno di noi, ha bisogno di cambiar vita, di tornare ad ascoltare gli accorati appelli materni di Maria! Il suo Cuore Immacolato è il nostro rifugio, lì troviamo consolazione e forza per affrontare i pericoli e per vincerli, lì troviamo il coraggio per dire un no deciso armale e per opporci ad esso in tutte le sue forme. L'inferno non è solo una realtà ultra terrena. L'inferno comincia qui quando il peccato, il rifiuto di Dio, la ribellione a lui diventano regole di vita personale e sociale. Ne vediamo le conseguenze! E allora torniamo a Maria, torniamo al suo Cuore perché ci aiuti ad essere nel mondo strumenti di pace e testimoni di amore.
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Diciamo un Rosario per la pace nel mondo e per la conversione del nostro cuore.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
11. Continuazione della terza apparizione: la Russia
Dopo aver parlato dei pericoli della guerra, la Signora aggiunge: «Per impedire tutto questo verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nel primi sabati. Se si ascolteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e si avrà pace. Diversamente, diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà soffrire molto, diverse nazioni saranno annientate ma, infine, il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia che si convertirà e sarà concesso al mondo qualche tempo di pace. In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede, ecc... Questo non ditelo a nessuno. A Francesco sì, potete dirlo».
Poi, dopo qualche istante, riprese: «Quando recitate il rosario, dopo ogni mistero, dite: « O Gesù, perdonate, le nostre colpe, preservateci dal fuoco dell'inferno, portate in Cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della vostra misericordia».
E come al solito cominciò ad elevarsi verso oriente, fino a scomparire nella immensa distanza del firmamento. Allora si udì come un tuono che faceva capire che l'apparizione era finita.
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria preserva dal peccato e quindi dalle sue dolorose conseguenze.
La visione dell'inferno e l'annuncio delle cose future che ad essa fa seguito costituiscono le due parti note del segreto di Fatima. Quell' «ecc... » con cui suor Lucia conclude il racconto ci fa pensare che la terza parte del segreto, quella non ancora conosciuta, si inserisca proprio qui. Si può ipotizzare che riguardi lo svolgersi di una crisi della fede cattolica in tutto il mondo. In effetti uno degli aspetti più gravi della crisi della Chiesa è stato proprio costituito dall'infiltrazione marxista negli ambienti cattolici.
La Madonna ha detto che la Russia avrebbe diffuso i suoi errori nel mondo. Paolo VI ha affermato di avere avuto la sensazione che «da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio» (1972). Anche suor Lucia ha affermato che "il segreto consta di tre cose distinte. La Prima è la visione dell'inferno, la seconda è l'annuncio del castigo e dei mezzi per evitarlo, la terza riguarderebbe la crisi della Chiesa. Suor Lucia ricorda: «Ciò che la Madonna vuole è che il Papa e tutti i Vescovi del mondo, in un giorno particolare, consacrino la Russia al suo Cuore Immacolato. Se ciò non viene fatto, gli errori della Russia si diffonderanno in ogni paese del mondo". Venne chiesto a Lucia: «Questo vorrebbe significare, secondo il suo modo di vedere, che ogni paese senza eccezione, sarà pervaso dal comunismo?». «Sì», rispose la veggente. E così è stato, visto che l'espansione del comunismo e la sua diffusione ideologica in tutto il mondo è cominciata specialmente con la fine della prima guerra mondiale. Il 31 ottobre del 1942 nel radiomessaggio al Portogallo, in occasione dell'anno giubilare delle apparizioni di Fatima, Pio XII consacrò la Chiesa e il genere umano al Cuore Immacolato di Maria. Il 7 luglio 1952, con la Lettera apostolica "Sacro Vergente Anno», Pio XII consacrò i popoli della Russia al Cuore Immacolato di Maria. In occasione del Concilio Ecumenico Vaticano II, 510 arcivescovi e vescovi di 78 paesi sottoscrissero una richiesta chiedendo al Papa di consacrare il mondo intero e in modo speciale ed esplicito la Russia e le altre nazioni dominate dal comunismo, al Cuore Immacolato, ordinando che, in unione con lui e nello stesso giorno, lo facessero tutti i vescovi cattolici del mondo. Il documento fu presentato al Santo Padre Paolo VI. Questi, chiudendo la terza sessione del Concilio il 27 novembre 1964, affidò il genere umano al Cuore Immacolato di Maria. Giovanni Paolo II fece due consacrazioni del mondo al Cuore Immacolato di Maria, una a Fatima il 13 maggio 1982 e l'altra a Roma il 25 marzo 1984. Entrambe le consacrazioni furono precedute da un invito del Pontefice ai Vescovi perché si unissero a lui in questi atti solenni. Suor Lucia riconosce che la consacrazione fatta secondo il desiderio della Madonna è quella del 1984.
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Uniti in spirito a tutti coloro che hanno preso e prendono sul serio le parole della Vergine a Fatima, preghiamo per tutti coloro che a causa di ideologie ancora dominanti sono perseguitati e continuano a soffrire per la fede.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
12. Continuazione della terza apparizione: l'ascolto e la promessa
«Se si darà ascolto alle mie domande...». Questo è una condizione essenziale perché le cose possano cambiare, perché possiamo sperimentare l'azione di Maria nella nostra vita e in quella del mondo. Riflettiamo perciò a quello che la Madre ci dice in queste apparizioni così piene di insegnamenti, di avvertimenti, di richieste. La terza apparizione è la più ricca di dottrina e di promesse e la devozione al Cuore Immacolato di Maria ne è la parte principale. Non soltanto si ripete la domanda di riparazione, ma viene presentata la devozione al Cuore di Maria e specialmente quella dei primi sabati del mese, quale mezzo provvidenziale per assicurare la salvezza di molte anime e per conservare o ridare la pace al mondo. Poi la consacrazione del mondo e della Russia al Cuore Immacolato avrebbe, fra tanti altri frutti, quello di accelerare la pace e la conversione della Russia. «Finalmente il mio Cuore Immacolato trionferà». Questa è una promessa che ci rassicura e ci riempie di gioia, ma il presupposto perché si realizzi è sempre l'ascolto.
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ci fa trovare in lei un rifugio di protezione dal male e l'unione perfetta con Dio.
Le parole di Maria devono mettere radici nel nostro cuore, nella nostra vita e allora il suo Cuore trionferà, per la gloria di Dio, la nostra gioia e la salvezza di tutti gli uomini. Dice Lucia: «Da quel giorno si infuse in noi una conoscenza e un amore speciale al Cuore Immacolato di Maria.
Giacinta mi diceva ogni tanto: «Quella Signora disse che il suo Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio. Non ti piace tanto? A me piace tanto il suo Cuore! è così buono! ».
Dopo aver detto in luglio che Dio voleva stabilire nel mondo la devozione al Suo Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati, Giacinta diceva: «Mi rincresce tanto di non poter fare la Comunione in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria!» Diceva spesso: «Dolce Cuore di Maria siate la salvezza dell'anima mia» e a volte dopo averla detta aggiungeva con quella semplicità che le era naturale: «Amo tanto il Cuore Immacolato di Maria! è il Cuore della nostra Mamma del cielo!». Un giorno disse: «Io ho visto il Santo Padre in una casa molto grande, inginocchiato davanti a un tavolo, con la faccia tra le mani, in pianto. Fuori dalla casa c'era molta gente, alcuni tiravano sassi, altri imprecavano e dicevano molte parolacce. Povero Santo Padre! Dobbiamo pregare per lui!». Ecco alcune delle spine del Cuore di Maria... ma questo Cuore trionferà! Questa promessa dipende da quanto noi vorremo metterci in ascolto e vivere le sue parole e i suoi insegnamenti rispondendo con generosità alle sue richieste. Noi diamo ascolto a Maria? è praticata e vissuta dai singoli e dalle parrocchie la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria? Il trionfo di questo Cuore si realizzerà nei singoli cuori e preparerà l'era dello Spirito Santo che agisce pienamente nelle anime consacrate.
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Diamo ascolto alle parole di Maria e con la semplicità dei piccoli, sull'esempio di Giacinta oggi ripetiamo spesso la giaculatoria ad onore del suo Cuore Immacolato.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
13. Quarta apparizione, 19 agosto
Il giorno 13 agosto, in cui sarebbe dovuta avvenire la quarta apparizione, i pastorelli non poterono essere presenti alla Cova da Iria perché erano stati rapiti dal sindaco di Ourèm che a
forza voleva loro strappare il segreto. Ma i bambini furono irremovibili.
Alla solita ora, alla Cova da Iria, si udì un tuono al quale seguì un lampo e i presenti notarono una piccola nuvola bianca fermarsi per qualche minuto sull'elce. Si notarono poi vari colori sul volto delle persone, degli abiti e delle piante. La Madonna era venuta anche se non aveva trovato i veggenti.
Il 19 agosto Lucia era con Francesco e un altro cugino in una località detta Valinhos, una proprietà di uno dei suoi zii, quando, alle quattro del pomeriggio, cominciarono a prodursi le variazioni atmosferiche che precedevano le apparizioni della Madonna alla Cova da Iria: un improvviso abbassamento della temperatura e un oscurarsi del sole. Lucia, sentendo che si avvicinava qualcosa di soprannaturale, mandò a chiamare Giacinta che giunse in tempo per vedere la Madonna che, annunciata come le altre volte da un riflesso di luce, era apparsa su un elce un poco più grande di quello della Cova da Iria. «Che cosa vuole da me Vostra Signoria?". «Voglio che continuiate ad andare alla Cova da Iria il giorno 13 e che continuiate a recitare il Rosario tutti i giorni. L'ultimo mese farò il miracolo perché tutti credano».
«Vostra Signoria che cosa vuole che si faccia con il denaro che il popolo lascia alla Cova da Iria?». «Fate due portantine: una portala tu con Giacinta e altre due bambine vestite di bianco e l'altra la porti Francesco con altri tre bambini. Il denaro delle portantine è per la festa della Madonna del Rosario e quello che avanza serve per la cappella che devono far fare». «Vorrei chiederle la guarigione di alcuni malati». «Sì, alcuni li guarirò entro l'anno».
Poi, diventando più triste, raccomandò loro di nuovo la pratica della penitenza dicendo: «Pregate, pregate molto, e fate sacrifici per i peccatori perché molte anime vanno all'inferno perché non vi è chi si sacrifichi e preghi per loro». E come al solito, cominciò ad elevarsi verso oriente. I bambini tagliarono rami della pianta su cui era apparsa la Madonna e li portarono a casa. I rami diffondevano nell'aria uno speciale profumo.
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ci unisce a Lei con amore di figli per imitarne la vita conosciuta nei misteri del Rosario.
Una cosa che ci stupisce e che nello steso tempo ci commuove è l'insistenza della Madonna su alcuni temi importanti che le stanno particolarmente a cuore. Torna ad insistere sul Rosario, sulla penitenza, sulla preghiera per i peccatori. Torna a parlare dell'inferno e aggiunge che molti ci vanno perché non c'è chi prega e offre per loro. Quando il mondo le darà una risposta? Quando gliela daremo noi? Questo è il momento di prendere una decisione. La posta in gioco è alta e non può lasciarci indifferenti.
In varie apparizioni, come ad esempio a Lourdes, la Madonna ha insistito nel chiedere la preghiera del Rosario. Adesso si nota una certa ripresa di questa devozione, anche grazie alla testimonianza personale del Papa; ma quanti la considerano ancora una pratica superata, noiosa, inutile? Eppure il Rosario sta a cuore a Maria! Lei stessa si è fatta vedere con la corona del Rosario in mano! Riprendiamola anche noi, rispondiamo con amore alle sue ripetute richieste, lasciamo che le sue parole non cadano nel vuoto e sperimenteremo così che le cose possono cambiare se seguiamo la via di Maria e prendiamo a cuore ciò per cui batte il suo Cuore Immacolato.
Ecco cosa dice Giovanni Paolo II: «Il Rosario è la mia preghiera prediletta... Vorrei farvi molte raccomandazioni, ma ve ne lascio una essenziale: continuate ad amare il santo Rosario e diffondetene la pratica in tutti gli ambienti in cui venite a trovarvi. è una preghiera che vi forma alla scuola del Vangelo vissuto, educa il vostro animo alla pietà, vi rende perseveranti nel bene, vi prepara alla vita e, soprattutto, vi fa cari a Maria santissima la quale vi custodirà e vi difenderà dalle insidie del male. Pregate la Madonna anche per me, mentre io affido ciascuno di voi alla sua materna protezione».
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Diciamo il Rosario e invitiamo anche altri a farlo per rispondere ai desideri della Madonna.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
14. Quinta apparizione, 13 settembre
Come altre volte, dai presenti, il cui numero fu calcolato tra le 15 e le 20mila persone o forse più, fu osservata una serie di fenomeni atmosferici: l'improvviso abbassamento della temperatura, l'impallidire del sole fino al punto che potevano vedersi le stelle, una specie di pioggia, come petali iridati o di fiocchi di neve che scomparivano prima di posarsi per terra. In particolare, questa volta, fu notato un globo luminoso che si muoveva lentamente e maestosamente in cielo, da oriente verso occidente e, verso la fine dell'apparizione, in senso contrario. I Veggenti notarono, come al solito, il riflesso di una luce e poi la Madonna sull'elce.
è sempre il racconto di Lucia: "Continuate a recitare il Rosario per ottenere la fine della guerra", disse la Signora. In ottobre verranno anche Nostro Signore, la Madonna Addolorata e quella del Carmelo, San Giuseppe con Gesù Bambino, per benedire il mondo. Dio è contento del vostri sacrifici, ma non vuole che dormiate con la corda. Portatela soltanto di giorno. (Nota: i bambini avevano cominciato ad usare come cilicio un pezzo di corda grossa che non si toglievano neppure per dormire. Questo molte volte impediva loro di prendere sonno e così passavano intere notti in bianco. Ecco il motivo della lode e della raccomandazione di Maria. Giacinta e Francesco prima di morire diedero a Lucia i loro cilici bagnati di sangue. Purtroppo questa reliquia non esiste più perché Lucia li bruciò prima di entrare in convento).
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ci fa comprendere la bontà esigente del suo amore materno.
In questa apparizione compaiono di nuovo gli elementi essenziali del messaggio e una particolare premura materna della Vergine nei riguardi dei tre pastorelli. Raccomanda ancora la preghiera del Rosario che tutto può ottenere, preannuncia la visione del Signore e di San Giuseppe, figura di rilievo in queste apparizioni, proprio per il messaggio particolare che vuole dare al mondo, e in modo speciale alle famiglie; annuncia che la vedranno come l'Addolorata e la Madre del Carmelo: due aspetti che vuole sottolineare perché i piccoli capiscano altri significati rivelati nelle sue parole. Ci soffermiamo sulla lode e sulla raccomandazione di Maria.
I piccoli avevano capito che la penitenza è fatta di tante cose e le avevano pensate tutte: niente era troppo per il loro cuore generoso. Nel loro piano di adesione totale ai desideri della Signora avevano incluso anche non pochi sacrifici corporali; la Madonna, dicendo che pure questi Dio gradisce, se nascono dal cuore, invita però alla prudenza: l'amore sa esagerare e
perciò vanno moderate le sue espressioni. Questo ci fa pensare a quanto siamo diversi noi adulti da quei bambini che non si risparmiavano in niente! La Madonna ha dovuto moderare i loro slanci... noi spesso non rispondiamo neppure agli stimoli, ai richiami, agli inviti, alle lacrime materne di Maria!
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Noi sappiamo cos'è che ci costa di più, cos'è che non riusciamo ad offrire. Chiediamo a Maria la grazia di essere generosi e di mettere anche questo nelle sue mani, perché questo sacrificio ci sia possibile e serva secondo le sue intenzioni. Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
15. Sesta apparizione, 13 ottobre
Come le altre volte i veggenti notarono il riflesso di una luce e poi la Madonna sull'elce: «Che cosa vuole da me Vostra Signoria?». «Voglio dirti che facciano in questo luogo una cappella in mio onore, che sono la Regina de Rosario, e che continuino a recitare il Rosario tutti i giorni. La guerra sta per finire e i militari torneranno presto alle loro case».
«Io avevo molte cose da chiederle» continua Lucia: «la guarigione di alcuni malati e la conversione di alcuni peccatori... ». «Alcuni li guarirò, altri no» risponde l'Apparizione. «Bisogna che si emendino, che chiedano perdono dei loro peccati» e, assumendo un'espressione più triste, «non offendano più Dio nostro Signore che è già molto offeso».
Quindi, aprendo le mani, la Madonna le fece riflettere sul sole e, mentre si elevava, il riflesso della sua luce continuava a proiettarsi sul sole. Lucia, a quel punto, esclamò: «Guardate il sole!».
Scomparsa la Madonna nella immensa distanza del firmamento, successivamente si presentarono agli occhi del veggenti, tre quadri, il primo simboleggiante i misteri gaudiosi del Rosario, poi quelli dolorosi e infine quelli gloriosi. (Nota: solo Lucia vide i tre quadri, Francesco e Giacinta videro soltanto il primo). Apparvero, accanto al sole, San Giuseppe con Gesù Bambino e la Madonna del Rosario. Era la Sacra Famiglia. La Vergine era vestita di bianco con un manto azzurro. San Giuseppe era vestito di bianco e Gesù Bambino di un rosso chiaro. San Giuseppe benedisse la folla, facendo tre volte il segno della croce. Gesù Bambino fece altrettanto. Seguì la visione della Madonna Addolorata e di Nostro Signore afflitto dal dolore sulla via del Calvario. Nostro Signore fece un segno di croce per benedire il popolo. La Madonna non aveva la spada nel petto. Lucia vedeva solo la parte superiore del corpo di Nostro Signore. Finalmente apparve, in una visione gloriosa, la Madonna del Carmelo, incoronata Regina del Cielo e della terra, con in braccio Gesù Bambino.
Mentre davanti agli occhi dei veggenti si svolgevano queste scene, la grande moltitudine di 50 70 mila persone assisteva al miracolo del sole. Era piovuto durante tutta l'apparizione. Alla fine del colloquio di Lucia con la Madonna, nel momento in cui la santa Vergine si elevava e Lucia gridava: «Guardate il sole!», le nuvole si aprirono lasciando vedere il sole come un immenso disco d'argento. Brillava con una intensità, mai vista, ma non abbagliava. Tutto questo durò solo un attimo. Poi l'immensa palla cominciò a roteare. Come una gigantesca ruota di fuoco, il sole girava velocemente. Si arrestò per un certo tempo per poi ricominciare a girare su se stesso vertiginosamente. Quindi i bordi divennero scarlatti e si allontanò nel cielo, come un turbine, spargendo rosse fiamme di fuoco. Questa luce si rifletteva sul suolo, sulle piante, sui volti delle persone assumendo tonalità scintillanti e colori diversi. Animato per tre volte da un movimento folle, il globo di fuoco parve tremare, scuotersi e precipitarsi zigzagando sulla folla terrorizzata. Il tutto durò circa dieci minuti. Finalmente il sole riprese la sua forma normale, restando di nuovo tranquillo e splendente, con lo stesso fulgore di tutti i giorni.
Il ciclo delle apparizioni era terminato. Molte persone notarono che le loro vesti, inzuppate dalla pioggia, erano improvvisamente asciugate. Il miracolo del sole fu osservato anche da numerosi testimoni posti fuori dal luogo delle apparizioni, fino a quaranta chilometri di distanza.
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ha in San Giuseppe il modello perfetto, l'aiuto potente e prepara la via della Consacrazione alla Sacra Famiglia.
In questa ultima apparizione della serie mensile la Madonna ribadisce una volta ancora l'importanza del Rosario e si presenta proprio come la Madonna del Rosario. Ma non basta: la Vergine vuole dare al mondo un messaggio di amore e di incoraggiamento alle famiglie offrendo specialmente a loro la preghiera del Rosario. è per questo che appare accanto a San Giuseppe che ha Gesù Bambino fra le braccia. Rivolgiamoci allora anche a San Giuseppe perché ci prepari alla consacrazione e ci aiuti a viverla come l'ha vissuta lui, primo consacrato a Maria. Sull'esempio della Sacra Famiglia nasceranno allora famiglie nuove, capaci di vincere le tentazioni del peccato, del materialismo, dell'egoismo e sapranno portare in ogni ambiente l'atmosfera e la santità di Nazaret.
«La gioia della famiglia, della maternità, della parentela, dell'amicizia, del reciproco aiuto, queste gioie che il peccato non ha totalmente cancellato, Cristo, nascendo, le ha assunte in sé e le ha santificate. Egli ha compiuto ciò attraverso Maria. Così, è attraverso di lei che noi, anche oggi, possiamo cogliere e far nostre le gioie dell'uomo: in se stesse umili e semplici, ma che in Maria e in Gesù diventano grandi e sante. In Maria, verginalmente sposata a Giuseppe e divinamente feconda, vi è la gioia del casto amore degli sposi e della maternità accolta e custodita come dono di Dio» (Giovanni Paolo II).
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Affidiamoci a San Giuseppe perché ci guidi alla vera e profonda consacrazione a Maria nello spirito di Nazaret e, come padre della Sacra Famiglia, protegga tutte le famiglie del mondo.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
16. I miracoli a Fatima
«A Fatima Maria si è dimostrata davvero generosa in fatto di segni straordinari. La forza del miracolo contrasta con la debolezza e la piccolezza del confidenti della Vergine: avendoli scelti così, era suo dovere autenticare la loro testimonianza con prove inconfutabili. I fenomeni straordinari, però, sono solo un ornamento accessorio e non debbono abbagliarci tanto da impedirci di vedere la luce ben più splendente del Messaggio
filialmente accettato e generosamente messo in pratica, dal quale può venire la pace al mondo.
Fra i vari segni: i lampi, i sussurri sentiti vicino all'elce mentre la Madonna parlava, le fronde dell'elce piegate, il profumo balsamico di essenze sconosciute sprigionatesi dai ramoscelli, l'abbassamento della luce del sole, la nuvoletta bianca, il globo luminoso, la pioggia di petali o di fiocchi di neve; quello del sole è stato il più spettacolare, insieme al fatto che la gente, inzuppata d'acqua, si trovò immediatamente asciutta. Questi ed altri segni, il cui numero e varietà sconcertano la nostra povera ragione, caratterizzano le apparizioni di Fatima in modo incomparabile. In nessun luogo, lei era intervenuta con un tale apparato di potere soprannaturale. Voleva dunque accreditare in modo particolare la narrazione dei suoi veggenti e costringere l'attenzione dei nostri spiriti distratti sul contenuto del mistero che la sua misericordia realizzava a Fatima e per Fatima.
La Vergine del Rosario aveva promesso di esaudire preghiere e guarire infermi, e mantenne la parola. A Fatima i miracoli sono all'ordine del giorno, miracoli fisici e miracoli morali: questi meno strepitosi, forse, ma più stupendi e numerosi. Certo, non tutti gli ammalati ritornano guariti. Ma tutti o quasi tutti ricevono sollievo morale e grazia per portare con rassegnazione e merito la croce data loro dalla provvidenza. Moltissimi hanno ricevuto pure il sollievo fisico nelle loro sofferenze e molti la guarigione completa (cfr. da Fonseca).
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ci introduce nelle profondità del suo amore per Dio e per i fratelli.
«Fatima è stata e continua ad essere un fuoco potente di vita spirituale. è incontestabile che qui si sono realizzati veri portenti, guarigioni complete e rapide che le forze della natura sono incapaci di operare e che la scienza umana non riesce a spiegare. La parola «miracolo» è sulle labbra di tutti: del popolo e non meno degli uomini di scienza, che accuratamente hanno esaminato i fatti. Qui c'è la mano di Dio e il messaggio di Fatima è suggellato dal segno inconfondibile della sua presenza.
Si sono convertiti molti peccatori, si sono riconciliati alla vita molti che avevano perduto ogni speranza, hanno di nuovo imparato la via della Chiesa molti che l'avevano completamente dimenticata, si aprono alla preghiera umile e fiduciosa persone che l'indifferenza aveva immobilizzato, benedicono il nome del Signore molti che prima sacrilegamente bestemmiavano.
Nelle anime scorre un fremito di vita più alta! Infatti i miracoli morali, cioè i miracoli di conversioni inaspettate, disperate e strepitose sono ben più frequenti e meravigliosi di quelli fisici e non c'è pellegrinaggio in cui non ve ne siano. Se i confessionali potessero parlare!» (cfr. da Fonseca).
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio In umiltà di cuore, abbandonandoci con fiducia nelle sue mani chiediamo al Cuore Immacolato Maria ciò di cui abbiamo più bisogno, intercediamo per il mondo, raccomandiamo in particolare qualcuno lontano da Dio e attendiamo in preghiera la risposta del Cielo.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
17. Le apparizioni a Lucia, posteriori al 1917, la devozione dei primi cinque sabati del mese
Nell'apparizione di luglio la Madonna aveva detto: «Verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati»: quindi, il messaggio di Fatima non era definitivamente chiuso con il ciclo delle apparizioni nella Cova da Iria.
Il 10 dicembre 1925 la santissima Vergine, con al fianco il Bambino Gesù su una nuvola luminosa, apparve a suor Lucia, nella sua camera nella casa delle Suore Dorotee a Pontevedra. Ponendole una mano sulla spalla, le mostrò un Cuore circondato di spine, che teneva nell'altra mano. Il Bambino Gesù, indicandolo, esortò la veggente con queste parole: «Abbi compassione del Cuore della tua santissima Madre coperto di spine, che gli uomini ingrati in ogni momento vi configgono, senza che vi sia nessuno che faccia un atto di riparazione per toglierle».
La Santissima Vergine aggiunse: «Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine, che gli uomini ingrati in ogni momento mi configgono con bestemmie e ingratitudini. Almeno tu cerca di consolarmi. A tutti coloro che per cinque mesi consecutivi, il primo sabato del mese, si confesseranno, ricevendo la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti, meditando i misteri del rosario con l'intenzione di alleviare la mia pena, io prometto di assisterli nell'ora della morte con tutte le grazie necessarie per la salvezza dell'anima».
Il 15 febbraio 1926 il Bambino Gesù apparve di nuovo a suor Lucia a Pontevedra chiedendole se aveva già divulgato la devozione alla sua santissima Madre. La veggente espose le difficoltà presentate dal confessore e spiega che la superiora era pronta a propagarla, ma che quel sacerdote aveva detto che la madre da sola non poteva fare nulla. Gesù rispose: « è vero che la tua superiora da sola non può fare nulla, ma con la mia grazia può tutto».
Suor Lucia espose la difficoltà di alcune persone a confessarsi di sabato e chiese se fosse valida la confessione di otto giorni. Gesù rispose: «Sì, può essere fatta anche molti più giorni prima, purché, quando mi ricevono, siano in grazia e abbiano l'intenzione di consolare il Cuore Immacolato di Maria». Nella stessa occasione. Nostro Signore comunica a Lucia la risposta a quest'altra domanda: «Perché cinque e non nove sabati oppure sette, in onore dei dolori della Madonna?». «Figlia mia, il motivo è semplice: ci sono cinque forme di offese e di bestemmie all'Immacolato Cuore di Maria: 1) le bestemmie contro l'Immacolata Concezione. 2) contro la Sua verginità. 3) contro la Maternità divina, nel contempo col rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini. 4) coloro che cercano pubblicamente di inculcare nel cuore del bambini l'indifferenza, il disprezzo e perfino l'odio nei confronti di questa Madre Immacolata. 5) coloro che la oltraggiano direttamente nelle sue sacre immagini».
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria guida l'anima ad un perfetto amore a Gesù.
In queste ulteriori apparizioni si nota come al Signore stia a cuore la devozione a sua Madre, nel modo in cui lei stessa l'ha chiesta. Fra le pratiche essenziali della devozione al Cuore Immacolato di Maria ci sono, dunque, la recita quotidiana del santo rosario, raccomandata per ben sei volte dalla Madonna a Fatima, il primo sabato del mese dedicato al Cuore di Maria, a somiglianza dei primi venerdì in onore del Cuore di Gesù e santificato dalla Comunione riparatrice, le preghiere insegnate
dall'Angelo e dalla Vergine, i sacrifici. è messa in evidenza la pratica dei Primi cinque sabati la quale comprende, come si è visto, la Confessione, la Comunione, la corona e un quarto d'ora di meditazione sui misteri del Rosario, nei primi sabati di cinque mesi consecutivi, tutto con l'espressa intenzione di onorare, consolare e riparare i Cuore Immacolato di Maria. La meditazione si può fare su uno o più misteri del Rosario, separatamente o insieme con la recita del medesimo o meditando per qualche tempo i singoli misteri prima di recitare la decina. La meditazione, può essere supplita dall'omelia con cui già molti sacerdoti solennizzano i primi sabati» (cfr. da Fonseca). Bisogna sottolineare il significato cristocentrico di questo messaggio che raccomanda una intensa vita di grazia caratterizzato dalla Confessione e dalla Comunione. è anche questo un'ulteriore prova del fatto che Maria ha un unico scopo: quello di condurci sempre più all'unione con Gesù.
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Decidiamo di iniziare appena possibile la devozione dei primi sabati e subito dedichiamo almeno mezz'ora alla meditazione dei misteri del rosario.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
18. La visione della Trinità: Grazia e Misericordia
Il 13 giugno 1929, suor Lucia ebbe una splendida visione della SS. Trinità e del Cuore Immacolato di Maria, durante la quale la Madonna le comunica che «era giunto il momento in cui voleva che partecipasse alla santa Chiesa il suo desiderio della consacrazione della Russia e la sua promessa di convertirla. Suor Lucia scrive così: «Avevo chiesto e ottenuto dalle mie superiore e dal confessore il permesso di fare l'ora di adorazione dalle undici a mezzanotte, dal giovedì al venerdì. Una notte, sola, mi inginocchiai alla balaustra, in mezzo alla cappella, a recitare prostrata la preghiera dell'Angelo. Sentendomi stanca mi alzai e continuai a recitare con le braccia incrociate. L'unica luce era quella della lampada. Improvvisamente tutta la cappella si illuminò di una luce soprannaturale e sull'altare apparve una croce di luce che arrivava fino alla volta.
In una luce più chiara, nella parte superiore della croce si vedeva il volto di un uomo con il corpo fino alla cintola (l'Eterno Padre), sul petto una colomba di luce (il divino Spirito Santo) e, inchiodato sulla croce, il corpo di un altro uomo (Nostro Signore Gesù Cristo). Un poco sotto la cintola, sospesi nell'aria, si vedevano un calice e una grande Ostia, sulla quale cadevano alcune gocce di sangue che scorrevano dal volto del crocifisso e da una ferita del costato. Scivolando sull'Ostia, queste gocce cadevano nel calice. Sotto il braccio destro della croce stava la Madonna (era la Madonna di Fatima con il suo Cuore Immacolato nella mano sinistra, senza spada né rose, ma con una corona di spine e fiamme)... Sotto il braccio sinistro della croce, alcune lettere, come fossero di acqua cristallina che scorreva sull'altare e formavano queste parole: «Grazia e Misericordia».
Compresi che mi veniva mostrato il mistero della SS. Trinità e ricevetti su questo mistero lumi che non mi è permesso rivelare. Quindi la Madonna mi disse: «è giunto il momento in cui Dio chiede che il Santo Padre faccia, in unione con tutti i vescovi del mondo, la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato, promettendo in questo modo di salvarla. Sono tante le anime che la giustizia di Dio condanna per i peccati commessi contro di me e perciò vengo a chiedere riparazione: sacrificati con questa intenzione e prega».
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria fa partecipare l'anima alla sua vita trinitaria. Suor Lucia prega e segue da vicino le vicende del mondo, anche se non sempre ne viene a conoscenza attraverso vie normali. Dice così: «Sono solita leggere i giornali solo se me lo ordinano specificamente i superiori. Del resto le mie superiore gradiscono che rimanga nell'ignoranza di quanto succede ed io sono contenta, non sono curiosa. Quando Nostro Signore vuole che sappia qualcosa, si incarica di farmela conoscere. A questo fine ha tanti mezzi! Suppongo che piaccia a nostro Signore che vi sia chi si interessi, presso il suo Vicario sulla terra, alla realizzazione dei suoi desideri... La prova che ci concede è la protezione speciale del Cuore Immacolato di Maria sul Portogallo, in vista della consacrazione che le hanno fatto». L'episcopato portoghese, infatti, promise di tornare a Fatima in assemblea plenaria se il paese fosse rimasto libero dal comunismo, così prossimo dal momento che la rivoluzione comunista in Spagna avrebbe potuto facilmente propagarsi nel paese vicino. Scongiurato questo pericolo, i vescovi riconobbero esplicitamente la miracolosa protezione della Vergine sul loro popolo. Nella stessa occasione, era il 1938, rinnovarono la consacrazione del Portogallo al Cuore Immacolato di Maria, fatta già sette anni prima. Il Signore, in segno di gradimento per questa consacrazione, promise tramite Lucia, al Portogallo, una speciale protezione durante la seconda guerra mondiale, aggiungendo che questa satebbe stata la prova delle grazie che Egli avrebbe concesso anche alle altre nazioni che gli si fossero consacrate.
In tutto questo vediamo quanto sia fondamentale questa consacrazione anche per la singola vita spirituale di ogni credente. è per questo che dobbiamo prepararci a questa consacrazione con serietà e con gioia, certi che Dio non vuole altro che il nostro maggior bene e che questo bene l'ha messo nella mani e nel Cuore di sua Madre! Ciò che Dio riserva a noi è sempre e solo grazia e misericordia.
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Cerchiamo di diffondere e di far conoscere con la parola, con l'esempio e con la stampa, a quante più persone possibile, l'appello alla consacrazione, specialmente personale, che ancora oggi ci fa la Madonna di Fatima.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
19. Consacrazione e vita di Grazia
Le apparizioni, fin dal primo giorno, avevano cambiato la vita dei tre pastorelli. «Insieme allo spirito di sacrificio non era meno visibile il progresso nelle altre virtù, specialmente nell'umiltà, che era in tutti e tre come innata e spesso eroica, nell'obbedienza e nello spirito di preghiera...
La Madonna li esaudiva visibilmente. Con le loro lacrime e preghiere ottenevano guarigioni e conversioni. Fin dalla prima apparizione facevano progressi stupendi nella strada della virtù. La loro intuizione religiosa era molto semplice e piuttosto rudimentale. Eppure da quel giorno sembravano conoscere sempre più chiaramente i più alti segreti della perfezione cristiana e, giorno per giorno, ora per ora, lavoravano per acquistarla. Non hanno perduto niente del loro carattere infantile, fatto di innocenza e di allegria. Come prima parlano, giocano, ridono. Un occhio superficiale stenterebbe a scorgere qualche differenza, tanto più che essi nascondono gelosamente gli atti di virtù, i sacrifici, tutto quello che potrebbe richiamare su di loro l'attenzione. Da soli parlavano senza posa; quando qualcuno si avvicinava a loro, abbassavano la testa e ammutolivano... Eppure, chi è riuscito a leggere in quel piccoli cuori o ad avere notizia della loro vita intima, ne è restato stupito.
Loro Maestra è unicamente la celeste Apparizione e l'intima azione dello Spirito Santo. Ecco uno dei colloqui di cui sono protagonisti. Giacinta diceva a Lucia: «Mi manca poco per andare in Paradiso: tu rimani quaggiù per far sapere che il Signore vuole stabilire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato di Maria. Quando dovrai parlarne, non ti nascondere! Di' a tutti che Dio concede le sue grazie per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, che le chiedano a lei, che il Cuore di Gesù vuole che col suo Cuore sia venerato il Cuore Immacolato di Maria, che domandino la pace al Cuore Immacolato di Maria, perché il Signore l'ha affidata a lei. Se io potessi metter nel cuore di tutti, il fuoco che sento qui dentro, che mi fa tanto gustare il Cuore di Gesù e il Cuore di Maria!».
Lucia dandole una immaginetta del Cuore di Gesù assai bella, le domandò: «Vuoi questa immaginetta?». Giacinta la prese, la esaminò con attenzione e poi esclamò: « è tanto brutto... Non somiglia per niente a Nostro Signore che è tanto bello, ma la voglio: è sempre lui». E la portava sempre con sè: durante la notte e poi nella malattia, la metteva sotto il cuscino fino a che non fu lacera. La baciava frequentemente e diceva: «Bacio il Cuore che è quello che più mi piace, vorrei anche il Cuore di Maria, per averli tutti e due insieme». Semplici cose, queste, apparentemente insignificanti, ma quanta virtù rivelano!» (cfr. da Fonseca).
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria è la via facile, breve, perfetta per unirsi al Cuore di Gesù.
I pastorelli di Fatima sono proprio un esempio della vera Consacrazione a Gesù attraverso il Cuore di Maria. Questa disposizione, questa offerta del cuore li ha fatti camminare in fretta sulla via della santità. La consacrazione infatti non sostituisce, ma insegna a valorizzare i mezzi della Grazia che in modo speciale sono i sacramenti. E uno dei Sacramenti che maggiormente ha caratterizzato la vita dei veggenti è stata l'Eucarestia. L'Angelo ha loro mostrato e li ha fatti accostare all'Eucarestia infondendo nel loro piccoli cuori un grande amore per colui che chiamavano il «Gesù nascosto».
Quante preghiere, quanti sacrifici, quante prostrazioni intense e profonde per adorare e dare amore e riparazione a Gesù presente in tutti i tabernacoli del mondo e innamorato del tabernacolo più prezioso che è ogni anima in grazia! La vita di quei bambini era davvero trasfigurata dall'Eucarestia, dal fascino di quel Gesù sempre presente e tanto abbandonato, tanto poco amato!
Quante volte si fermavano davanti al tabernacolo rammaricandosi di non potervi restare mai troppo a lungo, perché sempre cercati dai curiosi e dai tanti visitatori. 1 piccoli volevano nascondersi per stare vicino a Gesù e da lui non si sarebbero staccati mai! La Vergine aveva formato in loro un cuore sensibile e generoso e il riparare le offese fatte a Gesù e a Maria era diventato lo scopo principale della loro semplice vita. Tutto questo ci richiama ad una conversione. Rivediamo la nostra vita eucaristica, a volte abitudinaria, spesso tiepida e con poco cuore... Quante comunioni fatte con superficialità! E quante profanazioni dell'Eucarestia, specialmente in questi tempi!... Questo è il momento di amare di più, di adorare di più, di riparare di più. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria è un mezzo privilegiato per sostenere la nostra vita spirituale e per alimentare in noi un rinnovato e più profondo amore all'Eucarestia.
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Oggi appena possibile, in unione con Maria, facciamo una visita a Gesù Eucarestia e ricevendolo in noi chiediamo alla Vergine di prepararci a questo incontro con la confessione e la preghiera.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
20. «Non offendano più il Signore...»
«Oggi, a distanza di molti anni, Fatima, quanto più la si considera nel suo insieme, nelle particolari circostanze, nei frutti immediati e nella sua portata mondiale, tanto più ci si presenta come una inaspettata e stupenda rivelazione del Cuore Immacolato di Maria, tutto fiamma di carità verso Dio e tutto compassione e tenerezza materna verso la povera umanità peccatrice. Carità verso Dio che vibra ardentissima dalla prima domanda di riparazione fino alla parola invale, essenza del celeste messaggio: «Non offendano più il Signore, che è già tanto offeso».
A questa accorata richiesta Lucia, Francesco e Giacinta hanno subito risposto, con slancio, cercando in tutti i modi di riparare alle offese e di consolare Dio. Guardiamo al piccolo Francesco attraverso le parole di Lucia: «Francesco era di poche parole. Per fare la sua preghiera e offrire sacrifici gli piaceva nascondersi perfino da Giacinta e da me. Non poche volte lo sorprendevamo dietro un muro, per pregare e per pensare al Signore, come diceva lui, triste per i tanti peccati. Se gli domandavo: «Francesco, perché non dici a me e a Giacinta di pregare con te?». Rispondeva: «Mi piace di più pregare da solo, per pensare e consolare il Signore che è tanto triste». Un giorno gli chiesi: «Francesco, a te che cosa piace di più: consolare il Signore o convertire i peccatori, perché non vadano più anime all'inferno?». «Mi piace di più consolare il Signore. Non hai notato come la Madonna anche nell'ultimo mese diventò così triste quando disse di non offendere più il Signore Dio, che è già tanto offeso? Io vorrei consolare il Signore e poi convertire i peccatori, affinché non l'offendessero più».
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, materno riflesso del cuore di Dio, rende l'anima sensibile a tutti i sentimenti divini.
Fatima continua ad essere un richiamo forte al pentimento e alla conversione. Il mondo ha bisogno di Dio, ha bisogno di tornare a Dio, ha bisogno di «sentire» il suo cuore sempre ferito dai peccati degli uomini. Ma l'uomo non si accorge di Dio! Ripiegato su se stesso, sedotto dai piaceri e dalle proprie mete da raggiungere, confuso e accecato dal suo orgoglio, dal suo egoismo, attirato dalla sete di potere, di successo, di autoaffermazione, l'uomo non si accorge di star tradendo se stesso, di soffocare la sua anima, di non permettere più alle sue ali di volare e ai suoi occhi di guardare in alto. E così offende Dio con il rifiuto, con la ribellione, ma anche con l'indifferenza, con la tiepidezza, con quello che è chiamato il «materialismo pratico»: crede di poter fare a meno di Dio, ma mentre lo ferisce, ferisce se stesso e non si riconosce più, non si ritrova, perduto su strade buie che hanno dimenticato la luce.
Ecco allora l'intervento di Maria, il suo accorato richiamo a distogliere lo sguardo da noi, per rivolgerlo a Lui, a Dio, per metterci in ascolto del suo Cuore addolorato perché tradito da tanti suoi figli. A Maria sta a cuore il Signore e stiamo a cuore noi: vuole ricondurci a lui perché quando non lo offendiamo, quando noi rinunciamo al peccato, allora cominciamo a costruire la nostra vera felicità. Che cosa significa, allora, consolare Dio? Significa pentirci del nostro peccato, offrirgli amore e riparazione, farlo felice. E poi non possiamo fermarci qui... dobbiamo portare il mondo a lui, offrirci per chi non ama, non prega, non adora, non spera, non sa più alzare lo sguardo al cielo! Questa è la missione che la Madonna ci ha affidato a Fatima e che continuamente ci propone di accettare. Diciamo di sì anche noi e prendiamo ad esempio lo slancio e la generosità di Lucia, Francesco e Giacinta.
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Dopo un buon esame di coscienza, accostiamoci al Sacramento della confessione e proponiamoci di non far passare mai più di un mese fra una confessione e l'altra: questo ci dona la grazia di Dio e lo consola.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
PARTE TERZA
IL GRANDE MESSAGGIO VISSUTO DAI VEGGENTI
Messaggio di Fatima: "Volete offrirvi al Signore, pronti a fare sacrifici ed accettare volentieri tutte le pene che Egli vorrà mandarvi, in riparazione di tanti peccati... e per ottenere la conversione dei peccatori?". "Sì lo vogliamo!"
La parola del Papa: "Eccomi, sono la serva del Signore": ciascuno di noi deve essere pronto, a rispondere così, come lei, nella fede e nell'obbedienza, per cooperare, ciascuno nella propria sfera di responasabilità alla edificazione del Regno di Dio". Giovanni Paolo II
21. I veggenti e lo spirito di penitenza
Gli episodi che ci mostrano come e quanto i pastorelli avessero compreso il significato della penitenza per riparare le tante offese che il Signore riceve e per la conversione dei peccatori, sono innumerevoli. Qui ne citiamo solo qualcuno, invitando tutti a leggere le Memorie di Lucia.
«Un giorno trovammo per strada i bambini di due famiglie poverissime che vivevano di elemosina. «Vogliamo dare la nostra merenda a quel poverini per la conversione dei peccatori? domandò Giacinta ; e senz'altro corse a portarla loro. Poi decisero di fare sempre così ogni qualvolta avessero incontrato quei bambini. Questi, contenti per l'inaspettata fortuna, non mancavano mai di andare incontro al loro piccoli benefattori nelle strade in cui erano soliti passare, così i giorni del digiuno, per i piccoli amici dei peccatori, diventarono quasi continui.
Quando verso sera la fame si faceva sentire, essi la ingannavano alla meglio mangiando radici, more o ghiande degli elci. Ma anche qui la piccola Giacinta trovò modo di fare un nuovo sacrificio. La prima volta che Francesco salì su un elce per cogliere le ghiande, la bambina suggerì che potevano mangiare quelle delle querce perché erano amare. Poi ripetè spesso, per conto proprio, questa mortificazione . «Giacinta, lascia quelle ghiande, non senti che sono troppo amare?» «Le mangio proprio perché sono amare, così si convertiranno più peccatori». Se invece si trattava di frutta o di qualche ghiottoneria, l'occasione non era meno propizia per fare un sacrificio. Una volta, invitati a servirsi da una cesta di fichi freschi, mentre stavano per assaggiarli, Giacinta esclama: «Oggi non abbiamo fatto ancora alcun sacrificio per i peccatori. Bisogna fare questo...». E subito, giungendo le mani, a nome di tutti e tre, fece l'offerta al Signore. Non mancavano neppure i sacrifici fisici. Mentre un pomeriggio si divertivano a raccogliere fiori, Giacinta inavvertitamente, toccò delle ortiche: sentendone le punture, strinse la pianta fra le mani dicendo: «Guardate! Guardate! Ho trovato un'altra cosa con la quale possiamo fare penitenza». E adottarono anche questo genere di sacrificio, di pungersi ogni tanto le gambe con le ortiche».( cfr. da Fonseca).
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria aiuta l'anima a trasformare ogni rinuncia in amore.
La devozione a Gesù e a Maria non è egoistica: chi ama davvero sa sacrificarsi, sa dare la vita, sull'esempio di Gesù che non ci ha amati per scherzo, ma ha scelto di morire per darci la vita. Anche noi possiamo imparare a morire... alle nostre comodità, ai nostri piaceri, ai nostri gusti, ai nostri modi di vedere, per far posto a quelli di Dio, e per collaborare con lui a salvare tanti che ancora sono nell'ombra della morte. Morire significa spesso saper tacere o saper parlare, con coraggio, scegliere la fedeltà, l'onestà, la generosità, il perdono, a tutti i costi. E questo che sembra un morire perché costa, diventa vita, per noi e per chi il Signore vuole salvare anche con i nostri sacrifici. Se bambini di quell'età ne hanno capito tutto il valore e la necessità, come mai noi a queste cose non ci pensiamo mai? Come mai le parole della Vergine rimangono ancora così poco ascoltate? Noi, oggi, che cosa abbiamo offerto a Dio per la conversione dei peccatori?
Meditiamo sulla sensibilità dei tre pastorelli, guardiamo al loro cuore, a quella grande capacità di vivere la sofferenza con amore e per amore, pensiamo a che cosa erano capaci di fare e di pensare per rispondere al desiderio di Maria! Quanti sacrifici, conosciuti soltanto dal Signore, hanno saputo offrire quei bambini! «Suor Lucia, invitata dal Vescovo di Leiria a contribuire con i suoi ricordi personali alla compilazione della biografia della piccola Giacinta, si decise per obbedienza a rompere discretamente il segreto di tanti anni. «Ma perché non volevate parlare delle vostre penitenze?». «Perché non volevamo che ci si domandasse quali facevamo».
Incantevole umiltà, contrassegno infallibile delle opere di Dio! Ma non meno commovente quella sete di patire per le anime. Beati fanciulli, che in pochi giorni impararono tanto perfettamente il mistero della Croce, la parte più difficile e sublime della scienza dei santi!»(cfr. da Fonseca).
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Offriamo al Signore per le mani di Maria qualcosa che ci costa, un sacrificio che non siamo oncra mai riusciti a fare, e facciamolo per la conversione dei peccatori.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
22. La preghiera dei veggenti
Scrive Lucia: «Mentre Giacinta sembrava presa unicamente dal pensiero di convertire i peccatori e liberare le anime dall'inferno, sembrava che Francesco pensasse soltanto a consolare il Signore e la Madonna che gli erano parsi molto tristi». Tutti e tre pregavano molto per queste intenzioni e si può dire che la loro vita era fatta tutta di preghiera, pur continuando ad essere i bambini di sempre. Era cambiato in loro il cuore e non potevano fare a meno di quel colloquio dolce, intenso e prolungato con Dio e con la Madonna, quel colloquio che è appunto la preghiera. Già prima delle apparizioni «era stato loro raccomandato di dire il Rosario tutti i giorni dopo la merenda ed essi lo dicevano puntualmente. Qualche volta, però, mancava il tempo per divertirsi... e allora come rimediare? Tralasciare il Rosario? Non lo permetteva la coscienza. Allora? Pensa e ripensa ecco finalmente una trovata geniale, che conciliava felicemente la devozione con il desiderio di giocare. Si prendeva il rosario in mano, si faceva un bel segno di croce e poi uno diceva al primo grano soltanto la parola Ave Maria. Gli altri al grano seguente rispondevano lo stesso Ave Maria. All'ultimo più grande tutti dicevano il Padre Nostro e così di seguito, fino alla fine. Allora, un bel segno di croce e il Rosario era finito in un batter d'occhio! Si poteva continuare a giocare, in pace con la propria coscienza». Poi però le cose sono cambiate.
«Il giorno seguente la prima apparizione, arrivati al pascolo, Giacinta andò a sedersi su una roccia. «Giacinta, vieni a giocare?». «Oggi non voglio giocare». «E perché?». «Perché sto pensando che quella Signora ci ha raccomandato di dire il Rosario e di fare sacrifici per la conversione del peccatori. Ora quando diremo il Rosario bisognerà dire sempre tutta l'Ave Maria e tutto il Padre Nostro!». (cfr. da Fonseca). Il Rosario è diventato da allora la preghiera prediletta dei tre pastorelli, il «luogo» dell'incontro con la celeste Signora, il mezzo privilegiato per offrirle se stessi e tutti gli uomini, per raccomandarsi a lei e per raccomandarle tutti coloro che si affidavano alle loro preghiere. Scrive Lucia: «In prigione decidemmo di recitare il nostro Rosario. Giacinta tirò fuori una medaglia che aveva al collo e chiese a un carcerato di appenderla a un chiodo e poi, in ginocchio davanti alla medaglia, cominciammo a pregare. I carcerati pregavano con noi, per lo meno come sapevano pregare, e rimasero inginocchiati... E siccome la Madonna ci aveva detto di offrire preghiere e sacrifici anche in riparazione dei peccati commessi contro il suo Cuore Immacolato, decidemmo di offrire i rosari ognuno per una particolare intenzione: uno per i peccatori, l'altro per il Santo Padre, l'altro in riparazione dei peccati contro il Cuore Immacolato di Maria. Presa la decisione, dissi a Giacinta di scegliere la sua intenzione. «Io lo offro per tutte, perché tutte mi piacciono molto!». Quante intenzioni può racchiudere un rosario detto non solo con le labbra, ma detto soprattutto col cuore!
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ha i suoi momenti di intimità più profonda con la Mamma nella recita del Santo Rosario.
Sull'esempio dei veggenti di Fatima, riflettiamo anche noi sul nostro modo di pregare. Se il loro modo di abbreviare il rosario ci fa sorridere un po', non è detto che siamo poi molto diversi da loro, da loro prima delle apparizioni!
Quante volte non vediamo l'ora di finire il nostro tempo di preghiera, quante volte pronunciamo solo parole senza mente né cuore, quante volte non abbiamo tempo per parlare con Dio e invece il tempo per tutto il resto sappiamo e vogliamo trovarlo. E allora ci si inaridisce il cuore, tutto diventa più difficile da vivere, da offrire, da sopportare, tutto perde il suo significato più profondo e noi ci sentiamo sempre di più legati alla terra, alle cose che passano, senza quella «catena dolce che ci rannoda a Dio, al Cielo».
Ma come facciamo a non prendere in considerazione o a sottovalutare le parole che la Vergine ha continuamente detto nelle sue apparizioni riconosciute vere dalla Chiesa? Anche a Lourdes aveva insistito sul valore del Rosario, anche lì aveva invitato tutti a recitarlo. Lei stessa teneva la corona tra le mani unendosi alla preghiera di Bernardetta quando lei diceva il Gloria. E noi? La teniamo spesso in mano la nostra corona? Il Papa continua ad essere una autorevole eco di questa raccomandazione materna: «Il Rosario è al tempo stesso una preghiera semplice, ma teologicamente ricca di richiami biblici, per questo i cristiani devono prediligerla e recitarla con frequenza e con fervore, ben consapevoli della sua autentica «indole evangelica» di cui parla Paolo VI nella Esortazione Apostolica sul culto della Beata Vergine. Nel Rosario noi meditiamo sui principali eventi salvifici che si sono compiuti in Cristo, dalla concezione verginale sino ai momenti culminanti della Pasqua e della glorificazione della Madre di Dio. Questa preghiera è una lode e una implorazione continua a Maria Santissima, perché interceda per noi, poveri peccatori, in ogni istante della nostra giornata, fino all'ora della nostra morte. Voglio perciò esortarvi a riscoprire e a valorizzare sempre più il santo Rosario come preghiera personale e familiare, rivolta a Colei che è Madre dei singoli fedeli e Madre della Chiesa».
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Recitiamo il Rosario senza fretta, senza guardare l'orologio, col cuore, e offriamolo a Maria in segno di amore e di conversione.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
23. I veggenti e l'amore al Papa
«Un giorno due sacerdoti raccomandarono ai tre piccoli di pregare per il Santo Padre. Giacinta volle sapere da loro chi fosse il Santo Padre e per quale ragione avesse bisogno delle loro preghiere. Quelli risposero volentieri a tutte le sue domande. Da quel momento divennero tutti e tre tanto devoti del Papa che, facendo l'offerta a Gesù del loro sacrifici, non dimenticavano mai di aggiungere «è per il Santo Padre». Presero poi l'abitudine di recitare alla fine del Rosario tre Ave Maria per il Santo Padre e Giacinta ripeteva spesso: «Oh quanto vorrei vedere il Santo Padre! Viene qui tanta gente e lui non viene mai...!». Qualcuno disse loro che forse Lucia sarebbe stata chiamata a Roma per essere esaminata dal Papa. Non potevano darle gioia più grande né potevano soffrire di più i cuginetti che dicevano con le lacrime agli occhi: «Beata te! Noi non andremo... ma offriremo per lui questo sacrificio!».
Una volta, mentre nella grotta del monte dicevano le preghiere dell'Angelo, Giacinta balza in piedi e chiama la cugina: «Guarda!... Non vedi tante strade, tanti sentieri e tanti campi pieni di gente che piange per la fame e non ha niente da mangiare?... E il Santo Padre in una chiesa davanti all'Immacolato Cuore di Maria a pregare? E tanta gente in preghiera insieme a lui?».
Poi domandava se poteva dire di aver visto il Santo Padre, ma Lucia la dissuadeva perché se no si sarebbe potuto capire parte del segreto. Dice Lucia: «Quando ci misero in prigione, a Giacinta quel che costava di più era il distacco dai genitori. «Non piangere, diceva Francesco, offriamo tutto a Gesù per la conversione del peccatori». E alzando gli occhi e le manine al Cielo, fece lui l'offerta: « O Gesù, è per vostro amore e per la conversione dei peccatori». E Giacinta aggiunse: «E anche per il Santo Padre e in riparazione del peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria».
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ci fa amare col suo amore di predilezione il Papa, il dolce Cristo in terra.
I piccoli di Fatima avevano capito che l'amore al Papa è amore a Cristo e l'hanno sempre amato intensamente e i Papi hanno sempre amato e sostenuto il Messaggio di Fatima. Eccone alcuni esempi. Pio XII: «Continuino i sacerdoti a lavorare col maggiore entusiasmo nel propagare il culto di Nostra Signora del Rosario di Fatima» e fu così devoto da meritare di vedere varie volte il meraviglioso fenomeno del sole che ebbe luogo a Fatima. Giovanni XXIII continuò a elargire i suoi favori al Santuario di Fatima: «Il fiore più bello del rosario della Cova da Iria è la devozione al Cuore Immacolato di Maria per la conversione del peccatori». Approva e benedice il «Pellegrinaggio delle Meraviglie» come fu chiamato il percorso della Madonna Pellegrina di Fatima per tutta l'Italia, nel 1959. Rivolge un fervido radiomessaggio al Portogallo per l'inaugurazione del monumento a Cristo Re in Almada. Parla con affetto, nelle udienze, della sua visita a Fatima quando era cardinale, e della sua devozione al Cuore di Maria. A lui fu portata dal Vescovo di Leiria la busta scritta da Lucia, contenente il «segreto di Fatima» scritto in portoghese. Il Papa la aprì e lesse. Poi disse che aveva compreso tutto il testo. Egli stesso rimise il «segreto» in un'altra busta, la sigillò e la mandò in archivio.
Paolo VI nel primo giorno di Pontificato accennò alla «Vergine Maria che ha innalzato l'Altare di Fatima» e mandò al Santuario la croce pettorale del suo predecessore che ne aveva fatto un legato a Fatima. Ma l'avvenimento più importante fu il suo pellegrinaggio a Fatima nel 1967. In quell'occasione disse: «Esortiamo tutti i figli della Chiesa a rinnovare personalmente la propria consacrazione al Cuore Immacolato di Maria e ad attuare questo nobilissimo atto di culto con una vita sempre più conforme alla volontà divina e con uno spirito di servizio filiale e di devota imitazione della celeste Regina... è tanto grande il nostro desiderio di onorare la SS. Vergine, Madre del Cristo e perciò Madre di Dio e Madre nostra, tanto grande è la nostra fiducia nella sua benevolenza verso la santa Chiesa e la nostra missione Apostolica e tanto grande è il nostro bisogno della sua intercessione presso Cristo».
Giovanni Paolo II andò in pellegrinaggio a Fatima il 13 maggio 1982: «Vengo pellegrino con la corona del Rosario in mano, il nome di Maria sulle labbra e il cantico della misericordia nel cuore». Anche Lucia era là, raggiante, perché il Papa le aveva concesso una udienza di venti minuti. E a Fatima, incastonato nella corona della Vergine, si trova il proiettile che aveva ferito il Papa proprio un anno prima, un ex voto e un ringraziamento perenne per tanta protezione.
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio La nostra preghiera, i nostri sacrifici di oggi siano offerti per le intenzioni del Papa.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
24. Il piccolo Francesco
Nel 1919 Francesco si ammala di spagnola e così racconta Lucia: «Durante la malattia Francesco si mostrò sempre allegro e contento. Talvolta gli domandavo: «Francesco, soffri molto?". «Abbastanza, ma non fa niente. Soffro per consolare il Signore e poi, fra poco, vado in Cielo!». «Lassù non ti dimenticare di chiedere alla Madonna che porti là presto anche me». «Questo non lo chiedo. Tu sai bene che non ti vuole ancora lassù». Alcuni giorni prima di morire mi disse: «Senti, sto molto male. Ormai mi rimane poco per andare in Cielo». «Allora bada bene: non ti dimenticare di pregare molto per i peccatori, per il Santo Padre, per me e per Giacinta». «Sì, io pregherò, ma vedi, queste cose dille piuttosto a Giacinta perché ho paura di dimenticarmene quando vedrò il Signore! E poi, io voglio piuttosto consolarlo».
Chiese a Lucia di aiutarlo a ricordare i peccati che aveva commesso, per confessarsi e fare la comunione prima di morire. «Oggi sono felice perché ho Gesù nascosto nel mio cuore». Negli ultimi momenti non riusciva più a pregare e chiese a Lucia e a Giacinta di recitare il Rosario accanto al suo letto. «Francesco, ciao! Arrivederci in Cielo». E intanto dice Lucia, le lacrime scendevano dai nostri occhi. «Addio, in Cielo», rispose Francesco.
E il Cielo si avvicinava. Volò lassù il 4 aprile 1919 alle ore 22, nelle braccia della Mamma celeste. Il rimpianto è indescrivibile. è una specie di spina acuta che punge il cuore nonostante gli anni! è il ricordo del passato che echeggia sempre nell'eternità. Il suo volto si illuminò di un sorriso angelico e senza agonia, senza contrazione, senza un gemito, si addormentò dolcemente».
Morire sorridendo è uno del privilegi dei prediletti di Maria.
Francesco non aveva ancora undici anni.
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ci assicura la sua presenza materna nell'ora della morte come Ella ci ha promesso.
Dice ancora Lucia: «Francesco era sempre sorridente, sempre amabile e condiscendente, giocava con tutti i bambini, senza distinzioni. Non rimproverava nessuno. Soltanto certe volte si ritirava quando si accorgeva che qualcosa non andava bene. Se gli chiedevano perché se ne andasse, rispondeva: «perché voi non siete buoni!». Oppure: «perché non voglio più giocare». Durante la malattia i bambini entravano e uscivano dalla sua stanza con maggiore libertà, gli parlavano dalla finestra, gli chiedevano se stesse meglio, ecc. Davanti agli adulti che lo visitavano si teneva in silenzio e rispondeva con poche parole a quanto gli chiedevano. Le persone che lo visitavano, tanto del paese quanto di fuori si sedevano vicino al su letto e dicevano: «Ci si sente bene qui! Sembra di sentire qui quel che si sente entrando in chiesa». La sola vista di Francesco faceva elevare il pensiero alla Madre di Dio.
Un bambino che ha saputo essere fedele fino in fondo alle esigenze di Dio, un bambino che ha preso sul serio le richieste di Maria, un bambino che ha vissuto per consolare Dio, non per essere consolato, un bambino che ha saputo morire sorridendo perché non ha dimenticato mai che la Madonna gli era accanto e gli offriva il suo Cuore: ecco chi era Francesco... e i misteri nascosti in lui solo Dio li conosce!
Lucia ha potuto riferirci solo qualcosa, solo quello che era riuscita a cogliere lei stessa ancora bambina, e non è poco, perché è dai suoi ricordi che emerge l'immagine più nitida di Francesco. Ma tutti quelli che lo hanno incontrato hanno sottolineato il fatto che «alla sua presenza ci si sentiva bene» e questo perché? Perché quel piccolo cuore era un tabernacolo vivente di Dio, il giardino puro della Vergine Maria. E il suo desiderio di Cielo lo ha portato in Cielo, gli ha fatto vivere il Cielo anche quaggiù, pur in mezzo alle sofferenze e al dolore, sempre accolte con amore, per consolare Dio e per riparare il Cuore di Maria.
Guardiamo anche noi, stupiti e commossi, a questo bambino che è grande non perché ha visto la Vergine, ma perché ha fatto posto nel suo cuore a quel che lei ha detto e ha vissuto per farla felice, per dirle di sì fino in fondo, con la semplicità e la generosità del santi.
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Accettiamo con pazienza le sofferenze della vita e, sull'esempio di Francesco, offriamole per le intenzioni di Maria e per il bene di coloro che in un modo o nell'altro Dio ci ha affidato.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno,
25. La piccola Giacinta
Nel poco tempo passato sulla terra dopo le apparizioni, Francesco e Giacinta, ma soprattutto Giacinta, ebbero insieme e separatamente diverse visioni. Alla fine dell'ottobre 1918 Francesco e Giacinta si ammalarono, quasi nello stesso tempo. Andando a far loro visita, Lucia trovò Giacinta piena di gioia. Gliene spiegò così la ragione: «La Madonna ci è venuta a trovare e ha detto che molto presto viene a prendere Francesco per portarlo in Cielo. E a me ha chiesto se volevo convertire ancora altri peccatori. Le ho detto di sì. Mi ha detto che sarei andata in un ospedale e che avrei sofferto molto; di soffrire per la conversione dei peccatori, in riparazione dei peccati contro il Cuore Immacolato di Maria e per amore di Gesù. Ho chiesto se tu saresti venuta con me. Mi ha detto di no. è questo che mi dispiace di più. Mi ha detto che in ospedale mi ci porterà mia madre e che poi resterò là da sola».
Durante la malattia Lucia l'andava sempre a trovare e conversavano a lungo sugli avvenimenti di cui erano stati protagonisti. Diceva Giacinta: «Ormai mi manca poco per andare in Cielo. Tu resti qui per dire che Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato di Maria... Vedi, sai? Nostro Signore è triste perché la Madonna ci ha detto di non offenderlo più, che era già molto offeso, ma nessuno ci fa caso e continuano a fare gli stessi peccati».
Alla fine del dicembre 1919 la Madonna comparve nuovamente a Giacinta che riferì la cosa a Lucia: «La Madonna mi ha detto che andrò a Lisbona, in un altro ospedale (nota: nel luglio 1919 Giacinta era stata portata all'ospedale di Vila Nova de Ourèm e vi era rimasta due mesi), che non rivedrò nè te nè i miei genitori, che dopo aver sofferto molto, morirò sola, ma che non devo avere paura, perché mi viene a prendere lei per portarmi in Cielo».
Trasportata a Lisbona, Giacinta rimase prima in un orfanotrofio poi fu portata in ospedale. Nel primo di questi Istituti fu assistita da Madre Godinho che prese nota, anche se non sempre letteralmente, delle sue ultime parole. La Madonna venne a prendere Giacinta il 20 febbraio 1920. Giacinta fu sepolta nel cimitero di Vila Nova de Ourèm. Nel 1935 i suoi resti incorrotti furono riportati a Fatima, vicino a quelli di Francesco. Sulla lapide, una semplice iscrizione diceva: «Qui riposano i resti mortali di Francesco e di Giacinta ai quali è apparsa la
Madonna». Più tardi, rispettivamente nel 1951 e 1952, le loro preziose spoglie furono portate nella cripta della Basilica di Fatima, dove si trovano tuttora.
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ben vissuta ci fa santi: i Veggenti ne sono prova luminosa.
Ecco alcune delle ultime parole di Giacinta. «Madrina mia, non vada in mezzo al lusso, fugga le ricchezze. Sia molto amica della santa povertà e del silenzio. Abbia molta carità anche con chi è cattivo. Non parli male di nessuno e fugga chi dice male. Abbia molta pazienza, perché la pazienza ci porta in Cielo. La mortificazione e i sacrifici sono molto graditi a Nostro Signore. La Confessione è un sacramento di misericordia: per questo bisogna avvicinarsi al confessionale con confidenza e gioia. Senza confessione non c'è salvezza. La Madre di Dio desidera molte anime vergini che si leghino a lei con il voto di castità. Per essere religiosa bisogna essere molto pura nell'anima e nel corpo. «E sai che vuol dire essere pura?», chiede Madre Godinho. «Lo so, lo so. Essere pura nel corpo vuol dire custodire la castità ed essere pura nell'anima vuol dire non fare peccati: non guardare ciò che non si deve vedere, non rubare, non mentire, dir sempre la verità, anche quando ci costa... Chi non adempie alle promesse che fa alla Madonna non avrà mai pace. I medici non hanno luce e scienza per curare bene gli ammalati perché non hanno amor di Dio».
«Chi ti ha insegnato tante cose?» chiede la Madre. «Fu la Madonna, ma alcune cose le penso io. Mi piace tanto pensare!... Se gli uomini sapessero ciò che è l'Eternità, farebbero di tutto per cambiar vita...».
Rimaniamo stupiti e commossi anche davanti alla testimonianza di vita di Giacinta: la Madonna era la sua Mamma e Maestra e le comunicava una sapienza superiore a quella della sua età perché era in filo diretto col Cielo! Rimaniamo in contemplazione del coraggio, della forza nella sofferenza, della perseveranza nell'offerta di questa bambina che è un modello per noi e la dimostrazione di cosa può operare Maria nel cuore di chi si affida a lei!
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Andiamo a far visita a chi soffre e offriamo la nostra compagnia, la nostra consolazione, il nostro affetto e la nostra preghiera.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
26. Lucia, Messaggera del Cuore Immacolato di Maria
Le parole che la Signora aveva rivolto a Lucia nella seconda apparizione indicavano chiaramente che lei oltre depositaria dei segreti rivelati dalla Madonna, restava sulla terra per compiere una determinata missione. Lucia doveva continuare ad essere la confidente della Madonna. Nel giugno del 1921, essa partì da Aljustrel per Oporto e fu ricevuta come alunna interna nel Collegio delle Suore Dorotee, a Vilar, alla periferia della città. Nell'ottobre del 1925 entra nell'Istituto di Santa Dorotea, mentre contemporaneamente è ammessa come postulante nel Convento di questa stessa Congregazione a Tuy, in Spagna, vicino alla frontiera portoghese. Il 2 ottobre 1926 è novizia. Il ciò che in altri sarebbe stato un difetto, in lei viene compensato dalle straordinarie doti naturali. Ella confessa più volte con tutta semplicità la propria incapacità e insufficienza arrivando a dire testualmente: "Neppure la calligrafia so fare come si deve". Le sue doti possono riassumersi così: chiarezza e precisione di concetti, sentimenti delicati e profondi, ricca immaginazione, buon senso artistico che conferisce eleganza e grazia alla narrazione, ironia delicata che non ferisce mai nessuno. I dialoghi sgorgano dal di dentro, come se gli interlocutori fossero presenti. Contempla i paesaggi come se li stesse godendo, sa descrivere il carattere dei cugini e di altri personaggi con tratti che rivelano un senso di penetrazione psicologica non comune. Infine si rende perfettamente conto delle sue divagazioni e sa far ritorno con grazia al punto di partenza.
Lucia sa dire ciò che vuole e lo dice come vuole. Ed è tale la sua padronanza interiore che riesce ad armonizzare le occupazioni delle faccende quotidiane più assorbenti con la redazione degli scritti, senza perdere il filo del discorso ben ordinato, né la logica delle sue riflessioni. E questo è possibile quando si possiede un grande equilibrio di spirito.
è certo, che se Dio ha presentato segni così evidenti per fare conoscere la sua presenza negli avvenimenti di Fatima, è intervenuto in modo speciale perché il suo Messaggio, trasmesso per mezzo della Vergine, fosse anche fedelmente tradotto dai veggenti scelti a questo scopo, analogamente a quanto diciamo sulla Chiesa: se Dio ha affidato alla sua Chiesa un messaggio di salvezza, non potrebbe non concederle anche un carisma speciale di verità, perché trasmetta agli uomini quel messaggio in modo infallibile.
Nelle Memorie, Lucia non ha avuto bisogno di fare altro che guardare verso il passato e ricordarlo. E lei stessa dice che «quelle cose si imprimono così profondamente nella nostra anima che non è facile dimenticarle». Perciò le sue Memorie sono soprattutto una i rilettura di cose incise per sempre nel suo intimo e lei, più che ricordare, rivive ciò che scrive trasformando tutto in una lettura interiore. Di questo siamo grati a Lucia che continua ad essere uno strumento docile nelle mani di Maria e siamo grati soprattutto alla Mamma Celeste che è venuta a portarci un messaggio così grande e così attuale, richiamandoci alla consacrazione a lei per la salvezza nostra e del mondo intero.
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Facciamo "memoria" di quanto Dio ha operato nella nostra vita, ringraziamolo e, mettendo nelle mani della Vergine, offriamogli il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno!
27.1 due pastorelli "Beati"
I fratellini Francesco e Giacinta Marto, due dei tre veggenti di Fatima, verranno presto proclamati Beati. Questo si farà nel corso della solenne celebrazione del Grande Giubileo, durante il quale il Santo Padre, insieme a tutti i Vescovi, rinnoverà pure la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria. La beatificazione sarà particolarmente importante perché Francesco e Giacinta, morti di "spagnola" nel 1919 e nel 1920 all'età di 11 e 10 anni, saranno i più giovani Beati non martiri della storia della Chiesa. Con il riconoscimento da parte del Papa che ha autorizzato la pubblicazione del decreto sul miracolo attribuito alla loro intercessione, è stato compiuto l'ultimo passo del lungo iter procedurale che conduce alla beatificazione.
La miracolata è una donna portoghese nata nel 1930, paraplegica dal 1946 e completamente paralizzata dopo due interventi chirurgici alla spina dorsale. La guarigione, scientificamente inspiegabile, ottenuta dopo intense preghiere ai due fratellini, avvenne in due tappe. Il 25 marzo 1987 la donna riuscì a sedersi e il 20 febbraio 1989 si mise improvvisamente a camminare fra la meraviglia di tutti. Il processo sul miracolo si svolse nella diocesi di Leiria Fatima nel 1997. Nel gennaio scorso (1999) la persona sanata fu visitata per due giorni all'istituto di Medicina Legale di Roma da tre clinici per accertare la definitiva guarigione. I cinque medici della consulta del dicastero vaticano, il 28 gennaio 1999 hanno emesso il verdetto di "guarigione scientificamente inspiegabile".
Questa causa di beatificazione è rimasta per decenni bloccata perché, secondo la dottrina tradizionale, si richiedeva che l'esercizio eroico delle virtù cristiane dovesse avvenire per un "periodo duraturo", il che escludeva che potessero essere presi in considerazione bambini e adolescenti che pure avessero vissuto in santità, ma per breve tempo.
Altro è il caso dei martiri delle persecuzioni o di quelli uccisi per difendere la virtù della purezza, come Santa Maria Goretti, uccisa a undici anni e nove mesi. Eccezionale fu la canonizzazione di San Domenico Savio, proclamato santo nonostante fosse morto a quindici anni non compiuti. Nel 1981 il dicastero per le cause dei santi dedicò una assemblea allo studio sulla possibilità dell'eroicità delle virtù da parte dei bambini. La risposta dei teologi, giuristi e pedagogisti fu affermativa. Francesco e Giacinta, dunque, vengono proposti come modelli di santità per come da bambini hanno sviluppato il loro spirito di fede nel Signore e messo in pratica quello che la Madonna aveva detto loro: pregare, il Rosario e sacrificarsi peri peccatori (Dall'Osservatore Romano).
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Inunacoiato di Maria ci fa strumenti della sua misericordia materna. L'intercessione di Francesco e Giacinta presso il Cuore Immacolato di Maria era molto potente già durante la loro breve vita e nel libro "Le meraviglie di Fatima" se ne riportano varie testimonianze. Eccone alcune. "Un soldato, piangendo come un bambino, si rivolgeva alle loro preghiere: aveva ricevuto l'ordine di andare al fronte e doveva lasciare la moglie gravemente ammalata con tre figlioletti. Egli chiedeva che la Madonna gli ottenesse o la guarigione della moglie o il contrordine di non partire. I bambini lo invitarono a dire insieme il Rosario e poi aggiunsero: "Non pianga più: la Madonna è tanto buona che certamente le farà la grazia". E da quel giorno recitavano, alla fine del Rosario, un'Ave Maria in più per il loro soldato.
Qualche mese dopo questi tornò, accompagnato dalla moglie e dai figlioletti che venivano a pregare i veggenti di ringraziare la Madonna perché aveva concesso loro tutte e due le grazie: egli, alla vigilia della partenza, fu colto da una forte febbre e, in conseguenza, rimandato a casa in licenza illimitata; la moglie poi, era guarita "per un vero miracolo della Madonna" diceva commosso quell'uomo.
Succede sempre così, quando si è uniti a Dio, quando si mette tutto nelle mani della Madonna. Anche noi conosciamo dei "santi" nella nostra vita, persone speciali che ci rendono il Cielo più vicino proprio perché vivono di Cielo! Ringraziamo Dio per questo dono, accorgiamoci che i santi non si trovano solo sugli altari, ma camminano con noi. E lodiamo il Signore, ringraziamo Maria che ha fatto di questi due bambini un esempio di amore e di donazione, un modello di consacrazione per tutti noi!
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Riconosciamo che la chiamata alla santità è per tutti e chiediamo a Maria, attraverso la consacrazione a Lei, di farci santi, per la gloria di Dio e la salvezza del mondo.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno,
PARTE QUARTA
IL GRANDE MESSAGGIO DI FATIMA E NOI
Messaggio di Fatima: "Bisogna che gli uomini si eméndino, che domandino perdono dei loro peccati! Non offendano più Nostro Signore, che è già troppo offeso".
La parola del Papa: "Oh, Cuore Immacolato! Aiutaci a vincere la minaccia del male, che così facilmente si radica nei cuori degli uomini d'oggi... Aiutaci con la potenza dello Spirito Santa a vincere ogni peccato... Nel tuo Cuore Immacolato si sveli per tutti la luce della speranza". Giovanni Paolo II
28. Il mio Cuore Immacolato trionferà
Non ne abbiamo dubbi: anche queste; parole di Maria diventeranno realtà, anzi, lo sono diventate già in molti cuori, in molte realtà che: splendono ora sotto nostri occhi,, proprio lì dove prima c'era solo buio, ribellione, peccato; E questo perché il piano di Dio sussiste sempre e i pensieri del suo cuore persistono per ogni generazione. Dio non cambia idea e se ha affidato a Maria il compito di richiamare tante anime alla conversione, vuol dire che proprio: attraverso questo accorato e materno richiamo le vuole riportare a sé. Il trionfo di Maria è sempre e solo il trionfo di Dio, di Colui che ha posto la sua gioia nel salvarci e nel saperci felici per sempre. A Santa Margherita il Sacro Cuore di Gesù aveva detto: "Io regnerò nonostante tutti i miei nemici". E così è stato, è, e sarà per il Cuore Immacolato di Maria.
Ma come regnerà questo Cuore? Regnerà con l'amore, con il perdono. E in chi regnerà? In tutti coloro che si consacreranno a lei, che le offriranno la propria vita totalmente, senza riserve, cori gioia, coscienti di riceverne un dono, di viverne il privilegio. La Madonna è l'esecùtrice particolaredel piano di Dio su di noi. Da sola non può far niente: noi possiamo dirle di no. Ma con noi tutto le è possibile; anche cambiarci il cuore, se glielo lasciamo fare, se glielo doniamo! Il Signore vuole renderci santi e immacolati nell'amore e a sua Madre ha affidato proprio questo compito: di farci tornare ad essere a sua immagine e somiglianza, di ripristinare in noi il Suo volto, perché il mondo ne possa essere attratto e salvato. Così Maria, quando ci consacriamo a lei, non fa altro che realizzare, portare a perfezione in noi il piano eterno d'amore di Dio. Inizia così; prima nel cuore di ogni anima consacrata e poi tutt'intorno, la preparazione dell'Era dello Spirito Santo, dell'Amore. "Gesù è venuto al mondo per mezzo di Maria e per mezzo di Maria deve regnare nel mondo. (...). Maria è lo splendido capolavoro dell'Altissimo che se ne è riservato la conoscenza e la proprietà. (...). La conoscenza e il Regno di Gesù Cristo nel mondo saranno la conseguenza obbligata della conoscenza e del Regno di Maria. La Madonna ha dato al mondo Gesù la prima volta; lei lo farà risplendere la seconda volta" (TVD 1.5.13).
Riflessione. La Consacrazione ai Cuore Immacolato di Maria è la via stabilita da Dio per far regnare Cristo nel mondo.
Il Cuore Immacolato di Maria trionferà innanzitutto nei suoi consacrati che sapranno vivere alla sua presenza e della sua presenza di grazia. Più anime si consacreranno a Maria e più regnerà Gesù, più sarà vissuta intensamente la consacrazione a Maria e più sarà profonda la conoscenza del Signore e il nostro amore per lui. Con la fedeltà alle pratiche della vera devozione otterrai che l'anima della Madonna si comunichi a te per glorificare il Signore: il suo spirito si sostituisca al tuo per rallegrarsi in Dio: "L'anima di Maria sia in ciascuno per esultare in Dio" (S. Ambrogio).
Un santo innamorato di Maria si è chiesto: «Quando verrà quel tempo fortunato nel quale Maria regnerà padrona e sovrana dei cuori per sottometterli pienamente all'influsso del suo grande e unico Gesù? Quando verrà il tempo in cui le anime respireranno Maria come i corpi respirano l'aria? Allora avverranno su questa terra cose meravigliose, perché lo Spirito Santo troverà la sua cara Sposa come stampata nelle anime e quindi scenderà in esse con l'abbondanza e la pienezza dei suoi doni, specialmente con la sua Sapienza, per operarvi meraviglie di grazia.
«Mio caro fratello, io mi chiedo quando questo tempo felice verrà. Sarà l'era di Maria nella quale molte anime elette che l'Altissimo susciterà alle sue richieste, si immergeranno con gioia nell'abisso del suo Cuore e diverranno copie viventi della Madonna per amare e glorificare Gesù. Prima, però, dovrà essere conosciuta e praticata la vera devozione: "Venga il regno di Maria, perché venga il tuo regno!". (...). Gesù Cristo è ancora molto debole in voi. Per la via immacolata di Maria si lavora ogni giorno, si lavora in luogo santo e si fatica poco. In Maria non vi è notte perché in lei non c'è mai stato né peccato né la minima ombra di colpa. Maria è il luogo santo, il santo dei santi, dove i santi sono formati e modellati" (TVD 217.218).
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Rileggendo le parole di Maria a Fatima sentiamo in esse il richiamo ad una conversione e ad una consacrazione totale a lei perché venga il suo regno e, attraverso il suo, il regno di Gesù, a cominciare dalla nostra vita, dalla nostra famiglia, dal nostro ambiente, fino a che il suo Cuore trionferà in ogni parte del mondo.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
29. Il Cuore Immacolato di Maria e l'era dello Spirito Santo
Nell'attuale emergenza i fondamenti teologici per la Consacrazione all'Immacolato Cuore di Maria sono incontestabili, subordinati e perfettamente rispondenti a quelli magistralmente esposti da Leone XIII nella Annum sacrum per la Consacrazione al Cuore di Gesù: A sollecitarne l'attuazione sospingevano le suppliche sempre più numerose dei fedeli e più ancora la crisi che tormentava l'umanità, sempre più grave e tale che senza una speciale grazia del cielo era ormai impossibile risolverla nella pace e nella verità, nella giustizia.e nella carità, capace di sanare tante rovine.
Sono queste ragioni più che sufficienti per giustificare un nuovo ricorso al Cielo per intercessione di Quella a cni il Signore ha 'affidato' la chiave dei suoi tesóri. Di fronte agli avvenimenti 'moderni gravi di incognite per il domani' una domanda angosciosa viene dal cuore di tutti: "Chi ci salvera' Non l'abilità dei politici, non l'eloquenza degli oratori, non l'oro dei banchieri e neppure la spada del soldati, ma Dio solo può salvarci e ci salverà se ricorreremo al Cuore Immacolato di Maria Madre nostra. Maria a Fatima ha, dichiarato che "essa soltanto può venirci in aiuto" intercedendo per noi presso la Divina Misericordia e quale pegno solenne disse:' "Il mio Cuore trionferà". A noi spetta, con la nostra generosa, risposta al suo Messaggio; cooperare al trionfo 'del suo Cuore Immacolato" (da Fonseca).
Perché tutto questo accada, perché possiamo vedere sempre dì più e sempre meglio i frutti del Messaggio di Fatima e scoprire quant'è grande la materna intercessione di Maria per noi, continuiamo a guardare alla vita dei tre pastorelli, al loro modo di pregare, di sacrificarsi, di essere fedeli alle parole della Vergine. Guardiamo a tutto ciò che hanno fatto, senza risparmiarsi, mettendosi interamente nelle mani della celeste Signora. A loro, che sono il modello di una vera consacrazione a Maria, affidiamoci anche noi perché, per la loro intercessione, ci ottengano la grazia di vivere secondo i desideri del Cuore Immacolato di Maria, l'unico Cuore che custodisce fedelmente il progetto di Dio per l'umanità. Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria comunica all'anima l'opera compiuta dallo Spirito Santo in Lei, nella sua vita terrena e gloriosa.
"La salvezza del mondo ebbe inizio per mezzo di Maria e per mezzo di Maria dovrà avere anche il suo compimento. Nella prima venuta di Gesù, Maria quasi non compare. Gli uomini, non ancora abbastanza istruiti e illuminati sulla persona di Gesù, avrebbero corso il pericolo di allontanarsi dalla verità con un attaccamento troppo forte e troppo grossolano a lei, a causa del meraviglioso fascino canferitole da Dio (...). Nella seconda venuta di Gesù, invece, Maria sarà conosciuta, sarà rivelata dallo Spirito Santo allo scopo di far conoscere, amare e servire Gesù per mezzo di lei. Lo Spirito Santo non avrà più motivo di nasconderla, come durante la sua vita e dopo la prima evangelizzazione. Infatti, negli ultimi tempi, Dio desidera rivelare e manifestare Maria, suo capolavoro (...) perché è il mezzo sicuro, la via diritta e immacolata per andare a Gesù e trovarlo in pienezza; per mezzo suo arrivano a possederlo i grandi santi chiamati a risplendere in santità.
«Chi trova Maria trova la vita, cioè Gesù che è via, verità e vita. Non la si trova, però, senza cercarla, non la si può cercare senza conoscerla, perché non si cerca e non si desidera ciò che non si conosce. Bisogna dunque che Maria sia più conosciuta che mai, per la conoscenza e la gloria della Trinità. Maria deve risplendere più che mai in questi ultimi tempi, in misericordia, potenza e grazia. In misericordia, per ricondurre e accogliere amorosamente i peccatori e i lontani che si convertiranno e ritorneranno alla Chiesa. In potenza, contro i nemici di Dio, in grazia per animare e sostenere i valorosi soldati e i fedeli servi di Gesù, zelanti nella diffusione del regno (...).
Dio vuole che la sua santa Madre sia più conosciuta, più amata, più onorata. E questo avverrà sicuramente se con la grazia e la luce dello Spirito Santo i suoi devoti si impegneranno nella pratica interiore e perfetta di questa devozione (la consacrazione). Allora vedranno chiaramente per quanto lo permette la fede, questa bella stella del mare e sotto la sua guida giungeranno in porto malgrado le tempeste e i pirati. Conosceranno la grandezza di questa Regina, si dedicheranno interamente al suo servizio come figli schiavi d'amore. Potranno sperimentare le sue dolcezze e la sua bontà materna, l'ameranno teneramente come figli di predilezione. Conosceranno allora la misericordia di cui ella è colma, la necessità del suo soccorso, ricorreranno in ogni cosa a lei come a loro avvocata e mediatrice presso Gesù. Essi sperimenteranno che Maria è la via più facile, più sicura, più breve, più perfetta per raggiungere Gesù. Si offriranno a lei anima e corpo senza alcuna riserva, per essere totalmente di Gesù". (TVD cfr. 47 159).
Ecco il programma, le promesse e la gioia che derivano dalla Consacrazione a Maria, così come lei stessa l'ha chiesta in tutte le apparizioni più importanti della storia.
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Recitiamo devotamente la preghiera di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
30. La consacrazione al Cuore Immacolato di Maria e la devozione a San Giuseppe
La Vergine aveva promesso ai tre pastorelli di Fatima dì apparire insieme alla Sacra Famiglia e così ha fatto nel mese di ottobre. I piccoli riferiscono di aver visto la Madonna con San Giuseppe e Gesù Bambino, vestito di rosso, segno dell'amore che nutre per noi. Anche questa visione rientra nella pedagogia di Maria che vuole mostrare al mondo il ruolo importante che San Giuseppe ha nel piano di Dio e nella formazione spirituale delle anime. Egli è stato il primo consacrato a Maria, ha vissuto in modo perfetto l'amore e lo ha comunicato dall'interno della Sacra Famiglia perché si irradiasse su tutte le famiglie e fosse il fondamento di un cammino interiore fatto di silenzio, di umiltà, di sacrificio, di dedizione ai disegni di Dio.
San Giuseppe perciò può essere la guida speciale della nostra consacrazione a Maria e può aiutarci ad entrare nel mistero della Famiglia di Nazaret dove si respira fede, speranza e carità.
"Nello stesso modo in cui ha realizzato la maternità di Maria, la Chiesa deve realizzare la paternità di Giuseppe, ritrovare le tracce dell'obbedienza di Gesù, accettare gli esercizi pratici scendendo a Nazaret, dove ci attende la semplicità divina. Perché non c'è alcun dubbio che Maria e Giuseppe insieme costituiscono il segreto di questa semplicità (...). La conversione, il distacco dal mondo falso del male e della menzogna è la specialità di Giuseppe, colui che ci fa "morire" alla follia del peccato.
La calma del cuore che obbedisce è quella di Maria, sottomessa al suo sposo. La perfetta fiducia nell'amore del Padre è vissuta per noi da Gesù. Accanto a Giuseppe si vivono con naturalezza quelle meraviglie indispensabili e impossibili per noi. Fin dai primi istanti delle apparizioni a Lourdes come a Fatima, si impara un'arte nuova nel fare il segno della croce e nel fare gesti di penitenza (...). Soltanto coloro che sono autorizzati da Giuseppe entrano nell'intimità della Sacra Famiglia: i pastori, i Magi, Simeone, Anna... Quelli di cui diffida, come gli indiscreti, i soldati di Erode che vogliono agire contro il suo Bambino, sono tenuti a distanza oppure non riescono a capire quel che di grande sta avvenendo» (cfr. Doze).
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria fa vivere all'anima il suo amore trinitario che si rivela pienamente nella Sacra Famiglia.
Chiediamo a San Giuseppe la grazia di introdurci nella sua Famiglia, di farcene assimilare lo stile di vita, di preparare il nostro cuore ad essere una offerta viva e generosa a Maria, e tramite lei, a Gesù. "Divenire figli di Giuseppe, cioè imitare ciò che fa il padre, è l'arte semplice di gestire la propria vita mentale scivolando fuori dai propri pensieri, dalle proprie parole interiori, dalle proprie impressioni, in modo tale che i possibili nemici spirituali non abbiano più vie di accesso" (cfr. Doze). Sentiamo profondamente il richiamo che ci viene da Fatima: l'invito alla Consacrazione non solo dei singoli, ma delle famiglie. La famiglia è in crisi, è attaccata dall'interno e dall'esterno da tanti mali. Dio vuole salvarla attraverso la Famiglia di Nazaret! Anche per questo i pastorelli hanno avuto questa visione, perché pure noi potessimo guardare a quel nucleo santo per attirare la benedizione e la santità nelle nostre famiglie. Nell'era dello Spirito Santo rivolgiamoci con fiducia a San Giuseppe perché ci custodisca e ci protegga, aiutandoci a vivere lo spirito di Nazaret nell'amore e nella donazione a Dio e nell'offerta di noi stessi a Maria.
Fra le tante preghiere rivolte a San Giuseppe, ne scegliamo adesso una e ci soffermiamo a meditarla col cuore. "San Giuseppe, uomo della gioia, fa' che il nostro cuore sia sempre fisso là dove è la vera gioia. San Giuseppe, che con gioia hai accolto Cristo, insegnaci a vedere la sua presenza in ogni fratello. San Giuseppe, che hai vissuto nella letizia della famiglia di Nazaret, aiuta le nostre famiglie a crescere nella serenità, nel dialogo e nella pace. San Giuseppe, che hai eseguito con gioia il tuo lavoro, aiutaci a fare del nostro lavoro una offerta gradita a Dio per il bene dei fratelli. San Giuseppe, che hai accolto sempre con fiducia i piani di Dio, aiutaci ad accettare sempre con gioia la Sua volontà. San Giuseppe, che hai dedicato a Maria la tua vita, il tuo cuore e tutto te stesso, insegnaci a vivere la nostra consacrazione a Maria con gratitudine e dedizione. Amen".
Preghiera allo Spirito Santo O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell'anima nostra l'amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell'anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il Messaggio Mettiamoci in ascolto di San Giuseppe perché ci riveli come si fa a vivere con Maria, in Maria, per Maria.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
31. Diamo ascolto al Cuore Immacolato di Maria
Nelle sue Memorie Lucia descrive la richiesta avuta in una apparizione, dei cinque sabati da dedicare al Cuore Immacolato di Maria. Di questo abbiamo già parlato in uno dei capitoli precedenti.
In questo momento, alla fine di questo mese mariano, vogliamo ripensare a tutte le parole che la Vergine ha detto a Fatima e vogliamo prendere un impegno: vogliamo darle ascolto! Non basta leggere, non basta commuoversi di fronte al racconto delle apparizioni, non basta dedicare alla riflessione qualche momento della giornata. è venuto il momento di prendere la decisione, ferma e personale, di mettere in pratica quel che Maria ci chiede. Non lo fa di certo per lei, ma quel che ci domanda è solo per il nostro bene! E il nostro bene le sta a cuore più di quanto lo stia a noi!
Maria ci vuole tutti salvi e non ci vuole salvi da soli. Ci affida il mondo intero! Come possiamo rimanere indifferenti di fronte alla sua preoccupazione e al suo amore che la spinge a farci grandi promesse proprio perché noi l'ascoltiamo con più prontezza e fiducia? Iniziamo a vivere la nostra consacrazione, a viverla fino in fondo. Non rimandiamo più a domani, ad un altro momento, non diciamo che abbiamo altre cose da fare o a cui pensare: ne va di mezzo la nostra salvezza e quella dei nostri fratelli. La Madonna aspetta una risposta pronta e generosa.
Riprendiamo la via dei Sacramenti. Non c'è mezzo migliore per purificarci e vivere nella grazia di Dio. Confessiamoci più spesso, andiamo a ricevere più spesso Gesù Eucarestia, coltiviamo e alimentiamo un più intenso amore a questi sacramenti che hanno il potere di cambiare la nostra vita e lasciano a Maria la via aperta per operare miracoli di grazia in noi. Riscopriamo il ruolo fondamentale della preghiera, specialmente del Rosario recitato tutti i giorni e possibilmente in famiglia: riserviamo ad esso una parte importante della nostra giornata, non releghiamolo mai in ritagli trovati a fatica, magari quando la stanchezza e il sonno ci impediscono di offrire le primizie di ciò che abbiamo e di ciò che siamo.
Viviamo nello spinto di riparazione e di offerta, secondo il progetto di Maria che vuole che i suoi figli siano tutti salvi. Riscopriamo il valore e i fondamenti della nostra consacrazione a Lei, rimeditiamo i messaggi lasciati nelle varie apparizioni riconosciute dalla Chiesa, facciamoci anche noi messaggeri di Maria facendone conoscere i desideri e le promesse: questa è una delle chiavi che ci aprono alla felicità, non solo in Cielo, ma anche fin d'ora, qui sulla terra.
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ha il suo grande apostolo in Giovanni Paolo II: ascoltiamolo!
Per concludere questo mese mariano, riflettiamo su una delle pagine del Trattato della Vera devozione di San Luigi Maria Grignion di Montfort e proponiamoci di leggerlo tutto appena ne abbiamo la possibilità perché in queste pagine si nasconde un grande tesoro: viene tracciata la via per vivere intensamente lo spirito della Consacrazione a Gesù per mezzo di Maria. "Mio Gesù, per ottenere dalla tua misericordia una vera devozione alla tua santa Madre e poterla diffondere su tutta la terra, fa' che io ti ami ardentemente. Accogli la preghiera di fuoco che ti rivolgo con Sant'Agostino e i tuoi veri amici: "Tu sei il Cristo, il mio padre santo, il mio Dio pieno di misericordia, il mio grande re, il mio pastore buono, il mio unico maestro, il mio potente soccorso, il mio amato bellissimo, il mio pane vivo, il mio sacerdote in eterno, la mia guida alla patria, la mia vera luce, la mia dolcezza santa, la mia strada diritta, la mia sapienza chiarissima, la mia semplicità piena di purezza, la mia concordia piena di pace, la mia sicurissima protezione, la mia eccellente eredità, la mia salvezza nei secoli".
Gesù Cristo, mio amabile Signore! Perché nella mia vita ho amato, perché ho bramato altra cosa fuori di te, Gesù, mio Dio?
Quando non pensavo a te dov'ero? Desidéri miei tutti diventate di fuoco e confluite sul mio Signore Gesù: affrettatevi verso il vostro traguardo: cercate davvero colui che cercate. O Gesù, ogni mio palpito ti ami, trovi in te la sua gioia e la sua ammirazione. Dio del mio cuore e mia eredità, Cristo Gesù, scompaia dentro di me il mio cuore e sii tu a vivere in me; si accenda nel mio spirito la fiamma del tuo amore e divampi in un incendio di amore divino. Arda per sempre sull'altare del mio cuore, bruci il mio essere più intimo, consumi gli abissi della mia anima; nel giorno della mia morte che io ti compaia interamente consumato dal tuo amore. Così sia.
«Ho trascritto questa splendida preghiera di Sant'Agostino perché si potrebbe ripeterla ogni giorno per implorare l'amore a Gesù, l'amore che cerchiamo nella divina Maria» (TVD 67). Preghiera allo Spirito Santo
Per vivere il Messaggio Facciamo o rinnoviamo la nostra Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria impegnandoci a vivere e a far conoscere il valore di una vita interamente donata a lei perché si realizzino pienamente in ogni uomo i disegni di amore di Dio.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo regno.
PREGHIERE DI CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
CONSACRAZIONE DEL MONDO AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
«Sotto la Tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio»
O Madre degli uomini e dei popoli, Tu che conosci tutte le loro sofferenze e le loro speranze, Tu che senti maternamente tutte le lotte tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre, che scuotono il mondo contemporaneo, accogli il nostro grido che, mossi dallo Spirito Santo, rivolgiamo direttamente al Tuo Cuore: abbraccia, con amore di Madre e di Serva del Signore, questo nostro mondo umano, che Ti affidiamo e consacriamo, pieni di inquietudine per la sorte terrena ed eterna degli uomini e dei popoli.
In modo speciale Ti affidiamo e consacriamo quegli uomini e quelle nazioni, che di questo affidamento e di questa consacrazione hanno particolarmente bisogno.
«Sotto la Tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio! Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova!».
Madre della Chiesa! Illumina il Popolo di Dio sulle vie della fede, della speranza e della carità. Illumina specialmente quei popoli di cui Tu stessa aspetti la nostra consacrazione e il nostro affidamento. Aiutaci a vivere nella verità della consacrazione di Cristo per l'intera famiglia umana del mondo contemporaneo.
AffidandoTi, o Madre, il mondo, tutti gli uomini e tutti i popoli, Ti affidiamo anche la stessa consacrazione del mondo, mettendola nel Tuo Cuore materno.
Oh, Cuore Immacolato! Aiutaci a vincere la minaccia del male, che così facilmente si radica nei cuori degli uomini d'oggi e che nei suoi effetti incommensurabili già grava sulla vita presente e sembra chiudere le vie verso il futuro.
Dalla fame e dalla guerra, liberaci!
Dalla guerra nucleare, da un'autodistruzione incalcolabile, da ogni genere di guerra, liberaci!
Dai peccati contro la vita dell'uomo sin dai suoi albori, liberaci!
Dall'odio e dall'avvilimento della dignità dei figli di Dio, liberaci!
Da ogni genere di ingiustizia nella vita sociale, nazionale e internazionale, liberaci!
Dalla facilità di calpestare i comandamenti di Dio, liberaci!
Dal tentativo di offuscare nei cuori umani la verità stessa di Dio, liberaci!
Dallo smarrimento della coscienza del bene e del male, liberaci!
Dai peccati contro lo Spirito Santo, liberaci, liberaci!
Giovanni Paolo II
O VERGINE IMMACOLATA
O Vergine Immacolata,
Regina del cielo e della terra, io so di essere indegno di avvicinarmi a Te.
Ma poiché ti amo tanto, oso supplicarti di essere così buona da volermi dire chi sei Tu. Desidero conoscerti sempre più, per poterti amare senza limiti.
Desidero rivelare a tutti chi sei Tu, affinchè un numero sempre maggiore di anime ti conosca sempre più perfettamente, ti ami sempre più ardentemente e Tu possa divenire al più presto la Regina di tutti i cuori che battono e batteranno su questa terra.
O Vergine Immacolata, ti supplico che tutti gli uomini ti riconoscano per Madre e che tutti, per te, si sentano figli di Dio e si amino come fratelli.
Concedimi, o Vergine Immacolata, che io ti lodi con tutte le mie forze, che io viva soltanto per Te e per Te lavori, soffra, mi consumi, muoia.
Concedimi di adoperarmi per la tua maggior gloria. Che io possa darti tanta gioia.
Fa' che altri ti glorifichino più di me, affinchè in nobile emulazione la tua gloria aumenti sempre più, come desidera Colui che ti ha elevata al di sopra di tutte le creature. Amen.
San Massimiliano M.Kolbe