Ingiusto: tutti i vescovi cileni dimissionari – Nessun caso individuale sarà investigato

Tutti i vescovi cileni hanno consegnato le loro dimissioni scritte a papa Francesco il 17 maggio.

Sono stati in Vaticano nei giorni scorsi per incontrare Francesco e parlare dei presunti abusi omosessuali in Cile, che sono stati enormemente ingranditi. Le accuse standard contro i vescovi sono che "li hanno zittiti" anche se non sono state apportate prove in merito.

Papa Francesco accetterà solo le dimissioni dei vescovi che lui o l'oligarchia dei media considerano loro nemici.

Il principale accusatore dei vescovi, che è spinto con molta forza dai media di potere, è un certo Juan Carlos Cruz, cittadino naturalizzato statunitense e grande sostenitore di Hillary Clinton che nel luglio 2017 ha postato su Twitter una foto che lo mostrava impegnato in una campagna per gli pseudo-matrimoni gay.

Arrendersi alle pressioni provenienti da quei circoli incoraggerà ulteriormente la lobby omosessuale.

Inoltre, la procedura del Vaticano è ingiusta. Nessuna legge giusta può supportare una responsabilità collettiva o una punizione collettiva. Se esistono accuse credibili, il caso individuale va investigato e le prove vanno presentate.

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