In attesa che Gesù risorga – Danilo Quinto – 11 aprile 2020

Rompo il silenzio del Sabato Santo (chiedo a Gesù di perdonarmi) perchè sento due esigenze.

La prima corrisponde all’urgenza e al dovere di avvertire i lettori di essere molto prudenti in questi giorni e soprattutto da martedì 14 aprile in poi.

A mio parere, infatti, l'elenco delle aperture previste da quella data (basta scorrerlo) è molto vasto e comporterà inevitabilmente la diffusione del virus, che ha fatto anche oggi oltre 600 morti (numero superiore a quello di ieri). Ci stiamo avvicinando velocemente al numero di 20.000 morti. Una strage.

Un numero del tutto sottostimato, perchè a questo numero bisogna aggiungere il numero di coloro che sono morti per "polmoniti definite anomale", riscontrate sin dal mese di novembre scorso in base alle dichiarazioni di moltissimi medici di base e il numero delle persone morte lasciate sole nelle loro case e di quelle lasciate morire nelle residenze per anziani. Un abominio, di cui l’intero Paese si deve sentire corresponsabile.

Purtroppo, questa decisione del Governo - di far credere che ci sia una continuazione dell'isolamento fino al 3 maggio - è un altro (non sarà certamente e purtroppo l'ultimo) errore commesso nel corso di questi mesi.

Invece di protestare per le dichiarazioni inaudite di Giuseppe Conte di ieri, l'opposizione dovrebbe stilare un elenco delle gravissime omissioni e colpe di cui questo Governo è imputabile nella gestione di questa crisi, per proporre una Commissione Parlamentare d'Inchiesta, cosa che chiedo da un mese a questa parte.

Non servirà questa richiesta? Non credo. Bisogna sempre agire nella verità e ci sono troppi elementi che portano a ritenere che, in base ad un giudizio obiettivo, le responsabilità di quanto avvenuto siano enormi.


Questo si dovrebbe fare in un Paese serio, ma l'Italia - lo sappiamo - non lo è, sia nel suo ceto dirigente, sia nel suo ceto intellettuale (che è azzerato da qualche decennio, perchè le persone veramente LIBERE si contano sulle dita di una mano) sia nel suo popolo, che purtroppo loda, almeno questo dicono i sondaggi, la gestione della crisi da parte di Conte.

In questa situazione s'innesta il problema economico, con un Governo che ancora non ha versato un solo euro nelle tasche dei cittadini e delle imprese e, nel contempo, si è affidato all'Europa dei banchieri, dei burocrati e degli affaristi globalisti per risolvere la situazione, invece di pensare da sè: stampare moneta propria e/o buoni del tesoro senza interessi e/o un prestito nazionale volontario e/o aumentare il debito pubblico, per far fronte ai bisogni di milioni di persone ridotte al limite della sopravvivenza e alle centinaia di migliaia di piccole e medie imprese che chiuderanno, se non si interviene subito. Si rischia, così, una situazione ingestibile dal punto di vista sociale e foriera di chissà quali conseguenze.

Il Governo pensa, invece, a costituire una task force che deve pensare a come le persone si debbano organizzare, forse anche come agire e pensare.

Da questo punto di vista, non escludo che sia in Italia che altrove - a livello globale - ci siano gruppi di potere e sottopotere che vogliano utilizzare questa situazione di crisi per "marchiare", "mettere il timbro" ai singoli individui. Mi riferisco ai controlli di carattere tecnologico che vengano ventilati e alle mappature della popolazione ed anche a test che si vorrebbe fare a tappeto o a campionatura che non sono stati ancora validati e che, se pur validati, conterrebbero una percentuale non irrilevante di inaffidabilità.

Il “marchio” – è vero – fa venire in mente l’Apocalisse, a chi ha fede. E chi ha fede non può non leggere quello che sta avvenendo in una prospettiva escatologica. I segni ci sono tutti, per chi li vuole vedere, compreso il Crocifisso che ieri cade, tenuto in processione dal vescovo di Chieti, mons. Forte, uno dei massimi discepoli del modernista cardinale Kasper.

Ci sono moltissimi altri “segni”, primo fra tutti il fatto che Gesù si sia sottratto alla celebrazione di Sante Messe nella maggior parte sacrileghe e dalla distribuzione del Suo corpo sulla mano, com’era stato imposto dalla Cei. E’ una sottrazione che apparentemente è stata operata dagli uomini. In realtà – come tutto e mi permetto di farvi riflettere su questo punto – è stata permessa da Dio.

Fino a quando? Non si può escludere che così come operano nel campo umano, i potentati delle tenebre – a maggior ragione – vogliano impossessarsi definitivamente della dimensione soprannaturale, usandola come loro meglio credono ed avvalendosi dei mezzi di comunicazione legati ad internet, che sono stati pensati e vengono gestiti e usati in modo diabolico. C’è qualcuno (un gruppo di potere), probabilmente, che ritiene che le chiese non servano più per avvicinare fisicamente e spiritualmente a Dio, ma possano essere usate come dormitori per i senza tetto, come rifugio per i migranti o come mense o come centri culturali. D’altra parte, questo non avviene già, in molti casi?

Ho riflettuto molto prima di scrivere quello che sto per scrivere e che corrisponde alla seconda esigenza.

Sono convinto che pochissime siano nella gerarchia ecclesiastica le persone capaci di comprendere profondamente che quello che stiamo vivendo sia una punizione, un castigo di Dio.

Tra queste persone, vi è sicuramente Benedetto XVI, anche solo dal punto di vista teologico.


Nei miei libri sono stato spesso critico nei suoi confronti – soprattutto relativamente alle sue aperture sull’ecumenismo - ma devo riconoscerGli il merito di aver marcato l’intero suo pontificato sulla distinzione tra bene e male e di aver combattuto la nozione di relativismo con grande convinzione e forza intellettuale.

Ritengo che Benedetto XVI sia l’unica persona che abbia l’autorevolezza e l’autorità – è ancora Papa! - di rivolgere una potente preghiera pubblica a Dio, come facevano i grandi Papi dei secoli passati (la preghiera privata, che di certo sta rivolgendo a Dio, non basta!) perchè mitighi questo castigo nei confronti di un’umanità che ha peccato e che ha bisogno di convertirsi.

Il castigo che stiamo vivendo non si mitigherà se questo non dovesse avvenire. Periremo tutti.

Da questo piccolo luogo, mi permetto umilmente di rivolgere a Benedetto XVI quest’appello. D’intervenire. Superando gli ostacoli che qualcuno gli potrebbe opporre e confidando nell’attesa di una sua parola, che forse tanti si aspettano.

Lo supplico di guardare con compassione ai fedeli smarriti - soprattutto da discorsi che nulla hanno a che fare con la dimensione escatologica che stiamo vivendo - e di chiedere a Dio pietà dei nostri peccati. Chiedo a chi condivide quest’appello di scrivergli e di scriverlo qui. Prima che sia troppo tardi.

Spero e prego perchè nel giorno della Sua Pasqua, il Signore voglia illuminare i Suoi servi fedeli.
N.S.dellaGuardia
Condivido e sottoscrivo.
Unico appunto, papa Benedetto non può fare alcun proclama o preghiera pubblica, se prima non viene liberato dalla prigione in cui è stato rinchiuso.
E dai secondini che lo sorvegliano, in nome e per conto dei Principati e delle Potestà che ora governano nel mondo.
mjj75
Parole Sagge. Condivido pienamente.
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7
😊
Ratti PierMarco
Sia Lodato Gesù Cristo. .Alleluia Cristo è Risorto!!
.Buongiorno, mi scusi sono un semplice fedele che vuole semplicemente porgere una domanda ..: Ma non potrebbe il S.Padre Benedetto XVI consacrare la Russia con i suoi pochi cardinali fedeli, come richiesto dalla S.Vergine a Fatima, senza essere sotto i riflettori e sotto lo sguardo di questa falsa chiesa che sicuramente non approverà? La ringrazio …Altro
Sia Lodato Gesù Cristo. .Alleluia Cristo è Risorto!!
.Buongiorno, mi scusi sono un semplice fedele che vuole semplicemente porgere una domanda ..: Ma non potrebbe il S.Padre Benedetto XVI consacrare la Russia con i suoi pochi cardinali fedeli, come richiesto dalla S.Vergine a Fatima, senza essere sotto i riflettori e sotto lo sguardo di questa falsa chiesa che sicuramente non approverà? La ringrazio anticipatamente e che Dio Benedica il Suo operato.Auguro inoltre un sincero augurio di una Buona e Santa Pasqua
Danilo Quinto
Buongiorno, PierMarco. Sarebbe più efficace, agli occhi di Dio, un suo intervento pubblico, una "preghiera potente" che chieda perdono e annunci penitenza. Di certo, ottemperare dopo oltre cent'anni, all'ordine ricevuto dalla Santa Vergine Maria sarebbe decisivo. Santa Pasqua anche a lei.