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Il Vaticano promuove l'apostasia e una religione globale

Miles Christi - 18/05/2020

Progetto della Abrahamic Family House ad Abu Dhabi

"In comunione con papa Francesco, la Conferenza episcopale argentina sostiene e vi invita cordialmente ad unirvi ai dirigenti e alle comunità religiose presenti nel nostro paese, alla preghiera per l'umanità che si terrà il 14 maggio."

Questa è una traduzione automatica. Se capisci lo spagnolo, ti consiglio di leggere l'articolo originale, con le sue 47 note:

El Vaticano promueve la apostasía y una religión global

Così si legge il comunicato della Conferenza episcopale argentina del 5 maggio sull'invito di Francesco a unirsi alla proposta dell'Alto Comitato per la Fraternità umana di dedicare quel giorno alla preghiera e al digiuno, affinché Dio possa un termine per la "pandemia" che presumibilmente affligge l'umanità. La dichiarazione cita il messaggio di Francisco:

"Ho accettato la proposta dell'Alto Comitato per la Fraternità umana in modo che il prossimo 14 maggio, i credenti di tutte le religioni si uniranno spiritualmente in una giornata di preghiera, digiuno e opere di carità per implorare Dio per aiutare l'umanità a superare il pandemia di coronavirus."

Nel dire che "accetta" la proposta dell '"Alto Comitato", Bergoglio ci prende in giro. Spieghiamo. Che cos'è questo "Alto Comitato"? È un'organizzazione formata nell'agosto 2019, su richiesta di Francisco e del grande imam Ahmed Al-Tayeb, per promuovere gli obiettivi contenuti nel documento sulla Fratellanza umana per la pace nel mondo e la convivenza comune, firmato da entrambi nel febbraio 2019 ad Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, e presieduto dal cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.

La missione di questo "Comitato" è quella di attuare la nuova religione globale della "Fraternità umana" concepita da Bergoglio, che usa abilmente il Grande Imam come partner per fuorviare un po ', evitando che l'attenzione sia esclusivamente su lui e il Vaticano. E a proposito, cosa c'è di meglio di un membro della numerosa e ricca comunità islamica iniziare a reclutare "credenti" da altre "tradizioni religiose", e quindi dare suggerimenti di credibilità e legittimità al loro piano di religione globale.

In questo documento si può leggere: "Il pluralismo e la diversità di religione, colore, sesso, razza e linguaggio sono l'espressione di una saggia volontà divina, con la quale Dio ha creato gli esseri umani". Che non è solo falso, ma soprattutto eretico e blasfemo.

Poco tempo dopo, il 5 settembre, a Maputo, la capitale del Mozambico, in occasione di un incontro interreligioso, Francisco avrebbe ripetuto la stessa bestemmia:

“Grazie per essere presenti alle diverse confessioni religiose. Grazie per averti incoraggiato a vivere la sfida della pace e celebrarla insieme come famiglia oggi; Anche a coloro che, senza far parte di alcuna tradizione religiosa, partecipano. È per rendere l'esperienza che siamo tutti necessari, con le nostre differenze, ma necessaria. Le nostre differenze sono necessarie."

L’ "Alto Comitato" ha tenuto il suo primo incontro ufficiale a New York, nel settembre dello scorso anno. Cito il sito web dell'agenzia:

“Il 20 settembre 2019, i membri del Comitato Superiore per la Fraternità Umana hanno incontrato leader religiosi, politici e sociali per iniziare il nostro viaggio interreligioso verso un futuro più pacifico per tutti. Questa celebrazione della fratellanza umana si è concentrata sulla curiosità e sul dialogo come mezzo per promuovere l'accettazione e la tolleranza tra le persone di buona volontà con credenze, culture e tradizioni diverse. Questo evento è stato solo la prima celebrazione della fratellanza umana. Mentre il Comitato Superiore per la Fraternità Umana continua il suo lavoro per realizzare le aspirazioni del Documento sulla Fraternità Umana, eventi e attività futuri coinvolgeranno leader e pubblici aggiuntivi in tutto il mondo."

Vediamo ora cosa dice l '"Alto Comitato" -cioè Bergoglio, attraverso la sua pagina, il cardinale Ayuso- nella sua "Chiamata alla preghiera" del 2 maggio:

“Per raggiungere gli obiettivi del Documento della Fraternità Umana, il Comitato Supremo propone il prossimo giovedì 14 maggio come una giornata di preghiera e supplica per l'umanità. Il Comitato invita tutti i leader religiosi e le persone di tutto il mondo a rispondere a questo appello umanitario e a venire all'Onnipotente con una sola voce per preservare l'umanità, aiutarla a superare la pandemia e ripristinare sicurezza, stabilità, salute e sviluppo, per rendere il nostro mondo, dopo la fine di questa pandemia, più umano e fraterno che mai”.
Per quanto riguarda la sostanza, l'idea di base è la stessa di quella di Giovanni Paolo II quando chiamò i "Giorni interreligiosi di Assisi", cioè che tutte le "religioni", da sole, sono mezzi validi ed efficaci per rivolgersi a Dio, dal momento che lo "Spirito" lavora in loro.

Per illustrare questo, cito ciò che ha detto nel suo Pubblico Generale del 9 settembre 1998:

“Da questa apertura primordiale dell'uomo rispetto a Dio, nascono diverse religioni. Non di rado, nella sua origine troviamo i fondatori che hanno realizzato, con l'aiuto dello Spirito di Dio, un'esperienza religiosa più profonda. Questa esperienza, trasmessa ad altri, ha preso forma nelle dottrine, nei riti e nei precetti delle varie religioni. In tutte le esperienze religiose autentiche la manifestazione più caratteristica è la preghiera. Tenendo conto dell'apertura costitutiva dello spirito umano all'azione con cui Dio lo spinge a trascendere se stesso, possiamo affermare che ogni preghiera autentica è suscitata dallo Spirito Santo, che è misteriosamente presente nel cuore di ogni uomo. Alla Giornata mondiale di preghiera per la pace, il 27 ottobre 1986 ad Assisi, e in altre occasioni simili di grande intensità spirituale, abbiamo sperimentato una manifestazione eloquente di questa verità”.

Inutile dire che questo è puro modernismo, cioè gnosi panteistica ed evolutiva rivestita in un linguaggio "cristiano", nella vena di un Hegel, un Teilhard de Chardin o un Rahner. Dio risiede a priori nelle profondità della coscienza umana, in modo "trascendentale", e dall'esperienza mistica individuale che deriva da questa presenza divina, le varie religioni emergono, a posteriori, rese esplicite nelle "categorie" concettuali specifiche di ciascuna cultura, quelli che riflettono più o meno fedelmente quell'esperienza primordiale comune. Da qui la legittimità e la necessità delle diverse "tradizioni religiose". Sono tutti canali autentici per accedere alla "divinità" sottostante nella nostra psiche.

Come possiamo vedere, il piano di unificazione religiosa mondiale che Bergoglio si sforza di realizzare è iniziato 34 anni fa con Wojtyla, che è stato il primo papa conciliare a mettere in pratica su larga scala i falsi principi ecumenico-modernisti enunciati nei documenti sovversivi CVII.

Da allora, tutta la prassi e la “pastorale” ecumenico-interreligiosa del Vaticano guardano alla realizzazione di questo sforzo globalista. Bergoglio non è che l'ultimo anello di una catena ininterrotta di ecclesiastici modernisti impegnati nella realizzazione di questo obiettivo, ognuno dei quali si è avvalso della machiavellica e senza scrupoli del grande prestigio e dell'immensa autorità morale che il supremo pontificato conferisce loro.

Darò due citazioni chiarenti di seguito. Lo ha detto Francisco nel suo video Papa di gennaio 2016:

“Molti pensano in modo diverso, si sentono diversamente, cercano Dio o trovano Dio in un modo diverso. In questa folla, in questa gamma di religioni, c'è solo una certezza che abbiamo per tutti: siamo tutti figli di Dio”.

Bergoglio afferma che esiste "solo una certezza". Ma questo è problematico, per usare un eufemismo. Per cominciare, il Credo ha dodici articoli. Inoltre, ci sono molti dogmi di fede che non sono contenuti in esso. E per riempire la misura dell'assurdo, precisamente l'unica certezza che si vanta di possedere risulta falsa al cento per cento. Andrò ancora oltre, osando affermare che si tratta di una menzogna colossale, dato che è impossibile per un prete, un religioso gesuita - con l'intenso addestramento intellettuale che questo implica -, dopo essere diventato vescovo, cardinale e infine "papa", ignorare il Dottrina della Chiesa in questo senso.

Per dimostrare che l'infiltrazione modernista nella parte superiore della Chiesa è molto prima di Bergoglio, fornirò ora una citazione del cardinale Montini di quando era ancora arcivescovo di Milano. È necessario capire che il culto dell'uomo, concepito come un dio nell'evoluzione evolutiva, è caratteristico della gnosi luciferiana -il "sarai come dei" nella Genesi-, in una qualsiasi delle sue molteplici varianti - cabalista, hegeliano, teilhardiano, ecc. e che il Vaticano è governato dagli gnostici modernisti dall'elezione di Roncalli nell'ottobre 1958. Le novità ecumeniche e interreligiose introdotte nella Chiesa da quel momento in poi, praticate con assoluta coerenza e continuità da tutti i papi conciliari, lo dimostrano in modo affidabile.

La citazione del cardinale Montini è tratta da una conferenza intitolata Religione e lavoro, pronunciata il 27 marzo 1960 a Torino, al Teatro Alfieri, che può essere letta nel volume della Documentazione Catholique dell'anno 1960, a pagina 764, corrispondente al numero 133 e pubblicato il 19 giugno 1960. Fornisco il riferimento in modo molto dettagliato a coloro che non potevano credere ai loro occhi, e non senza ragione, al punto che le loro dichiarazioni sono sgomento.

Ecco le parole di colui che tre anni dopo sarebbe diventato "papa" e che nel 1965 avrebbe pubblicato i documenti rivoluzionari del CVII:

"Un giorno l'uomo moderno non progredirà, mentre i suoi studi scientifici progrediscono e scoprono leggi e realtà nascoste sotto il volto muto della materia, ascoltando la meravigliosa voce dello spirito che vi palpita? Non è quella la religione di domani? Lo stesso Einstein prevedeva la spontaneità di una religione dell'universo."

Lo spirito che "pulsa" nella materia, la "religione di domani", che sarebbe una "religione cosmica", una "religione dell'universo": ecco le basi della gnosi evolutiva teilhardiana, con il culto dell'uomo sulla strada per divinizzazione. Come se ciò non bastasse, che un cardinale della Chiesa invoca in materia religiosa l'autorità di un ebreo socialista che rivendicava una "religiosità cosmica" fondata sulla contemplazione della struttura dell'Universo, compatibile con la scienza positivista e refrattaria a tutto il dogma o convinzione, deve essere sbalordito.

Quando nel 1929 il rabbino Herbert S. Goldstein gli chiese: "Credi in Dio?" Einstein rispose:

"Credo nel Dio di Spinoza che si rivela nell'ordine armonioso di ciò che esiste, non in un Dio che si preoccupa del destino e delle azioni degli esseri umani".

E in una lettera del 1954 al filosofo ebreo Eric Gutkind, Einstein scrisse:

“Per me, la parola Dio non è altro che l'espressione e il frutto delle debolezze umane e la Bibbia è una raccolta di leggende, davvero onorevole, ma primitiva e piuttosto infantile. E questo non è cambiato da nessuna interpretazione, per quanto sottile."

Il che significa che il Dio di Einstein non è altro che la natura vivente del Deus del filosofo ebreo Baruch Spinoza, che nella sua dottrina panteistica identificò Dio con la natura. Tale è la "religione dell'universo" che Einstein professava e che il cardinale Montini evoca con ammirazione nella sua conferenza, e in cui il futuro pontefice è ispirato a predire una "religione del futuro" destinata a un giorno prendere il posto del cristianesimo.

Quando si pensa che quest'uomo poco dopo sarebbe stato eletto Successore di San Pietro, e che sarebbe lui a divulgare in seguito i documenti novativi del CVII, abolire la Messa cattolica, inventarne uno nuovo con il contributo di "Esperti protestanti" e modificare il rituale di tutti i sacramenti, è come essere pietrificato...

Ecco un'altra dichiarazione di Montini, Paolo VI, che sta già andando nella stessa direzione, pronunciata durante l'Angelus il 7 febbraio 1971, in occasione di un viaggio sulla luna, e che costituisce un vero inno per l'uomo sulla strada per divinizzazione:

"Onore all'uomo, onore al pensiero, onore alla scienza, onore alla tecnica, onore al lavoro, onore all'audacia umana; onore alla sintesi dell'attività scientifica e al senso dell'organizzazione dell'uomo che, a differenza degli altri animali, sa come dare alla sua mente e alle sue mani strumenti di conquista; onore all'uomo, re della terra e oggi anche principe del cielo".

Questo culto dell'umanità e del progresso è stato condannato numerose volte dal magistero. Cito un estratto dall'enciclica Qui pluribus di Pio IX del 1846, seguito da una proposizione condannata nel suo Syllabus del 1864:

"Con non meno audacia e inganno, i Venerabili Fratelli, questi nemici della rivelazione divina, esaltano il progresso umano e, incautamente e sacrilemente, vogliono introdurlo nella religione cattolica, come se la religione non fosse opera di Dio ma di uomini o di alcuni Invenzione filosofica che si perfeziona con metodi umani."

"V. La rivelazione divina è imperfetta ed è quindi soggetta a un progresso continuo e indefinito corrispondente al progresso della ragione umana".


Pio IX è molto chiaro in relazione ai "progressisti": usa l'espressione "nemici della rivelazione divina". Quale miglior qualifica si potrebbe trovare per designare un cardinale e arcivescovo della Chiesa che sfrutti la sua eminente dignità ecclesiastica per diffondere l'idea blasfema ed eretica che una presunta "religione di domani" un giorno soppianterà il cattolicesimo? Quest'uomo si chiama Giovanni Battista Montini. A lui, in compagnia del suo mentore, promotore dell '"aggiornamento" della Chiesa, Angelo Giuseppe Roncalli- deve il CVII, la distruzione della liturgia romana e la terribile crisi che ha afflitto la Chiesa per oltre mezzo secolo.

Ritornando a Bergoglio, e la sua affermazione che "l'unica certezza" che abbiamo è che "siamo tutti figli di Dio". Ciò suppone che la grazia divina sia inerente alla natura umana, che è, come abbiamo già visto, una concezione panteistica delle cose, in cui viene abolita la distinzione tra Creatore e creature e tra natura e grazia. Che ovviamente ha conseguenze devastanti per il cristianesimo e per la rivelazione biblica, poiché le nozioni di base di creazione, peccato originale, redenzione, condanna, salvezza, ecc., Sono automaticamente prive di significato.

Per concludere, si potrebbero citare innumerevoli passaggi della Sacra Scrittura o di documenti del Magistero della Chiesa che dimostrano il carattere fallace di questa affermazione bergogliana. Per brevità, ci limiteremo a dare un solo appuntamento. Leggiamo, quindi, ciò che lo Spirito Santo ci ha fatto conoscere a questo proposito, attraverso l'amato discepolo, nel prologo del suo Vangelo:

“Venne da solo e il suo non lo ricevette. Ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, a quelli che hanno creduto nel suo nome, ha dato l'autorità di diventare figli di Dio; che non sono generati dal sangue, né dalla volontà della carne, né dalla volontà dell'uomo, ma da Dio". (Gv 1, 11-13)

Dopo questa digressione prolungata ma necessaria, torniamo ora al nostro "Alto Comitato". Questa entelechia bergogliana si è incontrata il 20 settembre 2019 a New York, dove ha annunciato il progetto di una casa di famiglia abramitica da costruire ad Abu Dhabi, che includerà una chiesa, una sinagoga e una moschea, finanziata dal governo degli Emirati , la cui inaugurazione è prevista per l'anno 2022:

"I tre diversi luoghi di culto saranno uniti da basi uniche e situati all'interno di un giardino: un'immagine di grande importanza per ciascuna delle tre principali religioni del mondo".

A questo proposito, il cardinale Ayuso, che presiede il comitato, ha dichiarato che “questo sforzo costituisce un momento profondamente commovente per l'umanità. Anche se, sfortunatamente, il male, l'odio e le differenze spesso afferrano i titoli delle notizie, c'è un mare nascosto di bontà che cresce e nutre la nostra speranza nel dialogo, nella conoscenza reciproca e nella possibilità di costruire, dalla mano di fedele di altre religioni e con tutti gli uomini e le donne di buona volontà, un mondo di fratellanza e pace”.

Sul sito web dell '"Alto Comitato" ci viene spiegato che "la Casa della Famiglia Abrahamica sarà un faro di comprensione reciproca, coesistenza armoniosa e pace tra persone di fede e buona volontà. Consiste in una moschea, una chiesa, una sinagoga e un centro educativo (...) Attraverso il suo design, cattura i valori condivisi tra ebraismo, cristianesimo e islam e funge anche da potente piattaforma per ispirare e favorire la comprensione e l'accettazione tra persone di buona volontà."

Lo stesso cardinale Ayuso ha inviato ai musulmani un caloroso saluto per il Ramadan il 17 aprile:

"Cari fratelli e sorelle musulmani: il mese del Ramadan è fondamentale per la vostra religione e quindi molto caro a voi a livello personale, familiare e sociale. È un momento di guarigione e crescita spirituale, di condivisione con i poveri, di rafforzamento dei legami con parenti e amici. Per noi, i tuoi amici cristiani, è un momento propizio per rafforzare ulteriormente le nostre relazioni con te, salutarti, conoscerti in questa occasione e, quando possibile, condividere un iftar con te. Il Ramadan e 'Jd al-Fitr sono quindi occasioni speciali per favorire la fratellanza tra cristiani e musulmani. In questo spirito, il Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso ti offre i suoi migliori auguri di preghiera e le sue sincere congratulazioni.”

Nella parziale difesa di Ayuso per il suo messaggio aberrante, che conferma gli infedeli nei loro errori legittimando il loro culto idolatrico, vale la pena notare che questo tipo di congratulazioni inviate dal Vaticano alle "grandi tradizioni religiose" del pianeta in occasione delle sue "festività" religioso "è qualcosa che è stato praticato per decenni, conformemente al falso ecumenismo, alla falsa libertà religiosa e al fallace "dialogo interreligioso", introdotto di nascosto nella Chiesa dai modernisti nei documenti Unitatis Redintegratio, Dignitatis Humanae e Nostra Aetate del CVII e poi ampiamente sviluppato nel successivo "magistero conciliare", portando agli abominevoli e empi incontri interreligiosi di Assisi, successivamente chiamati da Wojtyla, Ratzinger e Bergoglio.

D'altro canto, l '"Alto Comitato" ha proposto alle Nazioni Unite che il 4 febbraio, data in cui è stato firmato l'accordo di Abu Dhabi, dovrebbe essere proclamato la Giornata mondiale della Fraternità umana, che svolgerà sicuramente il ruolo di partito centrale del nuovo "culto umanista" nel processo di attuazione, e di cui è possibile prevedere che lo stesso Bergoglio si occuperà di "animazione spirituale":

"Per raggiungere gli obiettivi contenuti nel Documento sulla Fraternità umana, i membri del Comitato Superiore hanno consegnato al Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, un messaggio di Papa Francesco e del Grande Imam di Al-Azhar Ahmed Al-Tayyeb, in cui propongono di dichiarare il 4 febbraio la Giornata mondiale della fraternità umana. Il 4 febbraio è il giorno in cui il Documento sulla Fratellanza umana per la pace e la convivenza nel mondo è stato firmato ad Abu Dhabi dal Pontefice e dal leader musulmano Al-Tayyeb, celebrato dal 3 al 5 febbraio 2019.”

Naturalmente, affinché la "celebrazione dell'umanità" sia completa, non potrebbe mancare il suo "vertice mondiale", non si tratterà di lasciare alcuni margini liberi nel progetto e che la gente non finirà di capirlo correttamente: sarà necessario "ufficialmente" regola i parametri organizzativi del nuovo culto, per dargli credibilità e legittimità davanti all'opinione pubblica, e stabilire una comunicazione appropriata sul suo contenuto e sui suoi obiettivi, per persuadere i refrattari dei benefici che il mostro ha:

"Il cardinale Ayuso e Muhammad Abd al Salam, in rappresentanza del Comitato superiore (...), hanno incontrato ieri a New York il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, per proporgli di dichiarare la Giornata mondiale della fraternità del 4 febbraio Umano. ... nell'organizzazione di un vertice mondiale della fraternità umana".

È edificante sapere che la reazione del Segretario Generale alla proposta Bergogliana è stata positiva, ed è rassicurante apprendere che non sarà altro che l'Alto Inquisitore Onusino contro Discorso dell'odio che sarà incaricato di pianificare ed eseguire un tale meritorio società: le persone recalcitranti possono essere avvertite...

“António Guterres ha espresso apprezzamento e disponibilità per l'iniziativa, sottolineando l'importanza di lavorare al servizio di tutta l'umanità. Inoltre, ha nominato Adama Dieng, Consigliere speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per i discorsi sull'odio e la prevenzione del genocidio, come rappresentante delle Nazioni Unite per seguire le attività proposte e collaborare con il Comitato superiore."

A questo progetto volto all'unificazione delle religioni del mondo, Francesco ha aggiunto, il 12 settembre 2019, quello dell'unificazione dell'educazione, senza distinzioni religiose, politiche o culturali. Lo ha fatto attraverso un messaggio in cui ha invitato il lancio del Global Educational Pact, che si terrà a Roma, il 14 maggio. L'appuntamento è stato rinviato al mese di ottobre, a causa del coronavirus, ma la data rilasciata è stata rapidamente coperta dalla Giornata di preghiera e digiuno per l'umanità convocata dal "Comitato Alto" di Bergoglio.

Nel messaggio di annuncio del 12 settembre, Francisco afferma che l'obiettivo è quello di rinnovare "la passione per un'educazione più aperta e inclusiva, capace di ascolto paziente, dialogo costruttivo e comprensione reciproca"; che i cambiamenti sociali hanno bisogno di “un percorso educativo che coinvolga tutti; che è necessario "costruire un villaggio di istruzione in cui l'impegno a generare una rete di relazioni umane e aperte sia condiviso nella diversità"; e questa alleanza educativa deve essere una fonte di "pace, giustizia e accoglienza tra tutti i popoli della famiglia umana, nonché del dialogo tra le religioni".

Ecco alcune espressioni chiave utilizzate da Bergoglio nel suo intervento:

Sfide che ci sfidano - educazione più aperta e inclusiva - costruzione del futuro del pianeta - maturazione di una nuova solidarietà universale - costruzione di un villaggio educativo - collocazione della persona al centro - tutto è intimamente connesso - rigetto della cultura degli scarti - comporre un nuovo umanesimo - dinamiche che danno senso alla storia - avviare processi di trasformazione - coltivare il sogno di un umanesimo solidale.

Siamo davanti allo stesso vocabolario naturalistico, prima della classica fraseologia umanistica ed evolutiva usata sistematicamente da Bergoglio, priva di visione soprannaturale e specificità cristiana. Un progetto massonico a favore della pace sociale e della fratellanza umana non sarebbe sostanzialmente distinto dal progetto educativo ideato dal presunto vicario di Cristo sulla terra.

Questo progetto è già orizzontale e immanente, ma che, a peggiorare le cose -se possibile- include anche la partecipazione, tra gli altri, di rappresentanti delle diverse religioni del mondo e delle varie organizzazioni internazionali, quest'ultima, tutte laici con un background massonico, come è noto.

Infatti, nel comunicato del 3 marzo in cui la Congregazione per l'Educazione Cattolica ha annunciato il rinvio dell'evento, siamo informati che il Patto educativo globale

"non si limita alle scuole e alle istituzioni accademiche ma, con la convinzione che l'impegno educativo debba essere condiviso da tutti, coinvolge rappresentanti di religioni, organizzazioni internazionali e varie istituzioni umanitarie, dal mondo accademico, economico, politico e culturale."

Questo patto educativo ha un precedente negli Scholas Occurrentes, le "Schools for Encounter", un'organizzazione di diritto pontificio, una rete internazionale di scuole creata da Francisco nell'agosto 2013, presente in 190 paesi e con oltre 400.000 centri educativi.

È un'istituzione educativa secolare, "neutrale" in materia religiosa, che lavora attivamente insieme ai globalisti e massoni dell'ONU e dell'UNICEF. Un insegnamento in cui Gesù Cristo è evidente per la sua assenza e in cui vengono insegnati "valori umani", come "incontro", "diversità", "consapevolezza ambientale", "non discriminazione", ecc.

L'emblema di Scholas Ocurrentes è l'olivo della pace, la cui piantagione in tutto il mondo è promossa con l'obiettivo di promuovere il rispetto della "diversità culturale e interreligiosa", attraverso la "Campagna dell'olivo", sia reale che virtuale, in occasione di eventi artistici e sportivi. Scholas si dedica alla conduzione di campagne di "consapevolezza dei valori", alla diffusione della "pace nel mondo" e alla promozione di reti educative di "tutte le culture, credenze e modalità".

Contrariamente a quanto si possa immaginare, l'obiettivo di questo organo educativo pontificio non è l'evangelizzazione dei giovani: Gesù Cristo non viene menzionato nemmeno una volta sul suo sito web. Ci spiega che:

“Sin dalle sue origini, Papa Francesco sognava Scholas come la possibilità di dare una risposta concreta alla chiamata di questo tempo, conferendogli il compito di educare all'apertura dell'altro, ascoltando i pezzi di un mondo atomizzato e vuoto di senso, inizia a creare una nuova cultura: la cultura dell'incontro."

Vediamo cosa ha detto Francisco agli studenti delle “Scuole per l'incontro” in videoconferenza a settembre 2014:

"Ti incoraggio a continuare a lavorare per creare questo villaggio umano, sempre più umano che offre ai bambini un regalo di pace e un futuro di speranza... Nella vita si possono fare due cose contrarie: costruire ponti o costruire muri. Le pareti si separano, si dividono. I ponti si avvicinano (...) Con questa comunicazione, nessuno governa, ma tutto funziona: è la spontaneità della vita, sta dicendo sì alla vita (...), sta evitando tutte le forme di discriminazione (...) Vedo che sai come comunicare da identità della religione stessa e che è piacevole (...) Siamo convinti che i giovani debbano comunicare, mostrare e condividere i loro valori. I giovani hanno bisogno di tre pilastri chiave: istruzione, sport e cultura. Lo sport salva dall'egoismo, aiuta a non essere egoista. Ecco perché è importante lavorare come una squadra, studiare come una squadra e percorrere il percorso della vita come una squadra (...) Crea il futuro!"

Come si può vedere, il messaggio di Francisco è di ordine puramente naturale, assomiglia più a un manuale di auto-aiuto "new age" che a un insegnamento apostolico: piantare alberelli di pace, organizzare partite di calcio interreligiose, combattere la disoccupazione giovanile, promuovere dialogo tra religioni, promozione della "cultura dell'incontro", creazione di un "villaggio umano" che porti pace e speranza, lotta contro la "discriminazione", "il futuro è nelle nostre mani", "lo sport ci salva dall'egoismo" , "Camminiamo attraverso la vita in gruppo", "i giovani devono costruire il futuro", "costruiamo ponti, non costruiamo muri", "comunichiamo esperienze", "entriamo nella spontaneità della vita", ecc.

Il fatto che l'educazione cattolica dei bambini non contenga minimamente a Francesco è un fatto di dominio pubblico, dal momento che non ha scrupoli nel proclamarlo ai quattro venti.

Vediamo cosa, mentre era ancora il cardinale primate dell'Argentina, nel 2010 Bergoglio disse al rabbino Skorka:

"La religione deve far parte dell'educazione a scuola, come un altro elemento nella vasta gamma che viene fornita nelle aule."

E poi, nel luglio 2013, a un giornalista della televisione brasiliana durante la GMG di Rio de Janeiro:

“Se un bambino riceve la sua educazione da cattolici, protestanti, ortodossi o ebrei, questo non mi interessa. Quello che mi interessa è che lo educano e gli tolgono la fame."

L'indifferentismo religioso costituisce la quintessenza dell'ideologia sovversiva, anticristiana e illuminista della massoneria e delle sue sussidiarie dell'ONU e dell'umanista di destra. L'indifferentismo che nei tempi moderni adotta la figura del "principio di laicità", con il pretesto della presunta "neutralità" che lo Stato deve osservare in materia di culto, nonché la fallace "neutralità" religiosa della scuola e del università nell'infanzia e nella gioventù.

Ora, è in questa empia "neutralità" accademica, in questo abominevole insegnamento "secolare", in questa indifferenza di principio verso Gesù Cristo e verso la vera religione, che si basa il progetto bergogliano della rete di "Scuole per l'incontro". Non abbiamo paura di sbagliare se prevediamo che il suo pretenzioso "Patto educativo globale" non si discosterà di uno iota da questo falso principio, sebbene sicuramente aggiungendo una formazione ecumenica nel "dialogo interreligioso" e nella "cultura dell'incontro"...

Questo indifferentismo religioso e il relativismo morale che Francisco professa si riflette anche nelle seguenti affermazioni, che cito in modo che non vi siano dubbi al riguardo:

“Il proselitismo è una follia solenne, non ha senso. È necessario conoscersi, ascoltarsi e far crescere la conoscenza del mondo che ci circonda. Mi succede che dopo un incontro ne voglio un'altra perché nascono nuove idee e vengono scoperti nuovi bisogni. È importante conoscersi, ascoltare, ampliare la cornice dei pensieri."

“Il nostro obiettivo non è proselitismo, ma ascolto di bisogni, desideri, delusioni, disperazione e speranza. Dobbiamo dare speranza ai giovani, aiutare i vecchi, aprirci al futuro, diffondere l'amore. Povero tra i poveri. Dobbiamo includere gli esclusi e predicare la pace."

“Ogni essere umano ha la sua visione del bene e del male. Il nostro compito è incoraggiarlo a seguire il percorso che considera buono (...) Non esito a ripeterlo: ognuno ha la propria concezione del bene e del male e ognuno deve scegliere di seguire il bene e combattere il male secondo la propria idea. Sarebbe abbastanza per cambiare il mondo."

Per quanto riguarda il secolarismo, il 1° marzo 2016, in un incontro con i Poissons Roses, i socialisti francesi che si sono dichiarati "di ispirazione cristiana", Francesco ha affermato quanto segue:


"Il tuo secolarismo è incompleto. La Francia deve diventare un paese più secolare. È necessaria una sana laicità... Una sana laicità include un'apertura a tutte le forme di trascendenza, secondo le diverse tradizioni religiose e filosofiche. Inoltre, anche un ateo può avere una interiorità."

Francisco rivendica quindi tutte le forme di "spiritualità", qualunque essa sia, al punto da rivendicare anche quella degli atei, attribuendo allo Stato il ruolo di garante di questa presunta "libertà religiosa" che sarebbe fonte di ricchezza per la società.

Il 27 luglio 2013, durante un discorso rivolto alla classe dirigente in Brasile, Francisco ha elogiato la laicità dello stato e il pluralismo religioso in questi termini:

“Il contributo delle grandi tradizioni religiose è fondamentale, svolgono un fecondo ruolo di fermento nella vita sociale e nell'animazione della democrazia. La pacifica convivenza tra le diverse religioni è avvantaggiata dal secolarismo dello Stato, che, senza assumere alcuna posizione confessionale come propria, rispetta e valorizza la presenza del fattore religioso nella società, favorendo le loro espressioni specifiche”.

E il 16 maggio 2016, durante un'intervista concordata con il tradizionale (ex) cattolico La Croix, Francisco ha sostenuto che “lo Stato deve essere laico. Gli stati di denominazione finiscono male. È qualcosa che va contro la storia."

È davvero doloroso -e, a dir la verità, del tutto surreale- per un semplice profano, dover confutare continuamente gli errori pronunciati dal presunto "Vicario di Cristo". Diciamo semplicemente, circoscrivendoci a quest'ultimo appuntamento, che la società organizzata politicamente, cioè lo Stato, deve professare la vera religione e conformarsi alle sue leggi: è la rivelazione divina e il magistero ecclesiastico che ce la insegnano. D'altra parte, se gli Stati cattolici "sono finiti male", nell'unico senso che sono scomparsi, ciò non è affatto dovuto al loro cattolicesimo, ma agli incessanti attacchi dei loro nemici, sia esterni che interni. Infine, dicendo che gli Stati confessionali "vanno contro la storia", Francesco professa un determinismo storico filosoficamente e teologicamente aberrante, poiché nega la libertà dell'uomo e, soprattutto, quella della divina Provvidenza, cadendo così in una gnosi panteistica ed evolutivo simile a quelli di Hegel e Teilhard de Chardin.

Mi limiterò a citare solo due passaggi del magistero per dimostrare la falsità radicale delle dichiarazioni bergogliane, nonché della dichiarazione conciliare Dignitatis Humanae, tra l'altro. Questo è ciò che dice Leone XIII nella sua enciclica Inmortale Dei, del 1885:

"”Costruito su questi principi, è evidente che lo Stato ha il dovere di adempiere attraverso il culto pubblico i numerosi e importanti obblighi che lo uniscono a Dio. La ragione naturale, che comanda a ogni uomo di adorare Dio devotamente e santo, perché dipendiamo da Lui, e poiché, dopo averlo lasciato, dobbiamo tornare da Lui, impone lo stesso obbligo alla società civile. […] Lo Stato ha l'obbligo rigoroso di ammettere il culto divino nel modo in cui Dio stesso ha desiderato essere venerato. Pertanto, è un grave obbligo per le autorità onorare il santo nome di Dio. Tra i loro principali obblighi devono porre l'obbligo di favorire la religione, difenderla efficacemente, metterla sotto la protezione delle leggi, non legiferare su tutto ciò che è contrario alla sua non conformità.” § 3

La seconda citazione è tratta da Quas Primas, l'enciclica con cui Pio XI istituì la solennità di Cristo Re nel 1925:

"“La celebrazione di questa festa, che verrà rinnovata ogni anno, insegnerà anche alle nazioni che il dovere di adorare pubblicamente e obbedire a Gesù Cristo non solo obbliga gli individui, ma anche magistrati e governanti. Questi saranno ricordati dal pensiero del giudizio finale, quando Cristo, non tanto per essere stato espulso dal governo dello Stato quanto per essere stato appena ignorato o sminuito, vendicherà terribilmente tutte queste ferite; poiché la sua dignità regale esige che l'intera società si conformi ai comandamenti divini e ai principi cristiani, prega per stabilire le leggi, prega per amministrare la giustizia, prega infine per formare le anime dei giovani nella sana dottrina e nella rettitudine dei costumi.” § 33

Ricapitoliamo. Il Vaticano, con Francesco al timone, è completamente dedicato al compito di unificare le varie religioni del mondo e dell'umanità nel suo insieme, promuovendo l'indifferentismo religioso e professando senza ombra di ombra l'umanitarismo naturalistico e secolare concepito nelle logge massoniche.

Ricordiamo, prima di concludere questo rapporto, quali sono le principali organizzazioni e documenti citati in relazione a questo processo di globalizzazione in corso, al fine di avere una panoramica degli attori e degli eventi che partecipano a questa dinamica globalista guidata dal Vaticano, in stretta collaborazione con le Nazioni Unite.

Questo ci darà un'immagine di sintesi, una prospettiva sull'argomento forse anche più eloquente della molteplicità di citazioni e riferimenti contenuti nelle pagine precedenti:

Documento sulla Fraternità umana per la pace nel mondo e la convivenza comune
Consigliere speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per il discorso dell'odio
Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso
Giornata di preghiera e digiuno per l'umanità
Giornata mondiale per la fraternità umana

Congregazione per l'Educazione Cattolica
Vertice mondiale della fraternità umana
Segretario Generale delle Nazioni Unite
Alto Comitato per la Fraternità umana
Abrahamic Family House
Scuole per l'incontro
Patto educativo globale
Campagna olivicola
Olivo della pace
Unesco
ONU


In conclusione, trascrivo un passaggio dalla Supplica a San Michele Arcangelo, scritto da Leone XIII nel 1890, poiché credo che il suo contenuto si applichi letteralmente alla situazione in cui viviamo attualmente:

“I nemici più furbi hanno riempito la Chiesa, moglie dell'Agnello Immacolato, con amarezza, le hanno dato da bere l'assenzio, hanno messo le loro mani malvagie su tutto ciò che le è più caro. Laddove la Sede di San Pietro e la Cattedra di Verità sono state stabilite come luce per le nazioni, hanno eretto il trono dell'abominio dell'empietà, in modo che, quando il Pastore viene colpito, il gregge può essere disperso. Oh, invincibile campione, aiuta il popolo di Dio contro la perversità degli spiriti che li attaccano e danno loro la vittoria!”

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gumanita
E' evidente che gli attacchi peggiori alla Chiesa sono stati fatti durante Giovanni Paolo II e poi Benedetto XVI, che erano i due baluardi a difesa della Chiesa e del Cristianesimo, tramandato dagli apostoli fino a noi. Non si possono paragonare con Papi vissuti in precedenza, in cui i "tempi di Satana" non erano maturi, e perciò rimane in errore chi fa paragoni sbagliati. Adesso la Chiesa è in …More
E' evidente che gli attacchi peggiori alla Chiesa sono stati fatti durante Giovanni Paolo II e poi Benedetto XVI, che erano i due baluardi a difesa della Chiesa e del Cristianesimo, tramandato dagli apostoli fino a noi. Non si possono paragonare con Papi vissuti in precedenza, in cui i "tempi di Satana" non erano maturi, e perciò rimane in errore chi fa paragoni sbagliati. Adesso la Chiesa è in realtà attaccata dall'interno, non credo ci sia nulla da fare. E' ormai nel mondo in ogni sua parte. Restano le singole parrocchie a voler o meno abbracciare il mondo; la piramide è capovolta, ma ancora pochi sacerdoti e ne accorgono.
Marziale
Bravo
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Per maggiori informazioni sulle innumerevoli eresie e blasfemie di Francesco, si può consultare i libri: L’impostura bergogliana: I. Cronache di un empio e L’impostura bergogliana: II. La misura è colma!, pubblicati dalle Éditions Saint-Remi in quattro lingue (italiano, inglese, francese e spagnolo): saint-remi.fr/fr/35-livres - www.amazon.fr/Boutique-Kindle-Miles-Christi/s
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Diodoro
Buon viaggio verso l'Iperspazio ai Fratelli. Noi non decolleremo