La verità è che su parecchie cattedre degli apostoli e su alti scranni si sono seduti uomini che possiamo definire, per usare le parole del Divin Maestro, sepolcri imbiancati ai quali non fanno gli interessi di Cristo, e per accattivarsi e piacere ai potenti di questo mondo diventando camaleonti: con i cristiani hanno sulla bocca il dolce nome di Cristo ma non nel cuore; con gli altri si guardano bene dal nominarlo per paura di essere criticati e considerati ignoranti. MA che peccati contro la terra e la natura! Costoro non sanno che "La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; 20 essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza 21 di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. 22 Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; 23 essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo" (Rm 8, 19-23). Pietro di Gesù