Rasputin era un uomo dell’ottocento che difficilmente avrebbe potuto descrivere così accuratamente la situazione mondiale odierna.

“I veleni abbracceranno la terra come un focoso amante: i cieli avranno l’alito della morte e le fonti non daranno più che acque amare e molte di queste acque saranno più tossiche del sangue marcio del serpente...
Gli uomini moriranno di acqua e di aria, ma si dirà che sono morti in seguito a malattie cardiache o polmonari...
E le acque amare infesteranno i tempi come la cicuta, perché le acque amare partoriranno i tempi amari".
“l’Italia finirà in una sterpaglia di contrasti, di difficoltà, di lotte intestine...
In questo tempo, l’umanità sarà schiacciata dal frastuono dei pazzi e dei malfattori.
La saggezza sarà messa in catene. Saranno l’ignorante e il prepotente a dettare la legge...".
Tra le più famose, riguardanti sempre l’Italia, c’è sicuramente quella su Roma e il Vaticano:
"Nella notte dell’uomo bruciato, il sangue scorrerà a fiumi nella Roma dei papi e dei lestofanti. Il popolo uscirà sulle piazze accecato da un odio covato da tanto tempo e sulle picche lorde di sangue vedrete le teste dei politici, dei nobili e del clero. Il corpo di un uomo venerando sarà trascinato per le strade di Roma da un cavallo bianco e sulle strade rimarrà l’impronta del suo sangue e i lembi della sua pelle. Solo allora si scoprirà che l’uomo venerando era un serpente. E morirà come muoiono i serpenti. In questa notte di sangue e di magia le stelle cambieranno luce: quelli che indossavano l’abito della delinquenza indosseranno l’abito della giustizia e quelli che erano giusti diventeranno ingiusti... E quando sorgerà la luce del nuovo giorno, le fontane di Roma saranno piene di sangue umano, e molti corpi di potenti verranno squartati e gettati ai quattro angoli della città, affinché marciscano separati... Roma purificata non sarà più Roma. E la notte dell’uomo bruciato rimarrà a ricordare la santa insurrezione del popolo contro il lupo famelico vestito da agnello."