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Il problema del Vaticano è… il cardinale Zen

Il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, non vuole leggere nell'arresto del cardinale Zen "un disconoscimento" dell'accordo segreto tra Vaticano e Cina.

Parolin, nemico di Zen, gli ha assicurato supporto e "vicinanza", ma ha sminuito l'arresto dicendo che Zen "è stato liberato e trattato bene".

Più che di Zen, Parolin si preoccupa delle implicazioni politiche, esprimendo la speranza che "iniziative come questa non complichino il percorso già complesso e non semplice del dialogo tra la Santa Sede e la Chiesa della Cina".

Zen è apertamente critico degli accordi di Parolin con la Cina, ed è chiaro che il Vaticano considera Zen un problema: l'ultima volta che Zen è venuto a Roma, Francesco si è rifiutato di riceverlo.

Foto: Joseph Zen, Pietro Parolin © Mazur, CC BY-NC-SA, #newsPhvhxyneto

N.S.dellaGuardia
Ennesima occasione persa per restare in silenzio.
Peggio di lui solo il numero uno (ma siamo poi sicuri che lui sia il numero due??)
Chissà se si sente tirare i piedi di notte da tutte le vittime causate dal suo millantato accordo coi comunisti rossi sangue...
Oscar Magnani
Il problema dei cattolici é... il Vaticano.
telebene
TRA DIPLOMAZIA E VANGELO, IO STO CON IL VANGELO: L'ARRESTO DEL CARDINALE ZEN DA PARTE DELLE AUTORITA' CINESI:
Malgrado il "Buon rapporto" instaurato tra il Vaticano e la Cina, i leader di questo grande Paese Asiatico non ci hanno pensato due volte ad arrestare il cardinale Zen, vescovo emerito di Hong Kong.
"Se vuoi la pace, lavora per la giustizia" disse il compianto Papa Paolo VI. Ma della pace …More
TRA DIPLOMAZIA E VANGELO, IO STO CON IL VANGELO: L'ARRESTO DEL CARDINALE ZEN DA PARTE DELLE AUTORITA' CINESI:

Malgrado il "Buon rapporto" instaurato tra il Vaticano e la Cina, i leader di questo grande Paese Asiatico non ci hanno pensato due volte ad arrestare il cardinale Zen, vescovo emerito di Hong Kong.
"Se vuoi la pace, lavora per la giustizia" disse il compianto Papa Paolo VI. Ma della pace con la Chiesa Cattolica, a quanto pare, al Paese comunista non gliene importa un tubo, se si è permesso di arrestare un leader della vera Chiesa Cattolica Cinese (non quella patriottica, legata al potere pragmatico e comunista ).
Mi dispiace, ma anche Papa Francesco ha la sua responsabilità davanti a Dio (che non dimentica il GRAN RIFIUTO di ricevere in udienza il cardinale Zen per non indispettire chi comanda in Cina), perché se un vescovo, per di più dissidente e schierato apertamente con la Vera Chiesa Cattolica, continua a essere sistematicamente perseguitato, in lui, con lui, e per lui, è Cristo stesso ad essere perseguitato, ed è tutto il Popolo di Dio, il vero Popolo di Dio, ad essere perseguitato.

Il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, non vuole leggere nell'arresto del cardinale Zen "un disconoscimento" dell'accordo segreto tra Vaticano e Cina.

Parolin gli ha assicurato supporto e "vicinanza", ma ha sminuito l'arresto dicendo che Zen "è stato liberato e trattato bene". Non basta, eminenza. Non basta! Il Vangelo richiede altro.

Zen è apertamente critico degli accordi di Parolin con la Cina, ed è chiaro che il Vaticano considera Zen un problema, tanto che, come detto sopra, l'ultima volta che Zen è venuto a Roma, Francesco si è rifiutato di riceverlo. Non si può rifiutare l'accoglienza a un vescovo, un successore degli apostoli, fedele della vera Chiesa Cttolica.
A questo punto occorre fare una scelta: tra CRISTO (Io so e credo che il Pastore Buono delle pecore si è schierato con i deboli, e con il suo Pastore segnato dalla sofferenza della persecuzione) O LA DIPLOMAZIA. Come cristiano, come appartenente totalmente a Cristo, ho già fatto la mia scelta.
A Roma, invece, hanno scelto la DIPLOMAZIA.
È EVIDENTE CHE QUALCOSA NON VADA: cattolicamente, evangelicamente, santamente. "Non si può servire Dio e mammona".

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