Massimo M.I.
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La scoperta del Titolo della Bibbia ovvero:
"Nella Testa Dio Creerà Se Stesso..."
ilritardosvelato.it

La scoperta del Titolo della Bibbia | Il Ritardo Svelato

La Bibbia è il libro più letto al mondo, è il bestseller dei bestsellers, ed essendo ormai tradotta nella quasi totalità delle lingue moderne,…
Paolo di Torino
IAMPROTES… ascolta… tu dici : " Nella testa Dio creò se stesso".
Ma il Titolo di tutta la Bibbia dice un’altra cosa : Nella Testa Dio creerà Se Stesso…” (il verbo creare è al futuro… )
Poi il verbo ebraico barà vuol dire creare e non “generare” come dici tu…
in quella frase, È (…e non sarebbe…) nascosta la Seconda Persona, Cristo stesso…
Se vogliamo essere più precisi... il verbo Yit-barà …Altro
IAMPROTES… ascolta… tu dici : " Nella testa Dio creò se stesso".
Ma il Titolo di tutta la Bibbia dice un’altra cosa : Nella Testa Dio creerà Se Stesso…” (il verbo creare è al futuro… )
Poi il verbo ebraico barà vuol dire creare e non “generare” come dici tu…
in quella frase, È (…e non sarebbe…) nascosta la Seconda Persona, Cristo stesso…
Se vogliamo essere più precisi... il verbo Yit-barà... è "al futuro"... (creerà Se Stesso...) mentre il verbo barà è "al passato" (creò...) ma nel Titolo di tutta la Bibbia c'è scritto Yit-barà... e NON barà
lamprotes
Detto e affermato così è un puro controsenso teologico poiché in Dio non esiste alcun tempo ma tutto è un eterno presente. Il tempo è quanto contraddistingue la creazione dove, appunto, si crea. Ma se una entità è creata, allora c'è un momento in cui non esisteva e questo collide ancora una volta con la definizione di Dio. Quindi la frase come sta, se l'abbiamo capita e tradotta bene, è un puro …Altro
Detto e affermato così è un puro controsenso teologico poiché in Dio non esiste alcun tempo ma tutto è un eterno presente. Il tempo è quanto contraddistingue la creazione dove, appunto, si crea. Ma se una entità è creata, allora c'è un momento in cui non esisteva e questo collide ancora una volta con la definizione di Dio. Quindi la frase come sta, se l'abbiamo capita e tradotta bene, è un puro controsenso teologico, da qualsiasi parte la si giri o volti.
Massimo M.I.
Eppure la Trinità Santa ha voluto modificarsi, da puri spiriti si è materializzata anzi materializzata, incarnata
lamprotes
" Nella testa Dio creò se stesso". Se al posto di "creò" si pone il verbo "generò" (e qui ci passa tutta la differenza tra la creazione delle creature e la generazione divina di cui non sappiamo nulla), la frase si può accettare ma, a questo punto, in questa frase si contempla la generazione di Cristo, in quanto Dio e seconda Persona trinitaria. Di conseguenza, in quella frase, sarebbe nascosta …Altro
" Nella testa Dio creò se stesso". Se al posto di "creò" si pone il verbo "generò" (e qui ci passa tutta la differenza tra la creazione delle creature e la generazione divina di cui non sappiamo nulla), la frase si può accettare ma, a questo punto, in questa frase si contempla la generazione di Cristo, in quanto Dio e seconda Persona trinitaria. Di conseguenza, in quella frase, sarebbe nascosta addirittura la seconda Persona, Cristo stesso, che gli ebrei rinnegano aspettandone inutilmente un altro.
La traduzione corretta, dunque, sarebbe: "Nella [sua] mente Dio [Padre] generò se stesso [eternamente nel Figlio]".
Massimo M.I.
" Nella testa Dio creò se stesso" penso che questa scoperta che è stata tratta dalla Parola di Dio mi mette nel " qualcuno " che la trova affascinante, mentre la sua deduzione e conseguente giudizio, sia un pochino da mente ristretta, normale nella nostra natura limitata umana. Se pensa che chi ha avuto la grazia, come San Paolo di dare un'occhiata nell' aldilà, preferisce non descrivere ciò che …Altro
" Nella testa Dio creò se stesso" penso che questa scoperta che è stata tratta dalla Parola di Dio mi mette nel " qualcuno " che la trova affascinante, mentre la sua deduzione e conseguente giudizio, sia un pochino da mente ristretta, normale nella nostra natura limitata umana. Se pensa che chi ha avuto la grazia, come San Paolo di dare un'occhiata nell' aldilà, preferisce non descrivere ciò che vide perché non ci sono vocaboli adatti e perciò risulterebbe una descrizione riduttiva e fallace, ci fa capire che Dio e il suo essere è poco penetrabile. Lo conosciamo in base a come Gesù ce l'ha abbozzato, cioè: è il creatore, Padre amorevole, poi si può aggiungere: eterno, onnipresente e altri attributi che ci insegno il catechismo da piccoli. Se pensiamo che è eterno, ad esempio, la nostra mente non può sondare neanche questa realtà. Prima che creasse la realtà fisica, e prima che creasse gli spiriti che lo potessero contemplare, dove stava? Ho letto una presunta rivelazione teosofica di un autore austriaco che diceva che gli venne mostrato la struttura dell'universo, disse che è un uomo cosmico, ogni galassia è come parte di questo corpo e che Dio ha voluto così, perché tutto doveva assomigliare al Cristo o ha Se stesso " facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza" guarda il nostro corpo, è formato da Migliacci di cellule, in proporzione alla grandezza di esse, le cellule dei piedi sono lontane anni luce da quelle della testa, separate, ognuna con la sua specificità eppure contribuenti al fine che il nostro corpo contenga l'anima e l'anima e a sua volta la parte pesante se si può dire, dello spirito nostro che come scentilla sorse dall' infinito crogiolo di luce che è Dio. nell'Apocalisse si descrive Dio Padre simile a un Uomo, se volle prendere queste sembianze per farsi conoscere agli angeli, prima di essi, forse era un " pensiero, poi progettando che si volesse manifestare infine all'uomo materialmente, assunse tale aspetto in previsione e chissà, forse per prima cosa credi la testa!
lamprotes
Quando si accenna a Dio non ci sono spazi per fare papocchi di parole! La teologia patristica è chiara: la Rivelazione non ci spiega il mistero divino perché la nostra mente non potrà mai afferrarlo ma ci fa attenere a riferimenti simbolici imprescindibili senza i quali non si è cristiani. Un riferimento-base è la divisione della realtà tra increato (Dio) e creato (tutto ciò che Dio ha fatto,…Altro
Quando si accenna a Dio non ci sono spazi per fare papocchi di parole! La teologia patristica è chiara: la Rivelazione non ci spiega il mistero divino perché la nostra mente non potrà mai afferrarlo ma ci fa attenere a riferimenti simbolici imprescindibili senza i quali non si è cristiani. Un riferimento-base è la divisione della realtà tra increato (Dio) e creato (tutto ciò che Dio ha fatto, opera delle sue dita). Le due realtà non si possono confondere! Dunque, Dio non "crea se stesso" ma è e rimane "ab aeterno". Cosa significa questo rimanere "ab aeterno" in dettaglio non ci è dato saperlo ma ci è dato crederlo, altrimenti Dio non è Dio e diviene creatura. E qui non si può giocare con i termini confondendo le menti altrimenti si fa di Dio un idolo, cosa oggigiorno normale, ahimé!
Paolo di Torino
Scusa Iamprotes ... non sono d'accordo col tuo commento ... perchè ti ricordo che il Vangelo di Giovanni conferma il Titolo della Bibbia... ossia che Dio "si è fatto" Uomo ed è venuto ad abitare in mezzo a noi...
lamprotes
Scusa, Paolo, tu puoi essere in disaccordo ma non tieni conto di una base essenziale della dogmatica cristiana, senza la quale semplicemente non si è cristiani! Cristo è sempre esistito, in quanto Dio e seconda persona Trinitaria. In quanto Dio, Cristo è "ab aeterno", ossia increato, non essendo una creatura.
In quanto uomo (perché "nella pienezza del tempo" l'eterno Cristo ha assunto la natura …Altro
Scusa, Paolo, tu puoi essere in disaccordo ma non tieni conto di una base essenziale della dogmatica cristiana, senza la quale semplicemente non si è cristiani! Cristo è sempre esistito, in quanto Dio e seconda persona Trinitaria. In quanto Dio, Cristo è "ab aeterno", ossia increato, non essendo una creatura.
In quanto uomo (perché "nella pienezza del tempo" l'eterno Cristo ha assunto la natura umana nascondendo la sua divinità nel velo della carne, come dicono i Padri), Cristo è nato dalla Vergine.
Tu confondi il piano increato-eterno con quello creaturale ma non sei il solo a farlo. In genere tutta la teologia attuale lo fa ma è un errore fondamentale che poi non ci fa capire perché, nel Credo, di Cristo si dice "generato non creato"! E, infatti, coerentemente a questa ignoranza, ci sono chierici che aboliscono il Credo perché non lo capiscono. Noi non sappiamo e non sapremo cosa sia la "generazione" di Dio, ma non è la "creazione", cosa di cui facciamo esperienza essendo creature.
lamprotes
La decompressione della prima frase del testo biblico con la quale si traduce "In principio Dio creò se stesso", può affascinare qualcuno, forse, ma può suggerire che Dio ha fatto di se stesso una "creatura", ossia una realtà creata come può essere l'uomo che ha, dunque, un inizio prima nel quale non esisteva. Questo, riguardo a Dio, è teologicamente insostenibile. Di Cristo, in quanto Dio, il …Altro
La decompressione della prima frase del testo biblico con la quale si traduce "In principio Dio creò se stesso", può affascinare qualcuno, forse, ma può suggerire che Dio ha fatto di se stesso una "creatura", ossia una realtà creata come può essere l'uomo che ha, dunque, un inizio prima nel quale non esisteva. Questo, riguardo a Dio, è teologicamente insostenibile. Di Cristo, in quanto Dio, il Credo dice "generato, non creato", indicando con ciò che la seconda Persona trinitaria viene "generata" ab aeterno, non creata come fosse una creatura. Cosa significhi "generato" non ci è dato e non ci sarà mai dato di saperlo, essendo un mistero intratrinitario. Sappiamo solo cosa significhi "creato", essendo alla portata della nostra esperienza. I due termini, perciò, non si possono né mai si devono confondere.