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Il Vaticano rende più esplicito il piano di progressiva estirpazione della Messa di sempre: analisi

(RadioSpada.org) Se già lo scandaloso (ma, a modo suo, coerente) documento Traditionis Custodes lo aveva detto in maniera chiara, ora arrivano esplicite conferme: il piano di progressiva estirpazione …Altro
(RadioSpada.org) Se già lo scandaloso (ma, a modo suo, coerente) documento Traditionis Custodes lo aveva detto in maniera chiara, ora arrivano esplicite conferme: il piano di progressiva estirpazione della Messa di sempre è lì da vedere.
Facciamo però un passo indietro, per capire di cosa parliamo. Il 28 luglio scorso l’arcivescovo di Westminster, card. Nichols, mandava al prefetto della congregazione per il culto divino (Mons. Arthur Roche), una lettera per avere chiarimenti sull’applicazione di Traditionis Custodes. La risposta arrivava il 4 agosto e – pur essendo un mix di ridicole contraddizioni e imbarazzate ammissioni – risulta molto diretta quanto agli obiettivi (potete trovare qui una traduzione).
L’autorità vaticana scrive ondeggiando ma ribadisce quale sia il porto in cui vuole approdare. Non si prefigge, almeno per ora, di arrivare ad una soppressione completa (“l’uso dei testi liturgici antecedenti è stato regolato, non soppresso”, scrive il prefetto Roche) ma allo stesso …Altro
Illudacro
Scusi, se le cose sono cambiate ci saranno dei motivi. Non bisogna prendere tutto ciò che è stato compiuto alle origini come buono, sano e santo. Di errori se ne sono fatti a bizzeffe ed è sempre servito lo Spirito Santo per fare chiarezza e migliorare la Chiesa.
Il punto cruciale magari è il mandato di Pietro dato che lei non è cattolico. Può pensarla come vuole ma non c'è dubbio sulle parole …Altro
Scusi, se le cose sono cambiate ci saranno dei motivi. Non bisogna prendere tutto ciò che è stato compiuto alle origini come buono, sano e santo. Di errori se ne sono fatti a bizzeffe ed è sempre servito lo Spirito Santo per fare chiarezza e migliorare la Chiesa.
Il punto cruciale magari è il mandato di Pietro dato che lei non è cattolico. Può pensarla come vuole ma non c'è dubbio sulle parole di Cristo a Pietro, se poi vuole darle una visione personale relativa lo faccia ma non si reputi dalla parte giusta a prescindere. Io credo nel mandato apostolico e dunque credo che Cristo non abbia voluto dare tutte le direttive immediatamente ma ha voluto dare il tempo e la libertà di pensare alle sue parole e rielaborarle. D'altro canto noi possediamo la tradizione e le testimonianze dirette e indirette dei primi cristiani mentre voi dal nulla nel 1517 avete deciso che solo la interpretazione della bibbia fosse sufficiente senza tenere conto che la Chiesa è nata dalla volontà della gente e quanto è stato deciso è stato basato sulle menti e le memorie di coloro che hanno conosciuto Cristo e ne hanno potuto dare testimonianza.
Detto ciò EXTRA ECCLESIAM NULLA SALUS
Orion80
@cattolico non romano più che litigare su quello o l'altro rito, credo che bisogna tutti quanti iniziare a riparare, per le offese con le quali anche noi che ci definiamo Cristiani, continuiamo ad inchiodare il nostro Dio sulla Croce.
Orion80
Bisogna cercare veramente anche tra i Cristiani di sanare le ferite, degli sciami, ma non con l'ecumenismo del Vaticano secondo, ma secondo me con tanta preghiera. Un Sacerdote che seguo ripete costantemente che bisogna meditare più e più volte la Passione di Nostro Signore, da lì bisogna partire. Esaminando prima di tutto noi stessi e domandando perdono a Gesù per i nostri tradimenti e rinnegamenti …Altro
Bisogna cercare veramente anche tra i Cristiani di sanare le ferite, degli sciami, ma non con l'ecumenismo del Vaticano secondo, ma secondo me con tanta preghiera. Un Sacerdote che seguo ripete costantemente che bisogna meditare più e più volte la Passione di Nostro Signore, da lì bisogna partire. Esaminando prima di tutto noi stessi e domandando perdono a Gesù per i nostri tradimenti e rinnegamenti. Riparando alle offese ( la S.Eucarestia, è mai come in questo tempo di tribolazione oltraggiata, da laici e purtroppo sacerdoti, per i quali bisogna pregare) per mitigare l'intervento della Divina Giustizia.
Crociato
Sei @cattolico non romano scismatico
Non puoi capire
Crociato
@cattolico non romano detto lo scismatico
San Cipriano
La malafede degli eretici e degli scismatici.
12 — E non si ingannino, interpretando stupidamente le parole del Signore che dice: Dovunque si aduneranno due o tre nel mio nome, sarò in mezzo ad essi (Mt.18,20).
I violatori del Vangelo fanno cosi: accettano ciò che è detto in ultimo e lasciano il resto del discorso; si ricordano di una parte …Altro
@cattolico non romano detto lo scismatico

San Cipriano

La malafede degli eretici e degli scismatici.

12 — E non si ingannino, interpretando stupidamente le parole del Signore che dice: Dovunque si aduneranno due o tre nel mio nome, sarò in mezzo ad essi (Mt.18,20).

I violatori del Vangelo fanno cosi: accettano ciò che è detto in ultimo e lasciano il resto del discorso; si ricordano di una parte ma l’altra la sopprimono con inganno; così come sono divisi dalla Chiesa, dividono pure le proposizioni di un capitolo. E’ vero che il Signore quando volle inculcare nei suoi la pace fraterna, disse: Se due di voi si accorderanno sopra la terra a domandare qualsiasi cosa sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli. Perchè dovunque sono due o tre persone congregate nel mio nome, sono io in mezzo a loro; ma con queste parole egli volle dimostrare che dava più ascolto non alla folla orante ma alla concordia unanime degli oranti. Dicendo: Se due di voi si accorderanno sopra la terra, afferma innanzitutto, l’unanimità, pone cioè come prima condizione la concordia e la pace, insegna a vivere fedelmente e a perseverare costantemente nella mutua intima unione.

Ma come può uno scismatico andar d’accordo con qualcuno, se è smembrato dal corpo della Chiesa e ha rinnegato la fratellanza universale? Come possono gli scismatici raccogliersi nel nome di Cristo, se sono separati dal Cristo e dal suo Evangelo?

Non fummo noi, no, a separarci da essi; furono loro a staccarsi da noi. E poiché le eresie e gli scismi son sorte dopo la fondazione della Chiesa, cioè quando si innalzarono qua e là dagli eretici le loro baracchelle, furono essi ad abbandonare la sorgente, il principio della verità. Il Signore quindi parla proprio della sua Chiesa — e conseguentemente, a quelli che sono nella Chiesa — quando afferma che se essi vanno d’accordo tra loro e pregano in unione di anime, potranno ottenere dalla maestà di Dio ogni cosa. Dovunque si raccoglieranno due o tre nel mio nome — dice Gesù — io sarò tra loro, cioè con le anime semplici e pacifiche, timorate di Dio e osservanti della sua legge. Dice di trovarsi con esse anche se sono due o tre, cosi come fu nella fornace ardente con i tre fanciulli che ristorò con freschezza di rugiada, mentre le fiamme li avvolgevano (Dan.3), così come assistè i due apostoli (Att.16) carcerati, quando aprì le porte del carcere e impose loro di tornare in piazza a predicare al popolo il vangelo di cui erano essi i fedeli assertori. Dunque quando il Signore pone tra i suoi precetti anche questo: Dovunque saranno riuniti due o tre nel mio nome, sarò con loro, non separa gli uomini dalla Chiesa Egli che volle e costruì la Chiesa, ma rinfacciando la discordia ai ribelli e raccomandando ai suoi fedeli la concordia, dimostra che sta più volentieri con due o tre che pregano in unione con la Chiesa anziché con moltissimi separati dalla Chiesa, e che si ottiene da Dio più con la preghiera affratellata di pochi che con le discordi invocazioni di molti.

13 — Perciò quando dettò la legge della preghiera aggiunse pure: E quando starete pregando se avete qualche cosa contro di uno, perdonategli affinchè il Padre vostro ch’è nei cieli perdoni anche a voi i vostri peccati (Mc.11,25). E a chi in discordia col proprio fratello s’accosta all’altare per il sacrificio, comanda di tornare indietro a riabbracciare il fratello e dopo ritornare all’altare a fare a Dio l’offerta (Mt.5,24). Dio non degnò neanche di uno sguardo le primizie di Caino, poiché egli non poteva essere placato da chi odiava il fratello a causa del suo zelo (Gn.4,5).

Qual pace dunque possono ripromettersi quelli che odiano i propri fratelli? Che razza di sacrifici credono di celebrare quelli che sono soltanto dei rivali del sacerdozio? Credono forse che Cristo sia presente alle loro adunanze quando si raccolgono fuori e contro la Chiesa di Cristo?

14 — Questa macchia — lo scisma — non si lava neppure col sangue, anche se gli scismatici si facessero uccidere per la professione della fede cristiana. Neppure col martirio si può espiare l’inespiabile e grave peccato della discordia
. Perchè non si può essere martire senza appartenere alla Chiesa; non si può coronare nei Cieli chi abbandona il Re dei Cieli e Colei — la Chiesa — che regnerà sul mondo. Cristo ci diede la pace, ci raccomandò l’unanimità e la concordia, ci comandò di non corrompere, di non violare il mutuo amore, la carità. Perciò chi non ha in cuore la fraterna carità, non può mostrarsi a noi come martire di Cristo. Lo insegna anche l’apostolo Paolo: Se avessi tanta fede da trasportar montagne e poi mancassi di amore, non sarei nulla. E se anche sbocconcellassi ai poveri tutto quel che ho e dessi il mio corpo arso e non avessi amore, non avrei alcun giovamento. L’amore è longanime, è benigno; l’amore non ha invidia, non è vantatore, non si ‘gonfia, non agisce indecorosamente, non è egoista, non s’irrita, non pensa il male, non si compiace dell’ingiustizia ma gode della carità: copre ogni cosa; ogni cosa crede, tutto spera, tutto sopporta. L’amore non viene mai meno (1Cor.18,2-8). L’amore non verrà mai meno. Infatti sarà sempre anche nel cielo, durerà in eterno nell’unione di tutti i fratelli. La discordia invece non toccherà la soglia del Regno e perciò a chi perfidamente si staccò dall’amore di Cristo, non potrà toccare il premio promesso da Cristo che proclamò: Questo è il mio comandamento: che vi amiate scambievolmente com’io stesso vi ho amato (Gv.15,12).

Chi non ha l’amore non possiede Dio, perchè, come dice San Giovanni: Dio è amore, e chi possiede l’amore possiede Dio e Dio abita in lui (1Gv.4,16). Ma non possiedono Dio quelli che respinsero l’amore nella Chiesa di Dio. E allora anche se sono gettati a bruciare sul rogo, o dati in pasto alle belve, la loro morte non sarà una corona ma una pena alla loro perfidia; non già la fine trionfante dell’atleta cristiano ma la perdizione del disperato. Essi possono essere uccisi, non coronati. Si professano cristiani cosi come Satana spesso si maschera da Cristo, come ci premunisce lo stesso Signore, quando dice: Molti verranno a voi nel mio nome e vi diranno: — Io sono il Cristo — e inganneranno così molti (Mc.13,6). Come dunque Satana non è il Cristo, anche se nel nome dì Cristo vuole ingannare i cristiani, così non è cristiano chi non è nella luce del Vangelo e nella verità della fede cristiana.

PENTITI!! RITORNA NELLA VERA CHIESA DI DIO

UNA SANTA CATTOLICA APOSTOLICA ROMANA
Crociato
Ritorna fra di noi fratello amato
Altri 7 commenti da Crociato
Crociato
@cattolico non romano lo scismatico
Il fatto che frequenti un blog Cattolico la dice lunga dul tuo desiderio di ritornare alla fonte viva della verità
PENTITI SCISMATICO!!Altro
@cattolico non romano lo scismatico
Il fatto che frequenti un blog Cattolico la dice lunga dul tuo desiderio di ritornare alla fonte viva della verità

PENTITI SCISMATICO!!
Crociato
Prego per te caro fratello scismatico
Crociato
Grande loggia di Davos
Crociato
Merde!mi hai scoperto
🤫🤫
Crociato
Io credo sinceramente che hai bisogno veramente che qualcuno venga in tuo aiuto
Pregherò la Santa VergineAltro
Io credo sinceramente che hai bisogno veramente che qualcuno venga in tuo aiuto

Pregherò la Santa Vergine
Crociato
Grazie
Adesso vado c'è il gran maestro che chiama....
Crociato
Caro @cattolico non romano scismatico
ogni tanto esci di 🏡 frequenta persone reali
I veri cristiani non sono mai tristi e depressi
Ritorna alla vera Chiesa di Dio
UNA SANTA CATTOLICA APOSTOLICA ROMANA
lamprotes
Si manifesta chiaramente che la liturgia tradizionale deve essere abolita in quanto troppo cattolica!
DiscepoloGAU
La Chiesa Rimanente finirà col tenere il Santo Sacrificio in luoghi privati e spesso non nelle chiese, le quali saranno profanate orribilmente.