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Il caso Pachamama mette in evidenza gli amici ed i nemici.

Il caso Pachamama mette in evidenza chi sono gli amici e chi sono i nemici

Sotto l'hashtag "IAmChristeros", i credenti di tutto il mondo mostrano la loro solidarietà con gli eroi che, lunedì, hanno raccolto gli idoli Pachamama nella chiesa romana di Santa Maria in Traspontina e li hanno gettati nel Tevere. I responsabili dell'apparizione degli idoli, della rete di chiese sudamericane "REPAM" e dei portavoce del Vaticano parlano di "furto", "dissacrazione della religione" e "rifiuto del dialogo".

Per prima cosa crei i fatti, poi chiedi il "dialogo"

Tuttavia, il giornalista americano Robert Royal ha chiesto se ci fosse un "dialogo" prima che Francesco iniziasse ad adorare gli idoli nei giardini del Vaticano e le statue di idoli fossero collocate in una chiesa cattolica. John Zmirak definisce il mettere gli idoli in una chiesa un crimine di odio contro i cattolici e contro quei battezzati che hanno lasciato l'idolatria.

I santi usati per distruggere gli idoli

Come prevedibile, la reazione dei cosiddetti conservatori di fronte allo scandalo Pachamama è stata deludente. L'avvocato canonico Ed Condon, che scrive per CatholicNewsAgency di EWTN, lamentava, ad esempio, che l'identità dell'idolo come dea della fertilità non sarebbe stata stabilita con certezza, nonostante il fatto che gli idoli fossero venerati, portati avanti in processioni e profondi inchini eseguito di fronte a loro nei Giardini Vaticani. Tuttavia, Condon si oppose alla definizione: "gettate le statuette nel Tevere".

Un vescovo conservatore e confuso

Il neo-conservatore Vescovo Richard Stika di Knoxville, Tenneesee, ha persino richiesto una pena detentiva per gli eroi che affondarono Pachamama. Ha definito la loro azione un "insulto" agli indiani amazzonici e alla loro cultura. Stika non ha menzionato l'insulto fatto ai cattolici e alla fede.

Francesco confonde la chiesa con il circo

Nel frattempo, all'udienza generale di ieri, papa Francesco ha ripetuto i suoi mantra noti. Una Chiesa le cui porte non sono sempre aperte o una Chiesa che non è in movimento ed è come una tenda espandibile, secondo lui "non è una Chiesa". Rorate-Caeli ha commentato su Twitter che "una tenda espandibile in movimento" è comunemente chiamata un circo.
Francesco I