Bergoglio ancora contro la Vergine Santissima- Replica di Mons. Brunero Gherardini
Bergoglio ancora contro "Maria Corredentrice"
Bergoglio ha un hobby: screditare la Madonna nei suoi privilegi, nella realtà della sua sublime dignità. Dopo aver negato de facto l’immacolato concepimento della Vergine Santissima che, a parer suo, non sarebbe nata santa; varie volte si è espresso con forza e insistenza contro il titolo di “Corredentice” e contro al realtà stessa della Corredenzione. Già l’anno scorso, nella ricorrenza dei Sette Dolori di Maria, aveva fatto dichiarazioni in tal senso. Oggi è tornato sul tema, quasi per “ben” celebrare il settenario in preparazione alla commemorazione quaresimale dell’Addolorata.
Infatti nella catechesi di questo mercoledì così si è espresso:
Cristo è il Mediatore, il ponte che attraversiamo per rivolgerci al Padre (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, 2674). È l’unico Redentore: non ci sono co-redentori con Cristo. È il Mediatore per eccellenza, è il Mediatore. Ogni preghiera che eleviamo a Dio è per Cristo, con Cristo e in Cristo e si realizza grazie alla sua intercessione. Lo Spirito Santo estende la mediazione di Cristo ad ogni tempo e ogni luogo: non c’è altro nome nel quale possiamo essere salvati (cfr At 4,12). Gesù Cristo: l’unico Mediatore tra Dio e gli uomini.
[…]
La Madonna che, come Madre alla quale Gesù ci ha affidati, avvolge tutti noi; ma come Madre, non come dea, non come corredentrice: come Madre. È vero che la pietà cristiana sempre le dà dei titoli belli, come un figlio alla mamma: quante cose belle dice un figlio alla mamma alla quale vuole bene! Ma stiamo attenti: le cose belle che la Chiesa e i Santi dicono di Maria nulla tolgono all’unicità redentrice di Cristo. Lui è l’unico Redentore. Sono espressioni d’amore come un figlio alla mamma – alcune volte esagerate.
Ricorre il solito formulario dei nemici della gloria mariana (discepoli del Nemico, cui Maria schiacciò la testa), dei nemici protestanti, dei nemici modernisti. Il formulario di coloro che durante l’ultimo tre volte nefastissimo Concilio mandarono a monte la dichiarazione di Maria Santissima “Mediatrice, Corredentrice e Avvocata”; il formulario di un padre Cantalamessa, assunto da papa Francesco fra i cardinali di Santa Romana Chiesa, fustigatore della (secondo lui) l’eccessiva devozione cattolica per la Vergine Santissima, vera ragione (sempre secondo lui) della non accettazione di Maria da parte dei “suoi” fratelli protestanti (vedi qui).
Ci chiediamo che senso abbia pregare in mondo visione la Salus Populi Romani se poi si impugnano, con una facilità che avrebbe fatto traballare un Lutero e un Calvino, i privilegi che la Trinità Le ha dato ab aeterno; se si nega la realtà della dignità della Madre di Dio, compaziente col Figlio durante l’atrocissima sua Passione; se si sviliscono a esagerazioni, belle e amorose ma pur sempre vane parole, i titoli eccelsi di colei che sola, per divina volontà, lambisce i limiti della divinità.
Radio Spada da parte sua rinnova la sua consacrazione a Maria, Madre di Dio, Corredentrice del genere umano e Mediatrice di tutte le Grazie, perché l’ha costituita la Santissima Trinità e tale l’hanno proclamata tanti Sommi Pontefici, eco fedelissima e infallibile della Tradizione Apostolica e dell’insegnamento dei Padri.
radiospada.org
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“Assunta in cielo perché Corredentrice sulla terra” di Mons. Brunero Gherardini
Tra Gesù e Maria – mediazione in atto dell’incarnazione e quindi della redenzione – esiste un eterno consorzio già vaticinato nel protovangelo di Genesi. Quanto alla redenzione, “la Vergine non ha soltanto la lode di aver fornito la materia della Sua carne al Figlio unico di Dio che doveva nascere con membra umane e di aver così preparato una vittima per la salvezza degli uomini; Ella dovette anche custodirla, quella vittima, nutrirla e presentarla nel giorno stabilito all’altare” (San Pio X, Ad diem illum). Per cui, come insegnava già Leone XIII, “ella divenne consorte nella dolorosa espiazione del Cristo, a vantaggio del genere umano”. Le stesse cose le troviamo espresse nelle monumentali Munificentissimus Deus e Ad coeli Reginam di Pio XII, che riferendosi a Maria la chiama “Socia del Redentore” ossia Corredentrice del genere umano come la chiamò Pio XI. Per spiegare questa verità della nostra religione (per ora non ancora formalmente definita dogma di fede) lasciamo la parola al compianto Monsignor Brunero Gherardini (Prato, 10 febbraio 1925 – Roma, 22 settembre 2017), riprendendo un suo intervento dal titolo Assunta in cielo perché corredentrice sulla terra. Riflessione sul fondamento del dogma cattolico. tenuto nel contesto del Simposio Mariologico Internazionale organizzato nel 2010 dai Francescani dell’Immacolata.
“La Corredenzione … verrà definita – dice il compianto teologo e noi facciamo nostro questo pensiero – farà parte formalmente e dogmaticamente della fede cattolica. Però anche nel caso che ciò non avvenga mai – quod Deus avertat! – non potrà mai cessare di appartenere al patrimonio dottrinale della Chiesa”.
Bergoglio ha un hobby: screditare la Madonna nei suoi privilegi, nella realtà della sua sublime dignità. Dopo aver negato de facto l’immacolato concepimento della Vergine Santissima che, a parer suo, non sarebbe nata santa; varie volte si è espresso con forza e insistenza contro il titolo di “Corredentice” e contro al realtà stessa della Corredenzione. Già l’anno scorso, nella ricorrenza dei Sette Dolori di Maria, aveva fatto dichiarazioni in tal senso. Oggi è tornato sul tema, quasi per “ben” celebrare il settenario in preparazione alla commemorazione quaresimale dell’Addolorata.
Infatti nella catechesi di questo mercoledì così si è espresso:
Cristo è il Mediatore, il ponte che attraversiamo per rivolgerci al Padre (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, 2674). È l’unico Redentore: non ci sono co-redentori con Cristo. È il Mediatore per eccellenza, è il Mediatore. Ogni preghiera che eleviamo a Dio è per Cristo, con Cristo e in Cristo e si realizza grazie alla sua intercessione. Lo Spirito Santo estende la mediazione di Cristo ad ogni tempo e ogni luogo: non c’è altro nome nel quale possiamo essere salvati (cfr At 4,12). Gesù Cristo: l’unico Mediatore tra Dio e gli uomini.
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La Madonna che, come Madre alla quale Gesù ci ha affidati, avvolge tutti noi; ma come Madre, non come dea, non come corredentrice: come Madre. È vero che la pietà cristiana sempre le dà dei titoli belli, come un figlio alla mamma: quante cose belle dice un figlio alla mamma alla quale vuole bene! Ma stiamo attenti: le cose belle che la Chiesa e i Santi dicono di Maria nulla tolgono all’unicità redentrice di Cristo. Lui è l’unico Redentore. Sono espressioni d’amore come un figlio alla mamma – alcune volte esagerate.
Ricorre il solito formulario dei nemici della gloria mariana (discepoli del Nemico, cui Maria schiacciò la testa), dei nemici protestanti, dei nemici modernisti. Il formulario di coloro che durante l’ultimo tre volte nefastissimo Concilio mandarono a monte la dichiarazione di Maria Santissima “Mediatrice, Corredentrice e Avvocata”; il formulario di un padre Cantalamessa, assunto da papa Francesco fra i cardinali di Santa Romana Chiesa, fustigatore della (secondo lui) l’eccessiva devozione cattolica per la Vergine Santissima, vera ragione (sempre secondo lui) della non accettazione di Maria da parte dei “suoi” fratelli protestanti (vedi qui).
Ci chiediamo che senso abbia pregare in mondo visione la Salus Populi Romani se poi si impugnano, con una facilità che avrebbe fatto traballare un Lutero e un Calvino, i privilegi che la Trinità Le ha dato ab aeterno; se si nega la realtà della dignità della Madre di Dio, compaziente col Figlio durante l’atrocissima sua Passione; se si sviliscono a esagerazioni, belle e amorose ma pur sempre vane parole, i titoli eccelsi di colei che sola, per divina volontà, lambisce i limiti della divinità.
Radio Spada da parte sua rinnova la sua consacrazione a Maria, Madre di Dio, Corredentrice del genere umano e Mediatrice di tutte le Grazie, perché l’ha costituita la Santissima Trinità e tale l’hanno proclamata tanti Sommi Pontefici, eco fedelissima e infallibile della Tradizione Apostolica e dell’insegnamento dei Padri.
radiospada.org
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“Assunta in cielo perché Corredentrice sulla terra” di Mons. Brunero Gherardini
Tra Gesù e Maria – mediazione in atto dell’incarnazione e quindi della redenzione – esiste un eterno consorzio già vaticinato nel protovangelo di Genesi. Quanto alla redenzione, “la Vergine non ha soltanto la lode di aver fornito la materia della Sua carne al Figlio unico di Dio che doveva nascere con membra umane e di aver così preparato una vittima per la salvezza degli uomini; Ella dovette anche custodirla, quella vittima, nutrirla e presentarla nel giorno stabilito all’altare” (San Pio X, Ad diem illum). Per cui, come insegnava già Leone XIII, “ella divenne consorte nella dolorosa espiazione del Cristo, a vantaggio del genere umano”. Le stesse cose le troviamo espresse nelle monumentali Munificentissimus Deus e Ad coeli Reginam di Pio XII, che riferendosi a Maria la chiama “Socia del Redentore” ossia Corredentrice del genere umano come la chiamò Pio XI. Per spiegare questa verità della nostra religione (per ora non ancora formalmente definita dogma di fede) lasciamo la parola al compianto Monsignor Brunero Gherardini (Prato, 10 febbraio 1925 – Roma, 22 settembre 2017), riprendendo un suo intervento dal titolo Assunta in cielo perché corredentrice sulla terra. Riflessione sul fondamento del dogma cattolico. tenuto nel contesto del Simposio Mariologico Internazionale organizzato nel 2010 dai Francescani dell’Immacolata.
“La Corredenzione … verrà definita – dice il compianto teologo e noi facciamo nostro questo pensiero – farà parte formalmente e dogmaticamente della fede cattolica. Però anche nel caso che ciò non avvenga mai – quod Deus avertat! – non potrà mai cessare di appartenere al patrimonio dottrinale della Chiesa”.