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020 - SANTA CASA: la VERITA' delle Traslazioni Miracolose e la prova del "falso storico" dei principi Angeli dell'Epiro - Rif. 00020 Il 4 ottobre 2012 il Papa Benedetto XVI è stato pellegrino a Loreto …Altro
020 - SANTA CASA: la VERITA' delle Traslazioni Miracolose e la prova del "falso storico" dei principi Angeli dell'Epiro - Rif. 00020

Il 4 ottobre 2012 il Papa Benedetto XVI è stato pellegrino a Loreto, nella Santa Casa, nel 50° anniversario dell'analogo pellegrinaggio per l'apertura del Concilio Vaticano II di San Giovanni XXIII del 4 ottobre 1962. Intervistato da "èTV Marche" nella circostanza, il Prof. GIORGIO NICOLINI ha fatto conoscere "le prove" confermanti il "falso storico" del "Chartularium Culisanense" con il quale da un trentennio si era creduto di poter negare la verità storica delle Miracolose Traslazioni della Santa Casa di Nazareth sino a Loreto. Nell'intervista condotta da Maurizio Socci, nella località di POSATORA di ANCONA, su uno dei luoghi delle Traslazioni, il Prof. NICOLINI conferma l'assoluta VERITA' delle Traslazioni Miracolose della Santa Casa, di cui attesta l'esistenza di documentazioni che comprovano la “veridicità storica” di “almeno” cinque di tali “traslazioni miracolose” della Santa Casa di Nazareth, avvenute tra il 1291 e il 1296: a Tersatto (nell’ex-Jugoslavia), ad Ancona (località Posatora), nella selva della signora Loreta nella pianura sottostante l’attuale cittadina di “Loreto” (il cui nome deriva proprio da quella signora di nome “Loreta”); poi sul campo di due fratelli sul colle lauretano (o Monte Prodo) e infine sulla pubblica strada, ove ancor oggi si trova, sotto la cupola dell’attuale Basilica.

In Internet lo studio del Prof. Andrea Nicolotti (Dipartimento di Studi Storici - Università degli Studi di Torino):

- www.lavocecattolica.it/falseorigini.cartularium.pdf


www.lavocecattolica.it/…/inconsistenza.c…

A Loreto, nelle Marche, si trova da secoli la Santa Casa, cioè la casa dove Maria è nata, ha vissuto e dove ha ricevuto la visita dell'Arcangelo Gabriele che le ha annunciato il concepimento verginale di Gesù.
Come disse San Giovanni Paolo lI: "La Santa Casa di Loreto è il primo Santuario di portata internazionale dedicato alla Vergine e vero cuore mariano della cristianità".
La Santa Casa si trova a Loreto da quando poco prima del 1300 fu trasportata in volo dagli angeli. Questa traslazione angelica - confermata sia da prove storiche, documentali e archeologiche, sia da Papi e da mistici -, è stata da sempre tramandata.

DA NAZARET A LORETO
Esistono molti documenti e perfino testimoni oculari delle traslazioni miracolose compiute dalla Santa Casa. Fino al 9 maggio 1291 essa si trovava a Nazareth. Durante la notte fra il 9 e il 10 maggio 1291 essa percorse circa 3000 km e arrivò a Tersatto, in Dalmazia, nell'odierna città di Fiume. Le fonti raccontano che Nicolò Frangipane, l'allora signore di Tersatto, mandò personalmente una delegazione a Nazareth, per constatare se davvero la Casa fosse scomparsa dal luogo originario. Recatisi là, trovarono non solo che era davvero scomparsa ma che vi erano ancora presenti le fondamenta dalle quali le pareti erano state sradicate. Esse, infatti, appaiono tutt'oggi - a Loreto - prive di fondamenta, semplicemente appoggiate in terra. Le misure del perimetro, inoltre, combaciano perfettamente con quelle delle fondamenta rimaste in Palestina.

POSATORA DI ANCONA
Nella notte tra il 9-10 dicembre 1294, la Santa Casa scomparve anche da Tersatto e apparendo in Italia, "in vari luoghi", si posò innanzitutto sopra una collina prospiciente il Porto di Ancona, nelle Marche, dove rimase per nove mesi. A quella collina di Ancona fu perciò dato il nome di "Posatora", dal latino "posat et ora", e vi fu edificata una chiesa, per ricordare che là la Santa Casa aveva pregato per la città ed era stata pregata dalla città. Di tale traslazione a Posatora di Ancona esiste lo scritto di un certo don Matteo, contemporaneo dei fatti accaduti e quindi probabilmente testimone oculare. La sosta della Casa a Posatora è comprovata anche da due lapidi commemorative, una antichissima, coeva ai fatti e scritta in latino volgare antico e una risalente al XVI secolo che ne è probabilmente una copia tradotta nella lingua corrente. Dell’esistenza della lapide più antica, smarrita durante dei lavori di ristrutturazione della chiesa di Posatora, se ne ricordano molto bene vari testimoni, sacerdoti e fedeli, alcuni ancor oggi viventi, i quali l'avevano letta prima che venisse smarrita.

LA SELVA DI LORETA
Nella lapide più antica di Posatora si trovava la definizione di "Madona de Loreta"; questo perché la Santa Casa, dopo la sosta dei nove mesi a Posatora nell’anno 1295, si era nuovamente spostata presso la città di Recanati, e si era posata all'interno di una selva appartenente ad una signora di nome Loreta. In tale selva rimase per otto mesi, tra la fine del 1295 e il 1296. Dal nome della signora Loreta nascerà in seguito il nome al maschile della città di Loreto, venutasi a formare proprio intorno a questa reliquia, via via che la gente vi si stanziava nei decenni successivi.
Dalla selva della signora Loreto, ancora la Santa Casa fu trasportata miracolosamente dagli angeli sul campo di due fratelli, sul Monte Prodo, ove rimase solo quattro mesi, perché questi due fratelli, di cognome Antici, iniziarono a litigare violentemente tra loro, per rivendicare l’appropriazione delle offerte dei pellegrini.
La Santa Casa, perciò, andò a posarsi infine sulla pubblica strada adiacente al campo dei due fratelli e che conduceva da Recanati ad Ancona, situata in cima al Monte Prodo, dove tutt'oggi la Santa Casa si trova.

LE ATTESTAZIONI STORICHE E ARCHEOLOGICHE
Moltissimi altri fatti attestano la veridicità storica delle traslazioni miracolose della Santa Casa. Innanzitutto la costruzione di tre chiese ad Ancona, di cui due ancora esistenti, in onore e a ricordo dell'avvistamento da parte di testimoni oculari dell'arrivo della Santa Casa "in volo" presso Ancona e della sosta a Posatora. Addirittura esiste una Basilica intitolata a "Santa Maria di Loreto" in onore delle miracolose traslazioni, anche a Forìo, nell'Isola di Ischia. I pescatori di quell'isola commerciavano con Ancona e riportarono nel 1295, quindi in epoca contemporanea ai fatti, la notizia di ciò che accadeva nelle Marche, edificando subito questo Santuario. Essi avevano certamente visto con i propri occhi la Santa Casa.
Sono elementi di credibilità storica anche l'approvazione del culto delle miracolose traslazioni da parte dei Vescovi anconitani e le approvazioni ufficiali della veridicità storica e della miracolosa traslazione rinnovate per secoli e secoli dai Sommi Pontefici. Ad esempio, in proposito, scriveva il Beato PIO IX nella Bolla Inter Omnia del 26 agosto 1852: "Fra tutti i Santuari consacrati alla Madre di Dio, l'Immacolata Vergine, uno si trova al primo posto e brilla di incomparabile fulgore: la veneranda ed augustissima Casa di Loreto. Consacrata dai divini misteri, illustrata dai miracoli senza numero, onorata dal concorso e dall'affluenza dei popoli, stende ampiamente per la Chiesa Universale la gloria del suo nome, e forma ben giustamente l'oggetto di culto per tutte le nazioni e per tutte le razze umane. (...) A Loreto, infatti, si venera quella Casa di Nazareth, tanto cara al Cuore di Dio, e che, fabbricata nella Galilea, fu più tardi divelta dalle fondamenta e, per la potenza divina, fu trasportata oltre i mari, prima in Dalmazia e poi in Italia. Proprio in quella Casa la Santissima Vergine, per eterna divina disposizione rimasta perfettamente esente dalla colpa originale, è stata concepita, è nata, è cresciuta, e il celeste messaggero l'ha salutata piena di grazia e benedetta fra le donne. Proprio in quella Casa ella, ripiena di Dio e sotto l'opera feconda dello Spirito Santo, senza nulla perdere della sua inviolabile verginità, è diventata la Madre del Figlio Unigenito di Dio".
Molto importante poi ricordare la consacrazione liturgica della Festa della Traslazione, al 10 dicembre di ogni anno, che mette in rilievo ed esalta il carattere miracoloso.
Infine tutto ciò è confermato dalle rivelazioni mistiche di molti santi, la maggior parte dei quali descriveva nel dettaglio la Santa Casa e ciò che avveniva di essa senza essersi mai recati a Loreto.

L'IMPOSSIBILITA’ DEL TRASPORTO UMANO
Purtroppo, recentemente, per venire incontro alla mentalità materialista e con l'obiettivo di apparire più moderni, alcuni studiosi hanno dato credito a un documento che farebbe apparire sorpassato l'intervento angelico. Secondo questa nuova falsa interpretazione la Santa Casa, al tempo della conquista musulmana della Terra Santa, su commissione della famiglia principesca dell'Epiro di nome "Angeli", sarebbe stata trasportata dai Crociati, i quali l'avrebbero smontata, trasportata per mare e poi ricomposta a Loreto. Ma anche un bambino può capire che tale trasporto e conseguente rimontaggio, sarebbe ancora più miracoloso del trasporto aereo.
Infatti, anche da un punto di vista architettonico, la Santa Casa risulta essere stata trasportata tutta intera in quanto le pietre che la costituiscono sono murate con una malta della Palestina, dei dintorni di Nazareth, inesistente nelle Marche e in tutta Italia. Inoltre, se fosse stata smontata e rimontata più volte, avendo precedentemente appurato che la Santa Casa è stata presente in più luoghi, non è comprensibile come sia stato possibile non alterare in alcun modo la sua perfetta geometria, perfettamente combaciante con le dimensioni delle fondamenta rimaste a Nazareth e con la grotta antistante.
Inoltre, sarebbe stato impossibile a degli uomini smontarla e rimontarla in poche ore, senza che nessuno se ne accorgesse e dicesse nulla, dato che fino al giorno prima era in un luogo e il giorno dopo era in un altro.
Ulteriore stranezza è che essa nella sua collocazione finale sul Monte Prodo sia stata posta senza fare fondamenta e con parte delle mura sul vuoto di un fosso, in più nel mezzo della pubblica strada, nonostante sia storicamente accertato che a quell'epoca il Comune di Recanati aveva proibito di costruire edifici su strade pubbliche, ordinando anche di abbattere qualsiasi costruzione avesse occupato strade pubbliche.
Infine, è anche molto difficile capire con quali mezzi degli …