Trappole per demoni scoperte in Inghilterra

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NOVEMBRE 16, 2014

Durante alcuni lavori di restauro, diversi segni contro la stregoneria sono stati scoperti in una stanza costruita per ospitare l’allora re d’Inghilterra Giacomo I, nella residenza di Knole House, in Inghilterra.

I simboli erano stati incisi nei mesi successivi alla Congiura delle polveri, un fallito complotto progettato da un gruppo di cattolici inglesi contro il re protestante. Le incisioni avrebbero dovuto tenere lontano gli spiriti malefici; sono stati datati con la dendrocronologia all’inizio del 1606.


Una trappola per i demoni

Il tentativo di assassinio del re suscitò un grande scalpore nel paese. Avvenuto in seguito a decenni di sconvolgimenti religiosi, fece moltiplicare le accuse di stregoneria e forze demoniache.

Un’illustrazione del XVIII secolo di Guy Fawkes e degli altri cospiratori in una stanza segreta dietro la Chiesa di San Clemente

La pratica di incidere linee intersecanti e simboli era considerata una forma di ‘trappola per i demoni’: avrebbe allontanato gli spiriti malefici e prevenuto possessioni demoniache. Un tale comportamento mostra quanta paura governasse le vite di tutti i giorni delle persone all’inizio del XVII secolo.

Giacomo I si interessava personalmente alla stregoneria e ai demoni. Fece passare una legge al riguardo nel 1604, che rendeva la stregoneria un reato punibile con la morte. Scrisse anche un trattato, Demonologia, a supporto della caccia alle streghe.


Giacomo I dipinto da John de Critz

I segni sono stati scoperti inaspettatamente dagli archeologi del MOLA (Museum of London Archaeology) che stavano esplorando Knole durante un progetto di conservazione di cinque anni.

I segni includono disegni a scacchiera e reti. Si trovavano su alcune travi, su alcune assi di legno sotto il pavimento e intorno al caminetto. La stanza è una delle centinaia del grande complesso di Knole, e i segni sono rimasti nascosti per secoli.

La dendrocronologia ha datato il legname all’inverno del 1605-06. Ma siccome il legno venne posato mentre la quercia era ancora verde – e quindi malleabile – il suo impiego nella costruzione avvenne durante la primavera o estate del 1606.

“La datazione di questi segni apotropaici, così prossimi alla Congiura delle polveri, li rende una scoperta rara se non unica”, spiega l’archeologo James Wright. “Usare l’archeologia per comprendere meglio le paure latenti dell’uomo comune, accresciute in seguito al complotto, è molto eccitante”.



Ironicamente, lo scopo dei segni non venne mai realizzato. Thomas Sackville, Lord Tesoriere di Giacomo I, aveva cominciato il restauro a Knole per la prossima visita del re. Ma la morte di Sackville nel 1608 avvenne prima del completamento del lavoro, e l’importanza minore di suo figlio alla corte significarono che Giacomo I non visitò mai Knole.

Le ricerche per scoprire altri segreti a Knole continueranno fino al 2018. “È un’opportunità unica per svelare la storia di una delle più grandi case del paese, dalle travi del soffitto fino alle assi del pavimento”, dice l’archeologa Nathalie Cohen.


La residenza di Knole House

La stanza dei ritrovamenti

National Trust
Marziale
Oltre che fatto storico queste erano e sarebbero se usate, anche pratiche efficaci contro i malefici. Quasi sicuramente erano segni incisi e benedetti da un Sacerdote e molto probabilmente quella era la stanza da notte.
Credo si possano anche abbinare a questo i sacramentali, come l'olio benedetto, da porre in bacinelle sotto il letto dei dormienti. Negli anni '30 sotto il letto di un bambino, la …Altro
Oltre che fatto storico queste erano e sarebbero se usate, anche pratiche efficaci contro i malefici. Quasi sicuramente erano segni incisi e benedetti da un Sacerdote e molto probabilmente quella era la stanza da notte.
Credo si possano anche abbinare a questo i sacramentali, come l'olio benedetto, da porre in bacinelle sotto il letto dei dormienti. Negli anni '30 sotto il letto di un bambino, la mattina seguente fu trovato l'olio segnato a forma di croce: era il lettino di mio padre.
Marziale
alda luisa corsini
Bellissima testimonianza, amico caro.