Centralizzazione "sinodale": Francesco degrada cardinale a vescovo ausiliario

• Francesco trasforma i sette vescovi ausiliari di Roma in "vicari episcopali" con "potere vicario ordinario": potranno prendere decisioni "nell'ambito delle loro competenze".
• Il cardinale vicario Angelo De Donatis è così ridotto a vescovo ausiliario, perché può agire solo "in comunione con il Consiglio Episcopale" o “con me.”
• Francesco nomina personalmente persino i parroci e distingue i candidati "per l'ammissione possibile ai Sacri Ordini", che vanno sottoposti “a me”.
• Francesco vuole anche presiedere il consiglio episcopale di Roma, che dovrà incontrarsi ogni tre mesi.
• "Non solo re, ma anche principe, questo è sempre stato il problema di Francesco negli ultimi dieci anni."
• Non fidandosi di nessuno, Francesco istituisce presso il vicariato "una commissione indipendente di vigilanza, con regolamenti propri approvati da me” e che dovrà riferire “a me” una volta l'anno dopo incontri mensili.
• Tutti i tribunali romani vengono eliminati e centralizzati nella corrotta Romana Rota.
• L'elenco di chi ha perso le grazie di Francesco include, oltre a De Donatis, i cardinali Becciu, Turkson, Tagle, l'arcivescovo Gänswein e i laici Milone, Giani e Boeselager.
Foto: Angelo De Donatis © wikicommons, CC BY-SA, #newsWhxcgwodpu
