it.news
3943

Niente paura del Covid-19 al funerale del patriarca, morto di Covid-19

Migliaia di persone hanno partecipato il 22 novembre al funerale del patriarca serbo ortodosso Irinej, 90 anni. Il patriarca è morto dopo aver contratto il Covid-19 durante il funerale di un vescovo …Altro
Migliaia di persone hanno partecipato il 22 novembre al funerale del patriarca serbo ortodosso Irinej, 90 anni.
Il patriarca è morto dopo aver contratto il Covid-19 durante il funerale di un vescovo montenegrino, anche lui risultato positivo al virus.
Tantissime persone, inclusi i preti, non indossavano le mascherine e non aderivano alle regole di distanza sanitaria nella massiccia cattedrale di San Sava a Belgrado. La teca in vetro contenente le spoglie di Irinej è stata baciata, per la Santa Comunione è stato usato un solo cucchiaio.
La Chiesa serba aveva chiesto di rispettare le regole per la protezione dal Covid-19. Gli epidemiologi hanno detto che era impossibile vietare la liturgia tradizionale del funerale.
#newsRrcolnsszd
Gaetano2
"90 anni"... "Il patriarca è morto dopo aver contratto il Covid-19"...
da come è scritto sembra di capire che la causa della morte sia il virus e non l'età ed eventuali altre malattie. Ma ritengo ovvio che sia altrimenti.
studer
Che splendida chiesa! È di recente costruzione.
Vera fede si vede anche nella bellezza!
Si faccia un confronto con gli obbrobji della stragrande maggioranza delle chiese moderne in Europa negli ultimi 150 anni.
Diodoro
Pensano che Dio protegga chi fa un atto di culto divino, di Adorazione, di Ringraziamento. Hanno ragione, anche se non bisogna "mettere Dio alla prova".
In chiesa si è "a Casa di Dio", e non in un salone di ritrovo.
Tanto è vero che un preoccupato funzionario governativo italiano, la primavera scorsa, disse "Quando sono in chiesa non li controlli più". Deo gratias, quando siamo in chiesa viviamo …Altro
Pensano che Dio protegga chi fa un atto di culto divino, di Adorazione, di Ringraziamento. Hanno ragione, anche se non bisogna "mettere Dio alla prova".
In chiesa si è "a Casa di Dio", e non in un salone di ritrovo.
Tanto è vero che un preoccupato funzionario governativo italiano, la primavera scorsa, disse "Quando sono in chiesa non li controlli più". Deo gratias, quando siamo in chiesa viviamo SENZA di voi: di voi che vi occupate di noi