Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede (prima parte)
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Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede
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Appendice (I): raccolta di aforismi ed insegnamenti di San Pio da Pietrelcina
“Segreti” meravigliosi: ASCOLTA Padre Pio!
Appendice (II): raccolta di insegnamenti spirituali del Servo di Dio don Dolindo Ruotolo
Parole SUBLIMI di don Don Dolindo Ruotolo (per la vita spirituale)
Appendice (III): raccolta di perle spirituali di Sant'Antonio di Padova
Grandi INSEGNAMENTI spirituali di Sant'Antonio di Padova
Appendice (IV): raccolta di episodi e sentenze di San Massimiliano Kolbe
San Massimiliano Kolbe, patrono del nostro tempo: un meraviglioso florilegio
Appendice (V): raccolta di ammaestramenti del Padre Stefano Manelli
Riflessioni piene di sapienza e di luce del Padre Manelli
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«Io distruggerò la vostra Chiesa», disse Napoleone al card. Consalvi. «Maestà, sono venti secoli che noi stessi cerchiamo di fare questo e non ci siamo riusciti», rispose il Segretario di Stato di Pio VII.
«L’errore più grande che ho fatto è qualcosa a cui nessuno pensa. E cioè la pretesa di distruggere la Chiesa cattolica. Io credevo che la Chiesa fosse come una sorta di serpente, per cui, schiacciata la testa, sarebbe morta. E invece, più schiacciavo questa testa, e più mi accorgevo che la Chiesa mi rinasceva tra le mani. Ho combattuto contro potentissimi eserciti, eppure non ho mai dubitato di combattere contro realtà limitate; ma combattendo contro la Chiesa, mi sono accorto di combattere non solo contro degli uomini!» (Napoleone Bonaparte, da Conversazioni sul Cristianesimo).
Aragorn: «Il vostro destino è ormai di scegliere: una guerra aperta vi attende, con Sauron o contro di lui»;
Eomer: «Come può un uomo in tempi come questi decidere quel che deve fare?»;
Aragorn: «Come ha sempre fatto. Il bene e il male sono rimasti immutati da sempre, e il loro significato è il medesimo per gli Elfi, per i Nani e per gli Uomini. Tocca ad ognuno di noi discernerli» (J. R. R. Tolkien, da Il Signore degli Anelli).
«L’Immacolata deve essere, e al più presto, la regina di tutti gli uomini, sia delle associazioni che delle persone singole. Chi resisterà e non si sottometterà al suo dominio, si perderà; chi invece la riconoscerà come regina e partirà, in qualità di milite, alla conquista del mondo a lei, costui vivrà, crescerà e si svilupperà sempre più rigogliosamente. Questo riguarda ogni anima, ogni associazione, ogni collettività» (San Massimiliano Kolbe).
«Una cristianità non si nutre di marmellata più di quanto se ne nutra un uomo. Il buon Dio non ha scritto che noi fossimo il miele della terra, ragazzo mio, ma il sale. Ora, il nostro povero mondo rassomiglia al vecchio padre Giobbe, pieno di piaghe e di ulcere, sul suo letame. Il sale, su una pelle a vivo, è una cosa che brucia. Ma le impedisce anche di marcire» (George Bernanos, dal libro Il diario di un curato di campagna).
«Quelli che commettono spesso peccati leggeri non devono considerare la qualità dei loro peccati ma la loro quantità. Se non li impensierisce la gravità, li spaventerà il numero. Chi trascura di piangere e schivare i peccati leggeri cadrà non già di colpo ma, un po’ alla volta, dallo stato di giustizia a quello mortale» (San Gregorio Magno).
«Sii cosciente che ogni tua parola, pensiero ed azione si svolgono dinanzi a un Uditorio Divino. Come non infrangeresti le norme della velocità se stesse sopraggiungendo un poliziotto, così non infrangerai le Divine Leggi peccando, non per timore di Dio ma, piuttosto, perché Lo ami» (Ven. Fulton J. Sheen).
«L'umiltà è la virtù più difficile da conquistare; niente di più duro a morire del desiderio di pensar bene di se stessi» (Thomas Stearns Eliot).
«Ama il Signore tuo Dio e il prossimo tuo come te stesso: in questi due comandamenti è racchiusa tutta la Legge. Per non equivocare, tuttavia, il senso genuino dell’amore e per viverlo nella verità e secondo tutte le sue esigenze occorre l’osservanza dei comandamenti, nei quali l’amore si sostanzia (secondo il principio-guida: “fa quello che Dio vuole”). Altrimenti esso si tramuterebbe in sterile e fallace sentimentalismo. Peggio, in paravento per nutrire e gonfiare l’egoismo [che si esprime nella volontà di peccare, secondo il principio-guida: “fa quello che vuoi” → fede senza opere: “pecca fortiter et crede fortius” (Lutero)]» (Admin, da La vera pace: cos'è e come conquistarla).
«Nessuno al mondo può cambiare la verità. Ciò che possiamo e dobbiamo fare è cercare la verità e servirla una volta che l'abbiamo trovata. Il vero conflitto è quello interiore. Al di là delle occupazioni degli eserciti e delle ecatombi dei campi di sterminio esistono due nemici irreconciliabili nel profondo di ogni anima: bene e male, peccato e amore. A che servono le vittorie sul campo di battaglia se noi stessi siamo sconfitti nel profondo del nostro essere?» (San Massimiliano Kolbe).
«Dobbiamo sopportare con pazienza le ingiurie che ci si fanno ma, quando dinanzi a noi una bocca sacrilega vomita bestemmie contro Dio noi, lungi dall’essere pazienti, dobbiamo resistere all’empio e condannare la bestemmia, senza nascondere la nostra indignazione» (Sant’Agostino).
«È il caso che fa l'eroe ma è il valore di tutti i giorni che fa il giusto» (San Pio da Pietrelcina).
«Dio ci ama ma noi dobbiamo iniziare a ricambiare l'amore di Dio. Dio deve essere amato. Gesù merita di essere amato. IL NOSTRO AMORE PER GESÙ CRISTO DEVE ESSERE PIÙ GRANDE DELLA NOSTRA PAURA DELLA CROCE» (Testimonianza di Jim Caviezel, attore e testimone della fede).
«Non parlatemi di leggi sul divorzio fatte dagli uomini! Non sarete giudicati secondo quelle leggi ma secondo le leggi di Dio, a cui sono soggetti anche coloro che fanno le leggi quaggiù» (San Giovanni Crisostomo).
«In te la tribolazione è la fornace dell'orefice - sempre che tu sia oro e non paglia - affinché tu sia purificato dalle scorie, non ridotto in cenere» (Sant'Agostino, dall'esposizione sul Salmo 30).
«Dirai che questi sono peccati veniali. Senza dubbio, come tutti i tentatori giovani, tu hai una gran voglia di poter fare un rapporto con qualche delitto spettacolare. Ma ricordati che la sola cosa che ha importanza è la distanza con la quale riuscirai a separare il giovanotto dal Nemico. La piccolezza dei peccati non ha importanza, purché il loro effetto cumulativo scacci l'uomo nel Nulla, lontano dalla Luce. Un assassinio non è migliore delle carte da gioco, se le carte riescono a fare il gioco. La strada più sicura per l'Inferno, ricordalo è quella graduale, è il dolce pendio, il soffice suolo, senza brusche voltate, senza pietre miliari, senza indicazioni» (C. S. Lewis, dal libro Le Lettere di Berlicche).
«La tristezza è lo sguardo rivolto verso noi stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio» (Beato Carlo Acutis).
«Non capiremo nulla della storia se non metteremo in conto questa differenza radicale: noi guardiamo alla Terra, i nostri antenati guardavano al Cielo; noi ci aggrappiamo alla vita, loro meditavano sulla morte; noi ci preoccupiamo di far carriera, loro di salvarsi dall'inferno; noi ci confrontiamo con i padroni, loro con il Padre» (Vittorio Messori).
«È GIÀ UN GRAN MALE IL NON FARE ALCUN BENE» (San Francesco di Sales)
«Madonna Santa, tienimi la mano sulla testa, altrimenti mi faccio… eretico o ateo!» (San Filippo Neri).
«Stai sulla barca su cui il Signore ti ha posto e lascia pure che venga la tempesta. Tu non perirai. Ti sembra che Gesù dorma, ma lascia che sia così. Non sai che se Egli dorme il suo Cuore veglia attentamente su di te?» (San Pio da Pietrelcina).
«Se la morte ci colpisse in questo momento che sarebbe dell'anima tua? che sarebbe dell'anima mia? Guai a noi, se non ci teniamo preparati; chi oggi non è preparato a morir bene, corre grave pericolo di morir male» (San Giovanni Bosco, dalle meditazioni sul mese di maggio).
«Di fronte ai grandi flagelli che ci hanno colpiti ed a quelli che ci colpiranno se non mutiamo radicalmente vita, non possiamo rimanere indifferenti; dobbiamo convertirci sinceramente a Dio, umiliandoci sotto la sua potentissima mano» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento all'Apocalisse).
«Più l'anima è vuota di sé stessa, maggiore è in lei lo spazio per Dio» (Ven. Fulton J. Sheen).
«Coraggio: IL SOFFIRE PASSA, L'AVER SOFFERTO RIMANE» (Serva di Dio Santina Campana).
«Non bisogna spuntare con la sfiducia l'arma della preghiera: la sfiducia ci rende pessimisti; il pessimismo ci riduce non solo nelle forze naturali ma le sfiacchisce tutte, facendoci perdere in vane recriminazioni e in più vane lotte fatte all'aria. Che giova irrompere nello sdegno contro l'ingiustizia di chi non ci ascolta e congiura lontano per conto suo? Prega e lo raggiungerai con le saette di Dio che feriscono il cuore, conquistano la ragione e vincono la volontà» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo).
«Tieniti aggrappato all’Immacolata, ricorri con fiducia a Lei in ogni difficoltà e vedrai che Ella ti accompagnerà fino alla morte» (San Massimiliano Kolbe).
«Il perdono di Dio è una cosa ma la prova che noi vogliamo questo perdono è l'energia che impieghiamo per correggere i nostri sbagli» (Ven. Fulton J. Sheen).
«CON DIO NOI FAREMO COSE GRANDI ED EGLI ANNIENTERÀ CHI CI OPPRIME» (Salmo 107).
«Vidi tutte le reti del Maligno distese sulla terra e dissi gemendo: – Chi mai potrà scamparne? E udii una voce che mi disse: – L’umiltà» (Sant'Antonio abate).
«Quando noi vediamo il Sacerdote uscire dalla sacristia e recarsi all'altare per celebrare la Santa Messa, è lo stesso che veder Gesù Cristo uscire dalla città di Gerusalemme e portare la croce sul monte Calvario per essere ivi crocifisso e spargere fino all'ultima goccia il suo prezioso sangue» (San Giovanni Bosco, dalle meditazioni per il mese di maggio).
«Ieri è passato. Domani non è ancora arrivato. Abbiamo soltanto oggi. Cominciamo!» (Santa Teresa di Calcutta).
«Spesso ci giustifichiamo dicendo che seguiamo la nostra coscienza ma, in realtà, seguiamo soltanto le nostre voglie. Adattiamo la religione alle nostre azioni piuttosto che adattare le nostre azioni alla religione» (Ven. Fulton J. Sheen).
«Come abbondano le sofferenze di Cristo in noi così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione» (Seconda lettera di San Paolo ai Corinzi 1, 5).
«Quando non esiste nessun principio superiore a quanto viene detto, voluto e ordinato dal capo di turno, la verità è indifferente e si diventa impermeabili ad essa; l'unica cosa che conta è il politicamente corretto, il contingentemente conveniente, a seconda delle opportunità e delle mutevoli circostanze del momento. Colui che oggi si fa guidare da questo principio, sarà domani particolarmente tentato di piegarsi alla volontà dittatoriale dell’ora neonato nuovo Ordine Mondiale ma che crescerà in “età, insipienza e disgrazia” presso Dio e presso gli uomini. Un sistema che, con la scusa della “scientificità”, della “sicurezza” e del “bene comune” imporrà un ordine di segno contrario a quello evangelico. Questo già sta accadendo» (Admin, da Coraggio della verità o apostasia? A noi solo la scelta).
«IL MALE NON HA POTERE SE I BUONI NON HANNO PAURA» (Testimonianza dell'attore Jim Caviezel, 25 ottobre 2021 a Las Vegas).
«Se sei in difficoltà non avere paura: abbi fede. Tutto è possibile per chi crede in Dio».
«Lo scandalo dell’universo non è la sofferenza ma la libertà» (Georges Bernanos).
«Sei molto lontano dall'inizio della perfezione se non sei umile» (Ildefonso Rodriguez Villar, dal libro Maria nelle sue virtù).
«Le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi» (Lettera di San Paolo ai Romani 8, 18).
«Aggiungi la carità: sono utili tutte le cose; sottrai la carità: a nulla giovano tutte le altre cose» (Sant’Agostino, dal discorso 138).
«Nessuno può danneggiare chi non si danneggia da solo. Se non ti tradisci peccando, nessuno al mondo potrà farti del male» (San Giovanni Crisostomo).
«Il gallo che canta è il sacerdote che predica la parola di Dio, che esorta alla conversione e alla penitenza. Ma come il canto del gallo non convertì Pietro senza l'occhiata di Gesù, così la voce del predicatore che parla all'orecchio, non è se non un vano rumore; i consigli, gli avvertimenti dei genitori, dei superiori, degli amici; i buoni esempi, i flagelli di Dio, i suoi benefici non fanno sopra di noi alcuna impressione senza l'azione segreta della grazia, senza lo sguardo amoroso di Gesù che cambi il cuore» (San Girolamo).
«Persuadiamoci che (...) la nostra vita è affidata a Dio (...). Navighiamo in mezzo a scroscianti tempeste, in mezzo a pericoli e ad insidie di ogni sorta ma la nostra sicurezza è in Dio che ci ama e ci salva. Non ci affanniamo in preoccupazioni vane, non ci consumiamo in pensieri penosi, affidiamoci al Signore e facciamoci guidare da Lui. Serviamo Dio senza cedere mai al male, senza cedere mai al mondo e le tempeste non ci sommergeranno» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento alla Genesi).
«L'Angelo del Getsemani c'è sempre, per ciascuno di noi, in ogni nostra tribolazione. Dobbiamo saperlo riconoscere e ringraziarne Dio, per non far torto alla sua bontà» (Admin).
«Più scura la notte, più luminose le stelle; più profondo il dolore, più vicino è Dio!» (Fëdor Dostoevskij).
«Aprite l'occhio e guardate la perversità della morte che è venuta nel mondo e, specialmente, nel corpo della Santa Chiesa (...). Non più tacere! Gridate con centomila lingue. Vedo che, per il tacere, il mondo è guasto, la Sposa di Cristo è impallidita (…). Non dormite più in negligenza; adoperate nel tempo presente ciò che si può» (Santa Caterina da Siena, dalla lettera 16 - Ad un gran Prelato).
«La via della sofferenza è la più sicura per giungere all'unione con Dio» (Santa Teresa Benedetta della Croce).
«La santità non consiste nel fare cose ogni giorno più difficili ma nel farle ogni volta con più amore» (Santa Teresa d'Avila).
«Il bene diventa sempre migliore e il male peggiore: le possibilità di una neutralità anche solo apparente continuano a diminuire» (Clive Staples Lewis).
«Il mondo odierno vorrebbe allontanarci da Dio, proponendoci ideologie che calpestano il Vangelo e i comandamenti di Dio. Anche all'interno della Chiesa ci sono pastori che si lasciano sviare da queste ideologie proponendole ai fedeli e pensando che, in tal modo, presentano un Vangelo più interessante in quanto più facile da vivere. Gesù invece è venuto a presentarci un Vangelo esigente e solo vivendo radicalmente la Sua parola, la nostra esistenza umana e cristiana si compie. Non seguiamo l'indicazione di quei pastori che ci presentano un Vangelo differente da quello che ci è stato consegnato dagli Apostoli» (Card Robert Sarah, dall’omelia 28 agosto 2019).
«Crediamo che Dio non ascolti le nostre domande. In realtà, siamo noi che non ascoltiamo le sue risposte» (François Mauriac).
«Chi non si scandalizza davanti al male ha una coscienza erronea, deformata, che non gli permette di riconoscere il male nel male e di indignarsi per esso. L’incapacità di scandalizzarsi del male pone nell’impossibilità di convertirsi perché se questo è accettato come qualcosa di innocuo che non ferisce, non dispiace, come si farà a rifuggirlo attaccandosi al bene? Guai a chi commette gli scandali, come ammonisce severamente il Signore Gesù (cf Mt, 18, 7); ma guai anche a coloro che, inebetiti dal dilagare del male, stravolti e disorientati dal turpe fango morale presente ovunque, non sono più capaci di scandalizzarsi di esso» (Admin, da Guai a chi si scandalizza di Gesù Cristo e non si scandalizza del male).
«Gli uomini perdono tutte le cose che lasciano in questo mondo ma portano con sé la ricompensa della carità e le elemosine che hanno fatto, delle quali avranno dal Signore il premio e la degna ricompensa» [San Francesco d’Assisi, dalla Lettera ai fedeli (II redazione)].
«Tu che ami Maria come Madre, imitane l’umiltà, la castità, la povertà, la docilità; imitala nell’amore di Dio e del prossimo, in tutte le virtù» (Ven. Michele di Sant’Agostino).
«È difficile perseverare nello stato di grazia, a causa della incredibile corruzione del mondo. Il mondo è oggi così corrotto che quasi per necessità i cuori religiosi sono macchiati, se non dal suo fango, almeno dalla polvere; è quasi un miracolo se una persona riesce a rimanere salda in mezzo a questo torrente impetuoso senza essere trascinata o in mezzo a questo mare tempestoso senza esserne sommersa (…) o in mezzo a questa aria inquinata senza rimanere danneggiata: è la Vergine sempre fedele, in cui il serpente non ha mai agito, che opera questo miracolo nei confronti di quelli e quelle che l'amano nel miglior modo» (San Luigi di Montfort, dal Trattato della vera devozione a Maria).
«Satana si maschera da angelo di luce. Non è perciò gran cosa se anche i suoi ministri si mascherano da ministri di giustizia; ma la loro fine sarà secondo le loro opere» (Seconda lettera di San Paolo ai Corinzi 11, 14-15).
«Più fallace di ogni altra cosa è il cuore e difficilmente guaribile; chi lo può conoscere? Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per rendere a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni» (Libro del profeta Geremia 17, 9-10).
«Ho notato che tutti quelli che dicono che bisogna amare i nemici, come Cristo ha insegnato, amano di cuore i nemici di Cristo. E si dimenticano sempre che Cristo ha usato il pronome “vostri”. Sono sempre pronti, insomma, a porgere la guancia di Dio» (Massimo Viglione).
«Se guardi Dio, ciò che ti preoccupa tanto ti sembrerà insignificante» (Santa Chiara d'Assisi).
«Non saprà mai vivere bene chi non saprà ben pregare» (Sant'Alfonso de' Liguori, dal libro Del gran mezzo della preghiera).
«Tolleranza, bellissima parola. Ma usata troppo spesso per nobilitare la soddisfatta indifferenza degli agnostici e la pigrizia e il dubbio dei credenti. Molti cristiani credono che essere tolleranti significhi sforzarsi di essere tollerabili. Così, per farsi tollerare annacquano il loro vino e diluiscono il loro lievito» (Thomas Stearns Eliot).
«Il mondo vorrebbe che IL PECCATO NON FOSSE PECCATO ma questo non è possibile».
«Nell'Eucaristia troviamo tutto Gesù. Nel Rosario troviamo tutta Maria. Venendo in noi sotto le specie del pane, Gesù ci possiede anima e corpo. Con la corona del Rosario, Maria ci lega interamente a sé. L'Eucaristia è il centro del Cristianesimo. Il Rosario ne è l'irradiazione. L'Eucaristia è la sintesi della Teologia. Il Rosario è il “breviario del Vangelo”. L'Eucaristia è la vita dell'anima. Il Rosario è il custode di quella vita» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sul Rosario).
«Solo un soffio è ogni uomo che vive, come ombra è l'uomo che passa. Solo un soffio che si agita, accumula ricchezze e non sa chi le raccolga» (Salmo 38, 6b-7).
«Quando lo Spirito Santo, suo sposo, trova Maria in un'anima, vola ed entra con pienezza in quest'anima, e le si comunica tanto più abbondantemente quanto maggior posto essa fa alla sua sposa. Uno dei grandi motivi per cui oggi lo Spirito Santo non opera meraviglie sorprendenti nelle anime, è perché non vi trova un'unione abbastanza salda con la sua Sposa fedele e indissolubile» (San Luigi di Montfort, dal Trattato della vera devozione a Maria).
«La misericordia di Dio non è una dispensa dai comandamenti di Dio e dalle istruzioni della Chiesa; anzi, essa concede la forza della grazia per la loro piena realizzazione, per il rialzarsi dopo la caduta e per una vita di perfezione a immagine del Padre celeste» (Card. Gerhard L. Muller).
«Un'anima vale tutto il sangue di Gesù perché Egli avrebbe sofferto la sua dolorosa Passione anche per una sola anima da salvare. Quanta premura e delicatezza deve, perciò, esserci in noi nel non dare mai scandalo o offesa ma solo edificazione ad ogni persona che Dio ci mette sulla strada!» (Admin).
«La gente da va un prete per CERCARE DIO non per salvare il pianeta» (Cardinal Robert Sarah).
«Cadere nell'errore è stato proprio della natura umana, è diabolico insistere nell'errore per superbia. Senza dubbio era meglio non essere mai caduti nell'errore; facciamo però almeno il possibile per correggere una buona volta l'errore» (Sant'Agostino, dal discorso 164).
«Purtroppo, in questi tempi moderni, nella Chiesa sembra vogliano far passare l'idea che tutto sia possibile ma non è così! Gesù ha lasciato l'autorità alla sua Chiesa per insegnare e parlare nel Suo Nome ma non ha dato l'autorità a nessuno di cambiare la verità (...). La legge di Dio non cambia. Ci sono molte persone nella Chiesa che vogliono cambiare le leggi divine per far piacere al mondo ed è questo che contamina la nostra Chiesa» (Pedro Regis, da una catechesi tenuta a Napoli, 8 maggio 2024).
«Un'anima umile non ha fiducia in sè stessa ma pone la sua fiducia in Dio. Dio difende l'anima umile e lui stesso s'introduce nelle sue cose segrete» (Santa Faustina Kowalska, dal "Diario").
«Se Gesù è stato buono con gli smarriti e con i peccatori, non ha rispettato le loro convinzioni erronee, per quanto sincere sembrassero; li ha tutti amati per istruirli, per convertirli e per salvarli (…). Se il suo Cuore traboccava di mansuetudine per le anime di buona volontà, ha saputo ugualmente armarsi di una santa indignazione contro i profanatori della casa di Dio, contro i miserabili che scandalizzano i piccoli, contro le autorità che opprimono il popolo sotto il carico di pesanti fardelli, senza muovere un dito per sollevarli. EGLI È STATO TANTO FORTE QUANTO DOLCE; ha rimproverato, minacciato, castigato, sapendo e insegnandoci che spesso il timore è l’inizio della saggezza e che a volte conviene tagliare un membro per salvare il corpo» (San Pio X, dalla Lettera apostolica Notre charge apostolique).
«SI DIVENTA CIÒ CHE SI AMA. Se si ama Gesù si diventa sempre più simili a lui».
«Perché Dio viva in un’anima e la sua grazia operi e la trasformi è necessario Voler non peccare. E volerlo realmente. Il resto lo farà Dio che l’ama divinamente. Deve dirsi: “Non voglio peccare”. E cercare di non farlo. Come malata da tremenda malattia, ormai superata, giorno per giorno vedrà cadere la febbre del male e aumentare le forze spirituali e le tornerà il gusto per ciò che è buono e santo» (Admin).
«PATIRE AMANDO È LA PIÙ PURA DELLE GIOIE» (Padre Serafino Tognetti).
«Signore Gesù, tutti hanno bisogno di Te, anche quelli che non lo sanno e, quelli che non lo sanno, assai più di quelli che lo sanno. L'affamato si immagina di cercare il pane e invece ha fame di Te. L'assetato crede di voler l'acqua e ha sete di Te. Il malato si illude di agognare la salute ma il suo male e l'assenza di te e, chi s'affanna dietro la pace, cerca Te, sola pace dove possono riposare i cuori più inquieti» (Giovanni Papini).
«Il cammino della croce è sempre una grande scorciatoia; chi sale una montagna per le scorciatoie fa un cammino più penoso ma arriva più presto; chi cammina per la via della croce giunge in poco tempo alla vetta della perfezione» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento alla Genesi).
«Viene spontaneo chiedersi: ma viviamo in un mondo di matti? Un giornalista, ironicamente, ha detto: “Per Natale, mettete tra i souvenir un piccolo mappamondo; però, invece di scrivere Europa, Africa, America, ecc., scriveteci sopra: MANICOMIO”. Il mondo non ha voluto e non vuole prendere sul serio la lezione di Betlemme» (Card. Angelo Comastri).
«La santificazione non è un processo di aggiunta ma di SOTTRAZIONE: meno io per lasciare spazio a Dio» (Beato Carlo Acutis).
«Quelli che percorrono i sentieri dell'esistenza – tanto chi ha condotto una vita misera quanto chi è vissuto nella ricchezza e negli onori – lasceranno la terra come (si lascia) un'osteria, non portandosi dietro i conforti e i beni avuti ma solo il frutto delle loro opere buone o cattive» (Sant’Antonio abate, dai 170 testi sulla vita santa).
«UN CRISTIANO TRISTE È UN FALSO CRISTIANO» (K. G. Chesterton).
«Come un masso che si stacca dal monte tende a precipitare così noi, se non siamo sostenuti dalla grazia di Dio, propendiamo al vizio. Purtroppo noi ci consideriamo delle persone buone e virtuose e tendiamo ad attribuire a noi stessi questa bontà. Invece, tale bontà, è un dono di Dio. Con le sole nostre forze non riusciremo mai e poi mai a stare sul retto sentiero».
«Il cristiano fedele alla legge del suo Dio vincerà non solo gli uomini ma satana stesso» (San Giovanni Crisostomo).
«Lasciate di voi un buon ricordo sia di vita cristiana che di rettitudine umana» (Sant'Ambrogio).
«Nella vita, non ci si arricchisce prendendo ma donando perché questo ci mette in comunione con Dio. E la vera ricompensa della vita non ce la da il totocalcio... ce la dà Dio!» (Cardinal Angelo Comastri).
«L’ideale cristiano è sempre positivo piuttosto che negativo. Una persona è grande non per la ferocia del suo odio per il male ma per l’intensità del suo amore per Dio. Ascetismo e mortificazione non sono il fine della vita cristiana, sono solo i mezzi. Il fine è la carità. La penitenza crea semplicemente un’apertura nel nostro ego in cui la Luce di Dio può riversarsi. Mentre ci svuotiamo, Dio ci riempie. Ed è l’arrivo di Dio l’evento più importante» (Ven. Fulton J. Sheen).
«La sofferenza accettata, offerta e vissuta con Gesù e Maria ci libera dalla pastoie degli schemi, dei pensieri e dei sentimenti umani e terreni e CI RENDE ESSERI SOVRUMANI» (Admin).
«C'è un solo modo per essere cristiani: esserlo come Maria, con la sua fede, la sua speranza, la sua umiltà, il suo amore, la sua dedizione. La nostra devozione a Maria deve passare attraverso la Consacrazione a Lei, accettando la Madonna come Madre e affidandoci a lei come figli. Dobbiamo comprendere che Cristo dalla Croce ci ha donato una Mamma che ci accompagna mano nella mano e che ci protegge sotto il suo manto».
«L'indifferenza spirituale è uno dei luoghi più pericolosi in cui vivere» (Ana Munley).
«Gesù è “debole” di fronte all’umiltà. Essa è davvero una chiave che apre il Cuore di Dio!» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sull’umiltà).
«Mentre lottiamo e combattiamo la battaglia della fede, Dio ci guarda, ci guardano i suoi angeli, ci guarda anche Cristo. Che onore grande e che felicità combattere sotto lo sguardo di Dio, essere coronati da Cristo giudice! Armiamoci, raccogliamo tutte le forze e disponiamoci alla battaglia con animo integro, con fede piena e con virtù solide. Tutte le schiere di Dio avanzino così verso il combattimento che devono sostenere» (San Cipriano di Cartagine).
«Separa il tuo cuore dalle cose di questo mondo e ricordati che in questo mondo niente altro esiste se non tu e Dio solo. Non allontanare, neppure per breve tempo, il tuo cuore da Dio; i tuoi pensieri siano semplici e umili; sempre sollecita la tua attenzione su te stesso ed il tuo amor di Dio sopra tutte le cose come profumo che si spande» (San Pasquale Baylon).
«Ci ha presi un delirio e corriamo all’abisso per qualunque via, quando invece una sola è la via che conduce alla vita ed è il Vangelo! Il Vangelo e solo il Vangelo è il rimedio, è la risurrezione, è la vita in questo delirio che agita i popoli e le coscienze (…). Satana fugge alla sola presenza del Vangelo (…); se il mondo è invaso da satana è perché non ha più il Vangelo e i cristiani non lo portano nel cuore come in arca d’oro» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo, dal commento ai quattro Vangeli).
«Sebbene tutti vogliano che nei loro confronti si usi misericordia, non tutti si comportano in modo da meritarla. Mentre tutti vogliono che sia usata misericordia verso di loro, sono pochi quelli che la usano verso gli altri. O uomo, con quale coraggio osi chiedere ciò che ti rifiuti di concedere agli altri?» (San Cesario di Arles).
«Crede veramente colui che mette in pratica ciò che crede» (San Gregorio Magno).
«I servi di Dio devono fare come gli uccelli, i quali scendono a terra per prendere un po' di cibo e poi subito si risollevano in aria. Similmente i servi di Dio possono fermarsi sulla terra quanto comporta la necessità del vivere umano ma poi subito, con la mente, devono sollevarsi al cielo (…). Gli uccelli, se scorgono del fango sul terreno, non si calano sopra oppure lo fanno con molta cautela per non imbrattarsi. Così dobbiamo fare noi: mai abbassarci alle cose che macchiano l'anima ma sollevarci in alto» (San Giuseppe da Copertino).
«TUTTO CIÒ CHE TURBA VIENE DAL MALIGNO» (Sant'Antonio abate).
«Non soltanto conosciamo Dio unicamente per mezzo di Gesù Cristo ma conosciamo noi stessi unicamente per mezzo di Gesù Cristo. Noi non conosciamo il senso della vita e della morte se non per mezzo di Gesù Cristo. Fuori da Gesù Cristo, noi non sappiamo che cosa sia la nostra vita o la nostra morte, non sappiamo chi è Dio e chi siamo noi stessi» (Blaise Pascal).
«Non dimenticare mai che esistono solo due filosofie che guidano la tua vita: una è QUELLA DELLA CROCE che inizia con il digiuno e finisce con la festa; l'altra è QUELLA DI SATANA che inizia con la festa e finisce con il mal di testa!» (Ven. Fulton J. Sheen).
«Quando prosperità mondane e piaceri ti arridono non lasciarti incantare, non prenderne diletto; entrano in noi blandamente ma, quando li abbiamo dentro, ci mordono come serpenti» (Sant’Antonio di Padova).
«Non mescolatevi con chi si dice fratello ed è impudico o avaro o idolatra o maldicente o ubriacone o ladro; con questi tali non dovete neanche mangiare insieme» (Prima lettera di San Paolo ai Corinzi 5, 11).
«L’anima che va a Dio con amore, con semplicità e con rispetto ottiene da Lui tutte le grazie che vuole» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo, dal commento al libro di Ester).
«Sapete voi il catechismo? Se è così, beati voi! Anche se le vostre menti fossero digiune affatto di scienze umane – sino a non sapere neppur leggere e scrivere – tuttavia ne sapreste abbastanza per vivere da uomini virtuosi e onorati su questa terra e rendervi utili a voi stessi e ai vostri simili meglio di tanti dottoroni i quali sanno tutto, eccetto i loro doveri» (San Giovanni Bosco).
«Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Purificate le vostre mani, o peccatori e santificate i vostri cuori» (Lettera di San Giacomo 4, 8).
«In linea di massima, il cristiano deve sentirsi coinvolto nello sforzo di cambiare la realtà in meglio, di opporsi, contrastare e combattere – anche esternamente e pubblicamente – le diverse forme di male attraverso cui il regno delle tenebre si afferma e radica sempre più profondamente nel mondo e nella stessa Chiesa del Salvatore» (Admin, da L’impegno contro-rivoluzionario affretterà il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria).
«LA MISURA DELLA DIVINA PROVVIDENZA SU DI NOI È LA FIDUCIA CHE RIPONIAMO IN ESSA (…). Tenetevi forte alla mano della sua Provvidenza e Dio vi assisterà in tutte le occasioni. Dove non potrete camminare, vi porterà in braccio» (San Francesco di Sales).
«La devozione all’Eucaristia è la più nobile perché ha per oggetto Dio; è la più salutare perché ci dà l’Autore della grazia; è la più soave perché soave è il Signore. Se gli Angeli potessero invidiare, ci invidierebbero la Santa Comunione» (San Pio X).
«NULLA È IMPOSSIBILE PER CHI CREDE, NULLA È DIFFICILE PER CHI AMA» (San Bernardo di Chiaravalle).
«Gesù esortò ad entrare nel cielo per la PORTA STRETTA cioè per la via delle rinunzie alle passioni disordinate e della fedeltà alla divina Legge. Il mondo crede stretta ed opprimente questa via e Gesù la chiama stretta in questo senso ma, in realtà, la vera porta stretta ed opprimente è quella del male perché stringe l’anima nei lacci della più terribile schiavitù. La porta del cielo appare stretta ma, in realtà, è immensamente larga e bella; basta introdurvisi per intenderlo» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo, dal commento al vangelo di San Luca).
«Se noi fuggiamo da Dio è perché la sua bontà è per noi un rimprovero e perché l'unione con lui esige la disunione e il divorzio dal male. Non possiamo sopportare a lungo, senza cadere in ginocchio davanti a lui, un Dio che ci guardi dentro l'anima vedendone tutta la bruttura» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro La pace dell'anima).
«La radice precipua dell'odierno rilassamento e quasi insensibilità degli animi e dei gravissimi mali che quindi si derivano, ripongono nell'ignoranza delle cose divine (…). Fra i cristiani dei nostri giorni sono moltissimi quelli i quali vivono in una estrema ignoranza delle cose necessarie a sapersi per la eterna salute» (San Pio X, dall’Enciclica Acerbo Nimis).
«La salvezza dei giusti viene dal Signore, nel tempo dell’angoscia è loro difesa. Il Signore viene in loro aiuto (...) e dà loro salvezza perché in lui si sono rifugiati» (Salmo 36, 39-40).
«Il Signore ci mette ogni giorno nelle circostanze di dover perdonare e compatire, anche nella ristretta cerchia delle nostre case. Le persone di una stessa famiglia sono diversissime di carattere e non è raro il caso che qualcuna di loro sia insopportabile, prepotente, noiosa, dura, peccatrice e persino delinquente. Come si può fare allora? Non sempre la prudenza può suggerire di reagire o di imporsi, spessissimo bisogna ingoiare le pillole amare e tacere. Invece di farlo per necessità o per politica, facciamolo per amore di Dio, amando e perdonando, per distendere sui traviati o sui deboli di carattere il manto soave della carità che può solo influire su di loro e trasfigurarli in creature nuove» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento agli Atti degli Apostoli).
«Maria è quell'arca per cui mezzo si scampa dal naufragio dell'eterna dannazione» (San Bernardo).
«NON ABBIAMO ALCUN POTERE CONTRO LA VERITÀ MA PER LA VERITÀ» (Seconda lettera di San Paolo ai Corinzi 13, 8).
«La scuola delle virtù di Gesù e Maria e dei santi – che si scoprono passando in rassegna le loro storie – è la scuola che siamo davvero obbligati a frequentare, è il grande itinerario da seguire. È l’unica vera filosofia. L’unica vera scienza che dobbiamo conoscere – non conta se siamo ignoranti nelle altre cose che non concernono i nostri doveri di stato – è la “scientia sanctitatis” che impariamo dal Vangelo, dalla Dottrina cristiana e dalle vite-insegnamenti dei santi» (Admin).
«Non è possibile essere gloriosi nel mondo e là [in cielo] regnare con Cristo» (Santa Chiara d'Assisi).
«Quando verrà il momento esatto del Giudizio, ci toglieremo questi occhiali affumicati e ci vedremo così come noi siamo in realtà. Ora che cosa sei in realtà? Tu sei ciò che tu sei, non per le tue emozioni, i tuoi sentimenti, i tuoi gusti e i tuoi disgusti ma per le tue scelte. Le decisioni della tua libera volontà saranno il contenuto del Giudizio» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro Vi presento al Religione).
«Dio farà vendetta di quanti (...) non obbediscono al Vangelo del Signore nostro Gesù. Costoro saranno castigati con una rovina eterna» (Seconda Lettera di San Paolo ai Tessalonicesi 1, 8-9).
«Gesù non vuole il nostro sentimentalismo. Vuole che capiamo – per agire di conseguenza – che la sua terribile Passione l’ha sofferta per salvarci dall'Inferno. Dunque, è qualcosa di tremendo l'Inferno e c'è la possibilità di andarci. Gesù non è venuto a “passeggiare” sulla terra o a darsi pose di “eroe”: è venuto a pagare il debito affinché non finissimo all'Inferno e il debito è stato atroce! Se capiamo questo, invece di far cadere un po' di lacrime (mentre vediamo il film o meditiamo sulla Passione) non faremo una vita piena di peccati ma inizieremo a vivere una vita di combattimento contro il peccato e di riparazione contro i peccati altrui. Così hanno fatto i santi» (Padre Emmanuel dal Libano).
«La nostra fede non è fondata sulla sapienza umana ma sulla potenza di Dio» (cf 1 Cor 2, 5).
«Il giorno in cui la nostra anima sentirà veramente fame e sete della Carne e del Sangue del Figlio di Dio presenti realmente e sostanzialmente nella Santa Eucarestia, quel giorno alziamo gli occhi al Cielo e ringraziamo Dio perché, allora, la nostra salvezza è davvero vicina» (Admin).
«SENZA CARITÀ NELLA VERITÀ TUTTO È VANITÀ DELLE VANITÀ» (Admin).
«In Paradiso ci vanno gli eroi dell’amore a Dio e ai fratelli (…). Soltanto il cristiano che è un eroe di bontà, di fede, di umiltà, di purezza, di obbedienza, di pazienza, di mortificazione può sperare di sentirsi dire al termine dell’esilio terreno: “Vieni, servo buono e fedele, entra nel gaudio del tuo Signore” (Mt 25,21)» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sul Paradiso).
«Dio dà grazia agli umili, dice la Scrittura. E poiché senza grazia nessuno si salva, SENZA UMILTÀ NESSUNO SI SALVA. Guai a noi se non siamo umili» (Admin).
«Il giorno più importante della vita è oggi. Oggi! Perché posso ancora riempirlo di opere buone. Ieri non ce l'ho più. Domani non so se lo avrò. Oggi è il giorno prezioso per fare il bene» (Santa Teresa di Calcutta).
«Coloro che assiduamente praticano il dovere della preghiera e della penitenza contribuiscono all'incremento della Chiesa e al benessere dell'umanità più di coloro che si affaticano ad arare i campi del padrone. Perché, a meno che i primi non facciano piovere dal cielo una pioggia di Grazie e divine a bagnare i campi che vengono arati, i lavoratori evangelici raccoglieranno, alla fine, una messe assai scarsa» (Papa Pio XI, dal discorso 25 ottobre 1924).
«Quando si ama non si si fatica o, se si fatica, questa stessa fatica è amata» (Sant’Agostino).
«Chi crede che la sua vita debba essere tutta un miracolo e un intervento di Dio in modo che non ci siano più croci… sta in grave errore, non sa quello che chiede e che desidera e si pone fuori dal Vangelo e dalla via della salvezza. Senza Croce non c'è salvezza. Questa sentenza va intesa così, sine glossa: niente salvezza senza la croce di Cristo applicata a noi nel corpo e nell'anima» (Admin).
«Perché non gioire, quando abbiamo Cristo nella comunione, quando possiamo ancora andare ad adorarlo al tabernacolo, alla Santa Messa, quando sappiamo che la Madonna, nostra Madre celeste, è sempre con noi, quando preghiamo il Rosario? Questo basta, abbiamo il Cristo che vive e sappiamo che Lui è vincitore. Possiamo rinnovare la nostra fede nelle parole divine che dicono che le porte dell'inferno non possono prevalere, non prevalgono contro la Chiesa. Questo è anche un esercizio della nostra fede. Se abbandoniamo la Chiesa perché ci scoraggiamo, queste sono reazioni molto umane, mondane, non di una persona di profonda fede e visione soprannaturale. Dobbiamo sempre conservare questa visione soprannaturale dell'invincibilità della Chiesa» (Mons. Athanasius Schneider).
«La segnaletica della felicità nella società del benessere è tutta sbagliata. Tutti pensano che successo, denaro e divertimenti rendano felici. Che menzogna! Non è vero. LA FELICITÀ LA SI TROVA USCENDO DALLA PRIGIONE DELL’EGOISMO e facendo del bene, sempre cominciano a casa propria» (Santa Teresa di Calcutta)
«Confida nel Signore e fa il bene, abita la terra e vivi con fede (…). Confida in Lui: compirà la sua opera (…). Il poco del giusto è cosa migliore dell'abbondanza degli empi (…). Conosce il Signore la vita dei buoni (…), non saranno confusi nel tempo della sventura e nei giorni della fame saranno saziati (…) perché il Signore ama la giustizia e non abbandona i suoi fedeli (…). La salvezza dei giusti viene dal Signore, nel tempo dell'angoscia è loro difesa (…) perché in lui si sono rifugiati» (Salmo 36, 3; 5; 16; 18-19; 28; 39-40).
«Il cristianesimo è difficile da un punto di vista mondano ma dona intima pace e gioia a coloro che obbediscono alla legge dell’amore del Signore (…). Cerchiamo di rimanere ciò che siamo e al tempo stesso di custodire la pace per quanto possibile. Vogliamo essere “buoni”. Vogliamo (…) il denaro, il piacere o il prestigio sociale e al contempo vogliamo comportarci con onestà, con purezza e osservando i comandamenti. Il Signore ha detto: “Un cardo non può produrre un fico e un campo che contiene solo erba non può produrre grano” (Mt 7, 16-20). Se voglio produrre grano, il cambiamento deve avvenire in profondità» (Ven. Fulton John Sheen, dal libro Perché credere? 50 risposte sul senso della vita).
«L’uomo si allontana completamente dal male quando, per amore di Dio, comincia a non voler più peccare» (San Gregorio Magno).
«Che felicità, che gioia uscire da questo mondo nella letizia, uscire gloriosamente attraverso amarezze ed angustie, chiudere in un istante gli occhi che prima vedevano gli uomini e il mondo e riaprirli subito per vedere Dio, il Cristo!» (San Cipriano).
«Lasciamoci guidare da Lei, lasciamoci condurre per mano, tranquilli e sicuri sotto la sua guida. MARIA PENSERÀ A TUTTO PER NOI, provvederà a tutto e, allontanando ogni angustia e difficoltà, verrà prontamente in soccorso alle nostre necessità corporali e spirituali» (San Massimiliano Kolbe).
«Nell'amore non ci si può limitare al dovere. Nell’amore bisogna fare di più» (Santa Teresa di Calcutta).
«Come una salute rovinata nel corpo e nella mente è il risultato dell’alcolismo, come una famiglia in rovina è il risultato morale dell’infedeltà e del divorzio, così il caos ed il disordine sono il risultato storico di una civiltà senza Dio» (Ven. Fulton John Sheen, dal Radiomessaggio 26 marzo 1950).
«Sta lontano dal male e fa il bene, cerca la pace e perseguila» (Salmo 33, 15).
«L’ANIMA CHE VIVE DI FEDE SI FIDA DI DIO. Sa che Egli sa meglio di lei ciò che è buono e, perciò, in ogni cosa si affida alla Sua volontà. Da parte sua fa tutto ciò che può e il resto lo lascia a Dio. Qui è la fonte della pace che nessuna cosa può vincere» (San Massimiliano Kolbe).
«Come l'uomo non può servire due padroni, così nessuno può rallegrarsi nel mondo e nel Signore (…). Perciò, rallegratevi nel Signore, non nel mondo; rallegratevi cioè nella verità, non nella falsità; rallegratevi nella speranza dell'eternità, non nel bagliore della vanità» (Sant’Agostino, dal discorso 171).
«Essere cattolici solo di nome è estenuante. È come indossare una maglia ma non presentarsi mai alla partita. Siamo dalla parte della squadra, siamo nel merchandising ma in realtà non stiamo giocando, sudando o impegnandoci (…). Quindi, se ti trovi troppo a tuo agio nella fede, potrebbe essere un campanello d'allarme. Gesù non ha detto: “Vieni e stai comodo”. Ha detto: “Prendi la tua croce”. Non ha detto: “Mimetizzati”. Ha detto: “Vieni e muori”» (Ana Munley).
«LA MISURA DI AMARE DIO È DI AMARLO SENZA MISURA» (San Bernardo di Chiaravalle).
«Beati coloro che sanno soffrire per la causa del Regno di Dio in questo mondo impazzito e in progressivo, inarrestabile deterioramento. Beati coloro che sanno piangere i propri peccati e quelli altrui, che sanno offrirsi per la causa della salvezza delle anime e che sanno gemere per l'onore e la gloria di Dio manomessi, infranti, offrendo riparazione ed espiazione. Beati coloro che sanno mettere sotto i piedi senza pietà la propria carne, il mondo e il diavolo, senza rispetto umano e senza porre nulla al di sopra della necessità del proprio e altrui perfezionamento morale e spirituale. Beati coloro in cui l'egoismo non ha spazio e la cui vita è tutta verità e carità, donazione incondizionata per il corpo e l'anima dei fratelli d'esilio» (Admin).
«Solo in Paradiso vedremo quante anime sono state strappate all’inferno dall’Adorazione eucaristica riparatrice dei santi conosciuti e sconosciuti» (Padre Stefano Manelli, dal libro Gesù eucaristico amore).
«Quando Gesù dall'alto della Croce ci consegnò a Maria SS. come figli nella persona di Giovanni essa, accettando di diventar nostra Madre, non accettò il solo titolo ma anche tutti i doveri, tutti gli uffizi di una madre, primo dei quali si è il difendere e aiutare i propri figli (...). Maria è quella che fu sempre l'aiuto dei Cristiani, Maria è quella che li aiuterà nella lotta presente, Maria è quella che ci deve aiutare in morte» (San Giovanni Bosco, dal libro su Maria Ausiliatrice).
«Non stancatevi nel fare il bene» (Seconda Lettera di San Paolo ai Tessalonicesi 3, 13).
«È funesta la nostra miopia quando, nei mali che Dio permette, ci soffermiamo a considerare le cause seconde o immediate che li hanno prodotti e non innalziamo lo sguardo al cielo per adorare i disegni di Dio che li permette per il nostro maggior bene! I disprezzi, le persecuzioni, le calunnie, le ingiustizie di cui siamo vittime sono certamente colpe in chi le compie e Dio non può volerle in sé stesse però le permette per il nostro maggior bene. Nella ingiustizia degli uomini dobbiamo vedere la giustizia di Dio che castiga i nostri peccati e, persino, la sua misericordia, che ce li fa espiare» (Padre A. Royo Marin).
«Le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio» (Lettera di San Paolo ai Galati 5, 19-21).
«Le battaglie spirituali si combattono e si vincono con il ROSARIO IN MANO e la CROCE PIANTATA nel corpo o nell'anima» (Admin).
«Moltiplicate, diletti figli, le avanguardie sante di un esercito eroico la cui azione, se Dio vorrà, può preparare una vittoria e un trionfo oggi difficilmente immaginabili» (Ven. Papa Pio XII).
«Beati quei cristiani, che compariranno dinanzi a Dio (giudizio particolare) con un corredo di opere buone! (…) Preparati con opere buone a sentirti una sentenza favorevole» (San Giovanni Bosco, dalle meditazioni sul mese di maggio).
«Preoccupati più della tua coscienza che della tua reputazione. Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è problema loro» (Charlie Chaplin).
«(Ci) può mancare tutto ma, se c’è Cristo, l’anima è piena di sole» (Cardinal A. Comastri).
«Anche se vi trovate sull'orlo dell'abisso o con un piede nell'inferno, se avete perfino venduto l'anima al diavolo come uno stregone o siete un eretico indurito e ostinato come un demonio, presto o tardi vi convertirete e vi salverete purché – notate bene i termini del mio consiglio – diciate devotamente ogni giorno fino alla morte il santo Rosario per conoscere la verità ed ottenere la contrizione ed il perdono dei vostri peccati» (San Luigi M. G. da Montfort, dal libro Il segreto meraviglioso del Santo Rosario).
«Un tempo i ragazzi avevano 4 o 5 fratelli e due genitori. Oggi i ragazzi hanno 4 o 5 genitori e nessun fratello» (Giacomo Biffi).
«La tentazione diminuirà nella misura che le resisterete (...). In seguito sperimenterete voi stessi che, se è vero che costa tanto resistere, si è in seguito ben ricompensati per la gioia e le consolazioni che si provano dopo aver scacciato il demonio» (Santo Curato d’Ars, da un’omelia sulla santità).
«La tolleranza è degenerata in indifferenza per la verità mentre il giusto e l'ingiusto, il bene e il male vengono messi sullo stesso livello. Una volta che il mondo – come Pilato – dà a Cristo e a Barabba, alla virtù e al vizio, al bene e al male, lo stesso valore e permette a un voto di determinare chi deve essere il prescelto… non c'è più bisogno di contare il numero dei voti: la Bontà sarà sempre condotta ad una Croce» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro Comunismo e Coscienza dell'Occidente).
«NON ABBIATE MAI PAURA DI AMARE TROPPO LA MADONNA. NON L’AMERETE MAI PIÙ DI QUANTO L’AMÒ GESÙ» (San Massimiliano Kolbe).
«Uno scrittore contemporaneo, Ernest Hemingway, compose una parodia del Padre Nostro e lo trasformò così: «O nulla che sei nel nulla, sia nulla il tuo nome. Venga il tuo nulla. Dacci il nostro nulla quotidiano. Ave nulla che sei nel nulla». Pensate, nonostante i premi che ricevette, anche il Nobel e tantissimi altri premi, il 2 agosto 1961 – aveva 62 anni – si è sparato un colpo di rivoltella in bocca. Ed è morto così. Non si può vivere di nulla. Noi mai ringrazieremo abbastanza Dio per il dono della fede. È il bene prezioso della vita» (Cardinal Angelo Comastri).
«L'unica vera lotta della storia è quella pro o contro la Chiesa di Cristo» (San Giovanni Bosco).
«LA SALVEZZA NON È UN PASSATEMPO CON CUI OCCUPARE IL TEMPO LIBERO! Quando la mente è stanca e sovraffaticata, ingolfata nelle abitudini del mondo, deve rammentarsi continuamente che la salvezza non è destinata a chi seppellisce i suoi talenti avvolti in un fazzoletto» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro Il Regno di Dio è una sfida: una guida per il Cielo).
«Inganniamo la gente parlando di misericordia senza sapere quel che vuol dire la parola. Il Signore perdona i peccati ma se ci pentiamo» (Card Robert Sarah).
«Grandi cose abbiamo promesso, cose maggiori ci sono state promesse. Osserviamo le une, aspiriamo alle altre. Il piacere è breve: la pena eterna. La sofferenza è poca: la gloria infinita. Molti sono i chiamati: pochi gli eletti. Tutti saremo giudicati. Finché abbiamo tempo, operiamo il bene» (San Francesco d’Assisi).
«Le persone, oggigiorno, si allontanano dal Cristianesimo non perché è troppo difficile ma perché è (cioè, lo abbiamo reso) troppo "soft"» (Ven. Fulton J. Sheen).
«La preghiera è l'unica forza dell'uomo ed è l'unica debolezza di Dio. L'Onnipotente è vinto dalla preghiera, cede alla preghiera, dona a chi prega, conforta chi prega» (Don Dolindo Ruotolo).
«La virtù in questa vita consiste nell'amore di ciò che deve essere amato: sceglierlo, è la prudenza; non lasciarsene distogliere dalle difficoltà è la fortezza; né dalle seduzioni, è la temperanza; né dalla superbia, è la giustizia» (Sant’Agostino).
«Chi si pente con sincerità, oltre a confessare umilmente i suoi peccati, è in grado di correggersi, cambiare vita e riparare il male fatto. Questo è il vero pentimento. Si capisce che quando un uomo sa pentirsi, cambiare vita e riparare il male fatto, la strada della salvezza è spianata davanti a lui. Al contrario, senza questa capacità, gli è sbarrata. Questa è la vera sapienza della vita, una sapienza che sta sparendo dalla faccia della terra» (Admin).
«IL PECCATO DEL SECOLO È LA PERDITA DEL SENSO DEL PECCATO» (Papa Pio XII)
«Ciò che è impossibile per gli uomini, è sempre possibile con l'aiuto di Dio. Non si esagerino pertanto le difficoltà per praticare quanto la fede ci impone per compiere i nostri doveri, per esercitare il fruttuoso apostolato dell'esempio che il Signore aspetta da ciascuno di noi (…). Le difficoltà vengono da chi le crea e le esagera, da chi confida in se stesso senza gli aiuti del cielo, da chi cede vilmente pauroso per le beffe e le derisioni del mondo. Per cui bisogna concludere che, ai nostri dì più che mai, la forza principale dei tristi è la viltà e la debolezza dei buoni e tutto il nerbo del regno di satana sta nella fiacchezza dei cristiani» (San Pio X, discorso in occasione della pubblicazione dei decreti sulle virtù eroiche di Santa Giovanna d’Arco).
«In genere, quando ci si vuole liberare della propria vecchia croce, capita di doverne portare una più pesante» (Santa Teresa Benedetta della Croce).
«Quante volte noi, con un atto di sfiducia, concorriamo a mutare i piani delle opere di Dio! (…) La nostra sfiducia pone ostacolo alle promesse del Signore e spesso cambia un piano di fulgida misericordia in un piano di più lento e faticoso sviluppo della promessa di Dio. Noi causiamo tanti di questi mutamenti nelle vie del Signore, senza quasi accorgercene. È questo il segreto di tanti ritardi, di tante delusioni e oscurità. Più abbiamo fede scevra da ogni sfiducia e più presto vediamo compiersi i disegni divini in noi e fuori di noi» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo, dal commento all'Esodo).
«A Betlemme, le madri hanno tentato una difesa disperata dei loro piccoli; nell’aborto sono le madri stesse a trasformarsi in sicarie di Erode; concepiscono il figlio, poi l’accusano di essere loro aggressore ingiusto e lo sopprimono» (Mons. Albino Luciani, Beato Giovanni Paolo I).
«Non temo la morte o le pene, temo solo di offendere Dio» (Sant'Ignazio di Loyola).
«La Vergine benedetta è la nostra avvocata ma noi non possiamo presumere che Ella ci soccorra senza che facciamo nulla per meritare la sua protezione (…). Da noi Maria richiede la penitenza, il digiuno, la preghiera, la riparazione, soprattutto la riparazione delle nostre colpe. Solo a questo patto la Madonna può essere veramente il nostro rifugio e può presentarsi innanzi al trono di Dio per implorare misericordia» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento al libro di Ester).
«Il mondo ci dice, come disse a Cristo sulla croce: “Scendi, e noi crederemo!”. Ma se fosse sceso, non ci avrebbe mai salvati. È umano scendere, è divino stare sulla Croce» (Ven. Fulton J. Sheen).
«Il più bel libro è il Crocifisso e chi non sa leggerlo è il più sventurato degli analfabeti» (San Giuseppe Cottolengo).
«Tu mi domandi se sono allegro; e come non potrei esserlo? Finché la fede mi darà la forza sarò sempre allegro» (Beato Pier Giorgio Frassati, dalla lettera alla sorella Luciana).
«Non dire: "Sono fatto così, sono cose del mio carattere". Sono cose della tua mancanza di carattere: sii uomo!» (San Josemaria Escrivà).
«L'uomo senza Cristo è polvere ed ombra» (San Paolino di Nola).
«Oggi abbiamo bisogno di un Cristo che, composto con funi un flagello, scacci dai nostri nuovi templi coloro che lì attendono a comprare e a vendere; di un Cristo che biasimi gli alberi di fichi sterili; di un Cristo che parli di croci e di sacrifici e la cui voce somigli alla voce del mare in tempesta e che, tuttavia, non ci permetta di piluccare e scegliere fra le Sue parole, scartandone le difficili e accettando soltanto quelle che compiacciono alla nostra fantasia. Abbiamo bisogno di un Cristo che ristabilisca lo sdegno morale, che ci induca a odiare ardentemente il male e ad amare il bene al punto da poter bere la morte come l’acqua» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro Vita di Cristo).
«Lungi dal modernizzarci per stare, come si dice, all'altezza dei tempi, dobbiamo ritornare alla fede e alla pietà dei Padri (Tradizione viva e deposito della fede), in tutto e per tutto, perché il modernizzarsi è già un’apostasia più o meno dissimulata e conduce infallibilmente alla perdizione» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo, dal commento alla Lettera ai Romani).
«È una grande stoltezza concentrarsi nella vita presente, lavorare e stentare per il benessere del corpo e dimenticare le cose più essenziali: l'anima e l'eternità» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo).
«Prendi la mano di Cristo da una parte e quella di Maria dall'altra. Così, anche se sei nell'oscurità, puoi andare avanti con la confidenza di un bambino guidato dai suoi genitori» (San Massimiliano Kolbe).
«Si faccia attenzione che il perdono non nuoccia più del castigo perché non è innocenza permettere, perdonando, che si cada in un male più grave» (Sant'Agostino).
«Non tocca a noi dominare tutte le maree del mondo; il nostro compito è di fare il possibile per la salvezza degli anni nei quali viviamo, sradicando il male dai campi che conosciamo, al fine di lasciare a coloro che verranno dopo terra sana e pulita da coltivare» (J. R. R. Tolkien).
«Il Cattolicesimo non è un buffet. È il banchetto nuziale dell'Agnello ed è Gesù Cristo che stabilisce il menù (...). Il “Cattolicesimo buffet” è molto pericoloso perché ci sussurrerà che, se le nostre intenzioni sono buone, le regole possono essere piegate. Ci convince che Dio è più colpito dalla nostra creatività che dalla nostra obbedienza. Cerca di convincerci che l'amore senza la verità è sufficiente. Ma questo non è l'amore a cui Gesù ci chiama» (Ana Munley, dalla meditazione Il costo della scelta della propria fede).
«Ogni cristiano deve rendere presente Cristo fra gli uomini; deve agire in modo tale che quelli che lo avvicinano riconoscano il bonus odor Christi (cfr 2 Cor 2, 15), il profumo di Cristo; deve comportarsi in modo che nelle azioni del discepolo si scorga il volto del maestro» (San Josemaría Escrivá, da È Gesù che passa).
«Il difficile non è l’accettare che Cristo sia Dio; il difficile sarebbe accettare Dio se non fosse Cristo» (Joseph Malègue).
«NON ABBIAMO BISOGNO DI MOLTO TEMPO PER DIVENTARE SANTI, C’È SOLO BISOGNO DI MOLTO AMORE» (Ven. Fulton J. Sheen).
«La conoscenza di Dio senza la conoscenza della propria miseria genera l’orgoglio. La conoscenza della propria miseria senza la conoscenza di Dio genera la disperazione» (Blaise Pascal, dai Pensieri).
«Non pensare che la sofferenza sia un ostacolo sulla strada verso il Paradiso; può essere essa stessa la strada» (Ven. Fulton J. Sheen).
«NON C’È ANIMA ALLA CUI PORTA DIO NON ABBIA BUSSATO MIGLIAIA DI VOLTE. La Sua Voce può anche identificarsi nella nausea che segue il peccato, nel disprezzo di noi stessi, nello scontento della vita, nella delusione e nella sofferenza. Se in simili circostanze, piuttosto che lamentarsi, recriminare e ribellarsi, l’anima aprisse la sua porta alla grazia di Dio, troverebbe la pace e la felicità che preludono al Paradiso» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro La felicità del cuore).
«La sonnolenza dei discepoli rimane nel corso dei secoli l’occasione favorevole per il potere del male. Questa sonnolenza è un intorpidimento dell’anima che non si lascia scuotere dal potere del male nel mondo [...], è una insensibilità che [...] si tranquillizza col pensiero che tutto, in fondo, non è poi tanto grave, per poter così continuare nell’autocompiacimento della propria esistenza soddisfatta. Ma questa insensibilità delle anime, questa mancanza di vigilanza [...] conferisce al Maligno un potere nel mondo» (Benedetto XVI, dal libro Gesù di Nazareth).
«Quando il nemico sembra prevalere in battaglia, quando le sue forze sembrano soverchianti, quando la strategia di combattimento sembra far indietreggiare le truppe, allora la battaglia sia portata avanti in maniera diversa, si moltiplichino le "cellule" del bene, i guerrieri restino uniti, la guerriglia si faccia intensa e fastidiosa; si ritrovi lo spirito di corpo, si serrino i ranghi della fraternità, si sopporti l'andare controcorrente, non si perda occasione per, agili e leggeri, colpire al cuore il nemico potente. A noi il combattimento, a Dio la vittoria» (Santa Giovanna d’Arco).
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