Halloween, l’anatema del vescovo di Lecce: “Alcuni fedeli mescolano fede e pratiche superstiziose”
29 Ott 2022 19:39 - di Luisa Perri Attenzione a mescolare fede e pratiche superstiziose. La messa in guardia arriva dall’arcivescovo di Lecce, monsignor Michele Seccia, che ha scritto una lettera ai sacerdoti della Diocesi: “So molto bene quanto desideriate purificare le menti e i cuori da alcune nuove mode, come la festa di Halloween, che, sradicata dal suo senso cristiano, rischia di far cadere soprattutto i nostri giovani in errore”.
“Ci apprestiamo ad entrare nel mese di novembre – esordisce nella sua lettera il prelato leccese – in cui tradizionalmente commemoriamo i nostri defunti. I fedeli e, in verità, anche coloro che abitualmente non frequentano le nostre comunità, sono soliti far visita al cimitero e ricordare i propri cari, portando dei fiori e recitando qualche preghiera. A noi sacerdoti spetta il compito di educare il nostro popolo a vivere con spirito di fede questa pia tradizione, incentivando la predicazione sulla vita eterna e ricordando quelle verità di fede che vengono spesso trascurate”.
“Il nostro compito, però – prosegue monsignor Seccia – non si deve limitare a un generico annuncio sui temi escatologici, ma, come già fate, deve incidere nella vita dei credenti, i quali sono chiamati a sentirsi avvolti dalla misericordia del Padre e a vivere in questo mondo come ‘cittadini del cielo’, circondati da ‘un gran numero di testimoni’, e ‘cercando le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra del Padre’”.
Quindi la raccomandazione a tutto il clero: “Vi ringrazio per il cammino di santificazione a cui spesso invitate i fedeli, affinché non vi sia alcuna mescolanza tra fede e pratiche superficiali o, persino, superstiziose. So anche molto bene quanto desideriate purificare le menti e i cuori da alcune nuove mode, come la festa di Halloween, che, sradicata dal suo senso cristiano, rischia di far cadere soprattutto i nostri giovani in errore”.
La tradizione di Halloween ha origine dall’antica festa dei Celti chiamata “Samhain”, che segnava la fine dell’estate con l’ultimo raccolto e l’inizio dell’inverno. Nella notte che precedeva il nuovo anno pensavano che il confine tra il mondo dei vivi e dei morti si confondesse, tanto che i fantasmi potessero aggirarsi nel mondo dei vivi e disturbare le loro attività. Così la notte del 31 ottobre accendevano falò sacri e indossavano costumi grotteschi per spaventarli e allontanarli dai loro campi.
Nell’VIII secolo, papa Gregorio III designò il 1° novembre come momento per onorare tutti i santi. La celebrazione era chiamata “All-Hallows” e la notte che la precede, il 31 ottobre, iniziò a essere appellata “All-Hallows’ Eve”, contratto poi in “Halloween”. Nel corso del tempo si è evoluta in una festa mondana, come il “dolcetto o scherzetto”, l’intaglio delle lanterne, i raduni festosi o l’indossare costumi.
Su questa festa anche la Chiesa è divisa tra chi la vede come una mera festa consumistica ma da non demonizzare e chi ne intravvede il rischio della deriva in culto idolatrico o addirittura satanico, come sostengono molti esorcisti.
sono combattuto, nel senso che pur non avendo alcun interesse per Halloween conosco l'importanza per i bambini di festeggiare con le maschere paurose e le zucche. lascerei i bambini liberi di giocare e inviterei gli adulti a raccogliersi in preghiera, se non sono bambini cresciuti.
Preghiamo e ripariamo alle offese al nostro Dio in questa notte mostruosa, frutto del orgoglio umano, che si oppone al Dio, fonte di ogni bene. Chi ha possibilità digiuni, per fortificarsi di fronte ai continui compromessi degli uomini (mondo) con il male e il suo principe (satana). Mettiamo una candela con un crocefisso o una statua di Gesù o della Madonna davanti alla finestra, per far conoscere …More
Preghiamo e ripariamo alle offese al nostro Dio in questa notte mostruosa, frutto del orgoglio umano, che si oppone al Dio, fonte di ogni bene. Chi ha possibilità digiuni, per fortificarsi di fronte ai continui compromessi degli uomini (mondo) con il male e il suo principe (satana). Mettiamo una candela con un crocefisso o una statua di Gesù o della Madonna davanti alla finestra, per far conoscere la nostra contrarietà a satana. I segni, i simboli, gli esempi, alle volte valgono più di 1000 parole.
"Chi non è con Me è contro di Me". Questa frase evangelica la ribadiva P.Amorth e credo d' interpretare bene per dire, che se non si sta uniti a Dio si finisce spesso a essere preda di Satana. S.Alfonso Maria dei Liguori (Dottore della Chiesa) e S.Pio da Pietralcina affermavano: "chi prega si salva, chi non prega si danna". Ecco che partecipare alla festa delle streghe, di Halloween, la festa di …More
"Chi non è con Me è contro di Me". Questa frase evangelica la ribadiva P.Amorth e credo d' interpretare bene per dire, che se non si sta uniti a Dio si finisce spesso a essere preda di Satana. S.Alfonso Maria dei Liguori (Dottore della Chiesa) e S.Pio da Pietralcina affermavano: "chi prega si salva, chi non prega si danna". Ecco che partecipare alla festa delle streghe, di Halloween, la festa di satana, si può divenire preda di satana. Entrare nella tana del lupo può aver conseguenze gravi, ma i pastori per la maggior parte tacciono. Accadono, in quella notte, morti misteriose. Certo che questa notizia fa molto riflettere. Vedi Strage a Seul, calca alla festa di Halloween: oltre 100 morti, 150 feriti