
Quando Di Maio denunciava il “mercato delle vacche”
Nel video contro “il mercato delle vacche”, Di Maio accusa i “voltagabbana”, paragonati ai “furbetti del cartellino”, di avere assoluto spregio per gli elettori. Per loro, sottolinea, “non contano niente”, mentre quello che conta sono “la poltrona, il megastipendio e il desiderio di potere”. E, ancora, “molti governi si sono tenuti in piedi e hanno fatto approvare le peggiori porcate proprio grazie ai voltagabbana”, prosegue Di Maio, citando “Monti, Letta, Renzi, Gentiloni”, ovvero una carrellata di quelli che poi sono diventati alleati o sostenitori. “È semplice – prosegue Di Maio – chiamatelo come vi pare: vincolo di mandato, serietà istituzionale, rispetto della volontà popolare. A nessuno è vietato il diritto di cambiare idea. Ma se lo fai – dice con enfasi il ministro degli Esteri – torni a casa e ti fai rieleggere“.
Meloni: “Pensano di prendere in giro gli italiani?”
“Li chiamavano ‘voltagabbana’. Ora sono diventati ‘responsabili’ o ‘costruttori’. Sul serio pensano che gli italiani si possano prendere in giro così?”, è stato quindi il commento di Giorgia Meloni al video rilanciato da FdI con un titolo sul “mercato delle vacche”, pratica per altro stigmatizzata da Di Maio anche in tempi più recenti . “Così il M5S rinnega ancora una volta se stesso”, si legge ancora nell’impaginazione di FdI.
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