"Superare le convinzioni che ci trattengono" – Francesco sbatte sul tavolo
Chiuso nei suoi slogan, Francesco ha chiesto di nuovo di "prepararsi a essere sorpresi e alle sorprese." Le "sorprese" del conformista Francesco sono molto prevedibili.
Per dare enfasi alla prolissità, Francesco ha battuto varie volte sul tavolo urlando che "potrebbe essere necessario cambiare direzione, superare le convinzioni che ci trattengono e ci impediscono di andare avanti camminando insieme" – come se ciò non si facesse già da decenni, coi risultati che ben conosciamo.
Francesco ha ammesso che il suo discorso di 40 minuti è stato "molto lungo", ma è andato avanti con interminabili cantonate, come "dinamismo dell'ascolto reciproco".
Acclamato promotore di perversione, Francesco ha usato una luce per le allodole individuando la "perversione" in ciò che ha chiamato "clericalismo", che allontana preti e vescovi dalla "gente" – proprio come Francesco, che rifiuta di incontrare i cardinali ed è raggiungibile solo da una cerchia ristretta.
Con rigida ossessione, Francesco è tornato inevitabilmente alla sua "rigidità" che ha chiamato "un peccato contro la pazienza di Dio [=di Francesco] e "contro questa sovranità di Dio [=di Francesco]." L'ultimo esempio della rigidità e del legalismo di Francesco è il Traditionis Custodes.
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