Costanza Miriano, giornalista, a torto attaccata
Volevo scrivere qualcosa su l'articolo di umiliazione a Costanza Miriano, La quale a detta dell’articolista di Gloria.tv "@Dio è amore" è stata scontrosa e poco garbata, verso i suoi “antagonisti”. Una luce strana, negativa in cui è stata posta Costanza Miriano, rispetto all’articolo citato nel Timone, dove invece viene mostrata una realtà ben diversa. Quando si riprendono delle persone che sono incerte e indecise e fuorviate nella fede, è giusto rimproverarle con carità, ma quando si viene duramente attaccati da una platea inferocita, e per giunta politicamente ed economicamente potente, la quale attacca un personaggio pubblico anche nella sua vita privata, invertendo la scala dei valori, e inviando verso di lei accuse e minacce, che debordano il buon per senso cristiano, non si può essere che duri verso costoro. L’articolo su Gloria.tv è a questo link:
Abbiamo notato anche che Costanza Miriano di solito ha modi molto scontrosi, di rimprovero, travolgenti che non aiutano ad aprire il dialogo
Invece, tanto di onore e di inchino alla giornalista Costanza Miriano da parte mia. Io non conosco l'enciclica in questione Mulieris Dignitatem, menzionata nell’articolo, ma il Magistero prima di Bergoglio era coerente con il Vangelo, quindi l’enciclica in questione non può essere in contrasto con il Vangelo e lo spiego successivamente. Facendo riferimento a S. Paolo e ai quattro evangelisti, il marito deve aver a cuore la propria moglie, come fosse per se stesso. Guardando la cosa sotto un profilo morale l'uomo deve tenere in grande considerazione tutte le esigenze della famiglia, della donna, che è la sua massima consigliera. All'uomo però spetta il compito finale di riassumere le decisioni importanti all'interno del patto coniugale, alla luce del Vangelo e degli insegnamenti della Chiesa cattolica. Detto questo imparate a metter in pratica, anche ciò che afferma S Paolo, in merito a quelle donne che vogliono dirigere la società e vogliono far del proprio corpo quello che vogliono, ma che anche di questo devono rendere conto sia al proprio marito che a Dio. Se la famiglia, quella fondata da Dio e non dalle donne è allo sfascio, molto demerito ce l'hanno le leggi dell'aborto e del divorzio.
Anche nell’Antico testamento è scritto che alla donna disse: «Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà».
Ecco cosa scrive S. Paolo sotto ispirazione divina, poiché nella scala gerarchica del Magistero della Chiesa é la Parola di Dio che prevale, e S. Paolo è parte integrante del Vangelo e viene prima delle parole illuminanti dei teologi. In due passi S.Paolo scrive, a testimonianza, che Dio non cambia, perché le sue leggi e la sua morale non cambiano e S.Paolo afferma ben due volte la cosa, a dimostrazione, che non si è sbagliato. È l'uomo bastardo com'è a cambiare, in base al suo pensiero orgoglioso.
«La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione» (1Timoteo 2, 11-14 ).
E questo perché la donna si fa ingannare dall’antico serpente Satana, che nella rivoluzione del ’68 ha usato la donna per tenere battaglia contro l’uomo, ma la vera mira del diavolo è stata la famiglia, e lo vediamo al giorno d’oggi come è disgregata. Notiamo che i cosi detti femminicidi avvengono quando è di solito in atto una separazione familiare.
Ma il nostro maestro, Gesù ha detto: «l’uomo non separi ciò che Dio ha congiunto» (Matteo 19, 6).
E in questo Gesù si riferiva anche al legislatore, in quale non doveva approvare leggi del divorzio e dell’aborto anche con il consenso di un popolo.
Poi addirittura S. Paolo afferma: «Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea» (1Corinzi 14, 34-35).
E questo perché le donne pur molto intelligenti, hanno un essere nascosto che le insidia e le inganna ed è Satana, ma esse devono stare sottomesse ai mariti, perché se il loro animo è retto, possono essere delle grandi consigliere presso il marito. La donna è sempre stata nel passato aggregatrice nella famiglia, ora in molti casi e con il consenso delle leggi inique è diventata disgregatrice della stessa.
Immagine tratta da:
it.wikipedia.org
Abbiamo notato anche che Costanza Miriano di solito ha modi molto scontrosi, di rimprovero, travolgenti che non aiutano ad aprire il dialogo
Invece, tanto di onore e di inchino alla giornalista Costanza Miriano da parte mia. Io non conosco l'enciclica in questione Mulieris Dignitatem, menzionata nell’articolo, ma il Magistero prima di Bergoglio era coerente con il Vangelo, quindi l’enciclica in questione non può essere in contrasto con il Vangelo e lo spiego successivamente. Facendo riferimento a S. Paolo e ai quattro evangelisti, il marito deve aver a cuore la propria moglie, come fosse per se stesso. Guardando la cosa sotto un profilo morale l'uomo deve tenere in grande considerazione tutte le esigenze della famiglia, della donna, che è la sua massima consigliera. All'uomo però spetta il compito finale di riassumere le decisioni importanti all'interno del patto coniugale, alla luce del Vangelo e degli insegnamenti della Chiesa cattolica. Detto questo imparate a metter in pratica, anche ciò che afferma S Paolo, in merito a quelle donne che vogliono dirigere la società e vogliono far del proprio corpo quello che vogliono, ma che anche di questo devono rendere conto sia al proprio marito che a Dio. Se la famiglia, quella fondata da Dio e non dalle donne è allo sfascio, molto demerito ce l'hanno le leggi dell'aborto e del divorzio.
Anche nell’Antico testamento è scritto che alla donna disse: «Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà».
Ecco cosa scrive S. Paolo sotto ispirazione divina, poiché nella scala gerarchica del Magistero della Chiesa é la Parola di Dio che prevale, e S. Paolo è parte integrante del Vangelo e viene prima delle parole illuminanti dei teologi. In due passi S.Paolo scrive, a testimonianza, che Dio non cambia, perché le sue leggi e la sua morale non cambiano e S.Paolo afferma ben due volte la cosa, a dimostrazione, che non si è sbagliato. È l'uomo bastardo com'è a cambiare, in base al suo pensiero orgoglioso.
«La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione» (1Timoteo 2, 11-14 ).
E questo perché la donna si fa ingannare dall’antico serpente Satana, che nella rivoluzione del ’68 ha usato la donna per tenere battaglia contro l’uomo, ma la vera mira del diavolo è stata la famiglia, e lo vediamo al giorno d’oggi come è disgregata. Notiamo che i cosi detti femminicidi avvengono quando è di solito in atto una separazione familiare.
Ma il nostro maestro, Gesù ha detto: «l’uomo non separi ciò che Dio ha congiunto» (Matteo 19, 6).
E in questo Gesù si riferiva anche al legislatore, in quale non doveva approvare leggi del divorzio e dell’aborto anche con il consenso di un popolo.
Poi addirittura S. Paolo afferma: «Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea» (1Corinzi 14, 34-35).
E questo perché le donne pur molto intelligenti, hanno un essere nascosto che le insidia e le inganna ed è Satana, ma esse devono stare sottomesse ai mariti, perché se il loro animo è retto, possono essere delle grandi consigliere presso il marito. La donna è sempre stata nel passato aggregatrice nella famiglia, ora in molti casi e con il consenso delle leggi inique è diventata disgregatrice della stessa.
Immagine tratta da:
it.wikipedia.org