Da
Valeria Magliani
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27 Settembre 2020

I resoconti del profeta Abuc
Tra questi imperi citati nella Bibbia vi sono molte delle più antiche civiltà umane conosciute come i Babilonesi, gli Assiri e l’Antico Egitto. Ad esempio l’assedio di Gerusalemme da parte del re babilonese Nabucodonosor II, nell’anno 587 a. C., è descritta nel Libro dei Re dell’antico Testamento della Bibbia. E gli eserciti babilonesi sono descritti anche nel Libro di Abacuc, un testo dell’Antico Testamento scritto nel VII secolo a.C..
Ed è proprio in questo libro che il profeta Abacuc descrive i metodi crudeli degli eserciti babilonesi. Ed ora secondo Tom Meyer, professore di studi biblici allo Shasta Bible College e alla Graduate School in California, ci sono ampie prove archeologiche che dimostrano la veridicità di quanto riportato nelle antiche scritture sacre.
Gli antichi reperti assiri e babilonesi mostrano la loro crudeltà
Meyer ha affermato che “sia i documenti scritti che i reperti dell’antico Medio Oriente possono dimostrare che i profeti biblici non avevano affatto esagerato sulla crudele natura dei loro nemici”. Il professor Meyer cita ad esempio tra i reperti, le iscrizioni sui muri nel palazzo del re assiro Ashurnasirpal II, le quali raccontano del re crudele che scuoia i nobili che si erano ribellati contro di e drappeggiava le loro pelli sui mucchi di cadaveri.
Anche altri studi archeologici condotti su antichi scheletri e bassorilievi nei palazzi reali, restituiscono immagini vivide e descrizioni testuali delle brutalità a cui Babilonese ed Assiri erano avvezzi, compreso l’amputazione delle mani e dei genitali, la scuoiatura, la decapitazione, l’impalamento e il rogo delle loro vittime.
Tra questi rilievi Meyer cita gli esempi dei testi murali del palazzo del re neo-assiro Sennacherib i quali “ritraggono i soldati assiri che smembrano uomini della città biblica di Lachis staccando la loro pelle, decapitando le loro teste e tagliano loro le mani”. Così come i bassorilievi del palazzo del suo successore, Assurbanipal, mostrano prigionieri di Elam che vengono scorticati o che hanno la lingua tagliata insieme a pile di teste mozzate.
Secondo Meyer dunque “i documenti archeologici dimostrano chiaramente come questi atti di atrocità fossero comuni tra le pratiche guerriere di questi antichi popoli e convalidano le affermazioni della Bibbia sulla temibile natura dei loro eserciti”.
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GLI ASSIRI - PERIODO NEOASSIRO: alcuni esempi di rilievo
RILIEVO DI ASSURNASIRPAL II
I rilievi del palazzo Nord-Ovest mostrano un grande senso ritmico delle rappresentazioni e degli eventi, un modello massivo delle immagini rappresentato, un esasperato grafismo dei tratti anatomici delle figure, un piatto rilievo che permea ogni immagine, un'esplosiva energia conferita dall'elevato numero di figure, dal mancato utilizzo della simmetria, dal caotico incedere dell'esercito assiro.


RILIEVO DI SARGON II

Il modello si fa più accentuato, i volti delle figure sono rappresentati con guance carnose, sopracciglia al altorilievo, curve sinuose , soprattutto quelle delle spalle. I rilievi scultorei conosciuti a Khorsabad introducono novità, soprattutto nel modo di pensare e presentare il sovrano. La staticità e la ieraticità di alcune rappresentazioni conferiscono un'atmosfera rilassata, di calma e pacato controllo. Il programma figurativo di Khorsabad esprime sicurezza per una sovranità che non sente più il bisogno di mostrare l'ininterrotto succedersi di trionfi militari, ma i vantaggi di un impero universale che reca benefici a tutti coloro che ne fanno parte. Sargon II è rappresentato con il copricapo tronco-conico, l'asta e la mazza della regalità. Rispetto al rilievo delle officine reali di Assurnasirpal II, l'ampiezza delle spalle è ridotta e la visione quasi a tre quarti mitiga lo sviluppo orizzontale della figura; in altri casi la rappresentazione è esclusivamente resa di profilo, privilegiando lo sviluppo verticale dei personaggi.
Il vestito è molto più lungo rispetto ai periodi precedenti: i bordi del mantello sono schematici e scarni, mentre la parte inferiore della veste è pressoché priva di decorazioni, più discreta, austera e solenne. Le figure sono ora meno "pesanti", leggermente più slanciate, inserite in uno spazio non più caotico e riduttivo dell'immagine del sovrano. Il principe ereditario Sennacherib è fermo davanti la figura di Sargon, privo del copricapo reale, ma con una lunga veste decorata da linee incise verticali.
RILIEVO DI ASSURBANIPAL

Con Assubanipal il rilievo torna a essere piatto e la composizione, anche se affollatissima e ricca di dettagli, diventa più leggera e di facile lettura. La divisione in registri è subordinata all'evento narrativo e alle esigenze della rappresentazione. Le iscrizioni ricordano la vittoria di Assurbanipal contro gli elamiti lungo il fiume Ulai, nella battaglia di Til Tuba.

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