Il segretario generale della CEI non crede nel valore della preghiera? - di Michele Majno

Mons. Galantino non si accontenta del solito aperturismo conformista ai temi d’obbligo per essere “à la page”. In un’intervista a QN parla in modo sconcertante dei fedeli che recitano il Rosario fuori dagli ospedali in cui si pratica l’aborto.
di Michele Majno
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A prima vista si direbbe che non ci sia nulla di nuovo nell’intervista che il segretario generale della CEI, Mons. Nunzio Galantino, ha rilasciato ieri a QN (Il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione – leggi il testo completo CLICCANDO QUI). Caratteristica di un certo progressismo, perlomeno dal sessantotto in poi, è di essere prevedibile. Ecco quindi le affermazioni d’obbligo sulla Chiesa che deve parlare di qualsiasi argomento “senza tabù”. Gli argomenti sono ovviamente i soliti: preti sposati, eucarestia ai divorziati, omosessualità. Ovviamente “dando ragioni delle proprie posizioni”. Insomma, facciamo un bel confronto di idee –il sacro “dialogo” – la qual cosa è del resto assai più comoda e facile che insegnare la Verità. Amen. Fin qui, nihil sub sole novum. Ormai ci stiamo corazzando a tutto.
Però leggiamo bene l’intervista e un passaggio ci colpisce anzi, direi più propriamente: ci scandalizza.
Interrogato sui “valori non negoziabili”, Mons. Galantino risponde: “Pensiamo alla sacralità della vita. In passato ci siamo concentrati esclusivamente sul no all’aborto e all’eutanasia. Non può essere così, in mezzo c’è l’esistenza che si sviluppa. Io non mi identifico con i visi inespressivi di chi recita il rosario fuori dalle cliniche che praticano l’interruzione della gravidanza, ma con quei giovani che sono contrari a questa pratica e lottano per la qualità delle persone, per il loro diritto alla salute, al lavoro”. Ripetiamo: “non mi identifico con i visi inespressivi di chi recita il rosario fuori dalle cliniche che praticano l’interruzione della gravidanza”.
Al di là del discorso un po’ contorto (cosa c’entrino, ad esempio, le “lotte per il lavoro” con l’aborto, non ci è chiaro, né è chiaro cosa voglia dire “l’esistenza che si sviluppa”), le parole sui fedeli che recitano il S. Rosario di fronte alle cliniche dove si praticano aborti sono chiarissime, e sprezzanti. Questi fedeli hanno, chissà perché, dei visi “inespressivi”. E in ogni caso con loro S. E. Il Segretario Generale della CEI non si identifica, sia ben chiaro.
Ci hanno sempre insegnato che la preghiera, e in particolare il S. Rosario, se recitata con vera devozione, ha un valore oggettivo, che può essere spesso, come nel caso in oggetto, di riparazione per un peccato gravissimo che si sta commettendo e contro il quale i fedeli non possono far altro che rivolgere la loro preghiera alla Vergine. Forse Mons. Galantino non ha mai visto quanto è capitato di vedere a noi, davanti all’Ospedale Niguarda di Milano. Un gruppo di una decina di fedeli, tra cui alcune signore anziane e un sacerdote. Erano lì a recitare il S. Rosario, perché in quell’ospedale si stavano uccidendo bambini. Davanti a loro, un gruppo di femministe e degni compari, che insultavano e bestemmiavano. Qualche poliziotto gironzolava intorno per vigilare che nessuno venisse alle mani. Il piccolo gruppo di fedeli non ascoltava gli insulti, andava avanti a recitare il S. Rosario, per chiedere perdono per il crimine che si stava consumando, per chiedere che gli sciagurati che lo consumavano si ravvedessero, per chiedere a Dio di non scatenare la Sua ira davanti al fiume di male di cui è capace un’umanità impazzita.
“La preghiera è la migliore arma che abbiamo; è una chiave che apre il cuore di Dio”. Questo l’ha detto il Santo Padre Pio di Pietrelcina.
Monsignore, lei non si identifica con quei fedeli. Liberissimo di farlo, fatti suoi. Ma, se ha occasione, guardi meglio quei visi, tutt’altro che inespressivi. Stanno “lottando”, visto che questo verbo le piace, anche loro. Stanno lottando in riparazione di una malvagità che neppure hanno commesso. Sono lì a testimoniare la Fede, l’unica vera Fede, e per farlo sopportano gli insulti e le bestemmie. Quando non capiti di peggio.
La Chiesa proseguirà nel suo cammino e vedremo dove andrà a finire. Se non sapessimo che le porte degli inferi non prevarranno, saremmo terrorizzati. La Chiesa andrà avanti sulla nuova strada del dialogo e del confronto delle “idee”. Ci saranno tuttavia sempre dei fedeli testardi che continueranno a tenere la corona tra le mani e a recitare tanti Ave Maria. Non saranno preparati nelle nuove dottrine sociopolitiche, non discuteranno di preti sposati, di divorzio e di omosessualità, perché sanno perfettamente che i preti non si sposano, che il Sacramento del matrimonio è indissolubile, che l’omosessualità è un peccato che grida vendetta a Dio.
Andranno avanti a pregare; lei vedrà i loro volti come “inespressivi”, eppure loro pregheranno, anche per lei, Monsignore.
Francesco Federico
Mi dispiace comunicarle caro signor Paolo Arnoldi che ella è al di fuori della Chiesa.
La costituzione apostolica del "Pastor Aeternus" è un dogma di Santa Romana Chiesa vincola la fede anche se non obbliga nessun Sommo Pontefice a farvi ricorso:
Se ella ha ricevuto il Sacramento dell'Ordine con questa riserva mentale la sua ordinazione è nulla in base al noto principio giuridico:
"QUIA NULLUM …Altro
Mi dispiace comunicarle caro signor Paolo Arnoldi che ella è al di fuori della Chiesa.
La costituzione apostolica del "Pastor Aeternus" è un dogma di Santa Romana Chiesa vincola la fede anche se non obbliga nessun Sommo Pontefice a farvi ricorso:
Se ella ha ricevuto il Sacramento dell'Ordine con questa riserva mentale la sua ordinazione è nulla in base al noto principio giuridico:

"QUIA NULLUM EST, NON PRODUCIT EFFECTUM"

È importante determinare se questa riserva mentale è sorta "ex tunc" ed in questo caso la questione è veramente seria, se tale riserva è sorta "ex nunc"
è sufficiente il pentimento e la confessione presso il penitenziere della sua
diocesi.
In ogni caso è opportuno che si confidi con il suo vescovo e con il promotore di giustizia del tribunale ecclesiastico di competenza.

Domine, Miserere nobis!
Sancte Pie X, ora pro nobis!


Costituzione Apostolica "Pastor Aeternus":

www.sanpiox.it/…/Pio_IX-Pastor_a…
Maurizio Muscas
Ma senta don Paolo chi è lei, una figura mitologica meta' don Gallo e meta' fra Turoldo?
🤫Altro
Ma senta don Paolo chi è lei, una figura mitologica meta' don Gallo e meta' fra Turoldo?

🤫
Don Paolo Arnoldi
Appunto Pio 12 l'ultimo Papa. Perche' Francesco ci aiuterá a comprendere il nascosto mistero della collegialitá apostolica . Il primato petrino é una pura mistificazione. Con Lui il Concilio Vaticano II troverá pieno e definitivo compimento. Non si tornerá piú indietro e la dimostrazione verra' dal prossimo sinodo coll'accoglienza piena delle diversita'. Buonasera. + don Paolo Arnoldi
Francesco Federico
Il Santo Rosario è l'arma più potente che i cristiani abbiano per combattere i nemici di Santa Romana Chiesa
La festa del Rosario fu istituita da san Pio V, in ricordo della vittoria riportata a Lepanto sui Turchi.
vedi:
Rosarium Beatae Virginis Mariae, Mysteria Gloriae cum Voce Papae nostri Benedicti P.M.
Manifestazione contro l'aborto:
Demonstration against abortion
Vorrei ricordare a don Paolo …Altro
Il Santo Rosario è l'arma più potente che i cristiani abbiano per combattere i nemici di Santa Romana Chiesa

La festa del Rosario fu istituita da san Pio V, in ricordo della vittoria riportata a Lepanto sui Turchi.
vedi:
Rosarium Beatae Virginis Mariae, Mysteria Gloriae cum Voce Papae nostri Benedicti P.M.

Manifestazione contro l'aborto:

Demonstration against abortion

Vorrei ricordare a don Paolo Arnordi che il Santo Padre è infallibile esclusivamente quando esprime delle proposizioni ex catedra .
L'ultimo Papa che si è avvalso della prerogativa del magistero straordinario fu il Venerabile Pio XII.
Attraverso la costituzione apostolica "Munificentissimus Deus"
il 1 novembre 1950 venne proclamato il dogma dell'Assunzione di Maria Vergine
Maurizio Muscas
Caro don Paolo le parole proferite son indubbiamente gravi. L'offesa oltre che ai fedeli è sta arrecata soprattutto al Santo Rosario.
Don Paolo Arnoldi
Ma se lo ha scelto il Papa significa che é un ottimo vescovo e che gode dela sua piena fiducia. Allora mettiamo in discussione il Sommo Pontefice?
enrico pagano
uno dei volti inespressivi citati e vilipesi da questo galantuomo, promette che i prossimi rosari davanti agli ospedali saranno offerti anche per le sue abominevoli dichiarazioni.
Don Paolo Arnoldi
Ma no cari amici é un bravo sacrdote! Celebra ogni giorno secondo il Messale di San Giovanni XXIII! É certa Stampa laicisti che esagera ! Come nel caso del Papa Francesco e delle false telefonate a Pannella ad esempio.
Maurizio Muscas
Questo é il nuovo piano quinquennale in Vaticano, ragazzi! Piaccia o non piaccia , la Provvidenza ci ha inflitto questi Pastori ! E sono , tanti, tanti, tanti.......
SAVE9771
... mi associo allo sconcerto che le frasi di Galantino hanno suscitato nei fedeli...il giudizio sprezzante e snob non solo scandalizza la fede dei semplici e degli umili ma rappresenta la vergognosa presa di posizione di un Vescovo della Chiesa...c'è solo da chiedersi come abbia potuto Papa Francesco scegliere per un ruolo così delicato un personaggio simile...auguriamoci che il Papa prenda …Altro
... mi associo allo sconcerto che le frasi di Galantino hanno suscitato nei fedeli...il giudizio sprezzante e snob non solo scandalizza la fede dei semplici e degli umili ma rappresenta la vergognosa presa di posizione di un Vescovo della Chiesa...c'è solo da chiedersi come abbia potuto Papa Francesco scegliere per un ruolo così delicato un personaggio simile...auguriamoci che il Papa prenda provvedimenti per rimediare alla brutta figura che monsignor Galantino ha procurato alla Chiesa con le sue sciagurate parole
Saverio