Sono teologi protestanti, che continuano a mettere mano alla liturgia del testo sacro e fanno il servizio per i leaders vaticani al fine di dire che Dio è buono e misericordioso verso tutti a prescindere se si pentono. Ma se Gesù Cristo è venuto per salvare gli uomini con il sacramento della redenzione, ossia la S.Confessione e diede il mandato agli apostoli e ai successori di assolvere o non assolvere coloro che come peccatori si presentassero ai sacerdoti? Perché in questo secondo aspetto, il sacerdote ha il dovere di non assolvere il penitente se non è nelle giuste condizioni di pentimento e di riparare al danno cagionato a sé o ad altri. Lo si vede che Dio è buono misericordioso, ma anche giusto. Se non fosse giusto non sarebbe misericordioso. Come può il sacerdote ammettere alla grazia salvifica una persona che non si pente, che non ama Dio, che non osserva i suoi dieci Comandamenti, che non vuole conoscere la Parola di Dio, e la morale che ne scaturisce? Costui non vuole salvarsi e il sacerdote dovrebbe assolvere? Se lo fa rischia di aprirsi la strada all'estrema dannazione assieme a colui che vuole assolvere. Ricordatevi che in tutto l'Antico Testamento e nel Vangelo di Gesù Cristo, Dio invita a seguirlo sulla strada dell'Amore giusto e vero, ma se l'uomo percorre sentieri tortuosi o la via larga che porta alla rovina, costellata di vizi e idolatria, Dio lo lascia libero, anche se lo richiama continuamente fino all'ultimo istante della sua vita a pentirsi. Anche se aspettare l'ultimo istante è estremamente pericoloso, perché:
1. occorrerebbe un atto di vero e sincero pentimento ed è difficilissimo poterlo esprimere con sincerità e dolore;
2. non è che si possa confidare in questo istante, se sopraggiunge una morte improvvisa.
Perciò state in guardia dai falsi e cattivi maestri, anche nella Chiesa cattolica, perché quanti rendono il culto a Dio con la bocca e delle leggi di Dio fanno spallucce?
Vangelo di Marco 7,6-8:
«Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto:
Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».