Avvilente: un funzionario dell'Unesco camuffato da papa?
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il Pontefice regnante nell’udienza generale è tornato a parlare – stranamente non di migranti – ma di economia e ambiente e materie consimili. Con quale competenza e adeguatezza ce lo spiega un indignato, sconcertato e un po’ disperato mons. Ics. Buona lettura.
* * *
Mons ICS a Tosatti.
Caro Tosatti, se queste dichiarazioni (vedi link qui sotto) le avesse fatte uno studioso laico, non esiterei a dichiarare che è ignorante o mentitore.
E’ doveroso spiegare perché lo affermo: “Insegnare agli ignoranti” è una delle sette opere di misericordia spirituale.
Così come lo è “ammonire i peccatori”. Qualcuno dirà che lo è anche “sopportare con pazienza le persone moleste”, ma qui più che moleste, sono confondenti e fuorvianti.
Il lettore di Stilum Curiae può verosimilmente trarre proprie considerazioni leggendo il link qui sotto riportato riferito alle dichiarazioni fatte dal Papa all’udienza generale a Palazzo Apostolico.
In queste esternazioni il Papa parla delle gravi conseguenze della crescita economica iniqua. Non parla della crisi morale dell’uomo di questo secolo che ha prodotto conseguentemente le crisi economiche e sociali. Ribalta di 180 gradi la verità.
Si limita a parlare di effetti, non di cause, esclusivamente riferiti a fatti economici e ambientali.
Non parla del delitto dell’aborto, di creature uccise in seno alla madre, parla di bambini affamati e senza istruzione.
Non sembra che parli un Papa di Santa Romana Chiesa, sembra che parli un funzionario dell’UNESCO. Pertanto riferirò le mie critiche e commenti a detto “funzionario dell’Unesco” (camuffato da Papa) che ha fatto queste dichiarazioni.
Questo “funzionario” dell’Unesco sa parlare, in modo errato, solo di economia.
Fino a ieri era vietato alla Chiesa cattolica di occuparsi di economia; doveva pensare solo alle coscienze, tanto che tutte le encicliche sociali furono attaccate durissimamente dal mondo laico.
Oggi la Chiesa attuale si occupa “solamente” di economia e non deve occuparsi più di coscienze (se non seguendo il modello protestante). Infatti si occupa solo di povertà, diseguaglianze, clima, migrazioni, ecc.
Ciò nell’intento di trasformare il cattolicesimo in una sorta di organismo etico, socialmente utile, una Onlus (come auspicato e previsto dall’Unesco).
Ma poiché il massimo responsabile della Chiesa è consigliato da noti incompetenti (in tutte le materie: teologiche, finanziarie, dottrinali..), di questi argomenti economici dimostra di non saper nulla, confonde cause con effetti, ma soprattutto propone soluzioni errate che peggioreranno le situazioni analizzate.
Certo, aspettiamo con ansia le conclusioni di Assisi 2020–Economy of Francesco, che sarà un vero e proprio Concilio sull’economia.
Noi prelati siamo molto, molto, preoccupati, perché intuiamo che si vuole cambiare la Dottrina Sociale della Chiesa.
Questa esortazione di Bergoglio (allegata) è inquietante per svariate dichiarazioni esplicite ed implicite, ivi contenute.
– Lascia intendere che la Redenzione sarà nella tutela della natura. Non si stravolge così la Genesi e il Vangelo?
– Esorta a condividere i beni (come le prime comunità cristiane nel primo secolo d.C.). Questa dichiarazione, oggi nel XXI sec., non è una folle utopia marxista?
– Spiega che la pandemia ci ha messo in crisi. Non ha ancora capito che è la crisi che ha prodotto la pandemia, e non viceversa, e non ne ha ancora capito le cause?
– Spiega che questa economia è frutto di crescita “iniqua”. Anche qui dimostra di non conoscere le cause e la realtà di ciò che indica esser iniquo. In realtà nel mondo occidentale non c’è crescita economica reale da 40 anni (solo artificiale–consumistica, grazie al crollo della crescita vera dovuta al crollo nascite).
Ma questa crescita iniqua ha arricchito i suoi amici cinesi a cui tiene tanto.
Negli anni ’70 il suo amico Paul Ehrlich (che ha collaborato a Laudato Sì) scrisse che prima dell’anno 2000 centinaia di milioni di persone sarebbero morte di fame in Cina grazie alla crescita della popolazione. Da non crederci!
– Parla di concentrazione della ricchezza quale “ingiustizia che grida al cielo!”, forse dimenticando i suoi sostenitori tipo BillGates, Soros, Zuckemberg? Ma persino l’ONU ha dichiarato che grazie alla globalizzazione la diseguaglianza universale e la povertà sono diminuite, migliorando la durata della vita grazie a sanità ed alimentazione nei Paesi ex poveri.
– Spiega che questo modello di crescita ha creato danni al creato, biodiversità, cambiamenti climatici, distruzione delle foreste tropicali. Ma nessuno, di grazia, vuole spiegargli chi ha imposto e perché questo–modello di crescita? Nessuno sa spiegargli che ciò è avvenuto (dato e non concesso che sia realmente avvenuto) con l’intento di estinguere la creatura umana e condizionare la vita umana?
– Continua a parlare di “bambini che muoiono di fame e non vanno a scuola” e ignora totalmente quelli abortiti! Perdincibacco! Come faccio a pensare che non sia un funzionario Unesco camuffato da Papa?
CAro Tosatti, parlando domenica scorsa con alcuni miei “colleghi” monsignori, ci dicevamo che non c’è più molta speranza che saggezza e sapienza possano ispirare questo pontificato. L’unica cosa vera detta spesso da questo Papa riguarda la “cultura dello scarto”.
In questo pontificato è infatti stata “scartata” ogni verità, saggezza e sapienza. Mons.ICS.
Fonte:
www.marcotosatti.com/…/cultura-dello-s…
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Mons ICS a Tosatti.
Caro Tosatti, se queste dichiarazioni (vedi link qui sotto) le avesse fatte uno studioso laico, non esiterei a dichiarare che è ignorante o mentitore.
E’ doveroso spiegare perché lo affermo: “Insegnare agli ignoranti” è una delle sette opere di misericordia spirituale.
Così come lo è “ammonire i peccatori”. Qualcuno dirà che lo è anche “sopportare con pazienza le persone moleste”, ma qui più che moleste, sono confondenti e fuorvianti.
Il lettore di Stilum Curiae può verosimilmente trarre proprie considerazioni leggendo il link qui sotto riportato riferito alle dichiarazioni fatte dal Papa all’udienza generale a Palazzo Apostolico.
In queste esternazioni il Papa parla delle gravi conseguenze della crescita economica iniqua. Non parla della crisi morale dell’uomo di questo secolo che ha prodotto conseguentemente le crisi economiche e sociali. Ribalta di 180 gradi la verità.
Si limita a parlare di effetti, non di cause, esclusivamente riferiti a fatti economici e ambientali.
Non parla del delitto dell’aborto, di creature uccise in seno alla madre, parla di bambini affamati e senza istruzione.
Non sembra che parli un Papa di Santa Romana Chiesa, sembra che parli un funzionario dell’UNESCO. Pertanto riferirò le mie critiche e commenti a detto “funzionario dell’Unesco” (camuffato da Papa) che ha fatto queste dichiarazioni.
Questo “funzionario” dell’Unesco sa parlare, in modo errato, solo di economia.
Fino a ieri era vietato alla Chiesa cattolica di occuparsi di economia; doveva pensare solo alle coscienze, tanto che tutte le encicliche sociali furono attaccate durissimamente dal mondo laico.
Oggi la Chiesa attuale si occupa “solamente” di economia e non deve occuparsi più di coscienze (se non seguendo il modello protestante). Infatti si occupa solo di povertà, diseguaglianze, clima, migrazioni, ecc.
Ciò nell’intento di trasformare il cattolicesimo in una sorta di organismo etico, socialmente utile, una Onlus (come auspicato e previsto dall’Unesco).
Ma poiché il massimo responsabile della Chiesa è consigliato da noti incompetenti (in tutte le materie: teologiche, finanziarie, dottrinali..), di questi argomenti economici dimostra di non saper nulla, confonde cause con effetti, ma soprattutto propone soluzioni errate che peggioreranno le situazioni analizzate.
Certo, aspettiamo con ansia le conclusioni di Assisi 2020–Economy of Francesco, che sarà un vero e proprio Concilio sull’economia.
Noi prelati siamo molto, molto, preoccupati, perché intuiamo che si vuole cambiare la Dottrina Sociale della Chiesa.
Questa esortazione di Bergoglio (allegata) è inquietante per svariate dichiarazioni esplicite ed implicite, ivi contenute.
– Lascia intendere che la Redenzione sarà nella tutela della natura. Non si stravolge così la Genesi e il Vangelo?
– Esorta a condividere i beni (come le prime comunità cristiane nel primo secolo d.C.). Questa dichiarazione, oggi nel XXI sec., non è una folle utopia marxista?
– Spiega che la pandemia ci ha messo in crisi. Non ha ancora capito che è la crisi che ha prodotto la pandemia, e non viceversa, e non ne ha ancora capito le cause?
– Spiega che questa economia è frutto di crescita “iniqua”. Anche qui dimostra di non conoscere le cause e la realtà di ciò che indica esser iniquo. In realtà nel mondo occidentale non c’è crescita economica reale da 40 anni (solo artificiale–consumistica, grazie al crollo della crescita vera dovuta al crollo nascite).
Ma questa crescita iniqua ha arricchito i suoi amici cinesi a cui tiene tanto.
Negli anni ’70 il suo amico Paul Ehrlich (che ha collaborato a Laudato Sì) scrisse che prima dell’anno 2000 centinaia di milioni di persone sarebbero morte di fame in Cina grazie alla crescita della popolazione. Da non crederci!
– Parla di concentrazione della ricchezza quale “ingiustizia che grida al cielo!”, forse dimenticando i suoi sostenitori tipo BillGates, Soros, Zuckemberg? Ma persino l’ONU ha dichiarato che grazie alla globalizzazione la diseguaglianza universale e la povertà sono diminuite, migliorando la durata della vita grazie a sanità ed alimentazione nei Paesi ex poveri.
– Spiega che questo modello di crescita ha creato danni al creato, biodiversità, cambiamenti climatici, distruzione delle foreste tropicali. Ma nessuno, di grazia, vuole spiegargli chi ha imposto e perché questo–modello di crescita? Nessuno sa spiegargli che ciò è avvenuto (dato e non concesso che sia realmente avvenuto) con l’intento di estinguere la creatura umana e condizionare la vita umana?
– Continua a parlare di “bambini che muoiono di fame e non vanno a scuola” e ignora totalmente quelli abortiti! Perdincibacco! Come faccio a pensare che non sia un funzionario Unesco camuffato da Papa?
CAro Tosatti, parlando domenica scorsa con alcuni miei “colleghi” monsignori, ci dicevamo che non c’è più molta speranza che saggezza e sapienza possano ispirare questo pontificato. L’unica cosa vera detta spesso da questo Papa riguarda la “cultura dello scarto”.
In questo pontificato è infatti stata “scartata” ogni verità, saggezza e sapienza. Mons.ICS.
Fonte:
www.marcotosatti.com/…/cultura-dello-s…