Monsignor Pietro Amenta, di 55 anni, un giudice della Sacra Rota vaticana dal 2012, si è dichiarato colpevole di possesso di pornografia infantile (maschile). Il 15 febbraio ha ricevuto una condanna a 14 mesi di reclusione, con pena sospesa.
Secondo Il Messaggero, il reato è stato scoperto nel marzo 2017, quando un diciottenne rumeno ha accusato Amenta di avergli preso in mano i genitali due volte in un supermercato. I
n seguito, la polizia ha perquisito la casa di Amenta, trovando pornografia infantile sul suo computer.
Già nel 1991, Amenta era stato accusato di atti osceni omosessuali e nel 2004 di molestie omosessuali. Nel 2013, aveva sporto denuncia per essere stato rapinato da due omosessuali in abiti femminili.
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