Santo del Cielo o collaboratore dell’Inferno? - Articolo di Jérôme Bourbon

di Jérôme Bourbon Editoriale del numero 3348 di Rivarol - 17 ottobre 2018 Ha osato! Dopo aver “canonizzato”, il 27 aprile 2014, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, Francesco-Bergoglio ci ritorna con …More
di Jérôme Bourbon
Editoriale del numero 3348 di Rivarol - 17 ottobre 2018
Ha osato!
Dopo aver “canonizzato”, il 27 aprile 2014, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, Francesco-Bergoglio ci ritorna con la “canonizzazione”, il 14 ottobre scorso, di Paolo VI.
I modernisti che occupano la sede di Pietro da sessant’anni non usano neanche più i guanti, non esitano davanti ad alcuna provocazione: si “beatificano” e si “canonizzano” gli uni gli altri in tutta fretta. Fu infatti Giovanni Paolo II che inaugurò tale andazzo, “beatificando”, il 3 settembre del 2000, Giovanni XXIII; e per fare ingoiare la pillola lo stesso giorno “beatificò” Pio IX.
Un farsi beffa del mondo intero: onorare contemporaneamente il Papa del Syllabus e l’organizzatore del Vaticano II… il Pontefice dell’intransigenza cattolica in un mondo rivoltatosi contro Dio, e il propagatore della libertà religiosa e del culto dell’uomo.
Naturalmente, alla “beatificazione” di Pio IX non è mai seguita la sua canonizzazione, contrariamente …More
Raffaele Vargetto
Paolo VI ha difeso la Fede Cattolica trasmessa dagli Apostoli fino alla fine. Con l'Apostolo Paolo poteva affermare prima della morte: "Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede"(2Tm 4,7). Ha ribadito, confutando l'eretico "catechismo olandese", la vera dottrina della fede nella sua Professione di Fede del 30 giugno 1968; ha difeso la dignità del matrimonio …More
Paolo VI ha difeso la Fede Cattolica trasmessa dagli Apostoli fino alla fine. Con l'Apostolo Paolo poteva affermare prima della morte: "Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede"(2Tm 4,7). Ha ribadito, confutando l'eretico "catechismo olandese", la vera dottrina della fede nella sua Professione di Fede del 30 giugno 1968; ha difeso la dignità del matrimonio sacramentale e della procreazione, contro la pratica della contraccezione, nella Lettera Enciclica "Humanae Vitae"; ha difeso la bontà del celibato ecclesiastico nella Lettera Enciclica "Sacerdotalis Coelibatus". So che egli è avversato da coloro che lo ritengono responsabile della "distruzione" della S.Messa Tridentina. In realtà, Paolo VI non ha distrutto la S.Messa, ma si è fatto garante di un rinnovamento legittimo che non poteva intaccare - e non intaccò -, la validità del S.Sacrificio Eucaristico, la cui verità e dottrina egli ha ribadito nella Professione di Fede, sottolineando proprio il carattere sacrificale della S.Messa, contro i tentativi di interpretarla come semplice Cena conviviale. E' blasfemo scrivere ed avanzare il sospetto che egli sia stato un traditore della Fede Cattolica e della Chiesa di Cristo. Mi dispiace molto che si pubblichino titoli di questo tenore.