Maria Valtorta. La vera tomba di San Pietro 7 (Fine)

www.valtortamaria.com/…/3-febbraio-1949 QUADERNETTI CAPITOLO 757 3 febbraio 1949 Dice Gesù: «Anche se qualche disonesto, per fine impuro, facesse apparire delle ossa come ossa di Pietro, od occultamente …More
www.valtortamaria.com/…/3-febbraio-1949
QUADERNETTI CAPITOLO 757
3 febbraio 1949

Dice Gesù:
«Anche se qualche disonesto, per fine impuro, facesse apparire delle ossa come ossa di Pietro, od occultamente, in base alle tue indicazioni sulle successive deposizioni di Pietro, scoprisse il loculo catacombale di Pietro, vi prendesse i resti e li portasse in S. Pietro dicendo che erano là, per opprimere il mio portavoce e trarre in inganno il mio Vicario e il mondo tutto, Io-Verità qui dico che questa azione sarebbe inganno che Dio condanna. Pietro è dove tu sai. Ogni altro resto non è di Pietro».
[Sono allegati i ritagli di due brevi articoli di giornale sulla scoperta della tomba di San Pietro]
alda luisa corsini
Mi permetto di consigliare la lettura di un articolo che ricostruisce la montatura della Prof. Guarducci, archeologa e epigrafista, sull'attribuzione delle ossa (che invece venivano dal sepolcreto pagano vaticano) al corpo di San Pietro: digilander.libero.it/nousland/index.html
E' un articolo che ha le sue pecche ma al quale si deve riconoscere il pregio, nella parte finale, di riportare …More
Mi permetto di consigliare la lettura di un articolo che ricostruisce la montatura della Prof. Guarducci, archeologa e epigrafista, sull'attribuzione delle ossa (che invece venivano dal sepolcreto pagano vaticano) al corpo di San Pietro: digilander.libero.it/nousland/index.html
E' un articolo che ha le sue pecche ma al quale si deve riconoscere il pregio, nella parte finale, di riportare pedissequamente le parole degli attori di questa supposta scoperta, come quelle di Padre Antonio Ferrua, famosissimo archeologo e profondo conoscitore degli scavi al di sotto della Confessione Vaticana, che sconfessano la testimonianza della Guarducci, la quale ha agito forzando i dati in suo possesso, non senza una certa malafede.
Ecco chi era Padre Antonio Ferrua: Sacerdote gesuita fu ordinato nel 1930. Nel 1933 si laurea all'Università di Torino in lettere classiche con una tesi sugli epigrammi di Damaso (“Epigrammata damasiana”), e nel 1937 si laurea in epigrafia cristiana presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana.

Nel 1940 fu chiamato da Pio XII a lavorare agli scavi della tomba di Pietro nella necropoli vaticana: la disputa con un'altra grande archeologa ed epigrafista italiana, Margherita Guarducci, sul ritrovamento delle ossa di san Pietro, durerà fino alla fine della sua lunghissima vita.

Fu professore e rettore del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, conservatore della Biblioteca Apostolica Vaticana. Fu membro di diversi istituti, tra i quali la Pontificia Accademia Romana di Archeologia, la Società Romana di Storia Patria, l'Istituto Nazionale di Studi Romani e il Deutsches Archäologisches Institut (Istituto Archeologico Germanico). È stato, tra l'altro, scrittore de "La Civiltà Cattolica".

Innumerevoli le sue pubblicazioni, fra cui la monumentale “Inscriptiones christianae Urbis Romae septimo saeculo antiquiores” in nove volumi.