L’Italia è ancora degli italiani? - Danilo Quinto - 25.08.'19

Romano Prodi e Eugenio Scalfari - il primo ottantenne, il secondo ultranovantenne, per dire quale rinnovamento c’è nel ceto dirigente italiano - inneggiano oggi con due editoriali (uno su La StampaAltro
Romano Prodi e Eugenio Scalfari - il primo ottantenne, il secondo ultranovantenne, per dire quale rinnovamento c’è nel ceto dirigente italiano - inneggiano oggi con due editoriali (uno su La Stampa, l'altro su Repubblica), all'accordo Pd-M5S. Lo benedicono, da padri della sinistra quali sono, il primo catto-comunista, il secondo post-comunista. Difendono, con disincanto misto a cinismo, i poteri forti, come di solito vengono chiamati. Sono quelli delle burocrazie di Bruxelles, di Parigi, di Berlino, fortemente interessate al controllo militare dell’Italia, con la quale intendono ripetere l’esperimento Grecia, la sua riduzione a colonia asservita alle elités.
Anche la santificazione dell’intero establishment di Giuseppe Conte - il Presidente del Consiglio che incredibilmente va a rappresentare il nostro Paese alla riunione del G7 e che da lì spara bordate contro Matteo Salvini e la LEGA, per legittimarsi come leader politico dei Cinquestelle, con il M5S che tace – va in questa …Altro
Diodoro
Se Matteo Salvini fosse un superuomo, sarebbe comunque bersagliato, cestinato, minacciato a ogni momento. Motivo: non è massone. Proprio per questo una larga maggioranza della popolazione -che si dimostra a sua volta irredimibile, cioè non acquisibile agli schemi illuministici- lo sente "suo", lo sente "vero". E per questo l'establishment lo sente, giustamente, estraneo e totalmente non assimilabile