Tempi di Maria
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La prova, la scelta e il Cuore Immacolato (Messaggio di un lettore)

Oggi viviamo dentro un clima di estrema confusione nel mondo e soprattutto, per noi, nella Chiesa Cattolica, la confusione spirituale regna sovrana. A parte le vicende della "pandemia", la presenza di due papi, uno dimesso, emerito, l'altro forse illegittimo, discutibili ermeneutiche pastorali al limite dell'eresia perseguite in alcune Chiese nazionali, aperture della morale cattolica verso i costumi mondani moderni, numerose ambigue affermazioni del pontefice che spiazzano sul piano dottrinale, ... è una vera Babilonia. Il mondo cattolico, ha diverse posizioni ed è soprattutto diviso: "una cum"," piccolo resto", "tradizionalisti", "modernisti","progressisti", "cattocomunisti", "moderati", "conservatori", e poi la stragrande maggioranza, quasi del tutto scristianizzata: i "non praticanti".

Persino la SS Madre ce l'aveva profetizzato, in tutti i modi, adoperando i suoi mezzi ultraterreni, specialmente nelle sue apparizioni riconosciute. I tempi oscuri da lei preannunciati, da cui ci voleva mettere in guardia e prepararci, sono arrivati.

Innanzi all'ineluttabile constatazione che la Chiesa sia oggi allo sbando, il Vangelo ci invita a non giudicare e a sopportare con obbedienza e pazienza, ma alcune situazioni ci fanno entrare in profonda e serissima crisi. Il disagio interiore è tanto forte che sottolinea la nostra incapacità di comprendere, perché tutto ciò stia accadendo. C'è una sorta di "disordine", non attribuibile al caso, ma generato intenzionalmente che viene permesso da Dio che ci disorienta. Perché Dio lo permette? È certo, comunque che Dio lo "vuole permettere". Quindi, rimanendo convinti che la Chiesa è una realtà spiritualmente ordinata, si può supporre che Dio, stia disponendo una "combinazione di ordine e disordine", dentro la sua Chiesa, creando un "ambito" in cui dobbiamo esercitare, il dono più grande che ci ha dato, il nostro "libero arbitrio".

Una "prova" in cui esercitando, la nostra libertà, ciascuno di noi si rivelerà per ciò che è, compiendo la propria scelta. Del resto, nella economia della salvezza questo tipo di ambito in cui l'uomo deve operare le sue scelte relazionandosi con Dio è frequente.

Ad esempio, potremmo pensare che, il disordine attuale nella Chiesa, svelerebbe da un lato gli "apostati" che sperperano i doni ricevuti inseguendo e servendo il proprio egoismo e dall'altro sta svelando i "discepoli veri" che scelgono di rimanere fedeli alla volontà di Dio.

Gli "apostati" servono ai "discepoli" per santificarsi, e i discepoli agli "apostati" per essere indotti da questi a conversione.

È d'altronde tipico di Dio, entrare nella storia dell'uomo, mettendoci alla prova. Egli interviene nella storia dell'uomo non tanto per proteggerlo (anche), ma piuttosto perché sia da lui conosciuto, per poi essere da lui amato e servito. La storia di questo amore in questa vita terrena, avverrà nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, nella buona e nella cattiva sorte, e culminerà realizzandosi pienamente nell'altra vita in Paradiso.

L'uomo così, conoscendo Dio, compie liberamente, la revisione della sua vita terrena, scegliendo liberamente di amareLo, rinnegando il Nemico tentatore.

Anche nell'ambito di ordine e disordine della attuale Chiesa, siamo chiamati a scegliere, nella buona o cattiva sorte.

Ma quale scelta?

La scelta è quella che ci indica la SS Madre, cioè difendere il Vangelo, la Dottrina cattolica della Tradizione Bimillenaria, e l'Eucarestia, rimanendo all'interno nella Chiesa, dentro uno "spazio" spirituale che ci garantisca unità, santità, umiltà, e certezza e sicurezza nella fede, il Cuore Immacolato di Maria. Quale altro porto più sicuro, del santissimo Cuore Immacolato di Maria, per rifugiarci lottando per compiere la scelta di servire la Santissima Trinità.

La scelta deve essere "gridata", proclamata, testimoniata, non taciuta, affinché desti la coscienza delle anime devote all'apostasia, e per richiamare le anime della stragrande maggioranza dei "non praticanti". E se venissimo perseguitati, che il martirio della persecuzioni induca le coscienze alla conversione. Tutto in un obbedienza attiva, all'interno di madre Chiesa, come nello stile dei devoti di Maria Santissima.

Non un'obbedienza "muta", ma proclamata a testa alta, fedele alla Chiesa e al magistero di sempre, evitando di urlare, per non rischiare di cadere in quel monito sacro che è " non giudicare", ma che non esita a battersi per difendere la Via, la Verità e la Vita, nostro Signore Gesù.
Cosa bisogna gridare?

Bisogna che sia chiaro che apostatando la fede Cattolica Apostolica Romana, di sempre, sì ci ostina a preferire alla salvezza eterna, il piacere, la gloria personale, i beni materiali terreni, in una sola parola la VANITÀ di questo mondo, offerta a buon mercato dal Nemico tentatore. È in gioco il futuro delle anime.

Agli uomini deve essere chiaramente ricordato che quando sopraggiungerà la morte fisica ci si troverà al cospetto di Dio, come ciò che siamo, e il Signore vorrà trovare i frutti di ciò che aveva seminato, le opere buone, che non sono sole le elemosine per i poveri, ma anche i frutti che derivano da una vita condotta, con cuore puro nella fedeltà alla volontà di Dio, e soprattutto per averlo amato.

Se nel nostro cuore troverà robuste piante velenose saremo trattati come legna da ardere.

"Chi salverà la propria vita la perderà, ma chi la perderà per amore di Dio, la salverà."

La "riprovazione", la sorte che spetta a coloro che non raggiungeranno la vita eterna ha delle contro virtù inequivocabili come: odio, vendetta, rancorositá, ostinazione nel peccato, spirito di ribellione, superbia, egoismo, lussuria, impurità, invidia, aborto, etc.

Oggi molto di ciò che la Chiesa proibisce, viene rivendicato nella società moderna come "DIRITTO" per cui è diventato "proibito oggi proibire", e i doveri specialmente quelli che riguardano Dio trascurati o ignorati.

È quindi impossibile seguire un magistero ecclesiastico che per piacere al mondo, compia atti pastorali che accondiscendono a patti e compromessi, in favore di certi "diritti" che riguardano "beni" e status sociali mondani. "Beni" transitori, percepiti così importanti come se fossero eterni, che distraggono l'uomo dall'orrore della morte che sopraggiungerà inevitabilmente.

Dobbiamo gridare che la vera meta dell'umanità non è raggiungere un giorno l'immortalità in questa vita, ma è prepararsi alla vita eterna in Paradiso. Rispolveriamo S. Tommaso che ci dice che, la beatitudine eterna sarà un'esperienza reale dell'anima che rimane per sempre e che perfeziona la persona.

A ciò dobbiamo aspirare, e fare aspirare.

La Gerusalemme Celeste è la nostra meta, dove vivremo in modo reale e vero, come persone concrete che compiono operazioni e atti concreti, che amano, che gioiscono, senza alcun timore di perdere più ciò che si possiede, Dio. Felici vivremo avendo la certezza che tutto sarà eterno.

È questo che è in pericolo!

Questo, uomo moderno rischi di perdere, andando dietro alle promesse del Nemico, invisibile, ma che c'è!

Non diamo per scontato, che tutti i cattolici conoscano bene queste cose, molto non si pongono il problema del giudizio personale, perché percepiscono che ci sia in automatico una sorta di pacifica esperienza di vita oltre la morte, una sorte di dimensione che sarà tutto da scoprire, "col comodo del poi se ne riparla dopo la morte quando avverrà", per cui ci di penserà dopo e all'istante.

Non si crede più al peccato, in quanto tale, ma in relazione alla fragilità umana che sarà ben compresa e perdonata da Dio, anzi, lo ha già fatto, sulla croce, durante quell'orribile cosa successa molti molti ma molti anni fa, da poter pure domandarsi: chissà se sarà accaduto veramente!?

Come il metodo storico critico ci suggerisce… Ne si crede più al Demonio, ritenuto figura allegorica e simbolica delle debolezze e imperfezioni umane, ma dato che queste sono ritenute già tollerate da Dio, il personaggio in questione non è più una minaccia , ma risulterebbe pure simpatico.

Quanti battezzati ho conosciuto che ragionano così. Dio non perdonerà, però tutti, non esisterà un perdono universale, come se la misericordia di Dio fosse una sorte di sanatoria o condono. Noi possediamo una natura capace di "deliberare", cioè di compiere scelte, di preferire una cosa ad un'altra.

L'uomo è fatto per compiere scelte libere. In virtù del libero arbitrio, l'uomo ha la possibilità, sino alla fine di questa vita di scegliere tra il bene e il male, è questo il rischio assoluto della sua vita terrena.

La libertà è nell'esperienza del bene e del male, è un atto responsabile che può generare riscatto agli occhi di Dio o condanna se cede alla seduzione del peccato. L'uomo se non fosse libero non potrebbe salvarsi. Dio attende con pazienza che l'uomo libero si penta e si converta, ma come un buon agricoltore se si accorge che il terreno in cui semina è improduttivo lo vende, oppure se un albero non da frutto lo sradica e lo brucia, per piantare al suo posto un'altro che può fruttificare. Dio attende i frutti buoni, perché ha concimato, seminato la nostra anima, l'ha zappata, curata e alla fine se il frutto è cresciuto, ci corona con la Grazia, altrimenti ci getterà via all'inferno.

Bisogna scegliere e bene. La scelta va fatta sul piano personale per la propria salvezza, ma anche comunitariamente nella Chiesa, scegliendo da quale parte stare, per la salvezza degli altri.

I tempi di Maria santissima sono arrivati, bisogna salvarsi e salvare anime, e allora come suonano preziose e dolci quelle parole della Santa Vergine che ci spronano a pregare, per noi e per tutte le anime su questa terra e nel purgatorio e a compiere opere buone e penitenti per la salvezza propria e dei peccatori.

E com'è dolce la Madre nostra quando ci chiede di consacrarci a Lei in vista del Trionfo del suo Cuore Immacolato. Merita di donarle tutto il nostro cuore e ogni nostra cosa e tutti noi stessi, per amarla perdutamente per l'eternità.

Lei, ai suoi consacrati promette che li condurrà subito ai piedi adorati di Gesù, per insegnaci ad amarlo come merita, e come desidera, anzi che ameranno racchiusi dentro il suo Cuore Immacolato, tutta la Santissima Trinità, da subito, su questa terra.

Lei è la SCELTA!

La Consacrazione è una autostrada spirituale che punta verso il cielo, e non si può sbagliare strada, perché non ha svincoli, ma conduce semplicemente e unicamente alla meta, la Santissima Trinità.

Scegliamo, bene, scegliamo la Regina del Cielo, la Santissima Madre di Dio, la Corredentrice del mondo.

Siano lodati i sacri cuori di Gesù Giuseppe e Maria!

(Francesco Angelomé)

* * *

L'amico lettore ci ha già regalato due preziose riflessioni pubblicate di recente sui miei canali:

Vaccini, Mons. Viganò e Marchio della Bestia (Messaggio di un lettore)

Papa Bergoglio all'Angelus: parla il Pontefice o Lutero? (Messaggio di un lettore)

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PS: invito tutti ad iscriversi al nuovo canale telegram "Tempi di Maria" per continuare a condurre con maggior libertà la buona battaglia della diffusione della verità, anche riguardo a quei temi oggi più osteggiati e censurati: t.me/tempidimaria
SoniaDm
Grazie Infinite dal profondo del cuore
Raffaele Soddu shares this
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Tiziana Sanna
Lettera stupenda
Elisa Colella
Testimonianza limpida e potente. Grazie. I Cuori di Gesù Giuseppe e Maria sempre siano lodati