Fatima.
1521

Lettera di Nostro Signore Gesù Cristo ai suoi figli consacrati, ma particolarmente ai vescovi e cardinali.

Ricevo da un sacerdote... e passo...

“Eccomi a voi, vengo, figli miei consacrati, come Sommo Pontefice e desidero richiamarvi al profondo Amore del MIO CUORE EUCARISTICO.
In un atto supremo della mia Misericordia ancora vi chiamo per partecipare con Me nell’unico vero Santuario eterno all’unico sacrificio d’Amore divino, l’unico che vi nutre, l’unico che sia vero cibo e vera bevanda durante il vostro pellegrinaggio terreno.
Desidero ancora donarvi la vita. Sì, sono qui per accogliervi con eterno amore.
Conosco ognuno di voi nell’intimo del vostro cuore, conosco i vostri pensieri più profondi.
Fin dal grembo di vostra madre Io già vi conoscevo e da molto vi amavo.
Conosco la vostra fedeltà, so se e quanto mi amate; nessun sussurro della vostra anima è a Me ignoto, ma conosco anche tutte le vostre cattive opere, la vostra ingratitudine, la vostra ipocrisia, i vostri pensieri di morte, di vendetta, di sete di potere, quanto sappiate opprimere le anime, quante opere di ingiustizia riempiano i vostri piani che studiate con molta furbizia, comprate e vendete ogni cosa; ma quel che è doloroso è che fate questo con la speranza delle anime a voi affidate!!!
La mia condanna è già pronta: o non vi ricordate che ognuno di voi, che ogni uomo dovrà comparire davanti a Me, davanti al mio tribunale?
Le pecore che vi avevo affidate, molte le avete massacrate, cacciate, scandalizzate, vendute, ingannate, ma nonostante sia molto tempo che sopporto tutto il male che avete fatto e ordito dentro la mia Casa e tra il mio popolo, so anche quante opere di vera carità e amore profondo siano state vissute da molti di voi; come molti miei consacrati, nel silenzio della storia, hanno versato e versano il loro sangue per difendere la Chiesa e la loro fede in Me.
Il cuore di molti di voi è sempre stato per Me un tesoro prezioso, ma come un tesoro di grande valore l’ho messo in disparte e, nonostante i vostri errori, vi ho sempre protetti e guidati con immenso amore, proteggendovi dalle infernali radici della zizzania.
Ma ora sono qui per invitare i figli Sacerdoti, miei consacrati, e voi, miei Vescovi e Cardinali, nell’anima dei quali è impresso il grande sigillo apostolico, con molto dolore nel mio Sacro Cuore, dolore di Padre e di Salvatore, proprio voi che vi siete macchiati di idolatria, paganesimo, settarismo, che mi avete dimenticato, che godete solo dei vostri privilegi di potere, che vi siete uniformati ai piani del mondo, che volete costruire una Chiesa senza di Me, ma per il DIO-UOMO, che avete ignorato le richieste e le suppliche di mia e vostra Madre per salvaguardare scopi politici e settari, voi che vociferate nei corridoi del Palazzo pensando che Io non vi ascolti e che l’inferno sia vuoto o non esista.
Avete dimenticato il mio Vangelo?
Ah, sì, voi dite spesso che sono allegorie, che le mie Parole devono essere interpretate secondo la realtà del vostro tempo, che chi ha scritto il Vangelo forse ha detto cose non vere, che forse sono interpretazioni, che il senso non è reale, e avete inventato trappole linguistiche ed altro, tutto molto complicato, per screditare le mie Parole, ma scoprirete con amarezza infinita che ciò che Io dissi è tutto perfettamente vero e nulla fu detto né in più e né in meno!
Ora qui, come Sommo Pontefice, vi chiamo uno ad uno.
Convertitevi, figli amati, venite, parliamo insieme, anche se avete ferito profondamente e per lunghissimo tempo IL MIO SACRO CUORE, anche se mia Madre non cessa di piangere per voi e di supplicare davanti al trono della Santissima Trinità, anche se il Padre è sdegnato per l’ingiustizia umana e per l’odio degli uni verso gli altri.
Io vi chiamo, vi richiamo a Me se mi mostrerete il vostro desiderio di tornare all’Amore divino, alla fedeltà, all’umiltà, alla vera partecipazione all’unico Sacrificio eucaristico, se accetterete la Croce e la difenderete, se la mia Parola rivivrà forte nei vostri cuori e senza paura proclamerete la verità e la difenderete, se sarete veri sacerdoti del mio Regno e del mio Santuario, se proclamerete la fede in Me, unico Sommo Pontefice, unico vostro Re, Salvatore, Redentore, in Me che sono l’Unigenito del Padre, il Primogenito di coloro che sono resuscitati da morte e che per questo l’ha sconfitta.
Io sono l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo.
Venite a Me ed Io vi curerò, fascerò le vostre ferite e risanerò le vostre anime.
Io sono l’unico che può aprire il Libro della Vita perché sono il Servo obbediente e sofferente.
Io sono per voi la vostra eterna beatitudine.
Venite a Me, non abbiate paura, solo Io posso essere la vostra vera Pace...
Io cancellerò tutto ciò che oscura le vostre anime, perdonerò ogni cosa, ogni pensiero, ogni parola, ogni progetto ed ogni proposito contro la Chiesa e contro di Me.
Vi darò ancora un cuore nuovo e puro e uno spirito saldo nella fede e nella verità, pieno d’amore.
Questa è una promessa divina e come tale, se voi accetterete veramente, sarà una promessa incancellabile, ma se non accetterete questo mio richiamo d’amore, se vi rifiuterete di tornare al mio Cuore pentiti ed umili, in verità vi dico, sarebbe stato meglio per voi non essere mai nati, conoscereste l’ira di Dio e sapreste molto bene che l’inferno esiste, così come esiste satana e tutti i suoi angeli ribelli; ma questo, in realtà, molti di voi lo sanno già molto bene, perché li stanno servendo!
Taglierò il cedro del Libano, non importa quanto alto tu sia diventato.
Sei giunto fin lassù, credendo di poter servire a due padroni, ma Io taglierò tutti i tuoi rami e li spargerò ovunque e tu non sarai più, né il tuo ricordo. Uomo ipocrita, debole nella fede, le tue parole ti condannano.
Ricorda, l’uomo spirituale può giudicare ogni cosa!
Ma non avendolo fatto, spargerò le tue foglie al vento e più non sarai.
Eri cresciuto vicino all’acqua, ma non fu sufficiente per te.
Hai voluto apparire quello che non sei ed ora non sei più.
Io, Gesù, il Signore, amo infinitamente i miei figli consacrati ed è proprio perché li amo così tanto, che ho voluto scrivere loro queste parole, ho voluto richiamarli.
L’amore è una carezza all’anima, ma è anche forza per svegliare, per richiamare dall’imminente gravissimo pericolo.
Il momento è decisivo, è in gioco la salvezza eterna; figli miei, non c’è ritorno, non c’è un’altra possibilità.
Voi non sapete, ma Io sì, quando giungerà a voi tutti il mio Avviso, sarà grande dolore per le anime; non aspettate, venite finché vi dono il tempo!
Il mio richiamo è duro e pressante.
Sapete che Io uso i mezzi più piccoli per ciò che desidero, sempre ho fatto questo; non meravigliatevi, piuttosto ascoltate e aprite i vostri cuori prima che sia troppo tardi.
Benedico ogni consacrato che leggerà e accoglierà nel suo cuore queste mie Parole ai miei Vescovi e Cardinali; benedico i vostri cuori, siate veri apostoli, veri missionari: soprattutto, siate miei!
Ho promesso a mia Madre, la Santissima Vergine Maria, di concedervi sette mesi in onore ai suoi sette dolori se in questo tempo aprite i vostri cuori alle mie Parole, al mio richiamo di Pontefice, Padre e Re, al mio invito d’amore e di perdono, e vi riunirete e celebrerete una Santa Messa in onore al mio Sacro Cuore, rinnovando il vostro amore sincero per Me e la vostra fede.
State attenti, figli, non ingannatevi, non pensate che sia tutto una favola e così non fate la minima attenzione alla mie Parole o potreste dire che “tanto, non succede mai nulla!”
Non ditelo, non pensatelo, perché come un ladro all’improvviso giungerò a riprendere ciò che è mio.
Lo Sposo giunse a mezzanotte, ma Io posso arrivare di notte o di giorno, voi non lo sapete.
Vigilate sulle vostre anime, vigilate e pregate senza sosta.
Il grano è maturo, il campo resterà tale, ma il raccolto cambierà.
Cercatemi nella Santa Eucaristia; quanto piangerete poi, sapendo quante volte avreste potuto incontrarmi e avermi nei vostri cuori e non lo avete fatto...”
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