luca capozzi
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Lettera della Congregazione per il Culto Divino al Cammino Neocatecumenale (a firma del cardinale …

Scusate approfitto di questo testo per mettere un messaggio, io con il nuovo sito non ci sto capendo più niente! ma dove si possono scrivere i messaggi al forum? bo! per me era molto meglio prima! 😲
luca capozzi

Lettera della Congregazione per il Culto Divino al Cammino Neocatecumenale (a firma del cardinale …

A scanso di equivoci, non ho nulla contro il movimento neocatecumenale, volevo solo sapere, dopo aver letto molti articoli contrastanti come questo, solo la verità!
luca capozzi

Lettera della Congregazione per il Culto Divino al Cammino Neocatecumenale (a firma del cardinale …

Ecco il pezzo mancante per la fine dell'articolo postato sopra:
....
Faccio un esempio: dato che le letture della Messa durano circa uno-due minuti ognuna, scommetterei che con tutta la buona volontà quel “brevi” non possa essere interpretato più largamente di una trentina-quarantina di secondi.
Ciò è avvenuto o no? E se non è avvenuto – se cioè nel Cammino le “monizioni” siano sempre onnipresenti …Altro
Ecco il pezzo mancante per la fine dell'articolo postato sopra:
....
Faccio un esempio: dato che le letture della Messa durano circa uno-due minuti ognuna, scommetterei che con tutta la buona volontà quel “brevi” non possa essere interpretato più largamente di una trentina-quarantina di secondi.

Ciò è avvenuto o no? E se non è avvenuto – se cioè nel Cammino le “monizioni” siano sempre onnipresenti e lunghe – perché non è avvenuto?
3. L’omelia, per la sua importanza e natura, èriservata al sacerdote o al diacono (cfr. C.I.C., can. 767 § 1).
Chi ha accusato il Cammino di stravolgere la liturgia eucaristica facendo “predicare i laici”, trova qui una conferma.

Questa precisazione (fondata sul canone 767 del Diritto Canonico) può essere dovuta solo alla preoccupazione (evidentemente condivisa dal Papa) che nel Cammino viga in modo generalizzato l'abitudine di far predicare certi laici riducendo o eliminando del tutto l'omelia del sacerdote celebrante.

Questo canone del Codice di Diritto Canonico infatti dice:
«Can. 767 - §1. Tra le forme di predicazione è eminente l'omelia, che è parte della stessa liturgia ed èriservata al sacerdote o al diacono; in essa lungo il corso dell'anno liturgico siano esposti dal testo sacro i misteri della fede e le norme della vita cristiana».
Quanto ad interventioccasionali di testimonianza da parte dei fedeli laici, valgono gli spazi e i modi indicati nell’Istruzione Interdicasteriale “Ecclesiae de Mysterio”, approvata “in forma specifica” dal Papa Giovanni Paolo II e pubblicata il 15 agosto 1997. In tale documento, all’art. 3, §§ 2 e 3, si legge:

§ 2 - “È lecita la proposta di una breve didascalia per favorire la maggior comprensione della liturgia che viene celebrata e anche,eccezionalmente, qualche eventuale testimonianzasempre adeguata alle norme liturgiche e offerta in occasione di liturgie eucaristiche celebrate inparticolari giornate (giornata del seminario o del malato, ecc.) se ritenuta oggettivamente conveniente, come illustrativa dell’omelia regolarmente pronunciata dal sacerdote celebrante. Queste didascalie e testimonianzenon devono assumere caratteristiche tali da poter essere confuse con l’omelia”.

§3 - “La possibilità del ‘dialogo’ nell’omelia (cfr. Directorium de Missis cum Pueris, n. 48) può essere,talvolta, prudentemente usata dal ministro celebrante come mezzo espositivo, con il quale non si delega ad altri il dovere della predicazione”.
Gli interventi di testimonianza da parte dei laici devono dunque avvenireoccasionalmente, anzi,eccezionalmente e comunque sempre adeguatamente alle norme liturgiche e offerti solo in particolari giornate e solo se ritenuti oggettivamente convenienti... ed in ogni caso non devono confondersi con l'omelia.
Ugualmente si raccomanda prudenzaper le omelie “dialogate”, sempre precisando che possono capitare “talvolta”.

In poche parole: le testimonianze sono la rara ed adeguata eccezione,non la regola!

Non c'è scampo: se c'è bisogno di ripetere tutte queste raccomandazioni e precisazioni, vuol dire che nel Cammino la funzione dell'omelia è stata almeno svilita fino a preoccupare seriamente il Papa e la Congregazione.

C'è inoltre da notare che queste disposizioni risalgono almeno al 1997, cioè a cinque anni prima dell'approvazione degli Statuti eoltre otto anni prima la lettera di Arinze che stiamo commentando. Non sono perciò “concessioni” al Cammino, tanto meno “novità”.
Si tenga inoltre attentamenteconto di quanto esposto nell’Istruzione “Redemptionis Sacramentum”, al n. 74.
Rileggiamoci attentamente il numero 74 della Redemptionis Sacramentum:
«Se vi fosse l’esigenza di fornire informazioni o testimonianze di vita cristiana ai fedeli radunati in Chiesa, è generalmente preferibile che ciò avvenga al di fuori della Messa.Tuttavia, per una grave causa, si possono offrire tali informazioni o testimonianze quando il Sacerdote abbia pronunciato la preghiera dopo la Comunione. Questo uso, tuttavia, non diventi consueto. Tali informazioni e testimonianze, inoltre, non abbiano un senso tale da poter essere confuse con l’omelia, né si può a causa lorototalmente sopprimere l’omelia stessa».
4. Sullo scambio della pace, si concede che il Cammino Neocatecumenale possa usufruire dell’indulto già concesso, fino ad ulteriore disposizione.
Questo è l'unico punto della lettera che non ha un carattere restrittivo.

Però ci ricorda che il momento dello scambio della pace (anticipato nelle liturgie neocatecumenali all'offertorio) era un permesso già concesso da tempo (un indulto) e che comunque conserva il carattere di approvazionetemporanea, visto che il Cammino ne potrà usufruire solo fino ad ulteriore disposizione.
5. Sul modo di ricevere la Santa Comunione, si dà al Cammino Neocatecumenale un tempo di transizione (non più di due anni) per passare dal modo invalso nelle sue comunità di ricevere la Santa Comunione (seduti, uso di una mensa addobbata posta al centro della chiesa invece dell’altare dedicato in presbiterio) al modo normale per tutta la Chiesa di ricevere la Santa Comunione. Ciò significa che il Cammino Neocatecumenale deve camminare verso il modo previsto nei libri liturgici per la distribuzione del Corpo e del Sangue di Cristo.
Questo è un vero e proprio “ultimatum” dato al Cammino. Viene dato un “tempo di transizione” per passare dal modo invalso nel Cammino al modo normale di tutta la Chiesa. Viene ribadito ancora una volta che il Cammino deve camminarenon a modo suo, ma verso il modo previsto dai libri liturgici.

Dunque il modo invalso nel Camminonon è normale: se ne deduce che andrebbe corretto subito.

L'abuso contestato viene brevemente riassunto in “seduti” (la Messa è la ripetizione incruenta del sacrificio della Croce, non un “banchetto” conviviale; l'Ultima Cena non fu mica un'allegra mangiata tra amici con annessa chiacchieratina religiosa) ed in “uso di una mensa addobbata ecc. ecc.” (la tradizione liturgica della Chiesa ha un significato che non può essere ignorato ed insultato).

Il Pontefice si rende conto dello sforzo richiesto alle comunità del Cammino (il che non torna certo a loro onore) e concede generosamente un breve “tempo di transizione”, non più di due anni a partire da dicembre 2005.Pertanto il termine ultimo è dicembre 2007.

Domanda retorica: se il Papa vuole un cambiamento, per giunta sulla liturgia (àmbito serissimo) e per di più entro “non più di due anni”... si può forse interpretare questo tempo di transizione come una sorta di “bonus” da sfruttare fino all'ultimo? Oppure è “più cattolico” chi intende obbedire subito al Papa senza sfruttare la moratoria concessa?

Ci vien facile supporre che un cattolico – che si dichiara tale, e dichiara di seguire un itinerario di fede cattolica che lo porti ad essere ancora più tale – subito accolga con gioia le indicazioni del Papa, specialmente quando sono così precise, specialmente quando sono restrittive (e perciò urgenti), specialmente per un ambito così importante (quale la liturgia), e le metta in praticaimmediatamente dopo averle accolte con gioia (altrimenti che “accoglimento” è? «Ah, caro Papa, grazie delle indicazioni di ubbidienza; decideremo poi se, quando e comeubbidire»).

Quando il Papa dà un ultimatum di “non più di due anni”, il buon cattolico che ama il Papa ed obbedisce al Papa, che fa? aspetta i due anni e si adegua all'ultimo minuto? oppure obbedisce subito?

Sarebbe davvero allarmante sapere di cattolici che dicessero di accogliere con gioia le indicazioni del Papa e poi... aspettare, procrastinare, rinviare... oppure, peggio, dare un'apparenza di obbedienza, conservando in cuor loro l'errore che il Papa aveva esplicitamente condannato, trovando sempre ogni sorta di scuse, giustificazioni, alibi... (magari, tu che leggi, ti starai chiedendo: «questa storia l'ho già sentita»; è esatto, è una storia vecchia, molto comune nella storia della Chiesa; anche lo scismatico Lefebvre, per esempio, aveva buone intenzioni, dichiarava di sentirsi in condizione di necessità, trovava ogni sorta di alibi per proseguire secondo la “tradizione” così come intesa da lui anziché dal Papa).

Insomma, a chi di tutto cuore intende seguire il Papa, non occorrono né il rinviare l'obbedienza, né degli stratagemmi per aggirarla!
6. Il Cammino Neocatecumenale deve utilizzare anche le altre Preghiere eucaristiche contenute nel messale, e non solo la Preghiera eucaristica II.
Anche quest'ultima precisazione va correggere un eccesso dei neocatecumenali.
In breve, il Cammino Neocatecumenale, nella celebrazione della Santa Messa, segua i libri liturgici approvati, avendo tuttavia presente quanto esposto sopra ai numeri 1, 2, 3, 4, 5 e 6.
Ancora una volta la lettera torna a ribadire la necessità di seguire i libri liturgici (questa lettera comincia e finisce dicendo qualcosa come: “basta con le liturgie neocatecumenali, potete celebrare la Messa solo nello stesso modo di tutta la Chiesa”), avendo “tuttavia” presente i sei punti esposti.

Osserviamo che quel “tuttavia” è formalmente riferibile al solo punto 4 (l'indulto temporaneo per lo scambio della pace), poiché tutti gli altri punti non fanno altro che confermare ed appoggiare quanto esposto nei libri liturgici.
Riconoscente al Signore per i frutti di bene elargiti alla Chiesa mediante le molteplici attività del Cammino Neocatecumenale, colgo l’occasione per porgere distinti saluti.

+ Francis Card. Arinze
Prefetto
Congregatio de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum
Conclusione della lettera: la condanna degli errori dei Neocatecumenali non implica (ancora, per adesso) una condanna definitiva del Cammino.

Si spera – con questo ennesimo atto di generosità e pazienza – che i fratelli del Cammino smettano di andare avanti di testa loro e procedano con la Chiesa anziché nonostante la Chiesa.

Il ritorno alla normalità nel campo liturgico darà i suoi frutti a suo tempo (sempre nella speranza che a questa lettera si obbedisca di cuore).
Considerazioni conclusive
La sola lettura di questa lettera e delle citazioni contenute porta necessariamente ad alcune conclusioni:
la Messa dei neocatecumenali non è buona per la Chiesa cattolica; (stiamo predisponendo la pagina relativa all'approfondimento dei perché teologici)
per la Chiesa cattolica, la Messa è solo quella definita dai libri liturgici approvati; non sono ammesse “omissioni” o “aggiunte”;
le più importanti critiche che il Cammino aveva ricevuto sulla liturgia preoccupano anche il Papa, che con tutta evidenza ha deciso di porre un freno;
il fatto che una lettera del genere arrivi dopo tre anni e mezzo dall'approvazione dello Statuto indica che nonostante quest'ultimo gli abusi del Cammino continuavano (e –temiamo– continuano);
alcune osservazioni valgono evidentemente anche per altri ambienti; qui ci siamo limitati a commentare la lettera al Cammino;
lex orandi, lex credendi!
luca capozzi

Lettera della Congregazione per il Culto Divino al Cammino Neocatecumenale (a firma del cardinale …

Ok, ho capito, grazie Simone per la tua spiegazione! quindi il movimento è approvato, ma non il loro modo di celebrare la Santa Messa....emmmm... mi sorge spontanea una domanda.... allora perchè la celebrano?
luca capozzi

Lettera della Congregazione per il Culto Divino al Cammino Neocatecumenale (a firma del cardinale …

Caro Simone non si apre il tuo link, comunque allora questo cammino non è approvato dalla chiesa? è fuori contesto?, perchè allora, (è solo una domanda per capire) viene pubblicizzato nelle chiese?, e viene dato dello spazio e degli orari per fare celebrazioni neocatecumenali nelle chiese? ad esempio nella mia parrocchia in cui per tutto l'anno si celebra la Santa messa tradizionale , per pasqua …Altro
Caro Simone non si apre il tuo link, comunque allora questo cammino non è approvato dalla chiesa? è fuori contesto?, perchè allora, (è solo una domanda per capire) viene pubblicizzato nelle chiese?, e viene dato dello spazio e degli orari per fare celebrazioni neocatecumenali nelle chiese? ad esempio nella mia parrocchia in cui per tutto l'anno si celebra la Santa messa tradizionale , per pasqua hanno fatto un'altare al centro della chiesa, per la celebrazione della messa neocatecumenale, in altri orari ovviamente dalla santa messa tradizionale, è come se fosse una cosa loro, non lo dico con malizia, ma è una cerchia tutta loro, bo! non capisco! scusate non voglio offendere la fede di nessuno.....ma non è quello che hanno insegnato a me fin da quando ho ricevuto la mia prima comunione in ginocchio e con il piattino sotto il mento! e che è tutt'ora il mio modo di presenziare alla santa Messa.....
luca capozzi

Lettera della Congregazione per il Culto Divino al Cammino Neocatecumenale (a firma del cardinale …

Vorrei dei commenti da chi ne sa più di me, perchè io non ho capito molto bene quello che c'è tra la chiesa ed il cammino neocatecuminale, se è buono questo movimento,o no, senza essere violenti ne ignoranti, vorrei dei vostri commenti in base a questo articolo che ho trovato e postato, grazie ...qualsiasi commento di odio o di violenza od offensivo verrà cancellato!
luca capozzi

Eucarestia neocatecumenale, non voglio contestare, ma capire, è giusto o non è giusto?

Vorrei sapere da voi , mi pongo neutrale, perchè non ne so molto, ma leggendo vari articoli tra i quali questo postato, vorrei solo capire, potete commentare, educatamente , senza odio ne violenza, grazie
luca capozzi

Pippo Baudo: "I talent show? sono perversi , Rovinano le famiglie"

Se leggete l'articolo e cliccate nelle righe in blu, vedrete altri scandali che si stanno perpetrando nelle varie televisioni! cose da non credere, la mercificazione della donna e del sesso in tv!
luca capozzi

In migliaia a Roma per Marijuana March!

Ed ecco anche questa! la marcia per la liberazione della droga! migliaia di giovani sfilano a Roma per questo buon proposito! cadiamo sempre più in basso! 🙏
luca capozzi

New York, boom di suicidi tra la popolazione di mezza età

Quando si ripongono le aspettative di vita solo sul denaro ed il successo ed il sesso! e non si ripone tutto nella Fede in Dio ,in una vera Vita di sani valori di fede fratellanza e carità, esenza l'amore per il Signore! il vuoto si fa avanti, spariscono opzioni come i valori per la famiglia per la fede! ed ecco lo sfacelo del XXI secolo! 🙏
luca capozzi

Cartelloni shock a Milano sull'eutanasia : lasciatemi morire in pace

Francesco1, ecco da dove prendono gli spunti per i suicidi assistiti, od omicidi assistiti ! da questa satanica pubblicità!
luca capozzi

EUTANASIA: La pasionaria comunista si suicida a Basilea

Io lo chiamerei omicidio assistito! in cui gli assasini sono due, quello che uccide il corpo (il presunto medico), e quello che uccide l'Anima (il presunto paziente)!
luca capozzi

«Io,vittima del cambio di sesso » L’incontro con Dio nella preghiera fu fondamentale nel …

Dice Walt Heyer , l’incontro con Dio nella preghiera fu fondamentale nel ritrovarmi. La forza della preghiera aprì i miei occhi e compresi che la chirurgia era stata un errore; nello stesso tempo anche il mio cuore si aprì e scoprii che Dio era lì per risanarmi.
Sì, ho sbagliato a mettere la mia vita nelle mani di un chirurgo e ho imparato che le sole mani alle quali dovremmo affidarci sono quelle …Altro
Dice Walt Heyer , l’incontro con Dio nella preghiera fu fondamentale nel ritrovarmi. La forza della preghiera aprì i miei occhi e compresi che la chirurgia era stata un errore; nello stesso tempo anche il mio cuore si aprì e scoprii che Dio era lì per risanarmi.
Sì, ho sbagliato a mettere la mia vita nelle mani di un chirurgo e ho imparato che le sole mani alle quali dovremmo affidarci sono quelle di Dio.
Così oggi a 72 anni sono un testimone la cui esperienza diretta dice che proporre il cambiamento di genere come trattamento è forse il più grande inganno che la medicina abbia mai perpretato.
Gesù Cristo ci aspetta con la braccia aperte, pronto a risanare le nostre vite infrante. Io ne sono la prova.
La mia forza è quella della verità: oggi sono l’uomo che Dio ha creato, Walt Heyer, maschio, rinnovato e risanato dalla potenza, dalla grazia e dall’amore di Gesù Cristo.
🙏
luca capozzi

«Io,vittima del cambio di sesso » L’incontro con Dio nella preghiera fu fondamentale nel …

«Io, vittima del cambio di sesso»
di Walt Heyer "È giunto il momento di mettere a nudo l’inganno: gli interventi chirurgici di riattribuzione del sesso non fanno altro che peggiorare la vita di chi vi si sottopone. L’ho imparato a mie spese e non posso che essere vicino alla sofferenza dei transgender, ma un atteggiamento di comprensione non basta: è necessario un supporto psicologico e psichiatrico …Altro
«Io, vittima del cambio di sesso»
di Walt Heyer "È giunto il momento di mettere a nudo l’inganno: gli interventi chirurgici di riattribuzione del sesso non fanno altro che peggiorare la vita di chi vi si sottopone. L’ho imparato a mie spese e non posso che essere vicino alla sofferenza dei transgender, ma un atteggiamento di comprensione non basta: è necessario un supporto psicologico e psichiatrico che li aiuti ad affrontare i loro problemi”.
Quelli che seguono sono ampi stralci della testimonianza che Walt Heyer, ex transgender, ha portato sabato 13 aprile a Brescia in occasione della presentazione dell’edizione italiana di
Paper Genders-Il mito del cambiamento di sesso, il libro in cui racconta tutta la sua storia: “È pura follia continuare ad avallare una procedura chirurgica, fallimentare e causa di grandi sofferenze, come risposta a un disturbo che è di natura psicologica”.

Prendo la parola a partire dalla mia esperienza personale per far conoscere la sofferenza, spesso sottaciuta, che segna la vita di molti transgender.
Ci sono vite devastate per la mancanza di un supporto psicologico adeguato. Molti terapeuti non sanno o non vogliono esplorare le problematiche legate all’infanzia. Non è accettabile che si ignorino deliberatamente fattori che sono frequentemente alla base dei disturbi psicologici responsabili dell’incredibile tasso di suicidi tra i transgender: il 30%.
Da ex-transgender mi rendo conto di quanto sia importante passare dai fallimenti del trattamento chirurgico di riattribuzione del sesso a trattamenti psicologici che possano avere maggiore efficacia.
Nell’affrontare l’argomento va chiarita la fondamentale differenza tra l’intersessualità e il transgenderismo: la prima riguarda alcune specifiche condizioni mediche di oggettiva ambiguità dal punto di vista biologico; i transgender si trovano invece ad affrontare un disturbo psicologico.
L’idea che il fenomeno transgender abbia una base biologica è scientificamente infondata: tra i numerosi studi,uno recentissimo condotto da un gruppo dell’Università La Sapienza smentisce l’idea che i transgender siano così dalla nascita.
È quindi necessario smettere di credere, e far credere, che la chirurgia possa offrire soluzioni: farlo significa collaborare con la manifestazione di un disturbo delirante e venire meno alla responsabilità di rendere accessibili trattamenti efficaci.
Questo è ciò che ho imparato sulla mia pelle, dopo che la mia famiglia era stata lacerata dal mio cambiamento chirurgico di sesso. Dopo aver vissuto per 8 anni come donna ho capito che avevo fatto un tremendo errore. La mia vita era distrutta e i miei figli erano devastati dalla follia del loro padre.
Ho capito troppo tardi che era stato un errore diventare Laura abbandonando la mia identità di Walt. E’ stato folle. Per questo ora voglio mettere in guardia altre persone dal ricorso alla chirurgia.
Nel mio caso la valutazione psicologica che precede il processo di cambiamento di genere è stata molto frettolosa. Il disturbo dissociativo, di cui in realtà soffrivo, è stato diagnosticato solo 10 anni dopo l’intervento chirurgico. Purtroppo accade molto frequentemente che la valutazione sia superficiale e che non vengano diagnosticati i disturbi psicologici compresenti.
Esattamente nell’aprile di 30 anni fa, finivo sotto i ferri di un chirurgo con l’obiettivo di essere trasformato in qualcosa che non avrei mai potuto essere.
Negli otto anni in cui ho vissuto come Laura Jensen ho scoperto che è una follia avvallare una procedura chirurgica che produce così tanti fallimenti e suicidi.
Un uomo sottoposto a terapia ormonale e intervento chirurgico non diventerà mai una donna: non è possibile. Le donne possono essere solo un dono di Dio, creato per motivo molto speciali. Nessun uomo può essere artificialmente trasformato nella donna che Dio ha creato per noi.
Molti che come me sono stati spinti a credere di potersi affidare alla chirurgia per risolvere i loro problemi mi scrivono attraverso il mio sito web, che ha circa 60.000 contatti annui. Molti si vergognano o hanno paura a esprimersi pubblicamente, molti di loro vivono ai margini della società, cercando rifugio nell’alcool e nella tossicodipendenza; ma, attraverso i contatti sul web mi confidano di essere amaramente pentiti e chiedono aiuto per potere tornare alla loro identità originaria.
Quello che mi preme far sapere è questo: i transgender hanno problemi psicologici, come la depressione, i disturbi d’ansia e i disturbi dissociativi; non nascono così, e per risolvere i loro problemi non hanno bisogno di chirurgia, bensì di terapeuti competenti che sappiano fare diagnosi accurate e comprendere quali strumenti sono utili a prevenire il ricorso alla chirurgia, troppo spesso causa di esiti fallimentari e tragici.
Per dare fondamento a queste affermazioni, condividerò la mia storia. Certo, potrei essere facilmente liquidato e considerato un caso isolato. Ma non è così. Uno studio svedese condotto su 324 transgender (cioè la totalità di coloro che nel periodo 1973-2003 si sono sottoposti in Svezia all’intervento chirurgico di riassegnazione sessuale) ha concluso che dopo l’intervento chirurgico c’è un rischio di mortalità, comportamento suicidario e problemi psichiatrici significativamente superiore alla media nazionale svedese. E allora perché continuare a proporre la chirurgia come soluzione? Dove sono gli psichiatri e gli psicologi?
Negli ultimi 40 anni c’è stata tanta disinformazione; la verità è stata soffocata, forse per motivi politici, e intanto molti transgender hanno pagato e pagano con il rimpianto o addirittura con la propria vita.
In "Paper Genders" ho tracciato la storia della chirurgia di cambiamento di sesso: da Alfred Kinsey a Harry Benjamin, a John Money, fino a Paul Walker, lo psicologo che nel 1981 ha rilasciato il suo parere favorevole per la mia transizione. Ma come sono finito nel suo studio?
A cinque anni mia nonna amava vestirmi da bambina; mi aveva persino confezionato un elegante abito lungo in chiffon color porpora. La cosa si ripeteva con una certa regolarità e forse lì si possono rintracciare gli inizi del mio disturbo di identità di genere. Già da bambino pensavo che doveva esserci qualcosa di sbagliato in me, che in realtà avrei dovuto essere una femmina.
Dopo i problemi con la nonna ci fu dell’altro: quando avevo circa 10 anni ho subito le attenzioni di uno zio, un adolescente disturbato e dedito all’alcool, che mi abbassava i pantaloni e mi toccava come se si trattasse di un gioco; ma io non lo vivevo affatto come un gioco. Era umiliante e mi faceva stare male.
A 15 anni mi sentivo intrappolato nel corpo sbagliato. Ho combattuto intensamente il mio desiderio di cambiare genere. Mi sono dato all’alcool per far fronte all’ansia. Tuttavia, nonostante i miei sforzi, il desiderio di essere una donna non se ne andava, nemmeno dopo due anni di matrimonio, due figli eccezionali e il successo professionale.
Alla base del mio delirio di genere c’era un disturbo dissociativo non diagnosticato e io mi illudevo che la chirurgia mi avrebbe aiutato. Così nel 1983 finii sotto il bisturi del dott. Stanley Biber. Ma non ne trassi giovamento dal punto di vista del benessere psicologico.
L’incontro con Dio nella preghiera fu fondamentale nel ritrovarmi. La forza della preghiera aprì i miei occhi e compresi che la chirurgia era stata un errore; nello stesso tempo anche il mio cuore si aprì e scoprii che Dio era lì per risanarmi.
Sì, ho sbagliato a mettere la mia vita nelle mani di un chirurgo e ho imparato che le sole mani alle quali dovremmo affidarci sono quelle di Dio.
Così oggi a 72 anni sono un testimone la cui esperienza diretta dice che proporre il cambiamento di genere come trattamento è forse il più grande inganno che la medicina abbia mai perpretato.
Gesù Cristo ci aspetta con la braccia aperte, pronto a risanare le nostre vite infrante. Io ne sono la prova.
La mia forza è quella della verità: oggi sono l’uomo che Dio ha creato, Walt Heyer, maschio, rinnovato e risanato dalla potenza, dalla grazia e dall’amore di Gesù Cristo.
(Traduzione e rielaborazione di Lucia Braghini) Articolo preso da Bussola Quotidiana
luca capozzi

Leo Messi ,il campione di calcio , è Cattolico! non come volevano farci credere molti siti islamici

Vedi Caro Gianfranco70, non me ne voglia Simone, ma Lui non crede nelle apparizioni di Medjugorje, non lo critico più, è una sua scelta, giusta o sbagliata che sia, però ti dico che se sotto la maglietta Messi avesse avuto un'altra immagine della Madonna tipo quella di Lourdes o di Fatima, la discussione non sarebbe nata..... 🤗
luca capozzi

La fame uccide 260.000 persone in Somalia, la metà sono bambini

Lo so, ma è questa la vera carità Cristiana, come possiama permettere tutto ciò?, senza fare niente o fare talmente poco? Quando saremo davanti a Cristo Giudice, cosa risponderemo alla domanda" cosa hai fatto per questi Miei figli tuoi fratelli?" cosa risponderemo?....."niente Padre!" ... caro Luca hai ragione, penitenza, Il Santo Rosario, e le opere! si anche le opere! 🙏
luca capozzi

La fame uccide 260.000 persone in Somalia, la metà sono bambini

Vedo che interessa poco l'argomento, meglio togliere la foto con l'articolo!.... Peccato! Credo che a Dio interessi più la vita di 260.000 bambini dche muoiono di fame , che le varie dispute interne di teologia!
ok credevo che la carità fosse più importante dopo l'Amore per la Santissima Trinità e la Santa Vergine Maria! ... forse mi sono sbagliato.... 😲
luca capozzi

La fame uccide 260.000 persone in Somalia, la metà sono bambini

Somalia, strage di bambini per fame
La carestia che ha colpito il paese nordafricano ha provocato circa 260.000 morti, meta' dei quali bambini sotto i 5 anni, soprattutto nel sud del paese. Un numero di vittime nettamente superiore ai 220.000 della carestia del 1992
Nel Sud Shabab vietano ingresso aiuti
luca capozzi

Iran, Ahmadinejad interrogato 7 ore. Pasdaran: "Zitto sui brogli"

Ecco i democratici islamici iraniani! Un paese sfiancato, distrutto da una dittatura religiosa! 🤐
luca capozzi

Leo Messi ,il campione di calcio , è Cattolico! non come volevano farci credere molti siti islamici

Oh , io ho messo questa foto per far capire una cosa, e basta, non ho giudicato ne detto niente questa volta! 🤗