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P.Elia
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Un viaggio sconosciuto. Un viaggio sconosciuto... Vangelo di Domenica 7 Agosto, 2016, XIX del tempo ordinario "La notte della liberazione, desti al tuo popolo, Signore, una colonna di fuoco, come guida …Altro
Un viaggio sconosciuto.

Un viaggio sconosciuto...
Vangelo di Domenica 7 Agosto, 2016, XIX del tempo ordinario

"La notte della liberazione, desti al tuo popolo, Signore, una colonna di fuoco, come guida in un viaggio sconosciuto…” (Sap 18,3) Così, cari amici, comincia il brano della prima lettura tratto dal Libro della Sapienza che ascolteremo Domenica prossima, 7 Agosto, XIX del tempo ordinario. Il brano fa riferimento all’epopea dell’Esodo, l’evento centrale della storia del Popolo di Israele, L’evento che lo fonda come popolo di Dio, Infatti, Dio, per mezzo di Mosé, libera i Figli di Israele dalla schiavitù d’Egitto e li conduce verso la libertà della Terra promessa.

Questo evento, la Pasqua del Signore, celebrato come un memoriale perenne dal Popolo di Israele ogni anno il 14 del mese di Nisan, è una metafora, una figura della vera Pasqua, della vera liberazione che Dio Padre, nel Suo Figlio fatto uomo, morto e risorto, vuole operare per il Suo Nuovo Popolo, la Chiesa, nata dal sacrificio di Gesù sulla Croce e formata da uomini e donne provenienti da tutti i popoli della Terra. La Santa Chiesa che deve compiere un viaggio ancora più sconosciuto, straordinario e luminoso sulle orme del Suo Fondatore e Maestro … Infatti, con la Risurrezione di Gesù “la porta oscura del tempo, del futuro, è stata spalancata.. (Benedetto XVI)

La fede, celebrata nel brano della seconda lettura tratto dalla lettera agli Ebrei, presente in qualche modo, già nei Patriarchi, ma perfezionata dal suo Autore, Gesù, è la luce che guida la Chiesa in questo viaggio.

Un viaggio straordinario e affascinante che la porterà a superare e vincere i due più grandi nemici dell'umanità: il male e la morte.

Un viaggio meraviglioso che non ha niente a che fare con un trasferimento da un luogo a un’altro, ma da una dimensione a un’altra… Da una dimensione terrestre a una dimensione celeste… Infatti, cari amici, il Regno offerto da Dio al piccolo gregge, nucleo iniziale della Chiesa, di cui parla Gesù nel brano del Vangelo, è un regno che inizia sulla terra, ma non è di questa terra perché troverà il suo pieno completamente in Cielo.

Cari amici, come Papa Francesco ha ricordato ai due milioni di giovani raccolti a Cracovia per la Giornata mondiale della Gioventù domenica scorsa, la posta in gioco è troppo alta e noi non possiamo permetterci il lusso di vivere addormentati, intontiti e imbambolati … Dobbiamo, come "pellegrini dell’Assoluto" (Paolo VI), andare per le strade seguendo la “pazzia” del nostro Dio che ci insegna a incontrarlo nell’affamato, nell’assetato, nel nudo, nel malato, nell’amico che è finito male, nel detenuto, nel profugo e nel migrante, nel vicino che è solo. In questo modo ci procureremo Il vero tesoro che è l’amore di Dio, la più grande forza di trasformazione dell’universo, che ci permetterà di compiere, nella Chiesa, in compagnia di tanti nostri fratelli e sorelle nella fede, questo incredibile viaggio, nel tempo e nello spazio, per approdare, nel giorno senza tramonto, alla Patria del Cielo completamente rinnovati e configurati a Cristo Luce.