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Irapuato
1778
12 febbraio beato Reginaldo d'Orleans domenicano. Cooperatores Veritatis B. Réginald di Saint Gilles (F), sacerdote O.P. († 1220) Commemorazione: Martyrologium Romanum il 1° febbraio. Ordo Fratrum …Altro
12 febbraio beato Reginaldo d'Orleans domenicano.

Cooperatores Veritatis B. Réginald di Saint Gilles (F), sacerdote O.P. († 1220) Commemorazione:
Martyrologium Romanum il 1° febbraio. Ordo Fratrum Praedicatorum il 12 febbraio.
Reginaldo di Saint Gilles, professore di Diritto all'università di Parigi e decano della collegiata di Saint Aignan, scese nel 1218 al seguito del vescovo di Orléans a Roma per recarsi in Terra Santa.
Nella Città eterna venne in contatto col cardinale Ugolino (futuro Gregorio IX) e, tramite questi, con san Domenico. Il messaggio di povertà evangelica realizzato così integralmente nel nuovo Ordine dei Predicatori ebbe profonde ripercussioni sull'animo insoddisfatto di Reginaldo.
Uomo dall'intelligenza aperta ai problemi religiosi del suo tempo e del suo paese (la Francia meridionale), egli avvertiva con un certo rimorso lo stridente contrasto tra la sua raffinata vita, tra la sua attività amministrativa e l'accorato appello lanciato alcuni anni prima (1215) dal IV Concilio Lateranense.
A Roma il brillante decano di Saint Aignan cadde ammalato e fu sul punto di morire. Prima la visita di san Domenico (che “lo invitò a seguire la povertà di Cristo ed a entrare nell'Ordine”), poi la guarigione e la miracolosa apparizione della Vergine (che gli mostrò l'abito completo dell'Ordine) vinsero ogni resistenza.
Reginaldo promise che, ritornato dalla Palestina, avrebbe militato tra i Predicatori. Nel dicembre del 1218, infatti, Domenico lo inviava a Bologna come suo vicario. Reginaldo, pienamente a suo agio in quella città studentesca, trasferì la comunità primitiva a San Niccolò delle Vigne e attrasse all'Ordine, col fascino irresistibile della sua eloquenza, allievi e docenti universitari.
Ma un altro convento stava attraversando momenti difficili: Saint Jacques di Parigi. Sul finire del 1219, Reginaldo, per ordine del Fondatore, parte per quella nuova missione. Si ripete il fenomeno di Bologna: la comunità domenicana, prima quasi sconosciuta, assurge immediatamente a grande notorietà e la calda eloquenza dell'ex professore induce a entrare nell'Ordine elementi qualificati.
Ma a poche settimane dal suo arrivo a Parigi, verso il 12 febbraio 1220, Reginaldo muore. La notizia lascia affranto il Fondatore; soltanto lo consola sapere che Reginaldo (entrato nell'Ordine nemmeno da due anni) è morto col sorriso sulle labbra, ripetendo la sua gioia di aver abbracciato la povertà degli Apostoli. A un confratello che gli aveva chiesto un giorno se gli fosse costato sottoporsi all'austera disciplina dell'Ordine, aveva risposto umilmente: “Credo di non essermi fatto alcun merito vivendo in quest'Ordine, perché vi ho sempre trovato troppa gioia”.
Della sua predicazione, il beato Giordano scrisse: “La sua eloquenza era infuocata e la sua parola, come fiaccola ardente, infiammava l'animo degli ascoltatori; ben pochi avevano il cuore così indurito da resistere al calore di quel fuoco. Pareva un secondo Elia”.
Reginaldo fu sepolto a Parigi nel cimitero benedettino di Notre Dame des Champs.
Fu elevato all'onore dell'altare dal Beato Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti, 1846-1878) nel 1875.

Fonte principale: amicidomenicani.it/ (“RIV./gpm”).
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