03:27
P.Elia
637
Antonio e l’uomo tecno liquido. Antonio e l’uomo tecno-liquido 17 Gennaio 2018 Memoria di Sant'Antonio Abate Antonio nacque verso il 250 da una agiata famiglia di agricoltori nel villaggio di Coma, …Altro
Antonio e l’uomo tecno liquido.

Antonio e l’uomo tecno-liquido 17 Gennaio 2018 Memoria di Sant'Antonio Abate Antonio nacque verso il 250 da una agiata famiglia di agricoltori nel villaggio di Coma, attuale Qumans in Egitto. Verso i 18-20 anni travolto dallo Spirito Santo e affascinato dall’ammaestramento evangelico «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi ciò che hai, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo, poi vieni e seguimi», sull’esempio di alcuni anacoreti che vivevano nei dintorni dei villaggi egiziani, in preghiera, povertà e castità lascia tutto e si ritira nel deserto. Non fu il primo, ma è considerato il Padre del monachesimo orientale e ispiratore di quello occidentale. Attratti dalla sua fama di santità, accorreranno a lui semplici cristiani, discepoli, regine e imperatori per chiedere consiglio. Antonio diventerà una luce per la Chiesa e per il mondo. Lì nel deserto, nel silenzio nel lavoro umile nella preghiera profonda con l’aiuto di Gesù vince la sua battaglia contro i demoni che si presentano a lui sotto tutte le forme angeliche, umane, e bestiali. Cari amici nonostante, potremmo dire, gli "anni-luce" di lontananza nel tempo e nello spazio da noi, ci sembra che Sant’Antonio, per certi versi, è straordinariamente attuale e il suo messaggio di estrema importanza per l’uomo contemporaneo. L’uomo post-moderno, infatti, non potrà mai sperare di vincere la battaglia contro i demoni che lo assalgono se, in qualche modo, come sant’Antonio non saprà ritagliarsi “spazi di deserto e di silenzio” per organizzare e depurare la mente da tutte le tossine e le scorie inutili accumulate durante la giornata…. decidersi per un "digiuno programmato” da una tecnologia che tenta di sequestrare la sua attenzione e con essa la sua mente 24 ore su 24… mantenere una viva e attiva connessione con Dio, questa si, 24 ore su 24, per poter ricevere da Lui la “forza” per resistere e controllare: le pulsioni primordiali dell’aggressività, della fuga, dell’abbattimento davanti alle inevitabili frustrazioni, insuccessi e prove della vita… le tempeste emotive che lo fanno sbandare paurosamente nel viaggio della vita… L’overdose di informazioni, vere o false, che siano e le sollecitazioni più o meno subliminali da cui è “bombardato” incessantemente ogni giorno. Cari amici, Dio solo sa quanto siano necessari, per questo nostro mondo post-moderno e, purtroppo, post-cristiano, uomini e donne della “tempra” di sant’Antonio per affrontare le sfide epocali di questo inizio del terzo millennio.