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I seminari, terreni di semina delle diocesi. I seminari – che in latino significa semenzai – sono la sementa di oggi per i sacerdoti di domani. In questi giorni, Roma ospita la visita di un seminario …Altro
I seminari, terreni di semina delle diocesi.

I seminari – che in latino significa semenzai – sono la sementa di oggi per i sacerdoti di domani. In questi giorni, Roma ospita la visita di un seminario spagnolo, quello di Cordova. Il suo vescovo, monsignor Juan José Asenjo, sottolinea l'importanza del seminario diocesano:
“Un corpo senza cuore, senza anima, è un corpo morto. Una diocesi senza seminario è una istituzione senza futuro”.
La visita alle tombe di Pietro e Paolo serve a celebrare i 425 anni dalla fondazione del seminario di San Pelagio di Cordova, e il 25° anniversario della sua riapertura:
“Dopo gli anni '70, che furono anni di crisi, nell'82 è stato riaperto il seminario e da allora sono stati ordinati già quasi 100 sacerdoti. Continuiamo a chiedere al signore della vigna che ci continui ad inviare operai”.
Attualmente, Cordova conta su un totale di 39 seminaristi minori e 60 seminaristi maggiori. Secondo i dati forniti da questa diocesi, il 60% dei sacerdoti ordinati negli ultimi anni proveniva dal seminario minore.
“Logicamente non si hanno le idee chiare quando si entra nel Seminario minore, però l'esperienza ci conferma che molte di queste vocazioni erano autentiche, erano vere”.
Uno dei più piccoli ci racconta la sua vita:
“Ci svegliamo, mangiamo, andiamo a scuola come tutti i bambini, giochiamo, prendiamo l'eucaristia e chiaramente conduciamo una vita normale come qualsiasi altro bambino”.