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San Luigi Guanella - il 24 ottobre. Festeggiato Il 24 Ottobre SACERDOTE E FONDATORE (1842-1915) San Luigi Guanella Sacerdote, fondatore di due Congregazioni : "Servi della carità" "Figlie di S. Maria …Altro
San Luigi Guanella - il 24 ottobre.

Festeggiato Il 24 Ottobre SACERDOTE E FONDATORE (1842-1915)

San Luigi Guanella
Sacerdote, fondatore di due Congregazioni :
"Servi della carità"
"Figlie di S. Maria della Provvidenza"

Luigi Guanella, nasce a Fraciscio di Campodolcino (SO), diocesi di Como, il 19 dicembre 1842, nono di tredici fratelli, da Lorenzo e Maria Bianchi. Frequentò a Como i corsi umanistici nel collegio Gallio e quelli di filosofia e di teologia nei seminari diocesani.
Fu ordinato sacerdote il 26 maggio 1866; in quell'occasione ebbe a dire: “Voglio essere spada di fuoco nel ministero santo”.

Fin dai primi anni di ministero a Prosto e a Savogno (SO) manifestò zelo apostolico ardente e una predilezione per i poveri e gli infelici. Durante questo periodo prese contatto con l’opera del Cottolengo e con don Bosco, presso il quale si recò nel 1875, legandosi per tre anni con i voti alla pia Società Salesiana.

Richiamato dal suo Vescovo, riprese il ministero in Diocesi, come coadiutore nella parrocchia di Traona (SO), dove ebbe modo di aprire una scuola per ragazzi poveri, che dovette poi chiudere per ostilità delle autorità civili. Difficoltà, diffidenze, incomprensioni e persecuzioni troncarono sul nascere per lunghi anni ogni avvio di opere e fecero di lui un prete errante e confinato, ritenuto matto dagli amici e pericoloso dai nemici. In questa dolorosa gestazione formò tenero e forte un cuore di padre, di guida e di pastore, scrisse i suoi pensieri più belli di fede, si confrontò col mondo, imparò a camminare sicuro e lontano su strade impervie seguendo la sua stella negli orizzonti chiari della Chiesa.

Da Traona fu mandato a Olmo, un villaggio alpestre in Val Chiavenna, dove si sentì isolato e incompreso persino dai superiori. A Olmo rimase pochi mesi, poiché nel novembre 1881 passò come economo spirituale a Pianello Lario (CO). Qui il suo predecessore, don Carlo Coppini, con alcune giovani desiderose di vivere consacrate al Signore, aveva aperto un ospizio per l’educazione di orfanelle e per l’assistenza di persone anziane.
Don Luigi scorse in quella istituzione "un embrione" delle opere di carità che fin dalla fanciullezza il Signore gli andava ispirando, anche con segni premonitori. Quando, qualche tempo dopo, fu chiamato ad assumerne la direzione, vi impresse vigoroso impulso di formazione e di sviluppo.

Nell’aprile 1886 fondò in Como la casa Divina Provvidenza; sotto la sua guida, il piccolo gruppo di religiose, chiamate Orsoline, divenne ben presto la Congregazione delle "Figlie di S. Maria della Provvidenza". Da allora don Guanella si prodigò per creare opere caritative in varie parti d’Italia, della Svizzera e degli Stati uniti d’America.

Condivise questo suo slancio apostolico, oltre che con le Suore, anche con un gruppo di sacerdoti, giovani chierici e Fratelli, disposti a vivere e operare con lui in una nuova congregazione religiosa, per la quale già dal 1896 chiese l’approvazione pontificia. La sera del 24 marzo 1908, egli poté emettere con i suoi seguaci, nel Santuario del Sacro Cuore in Como, i primi voti semplici perpetui: nasceva così la Congregazione dei "Servi della carità", che, nell’agosto 1912, otteneva dalla S. Sede il "Decretum laudis". Assidua fu in lui l’attenzione a procurarsi Cooperatori: intorno alle sue opere, questi costituivano sostegno vitale e necessaria irradiazione di bene.

L’ansia di don Luigi per soccorrere i più bisognosi e per la salvezza delle anime non aveva confini. Per aiutare i morenti istituì la Pia Unione del transito di S. Giuseppe, fondò chiese e opere per gli emigranti, si interessò fattivamente per lo sviluppo morale e materiale della sua Valle.
Il 13 gennaio 1915, la Marsica, in Abruzzo, è devastata da un drammatico terremoto. Don Guanella è lì a portare soccorso e al suo fianco c’è don Orione (canonizzato il 16 maggio 2004). Promosse la diffusione della buona stampa anche con la pubblicazione di scritti ascetici, morali, agiografici e storici. Lascia la dimora terrestre per l'incontro col Padre, il 24 ottobre 1915.

Togliere la disperazione per portare tutte le persone a Dio”: così si potrebbe riassumere l’opera di don Lugi Guanella: l'opera di un uomo che ha dedicato la sua vita alle persone abbandonate, anziani e giovani, con disturbi mentali o motori, con Sindrome di down e con tante altre problematiche fisiche. Le due Congregazioni religiose da lui fondate, continuano a proseguire la sua opera in 20 Paesi di quattro continenti.

Riconosciuta, con regolare processo canonico, la santità della vita e l'eroicità delle virtù, fu elevato agli onori dell'altare dal Beato Paolo VI (Giovanni Battista Montini, 1963-1978), il 25 ottobre 1964.

Il miracolo richiesto per la Canonizzazione è avvenuto negli Stati Uniti e riguarda un giovane di 22 anni che aveva riportato un trauma cranico-occipitale ed era entrato in coma.
Il sabato 22 ottobre 2011 si è tenuta una Veglia di preghiera della Famiglia Guanelliana nella Basilica di S. Paolo fuori le mura e l'indomani, 23 ottobre, sulla piazza S. Pietro gremita di fedeli, Don Luigi Guanella è stato dichiarato santo nel corso di una celebrazione presieduta da Papa Benedetto XVI.

Significato del nome Luigi : "combattente valoroso" (franco-tedesco).

Per approfondimenti:
www.donguanellasanto.org/pagine/home.php
Per scaricare (file pdf ):
www.donguanellasanto.org/…/Ritratto di don…
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Festeggiato Il 24 Ottobre

S. Antonio Maria Claret, Vescovo

Fondatore delle congregazioni :
Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria
Religiose di Maria Immacolata
(memoria facoltativa)

A
ntonio María Claret y Clará
(identità completa), quinto di dieci figli, nasce a Sallent (Barcellona) il 23 dicembre 1807 in una famiglia, profondamente cristiana, di tessitori catalani.

Il 13 giugno 1835, all'età di 28 anni, venne ordinato sacerdote. Si recò a Roma per farsi inviare nelle terre di missione ma, a causa della sua salute cagionevole, venne rifiutato sia dalla “Congregazione Propaganda Fide” che dai gesuiti. Tornato in Spagna, si dedicò all'organizzazione delle missioni popolari in Catalogna e nelle Canarie, guadagnandosi la fama di grande predicatore.

Il 16 luglio 1849 fondò a Vic (Catalogna) la Congregazione dei “Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria” (C.M.F.), oggi anche conosciuti come Missionari Clarettiani, dedita all'apostolato e soprattutto all'attività missionaria.

Il 20 maggio 1850 fu nominato, dal Beato Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti, 1846-1878), arcivescovo di Santiago di Cuba (all'epoca appartenente alla corona di Spagna) dove si trasferì nel febbraio 1851 rimanendovi fino al 1860. Nel suo strenuo lavoro apostolico affronta i gravi problemi morali, religiosi e sociali dell'Isola: concubinato, povertà, schiavitù, ignoranza, ecc., ai quali si aggiungono due calamità che colpiscono la popolazione: epidemie e terremoti.
Con un gruppo di santi missionari ripercorre, instancabilmente, la sua vasta diocesi per ben quattro volte. Le sue preoccupazioni pastorali si riversano anche in gran parte nel potenziamento del seminario e nella riformazione del clero.

Nell'ambito sociale promuove l'agricoltura, anche con diverse pubblicazioni, creando una fattoria-modello a Camagüey (a partire dal 2008, il centro storico è inserito tra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO). Oltre a questo crea in ogni parrocchia una cassa di risparmio, opera pioniera in America Latina.
Promuove l'educazione cercando Istituti religiosi e creando egli stesso, insieme alla Venerabile Maria Antonia Paris, la congregazione delle Religiose di Maria Immacolata (Missionarie Clarettiane).

Tornò in Patria quando la regina Isabella II di Spagna lo richiamò e divenne suo confessore; qui continuò ad annunziare il Vangelo nella capitale e in tutta la penisola.
Esiliato in Francia nel 1868, arrivò con la regina a Parigi e, anche qui, proseguì le sue predicazioni. Poi partecipò a Roma al concilio Vaticano I dove fu tra i principali sostenitori della proclamazione del dogma dell'infallibilità papale.

Perseguitato ancora dalla rivoluzione, si rifugiò nel monastero di Fontfroide presso Narbona (FR), dove spirò santamente il 24 ottobre del 1870.
Sulla tomba vengono scolpite le parole di S. Gregorio VII (Ildebrando Aldobrandeschi di Soana, 1073-1085): “Ho amato la giustizia e odiato l’iniquità, per questo muoio in esilio”. Il suo corpo si venera nella Casa Madre dei Clarettiani a Vic (Barcellona, Spagna).

È stato beatificato il 25 febbraio 1934 da Pp Pio XI (Achille Ratti, 1922-1939) e proclamato santo, l’8 maggio 1950, dal Venerabile Pio XII (Eugenio Pacelli, 1939-1958) che, nel corso dell’omelia, disse del Claret : « spirito grande, sorto come per appianare i contrasti: poté essere umile di nascita e glorioso agli occhi del mondo; piccolo nella persona però di anima gigante; modesto nell'apparenza, ma capacissimo d'imporre rispetto anche ai grandi della terra; forte di carattere però con la soave dolcezza di chi sa dell'austerità e della penitenza; sempre alla presenza di Dio, anche in mezzo ad una prodigiosa attività esteriore; calunniato e ammirato, festeggiato e perseguitato. E tra tante meraviglie, quale luce soave che tutto illumina, la sua devozione alla Madre di Dio».

All'inizio del terzo millennio i Clarettiani lavorano in ben 65 paesi dei cinque continenti. Nel 1936/39, durante la guerra civile spagnola, 271 vennero uccisi per la loro fede; tra questi spiccano i 51 Martiri di Barbastro, beatificati da San Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyła, 1978-2005) nel 1992.

Significato del nome Antonio: «che fa fronte ai suoi avversari» (greco).

Per approfondimenti:
www.claretianum.org/pagina.php