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gioiafelice
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MOSTRUOSO Abusi e maltrattamenti a minori. Il rapporto di Terres des Hommes. LA SCOMPARSA DELL'INFANZIA? LA SCOMPARSA DELLA COLPA. LA SESSUALITA' ALLA RICERCA DEL PIACERE A OGNI COSTO. L'intervista al …Altro
MOSTRUOSO Abusi e maltrattamenti a minori. Il rapporto di Terres des Hommes. LA SCOMPARSA DELL'INFANZIA? LA SCOMPARSA DELLA COLPA. LA SESSUALITA' ALLA RICERCA DEL PIACERE A OGNI COSTO. L'intervista al Prof. Mario Pollo.

10 ottobre 2017

Rapporto choc dell’Associazione Terres des Hommes, che fornisce ogni anno la fotografia dettagliata dei maltrattamenti e degli abusi subiti dai minori nel mondo. Cresce anche in italia di anno in anno il numero dei minori vittime della violenza degli adulti: nel 2016, 15 ragazzini ogni giorno subiscono violenze e piu’ della meta’ sono bambine.

Educare la persona al valore profondo del senso del limite nella vita umana.
Educare la persona all' alterità.

ALTERITA'

Non possiamo essere contemporaneamente in due luoghi diversi. Il nostro tempo è destinato a finire. E tra l’io e il tu c’è il muro dell’alterità. Certo, nell’amore possiamo in qualche modo entrare nell’esistenza dell’altro. Rimane, tuttavia, la barriera invalicabile dell’essere diversi. Gesù, invece, che ora mediante l’atto dell’amore è totalmente trasformato, è libero da tali barriere e limiti. Egli è in grado di passare non solo attraverso le porte esteriori chiuse, come ci raccontano i Vangeli (cfr Gv 20, 19). Può passare attraverso la porta interiore tra l’io e il tu, la porta chiusa tra l’ieri e l’oggi, tra il passato ed il domani. Quando, nel giorno del suo ingresso solenne in Gerusalemme, un gruppo di Greci aveva chiesto di vederLo, Gesù aveva risposto con la parabola del chicco di grano che, per portare molto frutto, deve passare attraverso la morte. Con ciò aveva predetto il proprio destino: Non voleva allora semplicemente parlare con questo o quell’altro Greco per qualche minuto. Attraverso la sua Croce, mediante il suo andare via, mediante il suo morire come il chicco di grano, sarebbe arrivato veramente presso i Greci, così che essi potessero vederLo e toccarLo nella fede. Il suo andare via diventa un venire nel modo universale della presenza del Risorto, in cui Egli è presente ieri, oggi ed in eterno; in cui abbraccia tutti i tempi e tutti i luoghi. Ora può oltrepassare anche il muro dell’alterità che separa l’io dal tu. Questo è avvenuto con Paolo, il quale descrive il processo della sua conversione e del suo Battesimo con le parole: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal 2, 20). Mediante la venuta del Risorto, Paolo ha ottenuto un’identità nuova. Il suo io chiuso si è aperto. Ora vive in comunione con Gesù Cristo, nel grande io dei credenti che sono divenuti – come egli definisce tutto ciò – “uno in Cristo” (Gal 3, 28).

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