Gloria.tv
602

Un Percorso Sinodale verso l’Olocausto Spirituale

Michael J. Matt, Acies Ordinata, Monaco di Baviera (18 gennaio)

Come Americano Tedesco i cui nonni sono nati non lontano da qui, colgo volentieri questa opportunità di parlare della situazione della Chiesa Cattolica Tedesca che è più che disperata e che ha suscitato notevole preoccupazione tra molti Cattolici Americani.

Il “percorso sinodale” dei Vescovi Tedeschi sembra essere un tentativo di creare una chiesa ad immagine e somiglianza dei Vescovi Tedeschi, che evidentemente credono di poter auto-determinare la dottrina e istituire la propria Chiesa nazionale, una sorta di nazionalismo elitario in completo contrasto con il volto della Chiesa Cattolica universale, con una sola fede, un unico sistema sacramentale e un’unica disciplina in tutto il mondo.

Gli Statuti redatti in collaborazione con il Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi minacciano di proporre l’ordinazione delle donne e l’abolizione del celibato sacerdotale come contromisure alla crisi degli abusi sessuali clericali. Ma sicuramente i Vescovi Tedeschi si rendono conto che l’ordinazione delle donne è una violazione diretta della legge di Dio, come autorevolmente ribadito con forza nel 1994 dall’Ordinatio Sacerdotalis di Papa Giovanni Paolo: “La Chiesa non ha assolutamente alcuna autorità di conferire l’ordinazione sacerdotale alle donne e questo giudizio deve essere ritenuto insindacabile da tutti i fedeli della Chiesa”.

Perché i Vescovi Tedeschi non riescono a comprendere che una parte della “chiesa non ha l’autorità di infrangere la legge di Dio”? Qualsiasi spinta a ordinare le donne sarebbe un atto di ribellione contro la Sposa di Cristo degna di Martin Lutero, motivo per cui non abbiamo altra scelta se non quella di resistere al processo sinodale in Germania che creerebbe pericolosi precedenti per l’intera Chiesa nel caso gli venisse permesso di proseguire,
Durante la Seconda Guerra Mondiale, mio padre Tedesco-Americano trascorse tre anni della sua vita a combattere nell’esercito degli Stati Uniti contro un nazionalsocialismo che cercava di cambiare il mondo basandosi sull’idea di una superiorità tedesca. Per favore, per amor di Dio, non permettiamo ai Vescovi Tedeschi di mettere nuovamente in imbarazzo la patria creando un nuovo ordine nella Chiesa fondato sul concetto di una supremazia tedesca riguardo la parola di Dio e l’insegnamento infallibile della Sua Chiesa.

La storia rivela che c’è una resistenza Tedesca a tutto questo ora, proprio come ci fu una resistenza Tedesca a quello, allora. Nel 1956, mio nonno, Joseph Matt, Cavaliere di San Gregorio, prese talmente seriamente il suo dovere di resistere a simili aggressioni Tedesche, che gli fu assegnato dal governo Tedesco post-Nazista il Bundesverdienstkreuz, la Croce Meritoria Federale, per la sua difesa contro il Nazismo.

È con questo spirito che sono qui oggi per parlare contro il flagello di un totalitarismo ecclesiastico a guida Tedesca. L’ultima cosa di cui il mondo ha bisogno oggi è una maggiore ribellione in seno alla Chiesa Cattolica che abbiamo vista essere stata distrutta negli ultimi cinquant’anni. Eppure l'”Assemblea Sinodale” dell’episcopato Tedesco promette esattamente questo quando minaccia di revisionare l’insegnamento della Chiesa che potrebbe essere modificato solo attraverso un atto di rivoluzione contro la Chiesa stessa.

I Vescovi Tedeschi vorrebbero farci credere che l’abolizione del celibato clericale ridurrebbe anche gli abusi sessuali clericali. Questo non è solo con evidenza falso, ma è pericoloso in quanto pone l’ideologia liberale al di sopra della protezione di future vittime di abusi. Coloro che sono chiamati alla vocazione di una vita da single – le Vergini consacrate e il clero celibe – non sono repressi sessualmente. Hanno fatto del celibato un dono che hanno scelto di darevolentieri al loro Dio. Inoltre, suggerire che abbiano bisogno del matrimonio per placare la tentazione di molestare i bambini equivale a un’impudenza satanica sull’idea stessa di vocazione religiosa. Inoltre, incautamente, non si prendono in considerazione i milioni di bambini abusati da uno o entrambi i genitori sposati.

Inoltre, poiché gli abusi sessuali clericali spesso coinvolgono sacerdoti che predano maschi post-pubescenti, cioè studenti delle scuole superiori e seminaristi, suggerire che l’abolizione del celibato ridurrebbe l’attrazione per lo stesso sesso, come succede nella maggior parte dei casi, ancora una volta rivela una profonda ignoranza sia sull’omosessualità che sulla natura della crisi degli abusi.

Infine, i Vescovi Tedeschi stanno sul serio ipotizzando che la salute della Chiesa Cattolica – già afflitta da un’enorme carenza di preti – migliorerebbe se i pochi sacerdoti rimasti fossero sposati e con bambini da crescere a casa? Solo un maschio celibe che non sa nulla di matrimonio potrebbe suggerire una tale assurdità.

Pertanto, la realtà è questa: abolire il celibato non sortirà assolutamente alcun effetto sulla riduzione della piaga degli abusi sessuali clericali. Eppure i Vescovi Tedeschi lo propongono comunque, come se la loro agenda possa in qualche modo sostituire l’autorità magisteriale della Chiesa, la parola di Dio e lo speciale carisma del sacerdozio.

Poiché donne e sacerdoti sessualmente attivi protestantizzerebbero anche il sacerdozio, questa intera agenda porterebbe inevitabilmente a defezioni tra i fedeli i quali giudicherebbero ciò come l’ulteriore resa della Chiesa al mondo moderno e come una mancanza di determinazione nell’aderire anche al suo stesso insegnamento e mandato. E se nanche dai sacerdoti ci si aspetta più che siano all’altezza delle sfide della loro vocazione, perché dovrebbe esserlo qualcun altro? Non possiamo permettere un altro olocausto, questa volta un olocausto di anime disilluse dalla rivoluzione ecclesiale contro l’autorità delle Scritture e della Tradizione.

Aggiungo quindi la mia voce a quelle di coloro che invitano il popolo Tedesco ad agire nello spirito di von Stauffenberg, di Sophie Scholl e del Cardinale von Faulhaber, a resistere al nuovo regime nella Chiesa Cattolica Tedesca, a rifiutare di pagare la tassa ecclesiastica e ad impegnarsi nella fedeltà agli insegnamenti immutabili della Chiesa.

Quello di cui ha bisogno oggi il nostro mondo che sta affogando nel sesso e nei liquami, è il ripristino dell’autorità morale della Chiesa Cattolica, basata sulla legge di Dio e sulla legge della natura, difese dall’esempio altruistico di sacerdoti celibi disposti al sacrificio di sé per portare il Lumen Christi in un mondo di tenebre.

Come Cattolico Tedesco-Americano, prego i Vescovi Tedeschi di non fare ciò, supplico il popolo Tedesco di resistere e invito il Papa a condannare questo con tutto il peso del suo ufficio.